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Il Cammino del Benevento

INTER TRAVOLGENTE SUL BENEVENTO (2-5) – Troppo netto il divario tra le due squadre – I nerazzurri, in vantaggio dopo soli 23″, chiudono la gara nel primo tempo – –

Dopo soli 23 secondi di gioco l’Inter va in gol con Lukaku: peggio di così non poteva iniziare la partita per il Benevento che per lunghi tratti non riesce a reagire e subisce la netta supremazia tecnica dei nerazzurri.
La rete, così veloce e da parte di una squadra che, con tutto il dovuto rispetto, non è la Sampdoria, scombina i piani di mister Inzaghi e manda …in bambola la retroguardia sannita che si fà sorprendere spesso facilitando le manovre degli avversari.
La formazione di Conte quando affonda crea problemi ma viene aiutata dalla difesa della Strega che stasera, specie nel primo tempo, non è all’altezza della situazione.
E’ così che l’Inter dilaga, con Gagliardini al 25′ ed ancora con Lukaku al 28′.
Dopo meno di mezzora il Benevento è sotto di tre reti e lo sconforto viene solamente alleviato dal fendente in area di Caprari, favorito da un erroraccio di Handanovic, che accorcia le distanze al 34′.
E’ il momento migliore per i giallorossi che con Caldirola al 39′, su punizione di Insigne, mettono qualche brivido a Skriniar e compagni.
Ma è solo un lampo perchè al 42′ Hakimi sfrutta un’incertezza di Letizia e batte nuovamente Montipò.
Il primo tempo finisce qui, 1-4: non c’è storia anche se qualche errore dei padroni di casa poteva essere evitato.
Nel secondo tempo il Benevento gioca decisamente meglio ed al 3′ colpisce un palo con Moncini dopo una bella triangolazione con Caprari.
Sono frequenti i rovesciamenti di fronte e la gara si fà più equilibrata sia per la grinta finalmente messa in campo dal Benevento che per il calo dell’Inter che gioca al piccolo trotto.
Dopo una traversa di Gagliardini al 25′, è Lautaro Martinez un minuto dopo a sfruttare l’ennesima leggerezza della difesa ed a siglare il quinto gol.
Al 31′ un’azione ben manovrata degli stregoni mette Caprari in condizione di segnare il 2 a 5.
Poi è ancora l’Inter ad impensierire la difesa avversaria: al 33′ Perisic manda incredibilmente fuori a porta vuota e ad un metro dalla porta, al 34′ Montipò para a terra un tiro di Sanchez da distanza molto ravvicinata.
Al 39′ un’occasione d’oro viene sprecata dal nuovo entrato Lapadula che servito alla perfezione da Schiattarella si trova da solo a tu per tu con Handanovic che lo neutralizza.
A fine partita Eriksen con un colpo da maestro manda il pallone a colpire la traversa.
Niente drammi per il Benevento, consapevole che la permanenza in serie A dipende dalla competizione con squadre, e noi crediamo ce ne siano a sufficienza, maggiormente alla sua portata.
Il Tabellino
BENEVENTO – INTER  2-5  (1-4)
FORMAZIONI:
Benevento –
Montipò, Maggio (dal 46′ Foulon), Barba (dal 37′ Letizia), Caldirola, Glik, Schiattarella, Insigne (dal 46′ Tuia), Dabo (dal 70′ Hetemaj), Moncini (dal 64′ Lapadula), Ionita, Caprari.
All. Filippo Inzaghi.
Inter – Handanovic, Skriniar, De Vrij, Kolarov, Hakimi, Vidal (dal 52′ Barella), Gagliardini (dall’81’ Eriksen), Young (dal 65′ Perisic),  Sensi (dal 65′ Brozovic), Sanchez, Lukaku (dal 65′ Lautaro Martinez).  All. Antonio Conte.
Arbitro: Marco Piccinini da Forlì
Reti: Lukaku (1′), Gagliardini (25′), Lukaku (28′), Caprari (34′), Hakimi (42′), Lautaro Martinez (71′), Caprari (76′)
Note:
Ammonito Schiattarella

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Il Cammino del Benevento

BENEVENTO – INTER: LA LISTA DEI CONVOCATI DI MISTER INZAGHI – C’è anche il neo acquisto Iago Falque –

Ecco la Lista dei convocati del Benevento per la partita di stasera al “Vigorito” contro l’Inter:
Portieri: Montipò, Manfredini, Lucatelli, Gori;
Difensori: Letizia, Caldirola, Maggio, Tuia, Glik, Foulon, Pastina, Barba;
Centrocampisti: Del Pinto, Dabo, Improta, Insigne, Schiattarella, Ionita, Hetemaj;
Attaccanti: Lapadula, Caprari, Di Serio, Moncini, Sau, Iago Falque.                         Iago Falque

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Cinema

JAMES DEAN, SIMBOLO DI INTERE GENERAZIONI – Nel 1955 il giovane attore trovò la morte in un incidente stradale –

Il 30 settembre 1955 moriva a Cholame, in California (USA), all’età di 24 anni, l’attore americano James Dean.
Nonostante la giovanissima età ed il limitatissimo numero di film interpretati, James Dean è stato per la generazione del suo tempo ma anche per le generazioni future una vera e propria icona della contestazione giovanile.
Sul set cinematografico così come nella vita reale ha rappresentato lo spirito ribelle tipico dei figli che si oppongono ai loro padri nel passaggio dall’età adolescenziale a quella adulta.
La figura del “bello e dannato”, lo stile unico e innovativo di recitazione, la sua espressione problematica, ne hanno fatto un personaggio la cui fama è andata ben oltre le sue qualità come attore.
Il grande regista Elia Kazan lo aveva preferito a Marlon Brando e a Montgomery Clift nel film “La valle dell’Eden” perchè colpito dalla sua aria incompresa e risentita che ben si addiceva al ruolo che era chiamato ad interpretare.
Con “Gioventù bruciata” l’identificazione col protagonista è ancora più marcata.
Nel suo terzo ed ultimo film “Il gigante” aveva recitato al fianco di Liz Taylor ricevendo una “nomination” per l’Oscar.
Amante della velocità e delle auto, James Dean morì in uno scontro frontale con un’altra auto mentre si dirigeva a Cholame in California per partecipare ad una gara.

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Il Cammino del Benevento

CONTE:”CI ASPETTA UN MATCH TOSTO, SERVIRA’ GRANDE ATTENZIONE” – Così si è espresso il tecnico dell’Inter alla vigilia della sfida con il Benevento –

Rispondendo alle domande dei giornalisti in conferenza stampa, l’allenatore dell’Inter Antonio Conte ha avuto parole di elogio nei confronti di Pippo Inzaghi e del Benevento, che affronterà domani al “Ciro Vigorito” alle ore 18,00 nel recupero della prima giornata di campionato.
“...Ci aspettiamo una partita tosta sotto tutti i punti di vista. Il Benevento l’anno scorso ha fatto un campionato importante in B vincendolo con tante giornate di anticipo, hanno un allenatore che è stato per tanti anni mio compagno di squadra: lo conosco, so cosa dà alla squadra anche dal punto di vista caratteriale. E’ una partita insidiosa, hanno dimostrato di avere carattere, si sono dimostrati squadra, hanno vinto una partita meritandola, bisognerà fare grande attenzione”.
Circa il modulo di gioco contro i sanniti, ha affermato:”...alterneremo la situazione dei tre di centrocampo con il vertice basso a quella con il vertice alto. Siamo sempre e comunque una squadra a trazione offensiva, non molte formazioni giocano con due punte, un trequartista e due ali. Infatti, nella passata gestione abbiamo segnato 113 gol. I vantaggi sono tanti, poi bisogna essere bravi a non perdere palla e farsi trovare scoperti”.
Nainnggolan non è stato convocato perchè colpito da faringite.
Per quanto riguarda il Benevento, Pippo Inzaghi dovrebbe riconfermare il 4-3-3 ma probabilmente in attacco ci saranno due cambiamenti ed appare scontata la panchina per Iago Falque, recentissimo acquisto societario.
Ai microfoni di Otto Channel il Presidente Oreste Vigorito ha detto, tra l’altro, “Penseremo molto alla storia di Davide e Golia, magari senza metterci troppi pensieri, ma sperando che accada”.
La
gara sarà diretta da Marco Piccinini di Forlì e non più da Forneau di Roma: la variazione è stata comunicata poche ore fa.

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Letteratura Universale

EMILE ZOLA, ROMANZIERE NATURALISTA – Nel 1902 la morte dello scrittore francese –

Il 29 settembre 1902 moriva, all’età di 62 anni, lo scrittore Emile Zola.
Dopo un primo periodo di impronta romantica, Zola, figlio di un ingegnere italiano naturalizzato francese, divenne caposcuola del naturalismo.
Giornalista, appassionato di teatro, critico letterario, il nome di Zola fu legato ad un gesto clamoroso: l’intervento, con il Manifesto “J’accuse” pubblicato sul giornale l'”Aurore”, a favore della revisione del processo Dreyfus. Per quest’atto di coraggio, fu condannato ad un periodo di esilio ma permise la riabilitazione del condannato.
Della sua prodigiosa e geniale attività di romanziere, si ricorda soprattutto “Teresa Raquin”, “Nanà”, “Germinale” ed altre opere di successo.
Lo scrittore morì soffocato nel sonno dalle esalazioni del camino ma i dubbi su un assassinio non sono mai stati fugati del tutto.

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Cronaca

PAPA LUCIANI, PROGRESSISTA SCOMODO? – Nel 1978 la sua morte avvolta nel mistero –

Il 28 settembre moriva all’età di 66 anni in Città del Vaticano, il papa Albino Luciani, al secolo Giovanni Paolo I.
Colto teologo, il suo fu uno dei pontificati più brevi nella storia della Chiesa cattolica: eletto il 26 agosto 1978, morì dopo soli 33 giorni dalla sua elezione.
La sua morte fu attribuita ad un infarto miocardico ma già alcuni mesi dopo la sua dipartita iniziarono a circolare voci su un presunto omicidio perpetrato da alcuni cardinali che osteggiavano le riforme progressiste che avrebbe voluto avviare, in particolare l’apertura verso la contraccezione nonchè quella dell’I.O.R. (Istituto Opere Religiose), all’epoca gestito da Paul Marcinkus.
Nel 2017 fu dichiarato venerabile da papa Francesco.

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Politica

PIETRO INGRAO, POLITICO D’ALTRI TEMPI – Cinque anni fa la scomparsa dello storico esponente del P.C.I. –

Il 27 settembre 2005 moriva a Roma, all’età di 100 anni, Pietro Ingrao.
Tra i leaders storici del Partito Comunista Italiano, fu capofila di una corrente interna al partito legata ai movimenti studenteschi degli anni sessanta e settanta.
Partigiano, direttore de “l’Unità”, organo ufficiale del Pci, dal 1947 al 1957, deputato dal 1950 al 1992, presidente della Camera dal 1976 al 1979, Ingrao fu anche autore di poesie e di saggi politici.
Tra il 1989 ed il 1991 fu il maggiore oppositore allo scioglimento del PCI.
Nel 1996 ricevette la nomina di Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.

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Il Cammino del Benevento

UN SUPER BENEVENTO CORSARO A GENOVA – Gagliarda prestazione dei sanniti che rimontano il doppio svantaggio e battono la Sampdoria (2-3) – Caldirola eroe della serata (segna 2 reti), poi un bolide di Letizia liquida i liguri –

Dura solo una ventina di minuti l’incubo per i giallorossi di rivivere la brutta esperienza di tre stagioni fa quando l’avventura della serie A fu davvero…un’avventura di quelle ingloriose.
La Sampdoria, infatti, con una partenza sprint, aiutata anche dalle distrazioni della difesa avversaria, dopo 18′ è già in vantaggio di due reti e la partita sembra avviata verso il tracollo finale per il Benevento.
Un’ingenuità di Montipò all’8′, che in disimpegno serve involontariamente un pallone in area che Quagliarella deve solo spingere in rete, spiana la strada ai padroni di casa che dieci minuti dopo raddoppiano con il difensore Colley, lesto ad elevarsi di testa sopra tutti sfruttando un cross dalla destra.
Sono solo due episodi sfortunati perchè i ragazzi di mister Inzaghi non giocano male e dopo il doppio svantaggio hanno una reazione furiosa, macinano gioco, fanno filtro a centrocampo, chiudono bene tutti i varchi e con belle manovre corali danno l’impressione di non volersi arrendere.
L’occasione più ghiotta arriva al 24′ quando Audero compie un vero e proprio miracolo deviando in angolo con una strepitosa parata un colpo di testa ravvicinato di Moncini servito da un traversone di Letizia.
Cinque minuti dopo è Glik ad allungarsi la palla in area e mancare una buona opportunità da ottima posizione.
E’ il preludio al gol di Caldirola al 33′: Dabo fionda dal limite un tiro deviato in angolo, sull’azione seguente al corner il pallone perviene al difensore giallorosso che anticipa tutti, anche lo stesso Dabo, e batte Audero.
Nel secondo tempo è ancora il Benevento a menare la danza, risoluto a non uscire sconfitto dal “Luigi Ferraris”.
Dopo un’occasione per Dabo all’8′ e per Jankto al 21′, il Benevento raggiunge il pareggio al 27′: è ancora Caldirola il protagonista! Il forte difensore dimostra nuovamente le sue doti di goleador sfruttando di testa un calcio d’angolo e battendo il portiere sampdoriano.
L’allenatore Inzaghi capisce che i liguri sono…in bambola e vuole approfittare della situazione favorevole: manda in campo contemporaneamente due attaccanti, Sau e Lapadula.
E’ la mossa vincente anche se la Sampdoria ha qualche impennata d’orgoglio.
La migliore occasione capita a Quagliarella al 35′, che però stavolta si lascia neutralizzare da Montipò il quale tre minuti dopo sventa un’altra minaccia pericolosa alla sua porta. Quindi, è la volta di Gabbiadini, subentrato un minuto prima a Quagliarella, a sfiorare la rete con un colpo di testa che becca il palo esterno.
Ma il Benevento è troppo…in partita e non si lascia intimorire.
Al 43′, al termine di un’azione corale, il terzino Letizia infila Audero con un bolide da fuori.
E’ la rete della meritata vittoria, difesa con i denti per i successivi quattro minuti di recupero.
Nella foto sopra: Caldirola, a sinistra, e Letizia

Il Tabellino
SAMPDORIA – BENEVENTO  2-3  (2-1)
Sampdoria –
Audero, Bereszynski, Tonelli, Colley, Augello, Candreva (dal 58′ Depaoli), Verre (dal 58′ Thorsby), Ekdal, Jankto, Bonazzoli (dal 72′ Ramirez), Quagliarella (dall’83’ Gabbiadini).  All. Ranieri.
Benevento – Montipò, Letizia, Foulon (dall’81’ Hetemaj), Glik, Caldirola, Ionita, Schiattarella, Dabo (dal 58′ Improta), Caprari (dal 75′ Lapadula), Moncini (dal 75′ Sau), R. Insigne (dall’81’ Tuia). All. Filippo Inzaghi.
Arbitro: Dionisi
Reti: Quagliarella (8′), Colley (18′), Caldirola (33′ – 72′), Letizia (88′)
Note:
Ammoniti Augello, Tonelli e Dabo

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Letteratura Universale

ALBERTO MORAVIA, SCRITTORE ESISTENZIALISTA – Trent’anni fa la morte dello scrittore –

Il 26 settembre 1990 moriva a Roma, all’età di 83 anni, lo scrittore Alberto Moravia.
Giovanissimo, nel 1929, a soli 22 anni, dopo aver collaborato ad una rivista scrivendo racconti,  salì alla ribalta con la pubblicazione del romanzo “Gli indifferenti” che riscosse un grande successo di critica e di pubblico.
Ne seguirono altri, circa una trentina, che gli valsero a consacrarlo tra i migliori romanzieri italiani del Novecento.
Durante il regime fascista la sua attività letteraria, osteggiata per le sue idee contrarie, produsse “La Ciociara” dove descrisse la disperata e confusa realtà del periodo di guerra. Il romanzo fu iniziato nel 1944 e portato a termine 13 anni dopo.
Al termine del conflitto avviò un’importante attività giornalistica collaborando con alcune testate famose tra cui “Il Corriere della Sera” per il quale viaggiò all’estero realizzando reportages e lavori critici attraverso i suoi racconti.
La sua fortuna letteraria crebbe a dismisura grazie ai suoi romanzi di successo, alcuni dei quali furono rivisitati su set cinematografici da registi famosi.
Nel 1952 gli fu assegnato il Premio Strega per il romanzo “I Racconti”, nel 1960 il Premio Viareggio per il romanzo “La noia”.
Dal 1949 al 1966 ricevette ben 15 candidature al Premio Nobel per la Letteratura senza mai aggiudicarselo.
Nel 1984 fu eletto europarlamentare come indipendente nelle liste del PCI.
Si sposò due volte: nel 1941 con la scrittrice Elsa Morante dalla quale si separò nel 1962, e nel 1986 con Carmen Llera, un matrimonio che suscitò scalpore perchè la sua compagna aveva 45 anni meno di lui. Dopo la separazione da Elsa Morante aveva avuto un lungo legame con la scrittrice Dacia Maraini, di trent’anni più giovane.
Lo stile letterario di Moravia era semplice ed austero nello stesso tempo con temi esistenzialisti nei quali descriveva l’ipocrisia della vita contemporanea e l’incapacità umana di raggiungere la felicità.

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RANIERI: ” IL BENEVENTO E’ UNA SQUADRA DIFFICILE ” – Così si è espresso il tecnico della Sampdoria, prossima avversaria del Benevento, in conferenza stampa – L’arrivo del neo-acquisto Candreva – I convocati –

Domani alle 18 il Benevento affronterà al “Luigi Ferraris” di Genova la Sampdoria del tecnico Claudio Ranieri.
Com’è noto, per i giallorossi sarà la partita di esordio in questo campionato: la prima, infatti, prevista al “Vigorito” contro l’Inter è stata rinviata al 30 settembre p.v. per consentire ai nerazzurri un maggiore riposo per la prolungata ed inaspettata stagione in Europa League.
Il Benevento arriva alla gara dopo l’esaltante vittoria in serie B e con un entusiasmo accresciuto per una più che dignitosa campagna di mercato ed un precampionato beneaugurante grazie alla vittoria sulla Reggina (2-1) e, soprattutto, al pareggio (0-0) all’Olimpico contro la Lazio nelle amichevoli.
Per la Sampdoria, invece, quella contro il Benevento sarà la seconda partita di campionato.
Alla prima i blucerchiati hanno rimediato una sconfitta a Torino contro la Juventus.  Al di là del risultato (3-0), l’allenatore Claudio Ranieri ha usato parole dure contro i suoi ragazzi criticandone la mancanza di grinta ed il comportamento troppo remissivo, specialmente nel primo tempo.
In conferenza stampa, però, il tecnico ha corretto il tiro :”…L’arrabbiatura è passata perchè sono una persona che subito pensa al giorno dopo…” – ha detto – E ancora:”… Voglio vedere i miei giocatori lottare su ogni palla…”, come a dire che la formazione ligure affronterà sicuramente il Benevento con una grande voglia di riscatto dopo la delusione della precedente gara.
E proprio sul Benevento Ranieri si è soffermato con parole di stima ed elogio: “..Il Benevento è una squadra difficile, una matricola che ha stravinto il campionato di serie B (…). Correranno e presseranno come diavoli…” (…) Dobbiamo stare attenti…”.
Circa l’aspetto tattico, la Samp giocherà con un “…4-3-3 con le ali a piede invertito in modo che possano rientrare ed essere sempre disponibili per i tagli e le azioni individuali...”
Sulla scelta dei giocatori che scenderanno in campo dal primo minuto Ranieri non si è espresso esplicitamente salvo l’affermazione che “…Gabbiadini sta bene, in panchina verrà sicuramente…”
L’attaccante è reduce da un infortunio e la sua presenza era stata in forse fino a qualche giorno fa.
Sul sito ufficiale della Sampdoria si dà molto credito a Bonazzoli mentre è di stamattina la notizia dell’acquisto di Candreva dall’Inter, già inserito tra i convocati. Una risorsa molto importante per la rosa anche se non più giovanissimo.
Di seguito la lista dei convocati:
Sampdoria:
Portieri:
Audero, Avogadri, Ravaglia; Difensori: Augello, Bereszinsky, Colley, Depaoli, Ferrari, Regini, Tonelli, Yoshida; Centrocampisti: Askildsen, Candreva, Damsgaard, Ekdal, Jankto, Leris, Thorsby, Verre, Vieira; Attaccanti: Bonazzoli, Gabbiadini, La Gumina, Quagliarella, Ramirez.

Benevento:
Portieri: Lucarelli, Manfredini, Montipò; Difensori: Caldirola, Foulon, Glik, Letizia, Maggio, Pastina, Tuia; Centrocampisti: Dabo, Del Pinto, Hetemaj, Improta, R. Insigne, Ionita, Schiattarella, Vokic; Attaccanti: Caprari, Di Serio, Lapadula, Moncini, Sau.L’allenatore della Sampdoria, Claudio Ranieri