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CROTONE-BENEVENTO 2-0: HANNO SCRITTO DI NOI

MANDRAGORA E RHODEN LASCIANO A ZERO I SANNITI.  CON UN GOL PER TEMPO I CALABRESI VINCONO LO SCONTRO DIRETTO, I CAMPANI RESTANO SUL FONDO DELLA CLASSIFICA ANCORA SENZA PUNTI.  NEL FINALE VIOLA FALLISCE UN RIGORE.
Il Crotone vince il fondamentale scontro salvezza con il Benevento e dà un’importante boccata d’ossigeno alla propria classifica.  Un ko pesante per i sanniti che restano malinconicamente da soli a quota 0 in fondo alla classifica e vedono sempre più traballare la panchina di Baroni.   Il successo dei calabresi è stato limpido.  Il Benevento è venuto fuori troppo tardi e si è reso pericoloso solo negli ultimi 20′ quando ormai era quasi tutto compromesso.   IL CROTONE C’E’, BENEVENTO INADEGUATO PER LA CATEGORIA.   La squadra giallorossa è viva ma, tra infortuni (Ciciretti e D’Alessandro su tutti), sventure (la positività di Lucioni) e inesperienza, sta pagando dazio in una categoria che pare, decisamente, troppo grande per le proprie potenzialità. (…)
(da “repubblica.it”).

Crotone-Benevento 2-0
Rohdel esulta dopo il gol
(Foto lapresse)

PRIMA VITTORIA IN CAMPIONATO PER I CALABRESI.  TRIONFA NICOLA, BARONI A RISCHIO ESONERO.  Il Crotone vince e condanna forse il tecnico del Benevento Baroni all’esonero.  La squadra beneventana non riesce ad ingranare e cade anche in Calabria contro una squadra, quella di Nicola, che è parsa molto più organizzata ed in palla quest’oggi allo Scida.   Adesso la palla passa alla società del presidente Vigorito che dovrà decidere cosa fare in merito all’esonero di Baroni.
(da “strettoweb.com”).

MANDRAGORA E RHODEN PER TRE PUNTI FONDAMENTALI.   GRAZIE AI GOL DEI DUE CENTROCAMPISTI IL CROTONE BATTE IL BENEVENTO NELLO SCONTRO-SALVEZZA.
Bella sfida salvezza all’Ezio Scida di Crotone: i padroni di casa han vita facile del Benevento arrivato in Calabria senza mordente e apparso senza idee e senza gioco.  per gli ospiti è sempre più crisi profonda.  (da “fantamagazine.com”).

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K.O. A CROTONE, ORA E’ DAVVERO BUIO PESTO PER IL BENEVENTO

Crotone rappresentava …l’ultima spiaggia per un Benevento alla disperata ricerca di punti e di morale ma alla fine ha costituito la fatale testimonianza di inferiorità (è triste ammetterlo!) in un campionato non alla sua portata.
Le problematiche condizioni psicologiche legate alla posizione in classifica, l’assenza di numerosi titolari, le polemiche in settimana per le sonore batoste con Napoli e Roma e, per finire, il “caso Lucioni” fermato dall’antidoping hanno certamente influito sull’ennesima sconfitta rimediata oggi.
C’è da dire, però, che i padroni di casa hanno evidenziato una maggiore volontà di vittoria rispetto ai sanniti che solo dopo il raddoppio del Crotone hanno avuto una reazione degna di tal nome pur senza far soffrire molto la difesa avversaria che ha rischiato di capitolare solo a 7′ dalla fine quando l’arbitro, dopo aver consultato la VAR, ha concesso al Benevento un calcio di rigore: gli stregoni avrebbero potuto rimettere in discussione il risultato ma Viola ha calciato il pallone sul palo spegnendo le ultime speranze di una difficile rimonta.
Ora è davvero buio pesto per il futuro del Benevento dopo una partita nella quale gli unici a brillare sono stati i circa 400 tifosi che, nonostante tutto, hanno continuato ad incitare la squadra fino all’ultimo all’interno dello stadio calabrese.
A questo punto, una svolta è inevitabile.  Non si vuole colpevolizzare nessuno perchè quando si perde e si è finalino di coda con zero punti dopo sei partite, con 16 gol subìti ed 1 realizzato (record negativo fra tutti i cinque maggiori campionati europei) la colpa è di tutti: giocatori, allenatore, dirigenti.  Ma anche oggi, a nostro modesto avviso, pur con tutte le attenuanti cui si accennava all’inizio di questo articolo, gli errori sono stati commessi a partire dall’undici sceso in campo ed a finire con le sostituzioni effettuate.
Prima che la situazione degeneri e la salvezza diventi una “mission impossible” bisogna correre ai ripari con scelte drastiche anche se non indolori.  A buon intenditore…
Il Tabellino
Crotone – Benevento 2-0
FORMAZIONI: Crotone – Cordaz, Sampirisi, Ajeti, Ceccherini, Martella (dal 70′ Faraoni), Rohden, Barberis, Mandragora, Stoian (dal 70′ Nalini), Trotta, Tumminello (dal 4′ Simy).  All. Nicola.
Benevento – Belec, Venuti, Costa, Gravillon (dal 64′ Letizia), Di Chiara, Lombardi, Cataldi, Memushaj, Lazaar (dal 53′ Perugini), Puscas, Coda (dal 58′ Viola).  All. Baroni.
Arbitro: Orsato
Reti: Mandragora (43′), Rohden (58′)

Crotone-Benevento 2-0
La gioia di Mandragora dolo il gol

 

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SCOPPIA IL CASO LUCIONI: POSITIVO ALL’ANTIDOPING

La notizia si è diffusa in un battibaleno ed è come un fulmine a ciel sereno per la tifoseria beneventana: Fabio

Fabio Lucioni

Lucioni, capitano del Benevento, è risultato positivo all’antidoping per aver usato una pomata che figura nell’elenco degli anabolizzanti.
La partita incriminata è Benevento-Torino 0-1, valida per la terza giornata del campionato attuale.
Le testate giornalistiche ed i principali social network si soffermano sui dati tecnici della sostanza utilizzata e sui rischi di squalifica, da uno a quattro anni, che incombono sul calciatore.
Al di là, però, dei risvolti di natura sportiva e giurisdizionale che riveste il caso, il rilievo che più sta a cuore a chi scrive in questo momento ( e credo, senza falsa modestia, di interpretare il pensiero della unanimità delle persone che conoscono personalmente o indirettamente “zio Fabio”) è l’impatto psicologico che subisce “l’uomo” Lucioni per tale infausta circostanza.
Fabio Lucioni è sicuramente “il più amato” dei calciatori sanniti e si è contraddistinto dal 2014 ad oggi non solo per la sua bravura ma anche e soprattutto per la sua serietà professionale, il suo carisma, il suo rinomato equilibrio interiore, doti tutte che sono valse a fargli meritare la prestigiosa fascia di capitano degli stregoni.
La brutta tegola che si è abbattuta sul suo capo e, ovviamente, sulla società sportiva già di per sè scossa per le note polemiche dovute ai pessimi risultati in campionato, nella speranza che tutto si risolva in una bolla di sapone, non può lasciare indifferente i suoi compagni di squadra, gli amici, i tifosi i quali si devono stringere tutti attorno alla sua persona e mostrargli tutto il calore che merita.
E ciò non per screditare l’immagine della giustizia sportiva che deve fare il suo corso ed indagare se la vicenda debba approdare o meno ad un verdetto di colpevolezza ma semplicemente perchè la sensazione che si ha di primo acchito di fronte ad una notizia del genere è che sicuramente Lucioni fosse del tutto all’oscuro dei rischi e delle responsabilità legati all’uso della citata pomata.
E’ una sensazione basata proprio su quelle doti a cui facevo riferimento poc’anzi.
A questo punto, però, è doveroso porsi un interrogativo: chi sapeva dell’illegalità dell’uso della sostanza dopata (perchè non credo che la cosa fosse sconosciuta agli specialisti dell’ambiente medico) perchè l’ha consigliata e somministrata ? Sperava forse di farla franca ? O c’è dell’altro ?
In ogni caso, il fatto rimane e le conseguenze possono essere davvero preoccupanti.
Io che confido nella buona fede “dell’uomo Lucioni” gli auguro di uscire a testa alta dalla vicenda liberando “l’area di rigore” della cultura del sospetto dai giudizi infamanti sul suo conto così come ha sempre fatto sul terreno di gioco liberando l’area di rigore dalle insidie degli avversari di turno.
Buona fortuna, capitano! Ti siamo vicini in questa dura battaglia che, siamo sicuri, vincerai alla grande come hai sempre fatto.

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LA ROMA “PASSEGGIA” A BENEVENTO, POKER IMPIETOSO

Rispetto alla scorsa partita col Napoli, l’approccio alla gara del Benevento contro la Roma è stato senz’altro migliore e fino al primo gol di Dzeko la squadra di Baroni ha giocato alla pari rischiando addirittura di passare in vantaggio con Cataldi il cui tiro lambiva il palo sinistro della porta difesa da Allison.
Poi la superiorità degli avversari si è mostrata in tutta evidenza con un gioco a tratti spumeggiante che ha, purtroppo, dato certezza ai tifosi sanniti circa la non competitività degli stregoni al confronto con formazioni di tutto rispetto che lottano con altri obiettivi che non la salvezza.
Le prime tre partite di campionato, sia pur soccombente, avevano mostrato un Benevento solido e gagliardo, determinando nella coscienza dei suoi tifosi la consapevolezza di poter ambire ad un campionato lontano dai patemi della retrocessione.  Tutt’altra storia, invece, nelle ultime due prestazioni, complice il fattore psicologico o il divario tecnico od entrambi che hanno fatto emergere in maniera lapalissiana i grossi limiti dei giallorossi chiamati a svolgere un ruolo marginale e quasi disperato.
Dopo tante stagioni vissute sempre ai vertici della classifica e con una entusiastica spinta emotiva, è davvero triste affrontare le gare di questo torneo con una predisposizione mentale molto diversa e  caratterizzata dalla paura di perdere e di limitare il passivo.
Al di là dei motivi che sono a fondamento di questa riflessione, una sbagliata campagna acquisti-cessioni, gli errori di Baroni, gli infortuni, ecc. resta il fatto che dopo cinque giornate di campionato il Benevento è ultimo a zero punti con una rete realizzata e 14 subìte.  L’unica nota positiva è lo splendido pubblico che anche oggi non ha fatto mancare il suo calore nonostante l’ennesima sconfitta.   Ma tutto questo quanto può reggere ? Se la situazione dovesse perdurare con debacle anche contro formazioni sulla carta alla nostra portata, quale reazione subirebbe l’ambiente sportivo locale ?
Lo so, questi interrogativi fanno male solo a pensarli ma per quanto vada con la mente al passato non riesco a trovare matricole o squadre deboli mostrare uno scarto così grande, nella mentalità oltre che nel gioco, con le rivali più blasonate così come mostrato dal Benevento in questo campionato.
Certo, i discorsi triti e retriti in ordine alla soddisfazione di vedere le maglie giallorosse in un torneo così prestigioso come la Serie A  hanno la loro importanza: non finiremo mai di lodare Vigorito per il traguardo raggiunto.  Ma, ripeto, è triste assistere ad uno spettacolo indecoroso per i nostri colori, abituati com’eravamo a veder soccombere, specie tra le mura di casa, qualsiasi avversario.
Purtroppo, dobbiamo rassegnarci alla determinazione di strappare quanti più punti possibili alle rivali più dirette come se dovessimo fare un campionato a parte contro squadre di alta ed altra levatura per aspirare a rimanere in serie A.  Ce la possiamo fare, la condotta del Crotone nella passata stagione ce l’insegna anche se il cammino da percorrere sarà sempre più costellato di ostacoli importanti.
Per quanto riguarda la cronaca, c’è solo da ribadire, al di là della meritata vittoria della Roma, quel pizzico di sfortuna che anche oggi si è fatto vivo impedendo al Benevento di andare in gol rendendo il passivo meno pesante e, nel contempo, alzando un pochettino il morale dei giocatori.  A parte le due autoreti, di Lucioni e Venuti, che hanno arrotondato il risultato è doveroso citare le occasioni mancate da Coda nella ripresa e, soprattutto, da Cataldi nel primo tempo sullo 0 a 0 che forse avrebbero potuto dare un volto diverso alla partita. Magre consolazioni, si dirà, ma è giusto farne cenno.
Il Tabellino
Benevento – Roma 0-4
FORMAZIONI: Benevento – Belec, Letizia, Venuti, Lucioni, Di Chiara, Chibsah, Cataldi, Memushaj, Lazaar (dal 64′ Perugini), Puscas, Coda (dal 75′ Armenteros).  All. Baroni.
Roma – Alisson, Bruno Peres, Fazio, Juan Jesus, Kolarov, Pellegrini (dal 67′ Gerson), Gonalons, Strootman, Under (dal 46′ El Shaarawi), Dzeko, Perotti (dal 75′ Florenzi). All. Di Francesco.
Arbitro: Fabbri di Ravenna
Reti: Dzeko (22′), Lucioni (autorete 35′), Dzeko (52′), Venuti (autorete 74′)
Note: Ammoniti Parigini, Di Chiara.

Benevento-Roma 0-4
Dzeko festeggiato dai compagni dopo il primo gol. (Foto Ansa)
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NAPOLI-BENEVENTO 6-0: HANNO SCRITTO DI NOI

TRIPLETTA DI MERTENS IN UN DERBY SENZA STORIA.   TUTTO FACILE PER LA SQUADRA DI SARRI CHE CHIUDE LA PRATICA NEL PRIMO TEMPO GRAZIE AI GOL DI ALLAN, INSIGNE, CALLEJON E DEL BELGA CHE NELLA RIPRESA ARROTONDA IL RISULTATO TRASFORMANDO DUE RIGORI.
In campionato è tutto un altro Napoli, anche se la goleada al San Paolo (6-0) nel derby campano con il Benevento è stata facilitata dalla fragilità e l’arrendevolezza degli avversari: ultimi in classifica a 0 punti e con la panchina di Baroni già in bilico. Al di là dell’enorme differenza dei valori in campo, però, gli azzurri hanno affrontato la sfida con la massima concentrazione e l’hanno tenuta in pugno dall’inizio alla fine: rispondendo alle vittorie di Inter e Juve al vertice della classifica…. (da “repubblica.it”).

Napoli-Benevento 6-0.
Mertens esulta dopo il gol del 5-0. (lapresse)

GOLEADA DEL NAPOLI, BENEVENTO ANNICHILITO.   AL SAN PAOLO VA IN SCENA UN NAPOLI INCONTENIBILE CONTRO IL QUALE NULLA PUO’ IL BENEVENTO DI MISTER BARONI.   A SIGLARE IL MATCH SONO I GOL DI MERTENS, CHE RISPONDE ALLA TRIPLETTA DI DYBALA NELL’ANTICIPO DEL MEZZOGIORNO, ALLAN, CALLEJON E INSIGNE.   OTTIMA ANCHE LA PRESTAZIONE DI GHOULAM.
(…) Nulla però la squadra di Baroni, tra l’altro penalizzata dalle assenze, Iemmello e Ciciretti su tutti, ha potuto contro un Napoli determinato e concentrato che oggi ha deliziato il suo pubblico non solo con il bel gioco, ma anche con 6 gol di cui, uno di Allan, che ha sbloccato la partita, 1 di Callejon, 1 di Insigne e addirittura 3 di Mertens, sempre più idolo del San Paolo, che in virtù della tripletta si è portato il pallone a casa.
(da “fantamagazine.com”).

INSIGNE SUPERLATIVO.   TUTTO FACILE PER IL NAPOLI CONTRO UN BENEVENTO NON PERVENUTO AL ‘SAN PAOLO’: BRUTTO K.O. PER LA SQUADRA DI BARONI.
(…) Tutto troppo facile per i partenopei nel derby campano con il Benevento, non pervenuto al ‘San Paolo’.  La squadra di Sarri di fatto chiude il match già nel primo tempo segnando quattro goal.   Grande prestazione di Lorenzo Insigne, autore di una splendida rete e di un assist.   Occhio alla panchina di Baroni, che potrebbe giocarsi tutto nelle prossime due partite. (da “calcioweb.eu”).

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NON C’E’ STORIA, NAPOLI TROPPO FORTE

Dopo un risultato così roboante non c’è molto da dire.  Il divario tecnico tra le due formazioni non ha lasciato scampo al Benevento che, diciamolo subito, ci ha messo anche del suo per rendere ancora più pesante un verdetto che, forse, alla vigilia appariva già scritto.
Certamente, oltre alla differenza di classe, hanno pesato alcuni fattori decisivi quali le numerose assenze tra le fila dei sanniti, la voglia di riscatto del Napoli dopo la sconfitta in Champions, un gol subìto già al 2′ di gioco ed altri ancora che si cercherà di trovare per giustificare una sconfitta che, purtroppo, è davvero umiliante per una squadra che finora, pur relegata all’ultimo posto in classifica a zero punti, aveva dimostrato di non meritare l’appellativo di “cenerentola”.
Purtroppo, è andato tutto storto per mister Baroni che,a sorpresa, ha rivoluzionato il centrocampo, che male non aveva giocato nell’ultima gara col Torino, inserendo Chibsah, Di Chiara e Viola che hanno fatto quel che hanno potuto, cioè quasi niente, contro l’omonimo reparto avversario che viaggiava a mille all’ora e giostrava a proprio piacimento.
Il primo tempo è da dimenticare per il Benevento sotto di quattro gol in poco più di mezzora.  Anche la difesa, finora motivo di vanto della squadra beneventana, sembrava completamente frastornata facendosi trovare spesso impreparata e distratta.
La ripresa, frutto anche del calo fisico dei napoletani, paghi ormai del risultato, oltre che dell’impennata d’orgoglio degli stregoni, molto al di sotto delle passate gare per la verità, è stata giocata in modo un tantino più accorto dal Benevento che ha subìto altre due reti, entrambe su rigore, il secondo dei quali molto dubbio.
Nell’ambiente sportivo locale regna, ovviamente, lo scoramento totale e chi scrive lo fa a fatica e con ..l’angoscia nel cuore perchè non è facile digerire un 6 a 0: la sconfitta può starci, considerato il livello delle due contendenti ma incassare sei gol senza fare niente per contrastare gli avversari è decisamente troppo.  Perchè ciò che è mancato più di ogni altra cosa oggi è stata proprio la voglia di lottare, la grinta, il carattere che nelle ultime due stagioni calcistiche sono state il nostro punto di forza.
Il Tabellino
Napoli- Benevento 6-0
FORMAZIONI: Napoli – Reina, Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam, Allan (dal 73′ Rog), Jorginho, Hamsik, Callejon (dal 65′ Ounas), Mertens, Insigne (dal 58′ Giaccherini).  All. Sarri.
Benevento – Belec, Venuti, Antei (dal 33′ Letizia), Lucioni, Di Chiara, Lombardi (dal 77′ Parigini), Chibsah, Viola, Lazaar, Armenteros (dal 55′ Cataldi), Coda.  All. Baroni.
Arbitro: Irrati di Pistoia
Reti: Allan (3′), Insigne (15′), Mertens (27′), Callejon (32′), Mertens (65′-90′ entrambe su rigore)
Note: Ammonito Letizia

Napoli-Benevento 6-0
Mertens, autore di una tripletta (da “gazzetta.it”)
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NAPOLI-BENEVENTO, ULTIMI DETTAGLI SULLA PROSSIMA SFIDA

FORMISANO CHIARISCE: ” ECCO PERCHE’ NON RISERVEREMO ALTRI POSTI AL BENEVENTO”.  Alessandro Formisano, direttore marketing del Napoli, ha parlato a Radio Kiss Kiss della sfida col Benevento:”Lo stadio San Paolo ha un settore ospiti diviso in due parti: settore inferiore e superiore.  Quello inferiore risponde ai criteri della Lega, mentre quello superiore dalla Uefa.   La Questura di Napoli non ha concesso l’apertura del settore superore”. (da “calcionapoli1926.it”).

JORGINHO TORNERA’ A DIRIGERE LA MEDIANA DI SARRI.   Jorginho non ha preso parte ai novanta minuti di Kharkhiv e Sarri non ha usufruito delle sue geometrie e della sua intelligenza tattica, infatti gli avversari hanno avuto vita meno difficile del solito perchè non c’era la giusta distanza tra i reparti e hanno potuto mettere in difficoltà, più facilmente, la difesa azzurra.   Al suo posto, contro lo Shakhtar, ha giocato Diawara che è stato l’uomo che ha corso più di tutti, ma senza i risultati sperati, perchè alla fine il Napoli ha perso.    Domani contro il Benevento, Jorginho sarà di nuovo titolare e i dati dicono che con lui in campo il Napoli non ha mai perso, certamente un caso non è. (da “Il Mattino”).

SARRI TOGLIERA’ I BIG, BARONI FARA’ A MENO DI CICIRETTI.   Stando a quanto riferisce l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, le due compagini dovranno, per scelta o per costrizione, fare a meno dei loro uomini migliori.   Maurizio Sarri potrebbe tenere fuori Koulibaly, Hysaj, Hamsik e Insigne per far spazio ai giocatori meno impiegati o addirittura ai nuovi acquisti.  Il Benevento, invece, dovrà fare a meno, causa infortunio di Amato Ciciretti, punta di diamante indiscussa del club di Baroni.   Il Napoli in estate ha seguito gli sviluppi dell’esterno romano, salvo poi virare su altre scelte per l’attacco.   Mister Baroni, con ogni probabilità, non potrà disporre dell’attaccante e al suo posto scalda i motori Armenteros che, proprio ai microfoni della Gazzetta ha dichiarato:” Volevo fare un’esperienza in Italia.  So di non essere in un top club, ma voglio fare la differenza”.

Samuel Armenteros potrebbe debuttare domani contro il Napoli
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IL NO DELLA QUESTURA DI NAPOLI ALLA RICHIESTA DEL BENEVENTO

In una nota ufficiale la Questura di Napoli ha respinto la richiesta del Benevento di ulteriori biglietti per i tifosi beneventani.
Il comunicato così recita:
In relazione alla richiesta di estendere la vendita di tagliandi anche all’anello superiore del settore ospiti, non si ritiene opportuno, in quanto, non essendovi incontri precedenti tra le due compagini, non si possono escludere intemperanze tra le due tifoserie”.

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SERIE A: IL PUNTO DOPO LA TERZA GIORNATA

09.09.2017 h. 18,00 JUVENTUS – CHIEVO 3-0 Hetemay (autogol 17′), Higuain (58′), Dybala (83′)
CI PENSANO DYBALA E HIGUAIN. UNA JUVENTUS FIRMATO EUROPA VINCE E CONVINCE CONTRO
IL CHIEVO, TRASCINATA DAGLI ARGENTINI DYBALA E HIGUAIN (da “mediagol.it”)

Juventus-Chievo Verona 3-0. L’esultanza di Dybala dopo il gol
(Foto da “mediagol.it”)

09.09.2017 h. 20,45 SAMPDORIA – ROMA rinviata a causa del maltempo
10.09.2017 h. 12,30 INTER – SPAL  2-0 Icardi (27′ rigore),  Perisic (88′)
ICARDI E PERISIC FIRMANO LA TERZA VITTORIA DI FILA. I NERAZZURRI RESTANO IN TESTA A PUNTEGGIO PIENO. L’ARGENTINO SBLOCCA LA PARTITA CON UN RIGORE CONCESSO GRAZIE AL VAR, IL CROATO RADDOPPIA NEL FINALE. LA SQUADRA DI SEMPLICI ESCE COMUNQUE A TESTA ALTA DAL MEAZZA.

Inter-Spal 2-0.
Perisic festeggia il gol del raddoppio
(Reuters)

10.09.2017 h. 15,00 ATALANTA – SASSUOLO  2-1  Sensi /28′), Cornelius (35′), Petagna (77′)
PETAGNA FIRMA LA PRIMA VITTORIA NERAZZURRA.   SOTTO UN DILUVIO I BERGAMASCHI SUBISCONO INGENUAMENTE NEL PRIMO TEMPO IL VANTAGGIO DI SENSI, MA POI PAREGGIANO GRAZIE AL DANESE CORNELIUS.   NELLA RIPRESA IL TRIESTINO PORTA AVANTI I PADRONI DI CASA, BERISHA NEL FINALE CONSERVA IL RISULTATO. (da “repubblica.it”)

Atalanta-Sassuolo 2-1
Petagna abbracciato da un compagno dopo il gol del 2-1. (Foto LaPresse)

10.09.2017 h. 15,00 CAGLIARI – CROTONE 1-0  Sau (33′)
SAU-GOL, E’ FESTA GRANDE NEL NUOVO STADIO. BASTA UNA RETE DELL’ATTACCANTE SARDO PER REGALARE AI RAGAZZI DI RASTELLI LA PRIMA VITTORIA STAGIONALE.  CALABRESI, AL CONTRARIO, ANCORA SENZA ACUTI IN CAMPIONATO. ( da “gazzetta.it”)

Cagliari-Crotone 1-0
L’esultanza del Cagliari dopo il gol di Sau (Ansa)

10.09.2017 h. 15,00 LAZIO – MILAN  4-1  Immobile (38′ rigore – 43′ – 48′), Luis Alberto (49′), Montolivo (56′)
LO SHOW DI IMMOBILE RIPORTA I ROSSONERI SULLA TERRA.   L’ATTACCANTE SEGNA UNA TRIPLETTA E CONDANNA MONTELLA ALLA PRIMA SCONFITTA STAGIONALE.  A SEGNO ANCHE LUIS ALBERTO E MONTOLIVO. (da “repubblica.it”).

Lazio-Milan 4-1.
Immobile realizza dal dischetto il rigore dell’1-0 (Foto LaPresse)

10.09.2017 h. 15,00 UDINESE – GENOA Jankto (15′)
JANKTO DECISIVO, PRIMA VITTORIA IN CAMPIONATO PER I FRIULANI.  SUCCESSO CASALINGO FONDAMENTALE PER LA TRUPPA DI DELNERI, DA RIVEDERE LA PRESTAZIONE DEI GRIFONI
(da ” Fantamagazine.com”)

Udinese-Genoa 1-0
La rete di Jankto
(Foto LaPresse)

10.09.2017 h. 15,00 VERONA – FIORENTINA 0-5  Simeone (2′), Thereau (rigore 10′), Astori (24′),
Veretout (62′), Gil Dias (89′)
CINQUINA VIOLA, SCALIGERI TRAVOLTI E FISCHIATI.  I GIGLIATI SI RIALZANO DOPO I K.O. CON INTER E SAMPDORIA CON UNA PROVA CONVINCENTE.  IN RETE CON SIMEONE,  THEREAU (SU RIGORE) E ASTORI NEL PRIMO TEMPO.

Verona-Fiorentina 0-5
Il gol di Dias (LaPresse)

10.09.2017 h. 18,00 BENEVENTO – TORINO  0-1  Iago Falque (93′)
DECISIVO IL GOL DI IAGO FALQUE A FINE RECUPERO.   IL TORO FA BOTTINO PIENO AL “CIRO VIGORITO” TROVANDO IL GOL-PARTITA IN PIENO RECUPERO, AL 92′, DOPO AVER SOFFERTO PER TUTTO IL CORSO DEL MATCH. (da “ilmessaggero.it”)

Benevento-Torino 0-1.
Falque, sua la rete decisiva.

10.09.2017 h. 20,45 BOLOGNA – NAPOLI 0-3   Callejon (21′), Mertens (39′), Zielinski (88′)
REINA SALVA, POI GLI AZZURRI SI SCATENANO.  LA SQUADRA DI SARRI SOFFRE PER UN’ORA CONTRO GLI EMILIANI, POI SI SBLOCCA CON CALLEJON.   DOPO L’1-0 E’ GOLEADA: RADDOPPIA IL SOLITO MERTENS, CHIUDE LA PARTITA ZIELINSKI. PER I CAMPANI 9 PUNTI E 9 RETI REALIZZATI: IN TESTA CON JUVE E INTER. (da repubblica.it”).

Bologna-Napoli 0-3
Gli azzurri in festa.

C L A S S I F I C A

9  JUVENTUS, NAPOLI, INTER
7  LAZIO, TORINO
6  MILAN, SAMPDORIA (*)
4  BOLOGNA, SPAL
3  ATALANTA, CAGLIARI, CHIEVO, FIORENTINA, ROMA (*), UDINESE
1  CROTONE, GENOA, SASSUOLO, VERONA
0  BENEVENTO

* Sampdoria e Roma: 1 partita in meno

 

 

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BENEVENTO-TORINO 0-1: HANNO SCRITTO DI NOI

CAIRO:”BRAVO BENEVENTO, AVRESTI MERITATO IL PAREGGIO.Il Benevento avrebbe meritato il pareggio” ,  ha confessato a Radio Kiss Kiss Napoli il presidente granata. “Noi siamo stati bravi a crederci fino in fondo e a piazzare la stoccata decisiva proprio all’ultimo respiro.   E’ stata una vittoria davvero sofferta e faccio i miei migliori auguri al Benevento, una squadra che merita senza dubbio di più”. (da “anteprima24.it”).

Urbano Cairo, presidente del Torino

“LA PIOGGIA, I CAPELLI FRADICI E LA DURA LEGGE DEL GOL.   Che il calcio fosse uno sport beffardo mi era noto, ma non sapevo quanto lo stadio fosse in grado di amplificare il sentimento di scherno dopo un gol degli avversari al 93′ e una partita giocata bene dai ‘padroni di casa’ (come si deve dire nel lessico calcistico). Così, nel giorno del mio esordio allo stadio del Benevento, dopo il pomeriggio più piovoso dall’autunno del 1815, sono tornata a casa piena di mestizia e completamente fradicia, con l’acqua nelle scarpe, i brividi e i capelli vaporosi di Robert Plant.   E, soprattutto, con una canzone di Max Pezzali che, dal triplo fischio dell’arbitro, non riesce ancora ad uscirmi dalla testa:’La dura legge del gol’. Ebbene si (confesso!): ero davvero avvilita per un ultimo posto in classifica che fa apparire il Benevento più schiappa di quanto, in realtà, non sia e per la dittatura delle reti che, alla fine, è l’unica cosa che conta.    Chi poteva dunque comprendere il mio sentimento e farsi portavoce di quel particolare stato d’animo ?   Soltanto gli 883 e allora, mentre strizzavo i miei abiti, ho cercato il pezzo su Youtube e ho presop ad ascoltarlo ripetutamente, come accade con certi brani ossessivi nei momenti di buio dell’esistenza.   Mi guardo da fuori e mi vedo in un momento davvero basso della mia storia personale: ancora coi capelli bagnati, al terzo ascolto consecutivo, urlo a squarciagola il ritornello.   Si, ero particolarmente affranta dopo la terza sconfitta consecutiva, a tal punto da poter trarre insegnamento dalle parole di Pezzali – che in queso pezzo è più in paranoia di me e spiega il tradimento degli amici con un’ardita metafora calcistica.   “E’ la dura legge del gol – canta il Nostro – fai un gran bel gioco però (…) alla prima opportunità loro salgono e la buttan dentro a noi, la buttan dentro a noi”.   Sarà stata la pioggia incessante che scuote e stravolge la terra a spingermi verso certe dotte citazioni e verso momenti di prolungata malinconia; saranno stati gli ettolitri d’acqua caduti sulla mia testa mentre, con lo zelo del neofita, durante il primo tempo della partita sono rimasta inchiodata al sediolino dei distinti fino a quando una parte corposa della tifoseria, impacchettata nei k-way, si è mossa di fretta per sottrarsi all’acquazzone.  Che fate ? Vi alzate ?  Ma come le anatre del laghetto di Central Park del Giovane Holden, dove vanno i ‘distinti superiori’ del Vigorito quando diluvia ?   Se la curva, per propria stessa ammissione, ha dichiarato con un murales di essere ‘gente che non molla’ dimostrandosi, di fatto, idrorepellente e indifferente alle intemperie, i tifosi del settore distinti, un pò meno coriacei, che fine fanno durante la tempesta ?   Finalmente ho la risposta: migrano, si rifugiano sotto il tetto dei ‘distinti inferiori’, si accalcano, in piedi, alle loro spalle superando lo snobismo con cui hanno prenotato il posto al piano superiore per avere una  visione migliore del campo da gioco  e, intimamente, meditano sulla dialettica audacia/prudenza.   “E adesso che facciamo ?” chiedo a un ragazzino alla mia sinistra con un impermeabile fino ai piedi. “Aspettiamo che spiova e poi torniamo sopra”. “Le nuvole andranno via!” ribatte dal fondo un altro ultrà imballato in metri di cellofan giallorosso anti-pioggia.  E poi aggiunge:” Noi non ci arrendiamo: Stregone alè!”.   E’ vero: le nuvole andranno via così come ci ha promesso anche Max Pezzali disegnando, alla fine della nostra hit, uno scenario luminoso.
P.S. Per ogni partita in casa, assegnerò il Premio Stregone a una tifosa o a un tifoso che spicca per le proprie gesta sugli spalti.  La prima edizione del premio va al signore baffuto   che, a fine gara, brandendo un ombrellino, si è voltato verso la folla e, rompendo il silenzio dell’uscita, ha tuonato:” Amm pers contr u Torino, mica contr u Canecattì!”. (Abbiamo perso contro il Torino, mica contro il Canicattì!).  E poi, tra sè e sè, ha borbottato:” Cu tutt u rispetto pu Canicattì”. Con tutto il rispetto per il Canicattì, il tifoso baffuto ha vinto “.
(
da “ilfattoquotidiano.it”).

“IAGO FALQUE BEFFA LE STREGHE AL 93′.   RIMANDATO L’APPUNTAMENTO CON I PRIMI PUNTI IN SERIE A PER LA SQUADRA DI BARONI.   – di Max Cristina –  Vittoria importante per il Torino di Sinisa Mihajlovic che al Vigorito di Benevento ha trovato i tre punti con un gol di Iago Falque al 93′.  Lo 0-1 punisce oltremodo gli uomini di Baroni ancora senza punti nella massima serie, ma stoppati da almeno tre interventi decisivi di Sirigu su Iemmello, Cataldi e Lazaar.  La giocata giusta la inventa Ljajic a tempo scaduto, bravo a liberare lo spagnolo davanti a Belec per il gol vittoria”. (da “mediaset.it”).

Benevento-Torino 0-1.
Il “nazionale” Belotti con l’arbitro Abisso
(Foto tratta da “mediaset.it”)