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Il Cammino del Benevento

IL BENEVENTO RIMONTA NELLA RIPRESA (3-1) – Lo Spezia era in vantaggio al termine del primo tempo – I liguri in dieci dal 29′ per l’espulsione di Mora – Improta ha avviato la rimonta dei giallorossi –

Il Benevento vince ancora! A farne le spese è lo Spezia che crolla nel secondo tempo anche in virtù dell’inferiorità numerica dovuta all’espulsione di Mora al 29′ per doppia ammonizione.
Nella prima frazione di gioco la capolista stenta a trovare il passo giusto e rischia già al 12′ di capitolare per uno svarione della difesa sventato dall’ottimo Montipò.
Un minuto dopo, però, reagisce e sfiora la rete con Insigne che, servito da Schiattarella, si fà anticipare da Ricci in scivolata.
Al 15′ gli ospiti passano in vantaggio: l’azione sembra la fotocopia di quella di tre minuti prima ma stavolta Montipò non può nulla contro il tiro ravvicinato di Gyasi.
I padroni di casa, sospinti dal pubblico che continua ad incoraggiarli nonostante la marcatura, non si lasciano prendere dal panico e si spingono in avanti con determinazione anche se il pressing alto ed il gioco duro dei liguri impedisce la coralità della manovra.
Al 19′ un tiro in diagonale di Moncini schiaffeggia il palo e termina fuori.
Dieci minuti più tardi Mora commette fallo su Insigne: era stato già ammonito e così, forse con eccessiva severità, l’arbitro estrae il secondo cartellino giallo e poi il rosso.
Il Benevento cerca di approfittare della superiorità numerica ma trova nel portiere Scuffet un baluardo insormontabile. L’ex udinese compie due grandi interventi su Sau prima e Viola poi salvando il risultato.
Nel secondo tempo gli “stregoni” premono il piede sull’acceleratore alla ricerca del pareggio.
Dominano il gioco ma rischiano qualcosa perchè troppo sbilanciati in attacco ed in una delle azioni di contropiede lo Spezia va vicino al raddoppio con Matteo Ricci che impegna Montipò con un destro insidioso.
Verso la metà del tempo il naturale calo fisico degli spezzini unito alla maggiore spinta offensiva del Benevento avviano la rimonta dei sanniti.
Inzaghi manda in campo Improta al posto di Hetemaj al 52′ ed al 65′ sostituisce Sau con Coda.
E sarà proprio quest’ultimo un minuto dopo il suo ingresso in campo a determinare il pareggio: un suo colpo di testa in area spiazza l’intera difesa, Scuffet stavolta salta a vuoto lasciando la porta incustodita, per Improta mettere in rete diventa un gioco da ragazzi.
Galvanizzati dal pareggio, gli uomini di mister Inzaghi si lanciano ancora in avanti e segnano altre due volte con Moncini e Viola piegando definitivamente la squadra avversaria.
Il Tabellino
Benevento – Spezia  3-1  (0-1)
FORMAZIONI: Benevento –
Montipò, Maggio, Letizia, Tuia, Caldiroli, Hetemaj (dal 52′ Improta), Insigne, Schiattarella, Moncini (dall’80’ Kragl), Viola, Sau (dal 65′ Coda).  All. Inzaghi.
Spezia – Scuffet, Ferrer, Erlic, Capradossi, Marchizza, Mora, M. Ricci, Bartolomei, F. Ricci (dal 65′ Di Gaudio), Nzola, Gyasi (dal 77′ Galabinov).  All. Italiano.
Arbitro: Volpi di Arezzo
Reti: Gyasi (15′), Improta (66′), Moncini (76′), Viola (89′)
Note:
Ammoniti Viola, Schiattarella, Nzola, Caldirola, Gyasi, Maggio, Inzaghi (allenatore).  Espulso Mora (29′) per doppia ammonizione.Improta segna la rete dell’ 1 a 1 (Foto Taddeo)

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GIOACCHINO ROSSINI, TITANO DELLA MUSICA

Il 29 febbraio 1792 nasceva a Pesaro il compositore Gioacchino Rossini.
Iniziò a comporre già all’età di 14 anni.
Tra le sue opere più famose, ricordiamo “Il Barbiere di Siviglia”, “La gazza ladra”, “Cenerentola”.
Abbandonò improvvisamente il teatro nel 1829 cadendo in una profonda crisi depressiva.
Fu definito da Giuseppe Mazzini un “..titano di potenza e d’audacia..”.
La famosa locuzione “crescendo rossiniano” deriva dal crescendo orchestrale su una frase ripetuta, tipico del suo stile.
Morì il 13 novembre 1868 nella campagna parigina di Passy dove si era ritirato a vita privata.

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Giacomo Rondinella, siciliano di nascita ma napoletano di adozione

Il 26 febbraio 2015 moriva a Roma all’età di 91 anni il cantante ed attore Giacomo Rondinella.
Nato a Messina da genitori, cantanti ed attori, specializzati in un repertorio di genere napoletano, Giacomo Rondinella diventò ben presto una star della canzone napoletana grazie ad una brillante interpretazione del brano Munasterio ‘e Santa Chiara” nella rivista “Imputati…alziamoci!” di Michele Galdieri del 1945,  destinata a diventare un successo mondiale.
La sua prestanza fisica e la sua voce melodico-sentimentale suscitò l’interesse di produttori cinematografici e televisivi che pensarono bene di sfruttare le sue doti per far presa sul pubblico femminile.
Per tali motivi partecipò a spettacoli diretti da Garinei e Giovannini ed a film con attori del calibro di Gino Cervi, Anna Magnani, Tino Scotti.
Nel corso della sua carriera artistica si esibì anche in prestigiose manifestazioni canore quali il Festival di Sanremo (1962) ed il Cantagiro (1963).
Grande amico di Totò che gli affidò molte sue canzoni, tra cui la famosa “Malafemmena”, lanciata nel 1951, ebbe anche esperienze teatrali prima di ritirarsi dalle scene agli inzi degli anni novanta.
Ebbe sei fratelli, tra cui Luciano, anch’egli cantante ed attore ma con minore fortuna.

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SOSSIO ARUTA, EX CALCIATORE DEL BENEVENTO, AL GRANDE FRATELLO VIP

Nella 14^ puntata del reality Grande Fratello Vip fà il suo ingresso Sossio Aruta.
E’ dal 2015 che Aruta è diventato un noto personaggio televisivo grazie alle sue numerose partecipazioni a Uomini e Donne ma pochi sanno che prima di cimentarsi nel mondo dello spettacolo è stato un buon calciatore che ha cambiato ben 25 squadre nel corso della sua carriera.
Aruta ha giocato anche nel Benevento, e precisamente: nei campionati 1996-97 (28 presenze e 10 reti), 2000-01 (14 presenze e 7 reti), 2001-02 (25 presenze e 7 reti).
Nato a Castellammare di Stabia nel 1970, ha segnato più di 380 reti fra professionsiti e dilettanti.

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30 ANNI FA CI LASCIAVA SANDRO PERTINI

Sandro Pertini, nato a Stella in Liguria nel 1896, fu il primo Presidente della Repubblica a riscuotere popolarità tra gli italiani per il suo carattere.

Pertini, con un passato da partigiano ed una lunga militanza socialista, rappresentò, in qualità di Capo dello Stato, un punto di riferimento, al di sopra di partiti e istituzioni, tra il 1978 e il 1985. Morì a Roma il 24 febbraio 1990.

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IL CORONAVIRUS FERMA ANCHE IL CALCIO – Rinviate a data da destinarsi Inter-Sampdoria, Atalanta-Sassuolo e Verona-Cagliari – Ieri è toccato ad Ascoli-Cremonese in serie B – Le dichiarazioni del ministro Spadafora e di Giuseppe Conte –

Dopo le lezioni negli atenei, il coronavirus ferma in Lombardia e Veneto anche le partite di calcio: Inter-Sampdoria, Atalanta-Sassuolo e Verona-Cagliari vengono rinviate a data da destinarsi.

Ieri era stata rinviata la gara di serie B tra Ascoli e Cremonese. L’annuncio del rinvio era stato motivato dal ministro Spadafora in questi termini:”…Non vogliamo fare allarmismo ma è ovvio che i luoghi di aggregazione sportiva sono tra i posti in cui le difficoltà possono presentarsi maggiormente…”.
Anche il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, si è associato alle decisioni del Coni:” Sono dispiaciuto – ha detto – ma i cittadini sono responsabili”.

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BENEVENTO IRRESISTIBILE, POKER ALL’ENTELLA (0-4) – Una rete-capolavoro di Sau apre la strada al Benevento – Conquistata la vittoria già nel primo tempo – Ritorno al gol di Massimo Coda –

Dominio assoluto del Benevento sul difficile campo dell’Entella, a Chiavari: i giallorossi, che finora non avevano mai vinto contro i liguri, rifilano quattro reti ad una squadra che aveva subito solo cinque reti tra le mura di casa prima della gara con i sanniti.
Il Benevento chiude la gara già nei primi 25′ di gioco realizzando una tripletta e troncando ogni barlume di speranza agli avversari.
Ad aprire le marcature è Sau che sugli sviluppi di una rimessa laterale al 9′ raccoglie un passaggio di testa di Moncini in area e in mezza girata, spalle alla porta, batte Contini. Un capolavoro di destrezza e di tecnica!
Due minuti dopo è Insigne a sfiorare di testa il raddoppio su cross di Letizia. E’ il preludio al secondo gol che arriva al 14′: Viola dalla sinistra trova smarcato al limite Insigne che al volo e di piatto manda il pallone con precisione nell’angolino basso alla destra del portiere che si allunga ma non ci arriva. E’ il terzo gol consecutivo del trequartista che sembra aver ritrovato lo smalto dei tempi migliori.
L’Entella prova a reagire ed al 15′ è bravo Viola ad anticipare di testa un avversario e a disimpegnarsi in angolo.
Ma è sempre il Benevento a menare la danza e ad avere il predominio territoriale.
Al 25′ Caldirola viene trattenuto in area e va giù, rigore sacrosanto che Viola realizza con freddezza.
L’Entella è frastornato e non riesce a riprendersi. Al 32′ Letizia vince un contrasto dal limite della propria area di rigore e percorre tutto il campo in velocità, poi dal limite lascia partire un tiro che Contini para a terra senza problemi.
Nell’Entella tra i pochi a trovare la forza di combattere ancora è il terzino De Col che al 34′ effettua un cross insidioso che Montipò devia in angolo.
Al 37′ un traversone di Letizia viene raccolto da Insigne che di testa manda fuori.
Nel finale un tiro dalla distanza di Schenetti viene respinto in corner da Montipò.
Nel secondo tempo, dopo una manovra corale del Benevento con Viola che manda fuori da buona posizione, al 5′ si presenta la migliore occasione da rete per l’Entella con Schenetti che in diagonale impegna Montipò in una difficile deviazione in angolo.
Dopo il pericolo corso, il Benevento ha altre due palle-gol che non riesce a sfruttare: all’8′ Moncini a tu per tu con Contini tira debolmente permettendo all’estremo difensore di respingere ed un minuto dopo un cross di Sau viene intercettato da Settembrini che nel rinviare sfiora l’autogol mandando il pallone sulla traversa.
Nei 20 minuti successivi finalmente l’Entella esce dal letargo, soprattutto dopo l’entrata in campo di Chaja al posto di uno spento Paolucci.
All’11’ un cross di Giuseppe De Luca è respinto da Montipò, al 14′ è Schenetti a sfiorare la rete con un tiro che lambisce il palo, infine al 21′ un cross di De Col è raccolto di testa da Giuseppe De Luca con la difesa giallorossa che si salva in corner.
La migliore occasione della ripresa, però, l’Entella la trova al 26′ con Chaja che dalla lunga distanza impegna Montipò in una difficle deviazione in angolo.
Gli ultimi 5 minuti vedono il Benevento all’attacco con Coda protagonista.
Al 40′ l’attaccante di Cava, subentrato 10 minuti prima a Moncini, conclude in rete uno scambio con Del Pinto, siglando il “poker” per gli “stregoni” e al 45′, dopo una lunga corsa, manda fuori da buona posizione.
Con questa vittoria il Benevento inanella il 16° risultato utile consecutivo e consolida il primato incontrastato in classifica. Dall’Entella ci si aspettava decisamente di più.
Il Tabellino
Entella – Benevento  0-4  (0-3)
FORMAZIONI: Entella –
Contini, De Col, Coppolaro, Pellizzer, Sala, Settembrini (dal 42′ Manuel De Luca), Paolucci (dal 57′ Chaja), Mazzitelli, Dezi (dal 74′ Toscano), Schenetti, Giuseppe De Luca.  All. Boscaglia.
Benevento – Montipò, Maggio, Letizia, Barba, Caldirola, Hetemaj (dall’82’ Del Pinto), Insigne, Schiattarella, Moncini (dal 74′ Coda), Viola, Sau (dal 70′ Improta).  All. Inzaghi.
Arbitro: Valerio Marini da Roma
Reti: Sau (9′), Insigne (14′), Viola (rigore 25′), Coda (85′)
Note:
Ammonito Pellizzer

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CONTINUA IL SOGNO DELLA LAZIO: BATTE L’INTER ED E’ A -1 DALLA JUVE!

Con la vittoria sull’Inter per 2 a 1 all’Olimpico la Lazio scavalca in classifica i nerazzurri e si porta a -1 dalla Juventus.
I biancocelesti interrompono la serie positiva dei milanesi di 16 risultati utili consecutivi ed allungano la propria portandola a 19.
La formazione di Simone Inzaghi, sotto di un gol nel finale del primo tempo, rimonta nella ripresa e regala un sogno ai suoi tifosi.
Una curiosità: anche Pippo Inzaghi, fratello di Simone ed allenatore del Benevento in serie B, sta facendo un campionato strepitoso guidando la capolista sannita con un margine di 17 punti di vantaggio sulle seconde Spezia e Frosinone. Come a dire, è il momento degli Inzaghi!

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ANCHE IL PORDENONE CADE SOTTO I COLPI DEL BENEVENTO (2-1) – La capolista non si ferma più e marcia spedita verso la A – Per Coda, subentrato a Moncini, solo pochi spiccioli di partita – Esordio del giovane Di Serio –

Ormai non ce n’è per nessuno: il Pordenone, tra le squadre protagoniste nel girone di andata, si batte bene ma nulla può contro l’armata giallorossa che a tratti sembra addirittura giocare con sufficienza, limitandosi a gestire il vantaggio.
Il Benevento è privo dello squalificato Schiattarella e degli infortunati Kragl, Tuia, Antei, Tello ma le assenze non si fanno sentire considerato il valore delle cosiddette “riserve”.
La formazione di Pippo Inzaghi ha il dominio territoriale e sfiora spesso la marcatura nel primo tempo ma il Pordenone non si chiude affatto a riccio e mette qualche brivido nelle ripartenze.
La rete arriva al 37′ ed è un capolavoro balistico di Viola che su punizione dal limite manda il pallone all’incrocio dei pali superando la barriera.
Nella ripresa, nella fase di maggiore spinta offensiva, arriva il raddoppio: è il 15′, Viola si destreggia da par suo al limite dell’area e serve Insigne che a volo di sinistra batte per la seconda volta l’incolpevole Di Gregorio.
Dopo il doppio vantaggio il Benevento sembra tirare i remi in barca e si concede qualche pausa di troppo, il Pordenone crea qualche pericolo ma trova sempre pronto l’ottimo Montipò il quale, però, nulla può al 90′ quando Bocalon, servito alla perfezione in area, salta più in alto di tutti di testa ed accorcia le distanze.
I giallorossi ritrovano la concentrazione giusta e senza troppi affanni gestiscono la vittoria fino alla fine.
Una vittoria dedicata anche alla memoria di Carmelo Imbriani, “l’icona del calcio pulito”, così come recitava uno striscione in Curva Sud, che proprio sette anni fa, a Perugia dov’era ricoverato, ci lasciava all’età di 37 anni.
Il Tabellino
Benevento – Pordenone  2-1  (1-0)
FORMAZIONI: Benevento –
Montipò, Maggio, Letizia, Barba, Caldirola, Hetemaj, Insigne (dall’89’ Di Serio), Viola, Moncini (dal 78′ Coda), Improta, Sau (dal 66′ Del Pinto).  All. Inzaghi.
Pordenone – Di Gregorio, Semenzato, Camporese, Bassoli, Gasbarro, Misuraca, Pasa, Mazzocco, Tremolada (dal 61′ Bocalon), Strizzolo (dal 72′ Chiaretti), Candellone (dal 61′ Ciurria).  All. Tesser.
Arbitro: Maggioni di Lecco
Reti: Viola (37′), Insigne (60′), Bocalon (90′)
Note: Ammoniti Strizzolo, Hetemaj, Bocalon.

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RICORDIAMO CARMELO IMBRIANI – 7 anni fa la scomparsa del capitano, un mito per i tifosi del Benevento – La Curva Sud allestirà in sua memoria una particolare coreografia prima della gara con il Pordenone –

Il 15 febbraio 2013 moriva Carmelo Imbriani, calciatore e allenatore.
Nato a Benevento il 10 febbraio 1976, Imbriani era cresciuto nel Napoli dove aveva esordito in serie A nel 1994 sostituendo un compagno a 10′ dalla fine della partita. L’anno successivo aveva debuttato da titolare sotto la guida di Boskov  segnando il suo primo gol nella massima serie.
Dopo una serie di trasferimenti era approdato al Benevento nel 2002, formazione nella quale tornerà nel 2004 e 2006 diventando, per le sue grandi doti umane oltre che per meriti sportivi, un vero e proprio mito.
Nella squadra sannita aveva giocato complessivamente 133 gare, tra cui molte da capitano, realizzando 7 reti e contribuendo alla promozione del sodalizio in C1 nel campionato 2007/2008.
Abbandonata la carriera agonistica di calciatore nel 2009, aveva intrapreso quella da allenatore del Benevento fino al 2011 quando era stato costretto a lasciare per il sopraggiungere di problemi di salute che lo porteranno alla morte, avvenuta a Perugia.
In sua memoria nel 2013 è stato intitolato l’Antistadio di Benevento mentre nel 2019 un grande murales gli fu dedicato dai tifosi.