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Il Cammino del Benevento

IL BENEVENTO PREVALE NELLA RIPRESA SUL COSENZA (4-2)

Dopo il successo sul Verona, il Benevento batte anche un tenace Cosenza al termine di una partita bella e gagliarda giocata da entrambe le formazioni.
La gara non inizia sotto i migliori auspici per il Benevento che perde già dopo 8′ di gioco il capitano Del Pinto, costretto ad uscire per infortunio; al suo posto entra Tello che si farà ben valere in campo sbagliando pochissimo sia in fase di rottura che di impostazione anche se commetterà qualche fallo di troppo.
Il Benevento tiene a lungo il possesso di palla ma è solo al 21′ che si rende veramente pericoloso con un colpo di testa di Caldirola, anche stasera tra i migliori, salvato sulla linea di porta da Sciaudone a portiere battuto.
I giallorossi insistono con Coda che si libera della guardia del suo marcatore ed impegna Perina a terra.
E’ il preludio al gol, che arriva 3′ dopo con Bandinelli che raccoglie un lancio perfetto di Armenteros e fulmina il portiere avversario con un tiro angolato.
Sulle ali dell’entusiasmo i giallorossi continuano a spingere e trovano il raddoppio con Caldirola: è la copia esatta dell’azione di pochi minuti prima ma stavolta non c’è nessun giocatore calabrese a salvare sulla linea.
Sul doppio vantaggio il Benevento, salvo un palo su punizione colpito da Viola al 37′, lascia campo libero al Cosenza che reagisce alla grande: Tutino non approfitta di uno scivolone di Antei al 29′ e si fà rubare il pallone da Montipò, al 33′ ancora quest’ultimo respinge con i pugni una bordata di Bruccini dalla distanza.  Al 38′, però, l’estremo difensore giallorosso è costretto a capitolare dopo aver deviato in angolo un tiraccio di D’Orazio; sul susseguente corner, Embalo colpisce di testa al centro dell’area, la palla finisce sul palo, il più lesto a raccoglierla è Sciaudone che segna da pochi passi.
Il Benevento subisce il colpo e non riesce a riprendersi, ne approfitta il Cosenza che raggiunge il pareggio con Tutino. L’attaccante (ottima la sua prova) si libera in area di Antei e di Caldirola e batte Montipò in uscita.
All’inizio del secondo tempo il Benevento sostituisce uno spento Antei con Volta e fà subito intendere di voler cambiare decisamente marcia rispetto agli ultimi minuti del primo.
Dal 46′ al 54′ ci sono solo gli stregoni in campo che creano diverse occasioni da gol.
Al 46′ un’azione personale di Viola finisce con un tiro di poco a lato, al 49′ è Coda a sfiorare la rete con un tiro dalla lunga distanza, al 53′ Insigne raccoglie un lancio di Tello e costringe il portiere Perina ad una deviazione in angolo; dalla bandierina il pallone giunge in area ed Armenteros con un tocco fortunato col ginocchio lo spinge in rete.
Stavolta la reazione del Cosenza è alquanto blanda, merito anche dei campani che chiudono bene tutti i varchi e gestiscono senza troppi affanni il vantaggio.
Nell’ultima mezzora di gioco sono pochi gli spunti degni di cronaca. Al 62′ Insigne, pescato da Coda, manda di testa alto sulla traversa mentre al 74′ è ancora il solito Tutino ad impegnare Montipò con un tiro dal limite.
Al 78′ l’occasione da gol più ghiotta per il Cosenza sempre con Tutino il cui colpo di testa viene respinto sulla linea di porta da Tello.
Il pericolo corso dal Benevento stimola i padroni di casa che all’81’  realizzano il definitivo 4 a 2: Insigne scatta sulla destra in sospetta posizione di fuori gioco e pennella un pallone per la testa di Coda che non sbaglia. Il centravanti giallorosso sarà protagonista al 90′ di una brillante azione personale con due tiri successivi entrambi respinti da Perina prima di lasciare al 91′ il posto al giovane Vokic tra gli applausi scroscianti del numeroso pubblico presente sugli spalti.
Con questa vittoria il Benevento sale a 56 punti in classifica, ad un punto dal Palermo, e continua a sperare nella promozione diretta.
Il Tabellino
Benevento – Cosenza  4-2  (2-2)
FORMAZIONI: Benevento –
Montipò, Gyamfi, Antei (dal 46′ Volta), Caldirola, Letizia, Del Pinto
(dall’8′ Tello), Insigne, Bandinelli, Coda (dal 91′ Vokic), Viola, Armenteros.  All. Bucchi.
Cosenza –
Perina, Capela, Dermaku, Hristov (dal 54′ Idda), Baez, Bruccini, Palmiero (dal 61′
Garritano), Sciaudone (dal 72′ Mungo), D’Orazio, Tutino, Embalo.  All. Braglia.
Arbitro:
Di Martino da Teramo
Reti: Bandinelli (25′), Caldirola (28′),
Sciaudone (38′), Tutino (44′), Armenteros (53′), Coda (81′)
Note:
Ammoniti Dermaku, Letizia, Coda, Bruccini. Espulso il DS del Benevento, Pasquale Foggia (62′) per proteste.

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PRONTO RISCATTO DEL BENEVENTO: SUCCESSO NETTO A VERONA (3-0)

Il Benevento dimostra di aver dimenticato presto il passo falso con il Palermo e vince nettamente a Verona con un punteggio che non ammette alibi: 3 a 0 con tripletta di Massimo Coda.
Con questa vittoria gli stregoni blindano il quarto posto e, soprattutto, fanno capire di non voler mollare fino alla fine per sperare in una promozione diretta.
L’eroe della giornata è il centravanti Coda che segna tre reti, l’ultima delle quali su rigore, portandosi a quota 18 sigilli in campionato.
I padroni di casa, pur fischiati sonoramente a fine gara, hanno comunque impegnato Montipò e la difesa giallorossa ma nulla hanno potuto contro la concretezza e la determinazione di Viola e compagni, desiderosi di riscattare la sconfitta patita al “Vigorito” dal Palermo.
Il Tabellino
Verona – Benevento  0-3  (0-1)
FORMAZIONI: Verona – 
Silvestri, Vitale, Marrone, Dawidowicz, Bianchetti, Zaccagni (dal 76′
Henderson), Danzi, Faraoni, Matos (dal 62′ Di Gaudio), Pazzini, Lee (dal 72′ Laribi). All. Carretta.
Benevento –
Montipò, Maggio, Antei, Caldirola, Improta (dal 46′ Letizia), Del Pinto (dal 56′ Tello)
Viola, Bandinelli (dal 70′ Buonaiuto), Ricci, Coda, Armenteros.  All. Bucchi.
Arbitro:
Nasca di Bari
Reti: Coda (45′ – 47′ – 94′ rigore)
Note:
Ammoniti Danzi, Del Pinto, Pazzini, Ricci.

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PASSO FALSO DEL BENEVENTO: 1-2 COL PALERMO

Due ex decretano la sconfitta del Benevento: Brignoli e Puscas; il primo para tutto, il secondo segna dopo 2′ dall’ingresso in campo tagliando le gambe agli stregoni per una possibile rimonta.
C’è chi aggiunge un terzo soggetto: l’arbitro Ghersini di Genova, già tristemente noto ai tifosi sanniti per un arbitraggio scandaloso in quel di Frosinone, due stagioni fa.
Tuttavia, al di là delle citate osservazioni, il “giallorosso sportivo” deve riconoscere che il Palermo ha messo in evidenza qualcosa che al Benevento è mancato per gran parte del campionato ossia “il gioco”.
La formazione beneventana gioca col cuore e lo si è visto anche stasera quando ha cercato di rimediare ad una partita ormai compromessa mettendo in mostra le cose migliori. Ma tutto ciò non basta, un finale generoso non può supplire ad una condotta di gara affidata solo alla bravura dei singoli, senza una manovra corale ed uno schema di gioco ordinato ed efficiente.
Forse il pubblico di casa applaudendo a fine gara la squadra di mister Bucchi per l’impegno profuso ha voluto anche testimoniare la bella prova fornita dal Palermo che ha prevalso in virtù della migliore tecnica espressa dai suoi giocatori.
Il Benevento parte bene e per i primi venti minuti gestisce al meglio la gara creando svariate occasioni da gol sventate dall’ottimo Brignoli.
Poi esce fuori il Palermo che imbriglia bene il centrocampo giallorosso e compie ottimi fraseggi in avanti mentre il Benevento è costretto a sballottare il pallone dalla difesa all’attacco senza le dovute cuciture nella parte mediana facilitando il disimpegno dei difensori siciliani. E laddove questi ultimi non riescono, ci pensa Brignoli e la traversa su un tiro di Ricci ad allontanare qualsiasi minaccia.
I rosanero dialogano bene a centrocampo ma anche in attacco e nel finale un’indecisione di Armenteros ed Improta permette a Nestorovski di raccogliere un pallone in area e battere Montipò.
Nella ripresa ci si aspetta un atteggiamento diverso del Benevento ma non è così.
Il Palermo gestisce bene il risultato, Bucchi cerca di correre ai ripari sostituendo tre giocatori dal 63′ al 76′ ma proprio nel momento di maggiore pressione dei padroni di casa gli ospiti raddoppiano con Puscas, scattato secondo i giocatori del Benevento in posizione di fuori gioco. L’arbitro Ghersini, autore di decisioni alquanto discutibili, non ascolta le proteste dei beneventani e convalida.
Il gol del Benevento arriva al 90′, troppo tardi per l’impresa: Insigne, subentrato a Del Pinto (ma perchè tenerlo in panchina?) si destreggia bene in area e pennella per la testa di Asencio.
Nell’arrembaggio finale, a parte le prodigiose parate di Brignoli, i tifosi protestano per un atterramento in area di Asencio, non punito col rigore.  Dopo oltre 5′ di recupero il Benevento deve arrendersi alla sconfitta, che brucia perchè patita contro un diretto concorrente per la promozione.  I play-off sono blindati ma la promozione diretta, tanto agognata dalla tifoseria alla vigilia della partita, sembra una …missione impossibile.
Il tabellino
Benevento – Palermo  1-2  (0-1)
FORMAZIONI: Benevento – 
Montipò, Maggio, Caldirola, Antei, Del Pinto (dal 76′ Insigne),
Improta, Bandinelli, Coda, Viola, Ricci (dal 63′ Asencio), Armenteros (dal 76′ Buonaiuto).
All. Bucchi.
Palermo
– Brignoli, Salvi, Szimynski, Rajkovic, Aleesami, Murawski, Jajalo, Haas (dall’85’ Pirrello),
Falletti (dal 79′ Fiordilino), Moreo, Nestorovski (dal 79′ Puscas).  All. Stellone.
Arbitro:
Ghersini di Genova
Reti:
Nestorovski (42′),  Puscas (81′), Asencio (90′)
Note:
Ammoniti Haas, Jajalo, Rajkovic, Salvi, Moreo, Caldirola, Bandinelli.

Benevento-Palermo 1-2
I giocatori del Palermo esultano dopo il gol di Puscas (Foto Lapresse)

 

 

 

 

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COLPACCIO DEL BENEVENTO A PERUGIA (2-4)

Il Benevento soffre nel finale ma vince con merito a Perugia.
La partita è bella e combattuta fin dall’inizio: basti pensare che le due squadre mettono a segno due gol a testa già nei primi 18′ di gioco.
Partono bene gli ospiti che, dopo una buona pressione, vanno in gol al 7′ grazie ad un calcio di rigore concesso per un fallo di mano in area e trasformato da Viola con un tiro forte ed angolato.
La reazione del Perugia non si fà attendere e prima il coreano Han pareggia al 9′ su corta respinta di Montipò e dopo Sadiq al 12′ porta in vantaggio gli umbri con il pallone che filtra tra una selva di gambe.
Il Benevento non ci sta a perdere e trova 6′ dopo il gol del 2 a 2 con il difensore Caldirola, anche oggi tra i migliori del Benevento, che ruba il tempo a tutti e segna il suo primo gol in maglia giallorossa.
Nel finale del primo tempo il Benevento passa di nuovo in vantaggio con Coda che raccoglie un ottimo pallone di Viola ed infila l’angolo basso più lontano della porta difesa da Gabriel. Davvero un bel gol!
Nella ripresa le due formazioni continuano a pigiare il piede sull’acceleratore; il ritmo di gioco è elevato a dimostrazione della voglia dei giocatori di aggiudicarsi l’intera posta in palio.
Il Perugia affonda i suoi attacchi ma il Benevento è bravo nelle ripartenze e trova la rete della sicurezza al 73′: Buonaiuto, subentrato qualche minuto prima ad Armenteros, viene atterrato in area da Gyomber. Il conseguente penalty, affidato ancora a Viola, consente al Benevento di portarsi sul 4 a 2.
Gli ultimi 15′ sono caratterizzati dagli attacchi furibondi del Perugia che manca clamorosamente almeno tre palle-gol.  Buonaiuto sbaglia anche lui nel finale, poi giunge il triplice fischio finale.
Il Tabellino
Perugia – Benevento  2-4  (2-3)
FORMAZIONI: Perugia – 
Gabriel, El Jamik (dal 54′ Falasco), Gyomber, Sgarbi, Mazzocchi,
Falzerano (dal 74′ Vido), Carraro (dal 67′ Bianco), Dragomir, Verre, Sadiq, Han.  All. Nesta.
Benevento –
Montipò, Maggio, Caldirola, Antei, Del Pinto (dal 78′ Tello), Improta, Bandinelli,
Coda, Viola, Ricci (dall’85’ Volta), Armenteros (dal 67′ Buonaiuto).  All. Bucchi.
Arbitro:
Dionisi di L’Aquila
Reti: Viola (rigore 7′),
Han (9′), Sadiq (12′), Caldirola (18′), Coda (44′), Viola (rigore 73′)
Note:
Ammoniti Gyomber, Del Pinto, Antei, Maggio, Improta.

 

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IL BENEVENTO PIEGA UN OTTIMO CARPI (3-1)

Benevento-Carpi 3-1
Viola, ottima prova la sua.

Il Benevento è tornato alla vittoria  scalando  di una posizione in classifica generale.
A causa di infortuni e squalifiche, mister Bucchi contro il Carpi, clamoroso ma immeritevole fanalino di coda, è stato costretto a rivoluzionare la difesa ma le novità più importanti sono costituite dal centrocampo e dall’attacco: Viola, infatti, viene schierato unico regista con l’esclusione di Crisetig e Coda viene affiancato in avanti da Armenteros.
Le mosse risulteranno decisive sia perchè Viola ha ritrovato la “verve” dei tempi migliori dimostrando di aver sofferto troppo la presenza di Crisetig e sia anche perchè l’inserimento di Armenteros ha colmato la lacuna e lo scollamento che si è visto per troppo tempo tra il centrocampo e l’attacco.
Dopo le critiche piovute sul coach giallorosso, stasera bisogna dare atto a Bucchi di aver allestito, con l’emergenza che ha avuto di fronte, una formazione azzeccata.
Benevento e Carpi hanno dato vita ad una gara divertente e combattuta e chi si aspettava un ospite dimesso e “catenacciaro” si è dovuto ricredere perchè il Carpi ha ribattuto colpo su colpo gli attacchi del Benevento e solo il rigore del 3 a 1, forse, ha dato sicurezza ai padroni di casa che sono partiti alla grande visto che già al primo minuto di gioco sono passati in vantaggio con Improta che, servito in area da Coda, ha infilato in diagonale.
Il Carpi non è stato certamente a guardare ed è pervenuto al pareggio con Vitale al 16′.
Numerose sono state le occasioni da gol da entrambe le parti fino al 38′ quando Maggio ha raccolto un pallone dalla sinistra ed ha messo in rete a volo approfittando del mancato intervento di alcuni difensori. Il capitano dei sanniti stranamente non ha esultato ma anzi si è lasciato andare ad una reazione nervosa contro qualcuno che lo rimproverava dalla tribuna.
Nel secondo tempo la partita ha ricalcato gli stessi ritmi della prima fase di gioco e frequenti sono stati i rovesciamenti di fronte.
Montipò ha sfoderato ancora una volta tutta la sua bravura con due prodigiosi interventi su Mustacchio al 1′ e, soprattutto, su Arrighini ma anche Piscitelli, ex di turno insieme a Pezzi, subentrato nel finale, ha avuto il suo da fare su un bolide di Buonaiuto dalla distanza.
La rete che ha tagliato le gambe al Carpi è arrivata al 23′ su penalty concesso dall’arbitro per atterramento di Ricci: sul dischetto, Viola, come ad Ascoli, non ha sbagliato.
Sul 3 a 1 il Benevento ha amministrato bene il risultato senza correre troppi rischi e meritando i tre punti.
Il Tabellino
Benevento – Carpi  3-1 (2-1)
FORMAZIONI: Benevento – 
Montipò, Maggio, Volta, Antei, Del Pinto, Improta, Viola (dal 76′
Crisetig), Buonaiuto (dal 67′ Di Chiara), Ricci (dall’85’ Tello), Armenteros, Coda.  All. Bucchi.
Carpi –
Piscitelli, Pachonik (dal 46′ Mustacchio), Sabbione, Kresic, Poli (dal 78′ Pezzi),
Rolando, Coulibaly, Vitale, Marsura, Crociata (dal 57′ Vano), Arrighini.   All. Castori.
Arbitro:
Prontera di Bologna
Reti: Improta (1′),
Vitale (16′), Maggio (38′), Viola (rigore 68′)
Note:
Ammoniti Buonaiuto e Kresic