Categories
Il Cammino del Benevento

BENEVENTO RINUNCIATARIO, CATANIA SALVO (1-0) – Gli “stregoni” non fanno niente per un gioco dignitoso – Non e’ “partita vera” – Infortunio a Pastina che lascia il terreno di gioco dopo soli 20 minuti – Una traversa per parte –

Il Benevento non aveva gli stimoli giusti per affrontare il Catania: per conquistare il secondo posto avrebbe dovuto vincere e sperare che l’Avellino perdesse o, quantomeno, pareggiasse in casa col Crotone, che, tra l’altro, avendo gia’ guadagnato i play-off, non aveva alcun interesse a contrastare i “lupi” irpini.
Dal canto suo, il Catania ambiva al successo pieno per evitare la retrocessione.
Conclusione: davanti a circa ventimila spettatori il Benevento non ci prova neanche un po’ a rovinare la festa ai locali: nessuna impennata d’orgoglio, nessun desiderio di riscattare l’umiliante 0-4 subito al “Vigorito” nella partita di andata, nessuna minima volonta’ di rispetto nei confronti degli irriducibili tifosi al seguito.
Lo stesso schieramento in campo disposto da mister Auteri, tra l’altro siciliano, dettato (ce lo auguriamo!) dal proposito di “conservare” al meglio gli elementi migliori, in vista degli imminenti play-off, fa’ chiaramente intendere il malcelato obiettivo di limitarsi ad un gioco di contenimento riducendo al massimo le offensive.
Forse ci sbagliamo e siamo troppo “malapensanti” ma il Benevento visto stasera ha dato l’impressione, per usare un eufemismo’, di essere troppo rinunciatario e di aver onorato esclusivamente un impegno di calendario e null’altro.
Avremmo voluto vedere una squadra degna di questo nome, battersi allo stremo, pur priva di titolari importanti, per provare a compiere l’impresa, anche se decisamente problematica, di contendere fino all’ultimo agli “odiati cugini” irpini quel piazzamento utile per facilitare la corsa alla promozione nella “lotteria” dei play-off.
Purtroppo non e’ stato cosi’ ! E la cosa non fa’ certamente piacere.
I giallorossi, stasera in maglia bianca, hanno giocato solo una decina di minuti nella parte centrale del primo tempo: in due occasioni, al 28′ ed al 35′, con Bolsius prima e Karic dopo, hanno “graziato” gli avversari sfiorando il gol in maniera incredibile.
La rete decisiva e’ arrivata al primo minuto di recupero del primo tempo ad opera di Cianci che sugli sviluppi di un corner ha battuto l’incolpevole Manfredini con un diagonale forte e preciso.
Nella ripresa l’andamento della gara non e’ mutato granche’, a parte i goffi ed antipatici espedienti dei siciliani di perdere tempo con fittizi infortuni e crampi, tollerati oltremodo da arbitro e giocatori ospiti.
Al 44′ Ciano ha colpito una traversa, pareggiando il conto con quella colpita da Bouah al 9′ del primo tempo.
Il Catania e’ salvo e, grazie alla conquista della Coppa Italia, va’ addirittura ai play-off,  il Benevento e’ terzo ma rischia di scivolare al quarto posto qualora la Lega dovesse ridare al Taranto i quattro punti tolti qualche tempo fa’:  a giorni ci sara’ il verdetto definitivo, se dovesse dar ragione ai pugliesi i giallorossi affronterebbero i play-off  senza il beneficio di “saltare” il primo turno…
IL TABELLINO
CATANIA – BENEVENTO  1-0  (1-0)
FORMAZIONI:
Catania:
   Furlan, Bouah, Monaco, Celli, Castellini, Welbeck,  Quaini, Zammarini (dall’87’ Sturaro), Di Carmine, Cicerelli (dal 72′ Ndoj), Cianci (dal 78′ Chirico’).  All. Michele Zeoli.
Benevento: Manfredini, Berra, Terranova, Pastina (dal 20′ Viscardi), Masciangelo (dal 63′ Perlingieri), Karic, Bolsius (dal 63′ Ciano), Agazzi, Starita (dal 46′ Carfora), Simonetti, Lanini (dal 73′ Kubica).  All. Gaetano Auteri.
Arbitro: Emanuele Frascaro di Firenze
Rete: Cianci (45’+1′)
Note: Ammoniti: Masciangelo (36′), Simonetti (53′), Ndoj (76′). Recupero: 4′ nel p.t., 6′  nel s.t.
                           Catania-Benevento 1-0. L’esultanza
dei catanesi dopo il gol di Cianci.
(Foto GoalSicilia)

 

 

 

 

 

Categories
Il Cammino del Benevento

POKER DEL BENEVENTO SUL LATINA (4-0) – Prova convincente dei giallorossi che dilagano nella ripresa e “blindano” il terzo posto – Infortunio a Mazzocco, costretto ad abbandonare il campo dopo soli 17′ di gioco – e “blindano” il terzo posto –

Dopo la bruciante sconfitta di Avellino che ha ridotto al lumicino le speranze di conquista del secondo posto, i giallorossi sono chiamati ad una prova importante contro il Latina, pure interessato a guadagnare punti preziosi per l’obiettivo dei play-off.
La spunta il Benevento rifilando quattro gol all’avversario e “blindando’ il terzo posto in classifica alla penultima di campionato.
Come testimonia il risultato, la vittoria dei padroni di casa non e’ mai  in discussione anche se gli ospiti reggono bene il primo tempo uscendo sconfitti solo grazie ad una prodezza di Lanini che direttamente su punizione al 32′ dal limite coglie l’angolino piu’ lontano battendo l’incolpevole Guadagno.
Prima della rete la partita marca una netta prevalenza territoriale dei sanniti che gia’ al 2′ vanno vicini al gol: Masciangelo pesca in area Pinato che da posizione ottimale manca il  facile bersaglio.
La replica del Latina arriva un minuto dopo con Paganini  che di testa, sotto porta, costringe Paleari alla deviazione in corner.
Al 6′ una bella azione prolungata di Talia che serve Lanini, l’attaccante “cicca” la sfera che perviene a Masciangelo, il tiro del tornante e’ deviato in angolo da un difensore.
Al 7′ il Benevento ha l’occasione migliore per passare: Ferrante si destreggia bene al limite e calcia forte ed angolato, Guadagno si distende e salva ancora in angolo.
Al 9′ Mazzocco si accascia a terra e resta fuori dal campo un minuto.
Al 12′ il Benevento protesta per un atterramento in area di Masciangelo e reclama il rigore ma l’arbitro fa’ cenno di continuare.
Al 15′ D’Orazio, tra i migliori in campo, raccoglie di testa una punizione dalla distanza, la difesa si salva in corner.
Al 16′ Mazzocco invoca la panchina, un minuto dopo viene sostituito da Del Sole.
Al 26′ il nuovo entrato Del Sole, a conclusione di una manovra corale, impegna Paleari in una difficile parata.
Al 32′ giunge il vantaggio degli “stregoni”, gia’ descritto in apertura.
Galvanizzato dal vantaggio il Benevento insiste ed al 35′ Pinato gira di testa su assist di Masciangelo, il portiere blocca a terra.
Il tempo finisce con due azioni d’attacco del Latina: al 43′ D’Orazio, su angolo battutto dalla sinistra, anticipa tutti in area ma da pochi passi spedisce alto, al 45′ Riccardi conquista un buon pallone e calcia dal limite, Paleari neutralizza a terra.
Nel secondo tempo si deve aspettare il 10′ per vedere la prima azione degna di nota: dopo una veloce sgroppata, Lanini semina un difensore e serve in area Ferrante che viene, pero’, anticipato dalla difesa.
Al 12′ ed al 15′ il Latina si rende pericoloso con Mastroianni e Paganini ma in entrambi i casi la retroguardia beneventana rintuzza con efficacia.
Al 26′ D’Orazio si rende nuovamente protagonista di un bello spunto individuale: approfitta di una respinta sbilenca di Simonetti e mira all’incrocio da poco entro l’area, il tiro e’ deviato in angolo dallo stesso Simonetti che ritorna sulla traiettoria.
Al 31′ il Benevento raddoppia: un veloce contropiede porta alla conclusione Bolsius che batte Guadagno in uscita.
A questo punto il Latina accusa il colpo e si rilassa, vittima forse della stanchezza.
Al 35′ su corner di Ciano, entrato solo un minuto primo al posto di Pinato, Ferrante e’ il piu lesto ad intervenire ed a battere di testa l’estremo difensore del Latina.
Al 40′ ancora D’Orazio prova la via del gol ma il suo insidiosissimo tiro-cross e’ deviato in angolo da Paleari che smanaccia con difficolta’ sopra la traversa.
Nell’ultimo dei tre minuti di recupero concessi dal direttore di gara c’e’ gloria anche per Ciano che viene atterrato in area da Vona e guadagna la massima punizione che lui stesso trasforma con freddezza spiazzando nettamente Guadagno.
Finisce 4-0,  un risultato forse troppo pesante per il Latina che comunque non perde …il treno per i play-off.
I giallorossi di mister Auteri tornano alla vittoria dopo oltre un mese e raggiungono al secondo posto l’Avellino, sconfitto a Taranto ma favorito per la piazza d’onore perche’ vittorioso nello scontro diretto con gli “stregoni”.
Considerati, tuttavia, i risultati della serata, il terzo posto ormai non puo’ piu’ sfuggire al Benevento.
IL TABELLINO
BENEVENTO – LATINA 4-0 (1-0)
FORMAZIONI:
Benevento:
Paleari,  Berra, Capellini, Pastina, Berra, Talia, Masciangelo (dal 79′ Viscardi), Pinato (dal 79′ Ciano), Ferrante (dall’88’ Starita), Nardi, Lanini (dal 70′ Bolsius).  All. Gaetano Auteri.
Latina: Guadagno, Ercolano, Vona, Mazzocco (dal 17′ Del Sole, poi dal 56′ Capanni), De Santis, Marino, Crecco, Paganini,  Mastroianni, Riccardi,  D’Orazio.  All. Gaetano Fontana.
ARBITRO: Eugenio SCARPA  di Collegno
RETI: Lanini(32′), Bolsius (76′), Ferrante (80′), Ciano (rig. 93′)
NOTE:
Serata fredda. Infortunio a Mazzocco. Lievi incidenti di gioco a Ercolano e Mastroianni. Ammoniti Lanini (54′), Berra (55′), Capanni (61′), Paganini (63′), D’Orazio. Recupero: 3′ nel p.t., 3′ nel s.t.

Benevento-Latina 4-0. Lanini esulta dopo il gol.

 

 

Categories
Il Cammino del Benevento

UN MUSEO DEL BENEVENTO CALCIO: PERCHE’ NO ? –

A Benevento la passione per il calcio e’ ultracentennale: gia’ diversi anni prima della  fondazione (1929), infatti, e della  partecipazione formale ai campionati federali del sodalizio rappresentativo cittadino, numerosi appassionati praticavano questa disciplina sportiva su rettangoli di gioco realizzati artificiosamente in terreni incolti sfidando squadrette allestite in altri quartieri e, successivamente, in altre localita’ provinciali e regionali.
In una realta’ degradata socialmente e culturalmente, il nuovo sport (Benevento e’ stata l’ultima citta’ campana, in ordine di tempo, ad iscriversi alla Federazione) attecchi’ con grande animosita’ tra i giovani, soprattutto fra quelli appartenenti alle classi sociali meno abbienti e ben presto nacquero i primi idoli e con essi, inevitabilmente, i gruppi piu’ o meno organizzati dei tifosi.
Oggi il calcio, si sa, e’ ormai un fenomeno di massa caratterizzato da un enorme impatto sociale e culturale oltre che economico.
Di qui l’esigenza di fare dello sport e, piu’ in particolare, di quello piu’ famoso ed amato del mondo, un fondamentale veicolo formativo ed educativo di crescita e benessere.
E quale strumento migliore per raggiungere tali obiettivi se non un Museo,  un luogo, cioe’, di diffusione di universali valori etici, di solidarieta’, giustizia, e, innanzitutto, di abbattimento di barriere di ogni tipo, ideologiche, linguistiche, razziali, censuarie, ecc. attraverso il “fenomeno calcio” ?
I riflettori non sono puntati, ovviamente, solo sulla storia delle stagioni calcistiche vissute dal Benevento con i suoi protagonisti, in campo e fuori, gli aneddoti, le curiosita’, anche se attraverso gli “eroi” del pallone si trae lo spunto per sottoporre ad una seria ed attenta analisi storica gli avvenimenti importanti del Novecento: dai calciatori impegnati nella Resistenza all’emancipazione femminile allo studio dei regimi autoritari alle misure di sicurezza negli stadi e cosi’ via dicendo.
L’edificazione di un Museo potrebbe costituire, altresi’, uno strumento di lotta alla devianza sociale pur senza fermarsi al motto eccessivamente ed ipocritamente moralistico ‘decoubertiano’ dello sport che ‘affratella tutti’, concepito in funzione distraente rispetto a discussioni ed analisi su problematiche ad esso collegate, che vanno sempre approfondite al netto di alibi e pregiudizi di sorta.
Anzi, il Museo deve farsi promotore di iniziative ed eventi finalizzati proprio all’approfondimento di tematiche riguardanti fenomeni di attualita’, quali una sana alimentazione, la promozione sportiva, amatoriale e dilettantistica, la cura dell’aspetto fisico e mentale, il rispetto dei diritti e dei doveri, il rilievo psicologico, ecc., tutti ingredienti, questi, che hanno a che fare con lo sport ed, in particolare, con il calcio.
Tutte belle parole, direte voi.
Certo, l’impresa non e’ facile. Occorrono fondi per allestire un Museo, anche se di modeste dimensioni, perlomeno all’inizio. Trovare, in primis, una ‘location’ con un minimo di arredo, ed altro ancora.
Se ognuno, pero’, considerata l’importanza del progetto, facesse la sua parte la cosa sarebbe fattibile.
A cominciare dalle istituzioni, coinvolgere le associazioni, la stampa, gli ordini professionali e, soprattutto, i tifosi ed i tanti appassionati che volontariamente si interessino del progetto anche solo impegnandosi nell’elargizione di un modesto contributo ‘una tantum’ o periodico, a seconda delle proprie possibilita’ o, comunque, mettendo a disposizione i propri personali archivi (foto, ritagli di giornali, autografi, palloni, sciarpe, ecc.).
Per fronteggiare le uscite si puo’ ipotizzare un piccolo punto di ristoro all’interno dei locali, il rilascio di una tessera annuale o un modico ticket di ingresso, l’organizzazione di visite guidate per scolaresche; insomma, tutto cio’ che puo’ contribuire a salvaguardare il bilancio economico.
Benevento, per il suo eccezionale bagaglio di storia, per la sua bellezza monumentale ed artistica, per la passione profonda che nutre per la sua squadra del cuore, deve stare al passo con altre societa’ meno accreditate ed un Museo puo’ rappresentare un ottimo volano per lo sviluppo turistico.
Pensiamoci….

 

 

 

 

Categories
Il Cammino del Benevento

DERBY ALL’AVELLINO (1-0) – Il Benevento perde partita e secondo posto – Gara sfortunata degli “stregoni” – Infortunio a Ciciretti nella ripresa –

Il Benevento ce la mette tutta ma esce sconfitto dal “Partenio” di Avellino al termine di una gara molto intensa sul piano del ritmo e dell’agonismo.

La rete decisiva arriva a otto minuti dalla fine ad opera di Sgarbi sugli sviluppi di un rovesciamento di fronte dopo che Pinato fallisce d’un soffio una clamorosa occasione.

Una splendida cornice di folla, con circa 500 sostenitori di parte beneventana, assiste, comunque, ad una “partita vera” e senza esclusione di colpi fra due compagini determinate ad  aggiudicarsi l’intera posta in palio con l’obiettivo di guadagnarsi un prezioso secondo posto in classifica in vista degli imminenti play-off.

Prima dell’incontro, infatti, Avellino e Benevento sono entrambe seconde in classifica ma, in virtu’ della vittoria degli irpini nello scontro diretto al “Vigorito” , ai ragazzi di mister Auteri non basta il pareggio e fin dall’inizio della contesa fanno chiaramente intendere i loro propositi di conseguimento dei tre punti.

E’ Ciciretti a creare i primi pericoli alla porta di Ghidotti: al 2′ il portiere para a terra una sua punizione diretta, all’8′ il “fantasista”, dopo essersi liberato di un difensore in area, impegna ancora Ghidotti in una difficile parata.

L’Avellino risponde al 13′ con Cionek che raccoglie un pallone proveniente da corner e di testa costringe Paleari ad una parata in due tempi.

Dopo il 20′ l’arbitro interrompe il gioco per qualche minuto a seguito del lancio di fumogeni dal settore degli ospiti che impediscono la visione del rettangolo di gioco.

I giallorossi, stasera in completa tenuta bianca, tengono benissimo il centrocampo con Nardi e Talia, soprattutto, che primeggiano sugli avversari.

Al 33′ gli avellinesi protestano, reclamando la massima punizione, per un presunto atterramento in area di Gori ma l’arbitro fa’ cenno di continuare.

Al 38′ la migliore occasione da gol per i padroni di casa capita sui piedi di Gori che da buona posizione colpisce l’esterno della rete.

Al 44′ un bel calcio di punizione di Ciciretti finisce di poco a lato.

L’ultima azione del tempo e’ di Talia che dal limite calcia bene e forte, un difensore devia provvidenzialmente in angolo.

Nella ripresa al 7′ la prima “doccia fredda” per il Benevento che perde Ciciretti per un infortunio; il bravo attaccante, fino ad allora tra i migliori della sua squadra, e’ costretto ad abbandonare il campo sostituito da Starita che, pero’, non incidera’ minimamente nelle trame di gioco offensive della formazione di Auteri.

Due minuti dopo Perlingieri sfiora il vantaggio su assist di Starita: il suo tiro e’ parato da Ghidotti.

Dopo una prima “girandola” di sostituzioni da una parte e dall’altra, il gioco ristagna a centrocampo e le difese prevalgono sugli attacchi.

Al 26′ ed al 29′ Paleari salva il Benevento due volte dalla possibile capitolazione: prima neutralizza una conclusione di Gori da distanza ravvicinata e poi esce alla disperata sui piedi di Ricciardi lanciato a rete.

I pericoli corsi spronano il Benevento che al 34′ falliscono una favorevolissima occasione per chiudere la partita: Pinato, al termine di una manovra deliziosa impostata da Ferrante e proseguita da Simonetti con un bellissimo cross in area, da ottima posizione calcia la sfera sull’esterno della rete dando solo l’illusione del gol.

E, come avviene per una strana ma precisa legge del calcio, gol-mancato-gol-per-l’avversario: al 37′ Sgarbi, servito al limite da Tito, fulmina in diagonale Paleari. E’ la rete che decide la partita. Neanche i 4′ di recupero concessi dal direttore di gara ed una conclusione di Simonetti in contropiede al 49′, parata dal portiere, riescono a salvare gli “stregoni” da una condanna immeritata ma spietata.

IL TABELLINO

AVELLINO – BENEVENTO 1-0  (0-0)

FORMAZIONI:

Avellino: Ghidotti, Cancellotti, Cionek, Frascatore, Llano (dal 65′ Sgarbi), De Cristofaro, Armellino, Rocca (dal 65′ Ricciardi), Liotti (dal 75′ Tito), Patierno (dall’86’ Marconi), Gori (dall’86’ Dall’Oglio).  All. M. Pazienza.

Benevento: Paleari, Berra, Capellini, Pastina, Simonetti, Talia, Nardi, Masciangelo (dall’83’ Ciano), Pinato, Perlingieri (dal 61′ Ferrante), Ciciretti (dal 51′ Starita).  All. Gaetano Auteri.

Arbitro: Bordin di Bassano del Grappa

Rete: Sgarbi (82′)

Note: Ammoniti Capellini (31′), Simonetti (45’+3′), Cancellotti (63′), Sgarbi (83′), Liotti (84′)

Avellino – Benevento 1-0. L’esultanza di Sgarbi dopo il gol. (Foto Avellino Y Sport)

Categories
Il Cammino del Benevento

IL BENEVENTO NON SFONDA IL “BUNKER” STABIESE (0-0) – La Juve Stabia e’ promossa in Serie B – Gara molto agonistica – Gli “stregoni” reclamano due “penalty” non concessi dall’arbitro – Citta’ “blindata” per il rischio di incidenti -‘

Com’e’ strana la legge del calcio! Alla Juve Stabia mancava un punto per la matematica certezza, a quattro giornate dal termine del campionato, della promozione diretta in Serie B.
E dove lo cerca ? A Benevento, cioe’ proprio sul campo della squadra che, col nuovo “timoniere”, ha inanellato una lunga serie di risultati utili consecutivi, poi banalmente interrotta, ingaggiando un incredibile inseguimento culminato in un secondo posto che spera tuttora di conservare per raggiungere i “play-off” in una posizione privilegiata.
Alla fine lo trova, sotto gli occhi di quasi un migliaio di tifosi entusiasti venuti da Castellammare e di oltre quattromila sostenitori giallorossi che, pur esacerbati per la celebrazione dei festeggiamenti degli avversari in casa beneventana, a partita ultimata accolgono in Curva Sud con applausi e consensi i loro beniamini.
E’ giusto cosi’ perche’ gli uomini di mister Auteri stasera ce l’hanno messa tutta, si sono impegnati allo stremo delle forze per provare a sfondare il “bunker” stabiese e c’e’ mancato davvero poco per conseguire quella vittoria che, oltre a significare, con i tre punti, il consolidamento della seconda posizione in classifica ai danni dell’Avellino, attualmente a pari punti con gli “stregoni”, avrebbe ridato morale per il prosieguo del torneo dopo le ultime deludenti prestazioni.
Non ci sono riusciti vuoi per la nota carenza di un valido finalizzatore delle manovre offensive vuoi, anche e soprattutto, per la bravura e la forza degli avversari che, pur denotando un’eccessiva e riprovevole forma di difesa con estenuanti perdite di tempo e finti infortuni, hanno comunque dimostrato di meritare la promozione diretta in Serie B con una condotta di gara gagliarda ed accorta, non priva di sortite offensive che hanno generato qualche timore alla retroguardia sannita.
Senza considerare, ovviamente, la tenuta di gioco espresso in tutto l’arco del campionato, con il piglio e l’autorevolezza delle grandi formazioni.  Onore al merito, dunque, alle “vespe” stabiesi, al loro staff tecnico ed al loro pubblico.
E a proposito di pubblico, stasera c’e’ stato uno spettacolo nello spettacolo: locali ed ospiti hanno dato vita ad un’ulteriore contesa, oltre a quella vista sul rettangolo di gioco, fatta di cori, epiteti, striscioni ed incoraggiamenti appassionati ai rispettivi colori senza trascendere in incidenti spiacevoli  e violenti tanto temuti alla vigilia dell’incontro e tali da indurre chi di dovere ad ingiustificate ed eccessive  misure di sicurezza.
La partita e’ stata molto intensa, giocata piu’ con  agonismo che con tecnica anche se a tratti entrambe le compagini hanno fatto sfoggio di tocchi di fino e manovre geniali di alta qualita’.
Dopo un primo tempo equilibrato con poche azioni degne di nota ed un rigore vanamente reclamato dai giocatori beneventani per un presunto fallo di mani in area, la ripresa si e’ rivelata piu’ intraprendente soprattutto per merito del Benevento che ha portato piu’ volte seri attacchi alla porta difesa dall’ottimo Thiam.
Nel corso di questa seconda fase il nervosismo fra i giocatori in campo e’ stato il protagonista oltre al direttore di gara che e’ intervenuto poco e male nelle azioni di gioco, fischiando a singhiozzi su interventi fallosi degli stabiesi che avrebbero meritato maggiori sanzioni e sorvolando su un “mani” in area di un difensore ospite con troppa approssimazione.
Il finale e’ stato molto concitato, il gioco e’ stato sospeso per diversi minuti e l’attenzione si e’ concentrata in direzione della panchina della Juve Stabia dove qualcosa di poco nobile e’ successo.
I cinque minuti di recupero si sono, pertanto, prolungati ma nonostante cio’ il risultato e’ rimasto inalterato. Insomma, e’ mancato solo il gol in una partita..vera e senza esclusione di colpi.
IL TABELLINO
BENEVENTO – JUVE STABIA 0-0
FORMAZIONI:
Benevento:
Paleari, Berra, Capellini, Pastina, Improta (dal 46′ Karic), Talia (dal 76′ Ciano), Nardi, Masciangelo, Ciciretti (dall’89’ Kubica), Perlingieri (dall’84’ Ferrante), Starita (dall’84’ Carfora).  All. Gaetano Auteri.
Juve Stabia: Thiam, Andreoni (dall’80’ Baldi), Bachini, Bellich, Mignanelli, Buglio, Leone dall’80’ Folino), Romeo (dall’80’ Pierobon), Mosti (dal 55′ Meli), Adorante (dal 60′ Piscopo), Candellone.  All. Guido Pagliuca.
Arbitro: Mario Perri di Roma 1
Note: Ammoniti Mosti (46′), Leone (51′), Nardi (58′), Capellini (72′), Bellich (76′). Recupero: 2′ nel p,t.,
5′ nel s.t.