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Il Cammino del Benevento

UN MUSEO DEL BENEVENTO CALCIO: PERCHE’ NO ? –

A Benevento la passione per il calcio e’ ultracentennale: gia’ diversi anni prima della  fondazione (1929), infatti, e della  partecipazione formale ai campionati federali del sodalizio rappresentativo cittadino, numerosi appassionati praticavano questa disciplina sportiva su rettangoli di gioco realizzati artificiosamente in terreni incolti sfidando squadrette allestite in altri quartieri e, successivamente, in altre localita’ provinciali e regionali.
In una realta’ degradata socialmente e culturalmente, il nuovo sport (Benevento e’ stata l’ultima citta’ campana, in ordine di tempo, ad iscriversi alla Federazione) attecchi’ con grande animosita’ tra i giovani, soprattutto fra quelli appartenenti alle classi sociali meno abbienti e ben presto nacquero i primi idoli e con essi, inevitabilmente, i gruppi piu’ o meno organizzati dei tifosi.
Oggi il calcio, si sa, e’ ormai un fenomeno di massa caratterizzato da un enorme impatto sociale e culturale oltre che economico.
Di qui l’esigenza di fare dello sport e, piu’ in particolare, di quello piu’ famoso ed amato del mondo, un fondamentale veicolo formativo ed educativo di crescita e benessere.
E quale strumento migliore per raggiungere tali obiettivi se non un Museo,  un luogo, cioe’, di diffusione di universali valori etici, di solidarieta’, giustizia, e, innanzitutto, di abbattimento di barriere di ogni tipo, ideologiche, linguistiche, razziali, censuarie, ecc. attraverso il “fenomeno calcio” ?
I riflettori non sono puntati, ovviamente, solo sulla storia delle stagioni calcistiche vissute dal Benevento con i suoi protagonisti, in campo e fuori, gli aneddoti, le curiosita’, anche se attraverso gli “eroi” del pallone si trae lo spunto per sottoporre ad una seria ed attenta analisi storica gli avvenimenti importanti del Novecento: dai calciatori impegnati nella Resistenza all’emancipazione femminile allo studio dei regimi autoritari alle misure di sicurezza negli stadi e cosi’ via dicendo.
L’edificazione di un Museo potrebbe costituire, altresi’, uno strumento di lotta alla devianza sociale pur senza fermarsi al motto eccessivamente ed ipocritamente moralistico ‘decoubertiano’ dello sport che ‘affratella tutti’, concepito in funzione distraente rispetto a discussioni ed analisi su problematiche ad esso collegate, che vanno sempre approfondite al netto di alibi e pregiudizi di sorta.
Anzi, il Museo deve farsi promotore di iniziative ed eventi finalizzati proprio all’approfondimento di tematiche riguardanti fenomeni di attualita’, quali una sana alimentazione, la promozione sportiva, amatoriale e dilettantistica, la cura dell’aspetto fisico e mentale, il rispetto dei diritti e dei doveri, il rilievo psicologico, ecc., tutti ingredienti, questi, che hanno a che fare con lo sport ed, in particolare, con il calcio.
Tutte belle parole, direte voi.
Certo, l’impresa non e’ facile. Occorrono fondi per allestire un Museo, anche se di modeste dimensioni, perlomeno all’inizio. Trovare, in primis, una ‘location’ con un minimo di arredo, ed altro ancora.
Se ognuno, pero’, considerata l’importanza del progetto, facesse la sua parte la cosa sarebbe fattibile.
A cominciare dalle istituzioni, coinvolgere le associazioni, la stampa, gli ordini professionali e, soprattutto, i tifosi ed i tanti appassionati che volontariamente si interessino del progetto anche solo impegnandosi nell’elargizione di un modesto contributo ‘una tantum’ o periodico, a seconda delle proprie possibilita’ o, comunque, mettendo a disposizione i propri personali archivi (foto, ritagli di giornali, autografi, palloni, sciarpe, ecc.).
Per fronteggiare le uscite si puo’ ipotizzare un piccolo punto di ristoro all’interno dei locali, il rilascio di una tessera annuale o un modico ticket di ingresso, l’organizzazione di visite guidate per scolaresche; insomma, tutto cio’ che puo’ contribuire a salvaguardare il bilancio economico.
Benevento, per il suo eccezionale bagaglio di storia, per la sua bellezza monumentale ed artistica, per la passione profonda che nutre per la sua squadra del cuore, deve stare al passo con altre societa’ meno accreditate ed un Museo puo’ rappresentare un ottimo volano per lo sviluppo turistico.
Pensiamoci….

 

 

 

 

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