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Il Cammino del Benevento

RIMONTA DEL BENEVENTO AD ASCOLI (2-2)

Rocambolesco pareggio del Benevento che ad Ascoli rimonta un doppio svantaggio, tra l’altro meritato fino a quel momento, e mantiene vive le speranze della promozione in A.
La partita, tecnicamente brutta, è stata molto nervosa e combattuta agonisticamente. E non poteva essere diversamente, considerato il negativo ruolino di marcia delle due contendenti, entrambe desiderose di riscattarsi: il Benevento, infatti, era reduce da tre sconfitte consecutive mentre l’Ascoli aveva incassato un sonoro 7 a 0 a Lecce nell’ultima gara.
Si spiega così il lungo elenco dei “cattivi” sul taccuino dell’arbitro con tanti ammoniti e due espulsioni.
Il risultato finale, però, graditissimo ai giallorossi per come si era messa la partita, serve solo a dare un pò di morale alla squadra ma non nasconde i segnali di un preoccupante calo di tensione, sia fisico che psicologico, che sta attraversando la formazione di Bucchi.
Fino alla rete di Coda, al 69′, il Benevento ha subìto la pressione dei padroni di casa che, sia pur senza brillare, hanno dimostrato una maggiore volontà di vittoria concludendo meritatamente il primo tempo in vantaggio di due gol, grazie a due piccoli capolavori di Ardemagni al 19′ e dell’ex Ciciretti al 38′.  I sanniti, al contrario, hanno espresso un “non gioco”, senza azioni corali degne di questo nome, tanti errori, giocatori che si ostacolavano a vicenda e, quel che è peggio, zero occasioni da gol.
Nel secondo tempo l’inserimento di Ricci al posto di uno spento Crisetig e la voglia di recuperare il risultato hanno vivacizzato la manovra dei beneventani che sono stati costretti, però, a sostituire Letizia per infortunio al 62′ con Improta.
Ed era proprio Ricci, al 19′, a servire Coda che si ricordava  finalmente di essere un “bomber” e di testa riduceva lo svantaggio dopo aver eluso, con astuzia, la sorveglianza del suo difensore.
A questo punto, la partita si incattiviva anche perchè l’Ascoli sembrava subìre il colpo ed il Benevento capiva che la gara poteva essere ancora raddrizzata.
I contatti si facevano sempre più duri e la lista degli ammoniti cresceva sempre ad ogni fallo di gioco.
Frequenti le interruzioni disposte dall’arbitro che sospendeva, tra l’altro, per circa 5′ la partita per un infortunio occorso a lui stesso.
All’83’ il giocatore ascolano Padella, ex del Benevento, che si era alzato dalla panchina e sostava ai bordi del campo in fase di riscaldamento, ostacolava Caldirola che si apprestava a raccogliere il pallone finito in fallo laterale per rimetterlo in gioco; ne scaturiva un piccolo tafferuglio che coinvolgeva altri giocatori. Padella veniva ammonito. Cinque minuti dopo era, però, Caldirola, già ammonito in precedenza,  ad essere espulso per un fallo su Ardemagni compromettendo le sorti del Benevento, rimasto in inferiorità numerica a tentare la rimonta quasi disperata, che arrivava, però, due minuti  dopo grazie ad Armenteros, subentrato al 59′ ad Insigne, che veniva atterrato in area. Il rigore, calciato stavolta da Viola, veniva realizzato ed il Benevento raggiungeva il pareggio.
I dieci minuti di recupero concessi da Aureliano sembravano interminabili per i ragazzi di Bucchi specie dopo che al 94′ veniva espulso anche Tuia.
Ridotto in 9 uomini il Benevento stringeva i denti a difesa del risultato resistendo agli ultimi assalti dell’Ascoli.
Il Tabellino
ASCOLI – BENEVENTO 2-2  (2-0)
FORMAZIONI: Ascoli –
Lanni, Laverone, Brosco, Valentini, D’Elia, Cavion, Troiano, Frattesi
(dal 70′ Casarini), Ciciretti (dal 70′ Baldini), Ardemagni, Rosseti (dal 92′ Chajia).  All. Vivarini.
Benevento – 
Montipò, Gyamfi, Tuia, Caldirola, Letizia (dal 62′ Improta), Del Pinto, Crisetig
(dal 46′ Ricci), Bandinelli, Viola, Insigne (dal 59′ Armenteros), Coda.  All. Bucchi.
Arbitro:
Aureliano di Bologna
Reti:
Ardemagni (19′), Ciciretti (38′), Coda (69′), Viola (rigore 90′)
Note:
Ammoniti Troiano, Gyamfi, Laverone, Ardemagni, Ciciretti, Brosco, Padella, Chajia, Improta.
Espulsi Caldirola (88′) e Tuia (94′)

 

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BENEVENTO IN CADUTA LIBERA (2-3)

…E sono tre!  Il Benevento incappa nella terza sconfitta consecutiva ed esce dal campo, forse per la prima volta negli ultimi anni, sotto una bordata di fischi da parte dei numerosi spettatori presenti al “Vigorito”.  D’altronde, non si può rimproverarli: è da tempo che gli “aficionados” ingoiano pillole amare senza comunque far mancare ovunque il loro grande calore nella speranza di veder rinverdire i vecchi allori.
E’ pur vero che la dirigenza societaria alla vigilia aveva preannunciato che quello odierno sarebbe stato un campionato di transizione con l’impegno di raggiungere l’obiettivo della serie A  nell’arco di tempo di tre anni. Ma arrivare ad un passo dalla vetta a poche giornate dalla conclusione del torneo per poi calare miseramente la china, significa deludere le migliaia di tifosi e di abbonati che si sentono mortificati e offesi perchè da qualche tempo lo spettacolo che offrono in campo i ragazzi di mister Bucchi non li ripaga affatto dei sacrifici e della voglia di riscatto sociale che li anima.
E’ crisi di gioco oltre che di risultato. E c’è già gente che cerca di addolcire la famosa pillola scherzandoci sopra con il motto: “E’ il Benevento dei miracoli: fà risuscitare anche i morti..!”.
Al di là delle facili battute, le ultime tre avversarie dei giallorossi non erano certamente irresistibili e fà rabbia vedere Coda e compagni soccombere e sprecare gol e punti in maniera quasi rassegnata.
Eppure oggi il Benevento aveva iniziato bene la gara sfiorando in ben tre occasioni il gol già nei primi otto minuti di gioco, con Tello, Improta e Letizia. La squadra “girava” bene e nulla faceva presagire il crollo nel secondo tempo. Poi, dopo una fase di appannamento nella parte centrale, lo Spezia aveva dapprima impensierito la difesa sannita con un’azione personale di Da Cruz, sventata dalla difesa, e poi era passato in vantaggio al 32′ con Ricci, fratello del giocatore militante nel Benevento, grazie ad un calcio di rigore concesso per l’atterramento di un attaccante spezzino.
Il vantaggio dello Spezia ai più era apparso, però, solo un “piccolo incidente di percorso” perchè fino ad allora era stato il Benevento a fare la partita. Tant’è vero che neanche due minuti dopo Insigne, forse il migliore dei suoi, agguantava il pareggio al termine di una mischia in area di rigore.
Nel secondo tempo l’andazzo sembrava uguale al primo e già al 4′ i padroni di casa avevano l’occasione più ghiotta per ribaltare il risultato ma Coda, tra i più fischiati e contestati, calciava fuori un penalty decretato dal direttore di gara per un fallo su Caldirola.
Tale episodio “segnava” irreversibilmente il risultato finale perchè la squadra si disuniva e subiva le micidiali ripartenze dello Spezia che nel giro di tre minuti, dal 19′ al 22′, metteva al sicuro il risultato con Da Cruz e Okereke ed a nulla serviva la rete di Armenteros all’88’, entrato solo un minuto prima del gol di Da Cruz al posto di Bandinelli. Poco prima del 2 a 3 il difensore Volta si era fatto espellere per doppia ammonizione rendendo ancora più ardua l’impresa per una possibile rimonta.
Nonostante la sconfitta di oggi il Benevento rimane ancora al sesto posto in classifica generale in zona play-off ma il morale è davvero a pezzi. Serve davvero una bella sterzata per cambiare direzione e continuare a sperare.
Il Tabellino
Benevento – Spezia  2-3  (1-1)
FORMAZIONI: Benevento –
Montipò, Caldirola, Volta, Antei (dal 70′ Di Chiara),  Crisetig, Tello, Insigne, Coda, Bandinelli (dal 63′ Armenteros), Improta (dal 70′ Buoaniuto), Letizia. All. Bucchi.
Spezia – Lamanna, De Col, Terzi, Ligi, Augello, Bartolomei (dal 77′ Maggiore), M. Ricci (dall’85’ De Francesco), Mora, Vignali, Okereke, Da Cruz (dall’83’ Pierini).  All. Marino.
Arbitro: Giua di Olbia
Reti: M. Ricci (rigore 32′), Insigne (34′), Da Cruz (64′), Okereke (67′), Armenteros (88′)
Note: Ammoniti Terzi, Montipò, M. Ricci, Caldirola, Volta, Mora, Okereke.  Espulso Volta (84′) per doppia ammonizione. Coda al 34′ ha fallito un rigore.

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BENEVENTO ANCORA SCONFITTO (0-1)

Cremonese-Benevento 1-0.
La rete decisiva di Emmers al 94′
(Foto da “quotidiano.net”)

Dopo la brutta prestazione di Livorno ci si aspettava dal Benevento una pronta impennata d’orgoglio che riscattasse la delusione. Non è stato così: i giallorossi escono di nuovo sconfitti dal campo e, quel che è peggio, rimediano un’altra prova incolore.
Al di là del risultato, scaturito all’ultimo minuto di recupero, sta di fatto che Coda e compagni non sono mai stati in partita ed hanno offerto un gioco approssimativo ed inconcludente.
L’avversaria di oggi, la Cremonese, non era tra quelle giudicate irresistibili alla vigilia e proprio per questo la sconfitta è ancora più difficile da digerire.
Il Benevento non sta attraversando un buon momento e la tifoseria non deve abbandonarlo ma brucia maledettamente la mancanza di carattere, la voglia di far bene che da qualche tempo sembra accompagnare le gare del Benevento: anche oggi una nutrita rappresentanza del popolo giallorosso era presente sugli spalti ma lo spettacolo offerto dai propri beniamini è stato senz’altro indegno della sempre appassionata partecipazione del pubblico beneventano.
Entrambe le formazioni non hanno disputato una bella partita ed alla fine ha prevalso la squadra che ha fatto meno errori.
Nel Benevento il centrocampo è mancato soprattutto in fase di impostazione; Viola e Crisetig si sono ignorati  a vicenda mentre Tello, schierato dal primo minuto al posto di Bandinelli, pur muovendosi molto ha sbagliato molti passaggi, Insigne e Coda da qualche tempo stanno mostrando segni di appannamento, Improta si è “incartato” spesso da solo, Insomma, un disastro complessivo.
Sui dettagli dell’incontro non c’è da dire molto: le occasioni da gol, specie nel primo tempo, sono state davvero poche.  Nella ripresa, a parte l’espulsione di Strefezza al 91′ per doppia ammonizione  e la rete in mischia di Emmers al 94′, si è visto solo qualche errore di troppo da entrambe le parti. Tutto il resto…è noia…
Due sconfitte consecutive esterne preoccupano decisamente e molte cose vanno riviste in fretta se si vogliono mantenere intatti  obiettivi di promozione. No, così proprio non va!
Il Tabellino
Cremonese – Benevento  1-0  (0-0)
FORMAZIONI
: Cremonese – Agazzi, Claiton, Caracciolo, Terranova, Mogos, Arini, Castagnetti,
Soddimo (dal 65′ Emmers), Renzetti, Piccolo (dal 58′ Strefezza), Strizzolo (dall’80’ Carretta).
All. Rastelli.
Benevento –
Montipò, Caldirola, Di Chiara, Antei, Letizia, Tello, Viola (dal 71′ Vokic),
Crisetig (dal 93′ Asencio), Improta, Insigne (dal 57′ Ricci), Coda.  All. Bucchi.
Arbitro:
Fourneau di Roma
Rete:
Emmers (94′)
Note:
Ammoniti Crisetig, Soddimo, Caracciolo, Renzetti, Strefezza.  Espulso Strefezza (91′)
per doppia ammonizione.

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BENEVENTO IN GINOCCHIO A LIVORNO (0-2)

Un Benevento irriconoscibile cede il passo ad un Livorno in grande serata. Trascinato da un Diamanti irrefrenabile, il team di Breda dà agli stregoni una indimenticabile lezione di umiltà e di bel gioco, caratteristiche che sono inaspettatamente mancate senza alcuna giustificazione.
La sconfitta casalinga del Brescia avrebbe dovuto costituire lo stimolo in più agli uomini di mister Bucchi per aggredire la squadra toscana e portare a casa una vittoria, sulla carta non impossibile, e guadagnare il secondo posto ad un punto solo dalla vetta.
Non è stato così, putroppo, perchè il Benevento di stasera ha giocato, forse, la più brutta partita della stagione meritando la sconfitta.
Il Livorno visto stasera non merita certamente il posto occupato in classifica; ci si chiede se la sua performance è da considerare tutto merito suo o demerito del Benevento.
Dopo dieci risultati utili consecutivi, una battuta d’arresto ci sta tutta ma l’amarezza resta per il modo in cui i sanniti hanno affrontato la gara, decisa già nell’arco dei primi 45′ di gioco grazie ad un centrocampo inesistente, privo di un dialogo, e ad un attacco mai incisivo e pericoloso.
Nel Livorno, invece, funziona tutto e Diamanti è la sua Musa ispiratrice, sempre pronto a servire i compagni ed a tentare la soluzione personale: suo il gol al 20′, davvero spettacolare, che sblocca il risultato e suo è anche l’assist dieci minuti dopo per Gonnelli che supera di una spanna Maggio, stasera tra i peggiori in campo (sarà anche espulso nel finale di gara) e di testa batte Montipò.
Chiuso il primo tempo in doppio svantaggio, ci si aspetta un Benevento diverso nella ripresa, ma invano.
Bucchi non trova di meglio che inserire Ricci al posto di Buonaiuto, una mossa che si rivela inutile perchè l’attacco non trova alcun giovamento mentre il tanto atteso Viola deve aspettare 15′ prima di rimpiazzare Volta.
Si vede un pò di velocità in più ma non basta nè Armenteros al posto di Insigne a 20′ dalla fine riesce ad imprimere una svolta.
Una partita da dimenticare al più presto e che può servire da monito per il prossimo impegno di Cremona.
Il Tabellino
Livorno – Benevento  2-0  (2-0)
FORMAZIONI: Livorno – 
Zima, Di Gennaro, Bogdan (dal 75′ Boben), Gonnelli, Valiani, Agazzi,
Luci, Porcino, Diamanti (dal 73′ Giannetti), Murilo, Raicevic (dal 64′ Dumitru).  All. Breda.
Benevento – Montipò, Maggio, Tuia, Volta (dal 60′ Viola), Caldirola, Buonaiuto (dal 46′ Ricci),
Bandinelli, Crisetig, Letizia, Coda, Insigne (dal 70′ Armenteros).  All. Bucchi.
Arbitro: Minelli di Varese
Reti: Diamanti (20′), Gonnelli (31′)
Note: Ammoniti Porcino, Volta, Maggio, Ricci, Viola. Espulso Maggio (76′) per doppia ammonizione.

Livorno-Benevento 2-0
Diamanti, festeggiato dopo il gol, dedica la rete ad Astori, scomparso l’anno scorso.