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Il Cammino del Benevento

IL BENEVENTO SI CONDANNA DA SOLO

Con l’ennesima sconfitta patita a Torino, il Benevento è ormai ad un passo dalla retrocessione.
Inutile illudersi, inutile recriminare, inutile forse anche spendere altri soldi nel mercato invernale: la matematica non ci condanna ancora, è un adagio che sentiamo ripetere da tempo, ma gli stregoni non hanno bisogno di numeri perchè si condannano da soli grazie ad errori madornali, a leggerezze incredibili, a giocatori che, diciamolo francamente, non sono all’altezza della serie A.
Anche contro i granata i ragazzi di De Zerbi hanno palesato i soliti limiti e fà rabbia vederli soggiacere contro formazioni che non sono affatto irresistibili ma che hanno, però, rispetto ai beneventani una mentalità diversa basata soprattutto sulla prerogativa del tipo:”Sbaglia e sei castigato”.
Insomma, gli avversari dei sanniti sono sempre pronti ad approfittare del più piccolo errore mentre loro mandano all’aria la più facile delle occasioni da rete.
E’ tutta qui la differenza, lo si è visto anche contro il Torino che dopo soli due minuti di gioco è passato in vantaggio sfruttando la solita ingenuità della retroguardia giallorossa.
Qualcuno ha protestato per la sospetta posizione di fuori gioco di Iago Falque ma la direzione arbitrale non ci ha mai aiutato o perlomeno tollerato in questo campionato e, quindi, non si poteva sperare in qualcosa di diverso…
La reazione del Benevento, per la verità, è stata molto positiva: ha gestito a lungo il possesso di palla, ha schiacciato il Toro nella propria fascia di centrocampo ed ha anche sfiorato il pareggio con Coda; per quasi mezz’ora ha dato l’impressione di poter  ribaltare il risultato.
Poi ecco riaffiorare i vecchi limiti di cui si parlava poc’anzi: Belec si fà espellere per un fallo di reazione tanto ingenuo quanto inutile su Niang e De Zerbi è costretto a sostituire Djuricic con il secondo portiere Brignoli.  In formazione rimaneggiata è ancora più facile commettere errori: lo sa bene il Benevento che commette un infelice disimpegno a centrocampo che favorisce Niang in area il quale si destreggia a suo piacimento e segna il raddoppio.
Sul finire del primo tempo, altra sbadataggine della difesa giallorossa che mette Obi in condizione di segnare quasi indisturbato.  Anche in questo caso la rete sembra viziata da fuori gioco ma per l’arbitro, dopo il responso del Var, è tutto regolare (sic!).
Sul 3 a 0 per il Torino c’è poco da stare allegri e poco da sperare per la ripresa del gioco.
Nel secondo tempo, infatti, non cambia nulla ad eccezione della scarsa reattività del Benevento e dell’ingresso in campo del neo acquisto Sandro, esordiente con la maglia giallorossa e di Iemmello dopo la ripresa dall’infortunio che l’ha tenuto fuori dal rettangolo di gioco per parecchio tempo.
Si fà apprezzare il piccolo, talentuoso Guilherme per il suo impegno e la sua classe pur sbagliando un gol facile da posizione sgombra e ravvicinata. Ma non era il suo piede…
Per il resto, buio assoluto. Unica luce, quella dei circa 400 tifosi che anche a Torino non hanno mancato di far sentire la loro vicinanza ad una squadra che decisamente non li merita.
Il Tabellino

Torino – Benevento 3-0

FORMAZIONI: Torino – Sirigu, De Silvestri, Nkoulou, Burdisso, Molinaro, Baselli, Rincon (dal 78′ Acquah), Obi (dal 70′ Ansaldi), Falque, Niang (dal 62′ Belotti), Berenguer.  All. Mazzarri.
Benevento – Belec, Venuti, Billong, Djimsiti, Letizia, Memushaj (dal 64′ Sandro), Cataldi, Guilherme, Djuricic (dal 36′ Brignoli), D’Alessandro, Coda (dal 77′ Iemmello).  All. De Zerbi.
Arbitro: Mariani di Aprilia
Reti: Iago Falque (3′), Niang (40′), Obi (45′)
Note: Espulso Belec (34′) per fallo di reazione. Ammoniti Niang, Molinaro, Djimsiti.

Torino-Benevento 3-0.
Il momento dell’espulsione di Belec.
(Foto La Presse)

 

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BOLOGNA – BENEVENTO 3-0: HANNO SCRITTO DI NOI

DESTRO, DE MAIO E DZEMAILI FESTEGGIANO CAPITAN VERDI.  IL DALL’ARA RINGRAZIA SIMONE CHE HA DETTO NO AL NAPOLI.  POSITIVO RIENTRO DI BLERIM DAL CANADA.
Ride Saputo, il Bologna dopo due mesi si riprende il Dall’Ara sotto i suoi occhi e si libera di un orgoglioso, ma poco più, Benevento.  E poco male se nel Verdi-day, l’attaccante, onorato dei gradi di capitano, non segna, la firma nella vittoria ce la mette comunque, con gli assist per i primi due gol e le coccole dei suoi tifosi.   Vice senza troppi incanti ma anche senza gran patemi, il Bologna, e la sigla finale ce la mette il figliol prodigo Dzemaili, che riprende da dove aveva lasciato sei mesi fa, dal gol.
(…) La resistenza del Benevento, di fatto, finisce al rientro negli spogliatoi, lasciando nella ripresa in campo solo i rossoblu (…).   (da “repubblica.it”).

Bologna-Benevento 3-0.
Uno striscione in curva stigmatizza il rifiuto di Simone Verdi al trasferimento al Napoli.
(Foto LaPresse)

NETTA VITTORIA DEI ROSSOBLU.  IL BENEVENTO PERDE CONTRO IL BOLOGNA DI VERDI. IL NUMERO 9 ROSSOBLU DECISIVO CON I SUOI ASSIST.  SANNITI QUASI MAI PERICOLOSI.
Il Bologna impone al Benevento la propria esperienza nella massima serie e porta a casa tre punti importanti.  Sanniti poco pericolosi nella ripresa, sprazzi di gioco di Guilherme, De Zerbi dovrà lavorare in settimana per inserire i nuovi acquisti all’interno del suo sistema di gioco.  Non buona la prestazione del portiere Belec.  Donadoni può godersi fino al termine della stagione Simone Verdi, decisivo anche quest’oggi. Esordio con gol per Dzemaili.  (da “napolisoccer.net”).

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TRIPLETTA DEL BOLOGNA, GIALLOROSSI SEMPRE PIU’ GIU’

Si è rivisto a Bologna il Benevento…dei tempi peggiori: remissivo, inconcludente, senza mordente.
Eppure le premesse per una gara positiva c’erano tutte.  A partire da un morale in crescita per le ultime due convincenti vittorie, per passare con le ottime aspettative legate ai neo-acquisti e per finire con un seguito di tifosi, circa 2.500,  che anche al “Dall’Ara” hanno fatto sentire la propria voce.
Tutto ciò non è bastato. Evidentemente, l’assenza di Lucioni ha un peso decisivo nell’assetto difensivo che ancora una volta ha fatto deviare l’ago della bilancia a favore dell’avversario di turno.
Tutte e tre le reti dei bolognesi sono state viziate da errori di Belec e compagni e forse Vigorito avrebbe fatto bene a cercare rinforzi soprattutto nel reparto difensivo dove il solo Billong, purtroppo, non è sufficiente ad orchestrare al meglio la retroguardia; lo stesso difensore francese, del resto, nonostante l’innegabile bravura, incontra dei grossi limiti al cospetto di attaccanti rapidi come il Palacio di oggi che ha creato non pochi problemi sulla fascia.
Ma non è solo il reparto difensivo l’unico responsabile della “debacle” sannita perchè anche il centrocampo ha sofferto la maggiore aggressività degli avversari e non ha offerto palloni giocabili a Coda, apparso troppo solo e svogliato rispetto alle passate prestazioni.
Insomma, si ha avuto l’impressione che i sei punti conquistati nelle ultime due partite abbiano illuso oltre il lecito le speranze di salvezza e ciò non solo per il distacco dalla quartultima, che pure è considerevole, ma anche e soprattutto per il gioco espresso e la scarsa reattività dopo il gol subìto.
Diciamo subito che non è stata una bella partita.  Nel primo tempo sono state poche le emozioni e dopo un avvio veemente dei padroni di casa, culminato con una bella parata di Belec su un colpo di testa ravvicinato di   Verdi,  il Benevento ha risposto con una brillante azione corale conclusa con un tiro quasi a colpo sicuro di Guilherme respinto dal palo.  Il centrocampista brasiliano, neo acquisto schierato da De Zerbi nell’undici iniziale, ha fatto vedere belle cose solo nei primi venti minuti poi è andato pian piano spegnendosi.
La prima parte della gara sembrava procedere lungo i binari dell’equilibrio fino a quando Destro al 34′ non approfittava di un’incertezza di Belec nell’uscita per insaccare da pochi passi.
Nel secondo tempo non c’è stata la reazione del Benevento che non impensieriva la difesa rossoblu ma subiva anzi il predominio degli emiliani che passavano altre due volte grazie alla leggerezza con la quale i sanniti lasciavano filtrare gli avversari.
Il risultato c’è tutto ed anche la delusione per una speranza ancora una volta repressa.
Per i miracoli, però, non ci si sta attrezzando…
Il Tabellino
Bologna – Benevento 3-0

FORMAZIONI: Bologna – Mirante, Mbaye, De Maio, Maietta, Masina (dall’87’ Torosidis), Dzemaili, Poli (dal 78′ Pulgar), Donsah, Verdi, Destro (dal 70′ Di Francesco), Palacio.  All. Donadoni.
Benevento – Belec, Billong, Dijmsiti, Costa, Lombardi (dal 59′ Letizia), Memushaj, Viola, Venuti (dal 73′ D’Alessandro), Guilherme, Coda, Brignola (dal 66′ Djuricic).  All. De Zerbi.
Arbitro: Abbattista di Molfetta
Reti: Destro (34′), De Maio (73′), Dzemaili (88′)
Note: Ammoniti Poli, Dzemaili, Mbaye, Di Francesco, Venuti, Memushaj. La rete di De Maio è stata decretata dopo l’esame del Var.

Bologna-Benevento 3-0.
Destro apre le marcature.
(foto LaPresse)

 

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CODA TRASCINA IL BENEVENTO, SAMP K.O NELLA RIPRESA

E’ questo il Benevento che vogliono i tifosi: tenace, indomito, volenteroso.
Lo si è visto solo nel secondo tempo ma ciò è stato sufficiente per piegare anche la Sampdoria dopo il Chievo.  E così, dopo Capodanno anche la Befana porta bene ai ragazzi di mister De Zerbi.
Come allora, anche oggi il protagonista principale del successo è stato Massimo Coda, con due reti una più bella dell’altra ed un “assist” vincente.
L’attaccante ex Salernitana, fino a pochi giorni fa in lista di partenza, stando a voci insistenti di mercato, si sta conquistando sul campo la fiducia della tifoseria trascinando i giallorossi alla seconda vittoria consecutiva tra le mura di casa.   Sono in molti, oggi, a credere ancora nella salvezza alla luce delle ultime due prestazioni, delle sconfitte delle concorrenti per la lotta per la permanenza in A e della campagna acquisti invernale che la società ha avviato con rinnovato vigore.
Per questi motivi, la vittoria sulla Samp acquista un sapore ancora più gradevole perchè ridà morale ad un ambiente che sembrava annichilito ma che nell’arco di un paio di settimane ha ritrovato finalmente il sorriso dei vecchi tempi.
Non sappiamo, ovviamente, se il “miracolo” della salvezza avverrà dopo il pessimo avvio di campionato ma pensiamo decisamente che il Benevento visto in campo nelle ultime partite è un Benevento diverso, più concentrato, più fiducioso nei propri mezzi rispetto al recente passato. E ciò lascia ben sperare per il futuro o, quantomeno, per un prosieguo più dignitoso.
Privo di diversi titolari per infortuni vari, De Zerbi ridà fiducia al giovanissimo Brignola (ben ripagata!) affiancando Puscas a Coda nel reparto offensivo e confermando a centrocampo Nicolas Viola al posto di Chibsah.
Nel primo tempo sono poche le emozioni e la Sampdoria marca una leggera superiorità se non altro per qualche tiro in porta ed il maggior possesso di palla.  Il Benevento contrasta bene al centro del campo ma di occasioni da gol non ne crea.  La squadra blucerchiata passa in vantaggio nel minuto di recupero con una zampata di Caprari che anticipa Costa, in chiaro ritardo, e batte Belec.
Nel secondo tempo De Zerbi corre ai ripari inserendo il neo acquisto Billong, un armadio di muscoli franco-camerunense, al posto di Costa: la mossa si rivelerà azzeccata perchè da quel momento Quagliarella verrà immobilizzato e la difesa appare più solida ed attenta.  Ma è tutta la squadra che “gira” meglio; evidentemente, il tecnico avrà dato una adeguata strigliata ai suoi nell’intervallo.
Sale in cattedra Viola ed il gioco è a tratti spumeggiante.  Ne beneficia soprattutto Coda che lotta su ogni pallone e, soprattutto, viene servito come si deve.  Il pareggio è nell’aria ed arriva puntuale al 69′
quando Coda, con un’azione personale, si districa bene in area e scaglia la palla nell’angolo più lontano dove Viviano non può arrivarci.
E’ il momento più felice per il Benevento che con l’ingresso in campo di D’Alessandro in sostituzione di uno spento Puscas si rende sempre più pericoloso e  trova la rete del sorpasso con un calcio di punizione di Coda che sorprende nettamente il portiere sampdoriano.
Nel finale c’è gloria anche per Brignola che sugli sviluppi di una brilante azione di contropiede raccoglie un ottimo pallone dalla sinistra di Coda e realizza con freddezza la sua prima rete in serie A.  Sugli spalti la gioia è incontenibile e la telecamera di Sky più volte inquadra il volto finalmente sorridente del presidente Vigorito.  Al 95′ la rete della Samp è solo un dettaglio ormai insignificante, e non solo perchè gli stregoni quest’anno si sono, ahimè, abituati alle reti subìte in pieno recupero…
Il Tabellino
Benevento -Sampdoria  3-2
FORMAZIONI: Benevento – Belec, Venuti, Dijmsiti, Lucioni, Costa (dal 46′ Billong), Lombardi (dall’80’ Gyamfi), Viola, Memushaj, Brignola, Coda, Puscas (dal 57′ D’Alessandro)All. De Zerbi.
Sampdoria – 
Viviano, Sala, Silvestre, Ferrari, Regini, Barreto, Torreira (dal 74′ Verre), Praet  (dal 58′
Linetty), Ramirez, Caprari ( dal 67′ Kownacki), Quagliarella.  All.  Giampaolo.
Arbitro:
Manganiello di Pinerolo
Reti:
Caprari (45’+1′), Coda (69′-79′), Brignola (91′), Kownacki (95′)
Note:
Ammoniri Brignola e Barreto. Espulso Sala (83′)

Benevento-Sampdoria 3-2
Brignola esulta per la sua prima rete in Serie A