Viaggio tra i medium: EUSAPIA PALLADINO

Eusapia_Palladino_3                                                  Una medium “chiacchierata”

Nella metà del XIX secolo la diffusione del movimento spiritista  sfida ogni spiegazione scientifica: straordinarie manifestazioni di medium convincono sempre più schiere di studiosi circa l’esistenza di spiriti di defunti che tentano di stabilire contatti con i viventi al fine di renderli edotti della realtà di una sopravvivenza alla morte fisica e di un mondo spirituale al di là della tomba.

   Accanto a personalità di indubbio spessore morale, quali Allan Kardec, Daniel Douglas Home, le sorelle Fox,  ecc., per citare solo alcuni tra gli esponenti di spicco dello spiritismo, si fanno strada anche ciarlatani e frodatori che sono spinti da interessi esclusivamente economici e sfruttano la credulità popolare servendosi di trucchi che non sempre riescono a mascherare finendo, in tal modo, di gettare discredito su una dottrina che mostra col passare del tempo di fare una notevole opera di proselitismo.index

   Eusapia Palladino, forse, non appartiene ad alcuna di queste categorie rappresentando una via di mezzo ovvero un membro di un gruppo abbastanza nutrito di medium che, pur possedendo indubbie capacità medianiche, si serve a volte di espedienti per magnificare ed amplificare i propri poteri per far aumentare il proprio prestigio e, inevitabilmente, il proprio bilancio economico.

   Un comportamento, il suo, che nel periodo sopra considerato divide i cultori dello spiritismo tra suoi estimatori, tra cui anche importanti premi Nobel, e suoi denigratori facendo della sua persona una medium “chiacchierata” ed ancora oggi tale tendenza rimane consolidata.

   Analfabeta con poteri straordinari

   Eusapia Palladino nasce in Puglia, a Minervino Murge, il 21 gennaio 1854 da una famiglia di contadini che non riesce a darle una dignitosa educazione scolastica.

   Della sua esistenza si hanno poche notizie, tra l’altro contraddittorie e provenienti quasi esclusivamente da lei stessa.

   Secondo la sua versione la madre muore nel darla alla luce mentre il padre viene ucciso da briganti sotto i suoi occhi provocandole un trauma alla testa che potenzia i poteri della sua mente.

   Giovanissima, si reca a Napoli dove trova lavoro come bambinaia presso la famiglia Migaldi che una sera, a causa del venir meno di una persona in una seduta spiritica, la invita a sostituirla nella catena; la presenza di Eusapia sconvole letteralmente i partecipanti grazie al prodursi improvviso di fenomeni incredibili con oggetti che volano e rumori e voci strane provenienti dai punti più disparati della stanza.

   E’ la svolta! L’ex contadina povera ed analfabeta decide di intraprendere l’attività di medium a tempo pieno.

Eminenti studiosi si interessano di lei

   Ben presto studiosi ed ambienti scientifici seguono con contrastanti giudizi le performances della medium che anima le sedute spiritiche facendo volare tavoli e sedie, apparire luci misteriose, sentire voci dal nulla.

   Lo scienziato Cesare Lombroso nel 1909 pubblica il libro:” Ricerche sui fenomeni ipnotici e spiritici “ nel quale racconta, tra l’altro, come in una seduta alla quale ha partecipato la Palladino nel buio della stanza si è sollevata da terra tra lo stupore generale.

   Forte del clamore suscitato dai suoi esperimenti, la medium ha occasione di viaggiare molto, sollecitata dalle numerose richieste e dovunque fa sfoggio delle sue capacità.

   A Varsavia, in due occasioni, nel 1894 e nel 1898, tiene delle sedute alla presenza dello psicologo Julian Ochorowicz che, entusiasta, la presenta al giornalista e scrittore Boleslaw Prus che scrive di lei sulla stampa con toni positivi.

   Nel 1905 è a Parigi dove i Premi Nobel Pierre e Marie Curie ed i futuri Premi Nobel Charles Richet e Jean Perrin, oltre ad altri ferventi spiritisti, restano favorevolmente impressionati dai fenomeni che avvengono nelle sedute.

   “…tavoli sollevati da terra con tutte e quattro le gambe, movimenti di oggetti a distanza, mani che ti pizzicano o accarezzano, apparizioni luminose. Il tutto in un luogo preparato da noi, con pochi spettatori e tutti amici fidati, senza la possibilità della presenza di un complice…”, sono le testuali parole che in una lettera del 24 luglio 1905 scrive Pierre Curie al suo amico scienziato Louis Georges Gouy.

  I detrattori della medium

   Ma non mancano, comunque, i detrattori che la considerano un fenomeno da baraccone.

   E’ il caso di Eugenio Torelli Voilleir che in una serie di articoli denuncia l’uso di trucchi per ingannare i presenti; il prestigio della Palladino si incrina fino a vacillare del tutto quando un docente universitario di Harvard, il professore Musterberg, la smaschera clamorosamente mentre con un piede la medium muove il tavolino.

   Poco dopo, un illusionista americano di fama mondiale, Howard Thurston, riabilita la Palladino affermando pubblicamente:”…Insisto che quella donna mi mostrò una reale levitazione, ottenuta non tramite un trucco bensì attraverso una forza sconcertante, intangibile, invisibile che si irradiava dal suo corpo e sulla quale essa esercitava temporaneamente un controllo assoluto e spossante…”.

   Nel 1908 Eusapia Palladino lascia l’America per far ritorno a Napoli dove un comitato di tre studiosi conducono ricerche sui suoi poteri medianici concludendo il loro incarico con un giudizio positivo su di lei.

Il declino e la morte

   Due anni dopo, però, uno dei membri del citato comitato, l’onorevole Everard Fielding, torna a Napoli accompagnato da un noto prestigiatore, Williams S. Marriott, che scopre i trucchi della Palladino gettando nuovamente molte ombre sul suo operato.

   Dopo queste alterne fortune, la medium decide di abbandonare la sua attività e di aprire un negozio a Napoli dove si spegne, dimenticata da tutti, il 16 maggio 1918.

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