Categories
Il Cammino del Benevento

DERBY AL NAPOLI, IL BENEVENTO ESCE SCONFITTO (2-0) – Con un gol per tempo (rocambolesco il secondo)i partenopei si sbarazzano dei sanniti – Esordio positivo di Gaich – Espulso Koulibaly a 10′ dalla fine –

Il divario tra le due squadre è ancora troppo netto nonostante il momento non molto felice che attraversa la squadra di Gattuso.
Il Benevento, a parte gli ultimi minuti finali della gara, con il Napoli in dieci per l’espulsione di Koulibaly, non fà  quasi nulla per contrastare il gioco avversario ed è quasi sempre subalterno e con scarsa propensione offensiva.
Il primo tempo è dominato dal Napoli che controlla agevolmente la partita anche se la difesa giallorossa è attenta e concentrata e non concede spazi.
Pochi, comunque, gli spunti degni di cronaca.
Si deve aspettare il 14′ per vedere il primo tiro nello specchio della porta, effettuato da Fabian da fuori e parato a terra da Montipò che precedentemente si era fatto apprezzare per alcune uscite tempestive su cross provenienti da Politano.
Al 23′ Mertens cerca di sorprendere Montipò fuori dai pali ma il suo tiro termina di poco alto.
L’attaccante belga, però, si rifà al 34′ mettendo alle spalle di Montipò con un tap-in sotto porta.
Il vantaggio galvanizza ancora i partenopei che tre minuti dopo vanno ancora in gol con Zielinsky ma l’arbitro annulla su segnalazione del Var.
Nel finale del primo tempo il Benevento si affaccia finalmente all’area del Napoli e lo fà molto bene con Depaoli che, pescato da Viola, arriva a tu per tu con Meret che salva in angolo.
Nel secondo tempo fà il suo ingresso in campo Roberto Insigne, fratello di Lorenzo del Napoli, che sostituisce Schiattarella, apparso palesemente non in condizione per un infortunio lamentato proprio la mattina.
Il copione non cambia: è sempre il Napoli ad avere il controllo della palla ed il Benevento a difendersi pur senza farsi prendere dal panico.
Al 18′ bella azione personale di Lorenzo Insigne, tra i migliori in campo, conclusa con un tiro a rientrare che sfiora il palo sinistro della porta difesa da Montipò.
Al 21′ il Napoli raddoppia. L’iniziativa parte dal solito Insigne che crossa in area, la difesa del Benevento resta ferma consentendo a Di Lorenzo di intervenire in maniera rocambolesca, la palla termina in rete. Il gol viene assegnato a Politano ma l’azione non è chiara. L’arbitro attende il responso del Var perchè l’azione sembra viziata da un fallo di mano, poi decide per la validità.
Al 26′ è ancora Lorenzo Insigne a creare pericoli per la porta beneventana, una sua azione personale si conclude con un tiro di poco a lato.
Al 30′ è Koulibaly a sfiorare la terza marcatura con un colpo di testa a distanza ravvicinata su angolo battuto da sinistra e pallone di pochissimo fuori.
Lo stesso difensore napoletano si rende protagonista al 36′ di un fallo brutto ed inutile su Letizia e si fà espellere per doppia amonizione.
In superiorità numerica il Benevento prova fare qualcosa in più in attacco grazie anche al nuovo entrato Gaich, al suo esordio in maglia giallorossa, che si mette in mostra con alcuni spunti interessanti ma non va al di là di un tiro di Letizia, servito da Sau, che non impensierisce Meret più di tanto.
La squadra di Inzaghi, oggi sostituito in panchina dal vice Maurizio D’Angelo per squalifica, esce sconfitta dal “Maradona” di Napoli. Non è lecito far drammi ma adesso la classifica degli “stregoni” dà qualche pensiero: nel girone di ritorno il Benevento ha collezionato 2 sconfitte e tre pareggi permettendo il riavvicinamento di formazioni che nel girone di andata aveva tenuto a debita distanza.
La salvezza è ancora di là da venire..
Il Tabellino
NAPOLI – BENEVENTO  2-0  (1-0)
FORMAZIONI:
Napoli –
Meret, Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly, Ghoulam, Fabian Ruiz, Bakayoko, Politano (dall’85’ Hysaj), Zielinski (dall’82’ Maksimovic), Insigne L., Mertens (dall’82’ Elmas). All. Gattuso.
Benevento – Montipò,Depaoli, Barba, Foulon (dal 64′ Letizia),  Tuia, Hetemaj, Viola, Lapadula (dal 70′ Gaich), Schiattarella (dal 46′ Insigne R.), Caprari (dal 65′ Sau), Ionita (dall’83’ Moncini).  All. Maurizio D’Angelo in sostituzione dello squalificato Inzaghi.
Arbitro: Rosario Abisso di Palermo
Reti: Mertens (34′), Politano (66′)
Note: Ammoniti Di Lorenzo, Barba, Hetemaj. Espulso all’81’ Koulibaly per doppia ammonizione. Annullato al 37′ un gol di Zielinski dal Var per fuori gioco di Insigne.                                       Napoli-Benevento 2-0. Il secondo gol dei partenopei.

Categories
Religione

Pollice su per… LE RIFLESSIONI DI PAPA FRANCESCO – In un’intervista il Sommo Pontefice parla di temi importanti –

In un libro pubblicato da uno scrittore argentino, Nelson Castro, dal titolo:”La salud de los Papas” (“La salute dei Papi”), c’è un’intervista rilasciata da papa Francesco nella quale vengono toccati diversi argomenti ripresi da alcune testate giornalistiche argentine.
Alla domanda:”Ha paura della morte?”, il papa risponde:”Ci penso ma non ho per nulla paura. Morirò da papa qui a Roma o da emerito. Non torno in Argentina”.
Sul tema delle nevrosi, il papa afferma:”Bisogna accarezzarle, sono compagne della persona durante tutta la sua vita”.
E quando gli prende l’ansia, Francesco confessa che uno dei suoi antidoti è quello di ascoltare Bach.

Categories
Il Cammino del Benevento

GATTUSO:” DOBBIAMO PENSARE A RECUPERARE ENERGIE” – In conferenza stampa l’allenatore del Napoli pensa ancora all’eliminazione dalla Europa League in vista dell’incontro con il Benevento – Le dichiarazioni di Inzaghi ed i convocati –

Brucia ancora all’allenatore Gennaro Gattuso l’eliminazione del suo Napoli dalla Europa League ed in vista della sfida di domani al “Maradona” contro il Benevento spera in un recupero delle energie spese nel corso della partita con il Granada.
“Soliti errori, come se ne esce ? (…). I giocatori pensino a dare il massimo, anche qualcosa in più…” –
ha dichiarato “Ringhio”.
Contro la formazione di Inzaghi, il Napoli probabilmente schiererà il modulo 4-3-1-2 con Rrahmani e Kalidou al centro mentre Ghoulam dovrebbe prendere il posto di Maksimovic.  In attacco, Mertens non partirebbe da titolare.
L’allenatore del Benevento, Pippo Inzaghi (che non potrà sedere in panchina perchè squalificato) è consapevole della superiorità tecnica dell’avversario ma ha fiducia nei suoi ragazzi.
Affrontiamo una partita difficilissima, ma siamo pronti e non vediamo l’ora” – ha dichiarato in conferenza stampa.
Ecco l’elenco dei convocati del Benevento:
Portieri: Montipò, Manfredini, Gori, Lucatelli
Difensori: Caldirola, Tuia, Letizia, Foulon, Depaoli, Pastina, Barba
Centrocampisti: Tello, Viola, Insigne, Schiattarella, Ionita., Hetemaj, Diambo, Dabo
Attaccanti: Gaich, Lapadula, Caprari, Di Serio, Moncini, Sau.
Come si vede, mancano tra i convocati Glik, squalificato, e Iago Falque, infortunato. Ha, invece, recuperato dall’infortunio Letizia, che probabilmente partirà dalla panchina.
La partita, con inizio alle ore 18,00, sarà diretta dall’arbitro Abisso di Palermo.                                                Ivan Gennaro Gattuso, detto “Ringhio”

 

Categories
Politica

Pollice verso per… I BOMBARDAMENTI DI BIDEN – Il neo-presidente Usa si presenta nel peggiore dei modi –

No, non siamo al “Cantante mascherato”, il talk-show della Rai conclusosi ieri con la vittoria dell’ex-Pooh Red Canzian.
A gettare la maschera, e con grande sorpresa del popolo mondiale, è Joe Biden, neo presidente Usa, la cui prima missione militare è stata quella di bombardare con un raid aereo le milizie filo-iraniane in Siria, colpevoli, a suo dire, di aver colpito la base americana in Iraq e l’aeroporto di Erbil e nel Kurdistan iracheno. Accuse non avallate da alcuno straccio di prova ma, si sa, gli americani non ne hanno alcun bisogno: loro colpiscono e basta e non devono rendere conto a nessuno delle loro azioni.
Si, proprio lui! Quel “simpaticone” dalla faccia pulita che si era presentato agli occhi europei come il paladino dei diritti umani, quello stesso che si era scagliato contro Russia e Cina ed aveva definito “terroristi interni” i seguaci di Trump che avevano attaccato il Congresso.
Purtroppo, è anche lo stesso uomo che nel 2003 votò per l’attacco di Bush junior all’Iraq e che ha come Capo del Pentagono il generale Austin, noto per lo scandalo che suscitò nel 2015 quando ammise di aver speso 500 milioni di dollari per aver addestrato solo qualche dozzina di soldati siriani, sui 15 mila previsti, per combattere l’Isis e per aver appoggiato la politica di Obama e di Hillary Clinton nel disegno di abbandonare al proprio destino milioni di iracheni dopo la distruzione del paese.
E il prossimo 5 marzo il papa è atteso per una visita in Iraq. “Benvenuto, Sua Santità!” – sembra dire Biden…

Categories
Cronaca

Pollice verso per…LE REGIONI CHE RISCHIANO DI PASSARE IN ZONA ARANCIONE – Sale il contagio da coronavirus –

Con il nuovo monitoraggio di ISS e Ministero della Salute, sei regioni rischiano di cambiare colore dal prossimo lunedì in ragione della diffusione del Covid-19: Piemonte, Lombardia, Lazio, Marche, Puglia e Basilicata.
Intanto, anche a livello locale le restrizioni continuano ad aumentare.
In Emilia-Romagna, Bologna e provincia passeranno in arancione scuro.
Preoccupano le varianti del virus: secondo il ministro Speranza quella inglese, attualmente al 17.8% dei casi, sarà prevalente al più presto mentre le altre due, brasiliana e sudafricana, sono molto insidiose per la ridotta efficacia dei vaccini.
Il governo sta lavorando ad un nuovo Dpcm.                                                  Il ministro Roberto Speranza

Categories
Politica

Pollice verso per…LA NOMINA DEI SOTTOSEGRETARI, TRA LITI E SPARTIZIONI – Una scelta lunga e travagliata –

Alla fine tutti contenti: i leaders dei partiti rappresentati nel nuovo governo hanno unanimemente manifestato la loro soddisfazione per le scelte di Draghi.
Ci sono voluti, però, nove giorni di trattative, liti e risse, interruzioni nel Consiglio dei Ministri per consentire al nuovo Presidente la nomina dei 39 sottosegretari chiamati a coadiuvare i ministri.
Il governo Draghi non nasce sotto i migliori auspici, nonostante i proclami all’unità ed alla tutela dei bisogni del Paese.
Ancora una volta la scelta è avvenuta nel pieno rispetto del “manuale Cencelli” ovvero della logica dell’assegnazione di ruoli e poteri politici e governativi ad esponenti dei partiti in proporzione al loro peso e non alle loro specifiche competenze e/o professionalità.
Il presidente del Consiglio Mario Draghi si è attorniato di ben nove sottosegretari alla sua presidenza (Giuseppe Conte ne aveva tre) ed ha nominato il tanto chiacchierato Franco Gabrielli ai Servizi Segreti, gongola il M5S “Siamo la forza più rappresentata” (Davide Crippa), è felice Forza Italia “Siamo centrali”, sono soddisfatti i due Matteo e via discorrendo tra dichiarazioni ed ipocrisie.
Speriamo solo che tanta animosità, partiti ed uomini politici la riversino anche nella ricerca delle soluzioni ai problemi del popolo italiano.

Nella foto: Franco Gabrielli

Categories
Spettacolo

Pollice su per… LA CHIUSURA ANTICIPATA DI “LIVE-NON E’ LA D’URSO” – Il programma serale di Canale 5 sarà sostituito dalla coppia Bonolis-Laurenti –

Il programma serale di Canale 5 “Live-Non è la D’urso” chiuderà i battenti anticipatamente.
Il talk-show domenicale condotto da Barbara D’urso sarà sostituito entro marzo od aprile prossimo da “Avanti un altro pure di sera”, guidato dalla coppia Bonolis-Laurenti.
Anche se dall’emittente privata di Mediaset si cerca di smorzare i toni affermando trattarsi solo di una strategia finalizzata al ritorno della D’Urso a settembre, pare invece che il motivo della scelta sia basato sul calo di ascolti, che ha registrato negli ultimi tempi tra il 10 ed il 12 per cento di share.
La mediocrità della trasmissione in funzione distraente sui veri problemi della società sembra aver finalmente fatto breccia sull’intelligenza degli italiani. O no? Staremo a vedere.

Categories
Spettacolo

Pollice verso per… LA LITE FURIOSA TRA GILETTI E BASSETTI – Violento scontro verbale a “Non è l’Arena” in diretta su “LA7”-

Forse lo fa apposta allo scopo di far aumentare l’audience alla sua trasmissione o incappa nella disavventura di ospitare personaggi …poco diplomatici, tanto per usare un eufemismo.
Sta di fatto che i programmi di “Non è l’Arena” su “La7”, condotti da Massimo Giletti, spesso e volentieri balzano alla cronaca più per i clamorosi alterchi e scontri verbali, se non addirittura fisici, che li caratterizzano che per i contenuti.
Nella puntata del 21 febbraio scorso i riflettori sono stati puntati sulla lite furiosa tra il noto conduttore ed il virologo Matteo Bassetti.             Massimo Giletti

Nel corso della puntata del talk-show televisivo, incentrata sul tema dei vaccini, ad un certo punto il medico ha chiesto a Giletti di focalizzare l’attenzione di più sui lati positivi che non su quelli negativi circa la lotta al Covid-19 citando il caso dell’onorevole Pierferdinando Casini che all’indomani delle dimissioni dall’ospedale aveva espresso parole lusinghiere nei confronti dei medici che l’avevano assistito durante il ricovero.
Alle parole dell’infettivologo si scatenava l’ira di Giletti che accusava il medico di fare politica.
Il dottore Bassetti, in collegamento video, minacciava di abbandonare la trasmissione.
Nella discussione, sempre più infuocata, si inseriva anche Vittorio Feltri e …ho detto tutto…

Categories
Politica

Pollice verso per…LO STOP AGLI SPOSTAMENTI TRA LE REGIONI – La misura varata dal governo non funziona contro la pandemia –

Al fine di arginare la diffusione del contagio e ridurre i rischi legati alle varianti covid, il governo annuncia il nuovo decreto che stabilisce la proroga dello stop agli spostamenti tra regioni per altri 30 giorni a partire dal prossimo 25 febbraio, data di scadenza dell’attuale provvedimento in corso.
Ciò indipendentemente dalla colorazione delle regioni.
La misura, però, a distanza di un anno dal primo caso di coronavirus in Italia, appare inadeguata.
Non sono bastati, finora, i lockdown, le chiusure, le mascherine contro un virus che ha dribblato tutto e tutti perchè il governo Conte non ha capito (e lo stesso mostra di fare il nuovo governo Draghi) che il rafforzamento del sistema sanitario nazionale deve passare necessariamente per l’efficienza della medicina territoriale.
I medici continuano a morire (circa uno al giorno) ed intanto in un anno il numero dei rianimatori ed anestesisti per posto-letto si è quasi ridotto alla metà.
Con il decreto-rilancio di maggio il ministro Speranza aveva annunciato l’assunzione a tempo indeterminato di 9.600 infermieri ma solo il 10% è stato assunto da allora.
La sanità continua a scontare i danni della spropositata esternalizzazione a fronte dell’esigenza, avvertita da anni, di una profonda riconversione pubblica.
I medici di famiglia rimangono liberi professionisti in convenzione e, quando si ammalano, i pazienti sono costretti a rivolgersi al pronto soccorso.
Gran parte dei soldi pubblici sono stati spesi finora per remunerare gli azionisti delle aziende, poco è stato speso per la ricerca.
Ben vengano, allora, le misure restrittive perchè si è visto che gli italiani (anche il resto del mondo, per la verità, salvo qualche rara eccezione) non osano rinunciare ai piaceri ed al profitto ma bisogna avere il coraggio di cambiare il nostro modello sociale di sviluppo per difenderci da questa maledetta pandemia.

Categories
Il Cammino del Benevento

BENEVENTO IN DIECI MA LA ROMA NON PASSA (0-0) – Grande prova di carattere degli “stregoni” che in inferiorità numerica per oltre 30′ resistono agli assalti dei romanisti – Nel finale di gara espulso anche Pippo Inzaghi – Annullato dal Var un rigore concesso alla Roma per precedente fuori gioco –

Il Benevento tira fuori la grinta necessaria e strappa alla Roma un prezioso pareggio nonostante l’inferiorità numerica per l’espulsione di Glik al 12′ della ripresa.
Non è stata una bella partita sul versante spettacolo ma molto vivace e combattuta dal punto di vista agonistico,  specie nel secondo tempo quando la Roma ha fatto di tutto per sfruttare l’uomo in più senza, però, riuscirci: merito della tenacia degli “stregoni” che hanno stretto i denti portando a casa un risultato utile ai fini della classifica.
Il primo tempo non offre molti spunti di cronaca. La Roma tiene a lungo il possesso di palla mentre il Benevento si limita ad agire in contropiede.
La prima vera occasione da gol arriva al 32′ e nasce da un disimpegno errato di Schiattarella che favorisce involontariamente Pellegrini il cui tiro è parato in due tempi da Montipò.
Gli ultimi dieci minuti sono tutti appannaggio del Benevento. Lapadula ha due buone opportunità, al 35′ ed al 36′ ma in entrambe Lopez non si fà sorprendere.
Il tempo si chiude con un colpo di testa di Glik sugli sviluppi di un calcio d’angolo, la palla è colpita debolmente e non impensierisce il portiere più di tanto.
Nella ripresa al 5′ Montipò para sui piedi di Mkhitaryan, lanciato a rete da Pellegrini in profondità.
Al 12′ Benevento in dieci: Glik commette fallo, per lui doppia ammonizione ed espulsione.
Inzaghi corre ai ripari e fà entrare Caldirola al posto di uno spento Viola per difendere il risultato in vista degli assalti della Roma.
A parte un’occasione per Karsdorp al 18′ che da buona posizione si fà intercettare il tiro da Montipò,
la pressione della Roma ottiene solo corner e palloni in area che la difesa avversaria sventa con qualche sofferenza ma nulla più.
E’ nei minuti di recupero che la formazione di Fonseca crea seri pericoli alla porta di Montipò.
Al 46′, su cross di Spinazzola, Dzeko, entrato subito dopo l’espulsione di Glik, salta più in alto di tutti ma di testa calcia debolmente e centrale.
Al 49′ è Caldirola a salvare sulla linea di porta sugli sviluppi di una mischia.
La Roma insiste all’offensiva mentre il Benevento difende a denti stretti lo 0 a 0.
Nel finale concitato, l’allenatore del Benevento, Pippo Inzaghi,  già ammonito per proteste dieci minuti prima, viene espulso dal direttore di gara.
L’ultimo brivido al 51′ quando Foulon entra in contatto con Pellegrini che cade a terra; i romanisti invocano il rigore ma l’arbitro, dopo aver consultato il Var, assegna la punizione a favore del Benevento per la posizione di fuori gioco di  un giocatore della Roma nell’azione precedente.
Con questo pareggio il Benevento sale a quota 25 punti in classifica distanziando di ben dieci punti il Cagliari, terzultimo. La corsa per la salvezza finora prosegue nel migliore dei modi.
Il Tabellino
BENEVENTO – ROMA  0-0 (0-0)
FORMAZIONI:
Benevento –
Montipò, Depaoli,  Foulon, Barba, Glik, Hetemaj (dal 77′ Tello),  Ionita, Viola (dal 59′ Caldirola),  Lapadula (dal 77′ Moncini),  Schiattarella, Caprari (dal 68′ Insigne). All. Inzaghi.
Roma – Pau Lopez, Mancini, Fazio (dal 72′ Jesus), Spinazzola, Karsdorp (dal 72’Pedro), Villar, Veretout (dal 57′ Dzeko), Peres, Pellegrini, Mkhitaryan (dall’81’ El Shaarawy), Mayoral.  All. Fonseca.
Arbitro: Luca Pairetto di Nichelino
Note: Ammoniti Schiattarella, Glik, Montipò, Fazio. Espulsi: Glik (57′) e l’allenatore del Benevento Pippo Inzaghi (95′).Benevento-Roma 0-0. Il momento dell’espulsione di Glik. (Foto Ottopagine)