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Politica

Pollice verso per … LE INDAGINI SU FINANZIAMENTO ILLECITO E RICICLAGGIO – Indagati Carlo Fidanza e Roberto Jonghi Lavarini –

Sugli sviluppi delle indagini effettuate dalla Guardia di Finanza di Milano scaturite dall’inchiesta giornalistica di Fanpage sulla campagna elettorale di “Fratelli d’Italia”, risultano

Carlo Fidanza  ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

indagati l’europarlamentare Carlo Fidanza ed il “Barone nero” Roberto Jonghi Lavarini.
I reati ipotizzati sono quelli di finanziamento illecito e riciclaggio.
I pm hanno sequestrato un video contenente i dialoghi tra Fidanza, Jonghi Lavarini (già condannato a due anni per apologia di fascismo), un cronista “infiltrato” e l’avvocato Chiara Valcepina, all’epoca dei fatti neoconsigliera del Comune di Milano tra le file di FdI.
Nel filmato si parla di soldi versati “in nero” , “puliti” e destinati alla campagna elettorale del citato partito ed usati anche per altre elezioni.

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Politica

Pollice verso per … LA SCARSA AFFLUENZA ALLE URNE – E’ record negativo –

Un elettore su due non ha votato alle elezioni amministrative

 ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

del 3 e 4 ottobre.
Mai un dato così basso si è fatto registrare alle elezioni comunali in Italia.
Il record negativo (54,69%) è significativo della sfiducia che gran parte del popolo nutre per la politica in generale.
In alcune grandi città, Milano e Napoli per esempio, la media nazionale è scesa, rispettivamente, al 47,6 % ed al 47,19 %.

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Politica

Pollice verso per … IL CAOS DELLE SCHEDE ELETTORALI A ROMA – In alcuni seggi elettori invitati a tornare più tardi –

In diversi seggi elettorali della Capitale gli elettori sono stati invitati a tornare più tardi per esprimere il loro voto.
Registri e schede sbagliate, elenchi stampati male, verbali privi di prestampati. Insomma, un vero e proprio caos!
I disservizi hanno riguardato anche le schede “sbagliate e scambiate” nel senso che in alcune sezioni non corrispondevano al municipio del territorio.

People vote at a polling station for the municipal elections in Rome, Italy, 03 October 2021. ANSA/ANGELO CARCONI
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Il Cammino del Benevento

UNO SPENTO BENEVENTO NON VA OLTRE IL PARI CASALINGO COL PERUGIA (0-0) – Opaca prestazione dei giallorossi – Poche le emozioni – Palo colpito da Kouan nella ripresa – Annullato un gol ad Insigne per fuori-gioco – Nel finale Paleari salva il risultato –

Risultato a reti inviolate tra Benevento e Perugia in una partita piuttosto scialba e noiosa e povera di emozioni.
La squadra di Caserta risente più del previsto dell’assenza di Glik ed Improta, il primo squalificato, il secondo infortunato.
Entrambe le formazioni giocano al piccolo trotto fin dall’inizio e sembrano accontentarsi del pareggio senza spingere troppo il piede sull’acceleratore.
La prima azione offensiva è dei padroni di casa al 4′, Elia conclude con un bel tiro in diagonale di poco fuori una bella triangolazione con Insigne.
Ma sono gli ospiti a fare la gara grazie ad una evidente padronanza del gioco a centrocampo.
Il Perugia si avvicina sempre di più all’area di rigore avversaria e sfiora la rete in diverse occasioni.
Al 10′ un gol di Segre è annullato per fuori gioco.
Al 14′ Paleari esce provvidenzialmente sui piedi di Kouan lanciato a rete e due minuti dopo il portiere beneventano è costretto ad uscire in tuffo su un cross insidioso proveniente da destra, una fascia che Foulon non copre a sufficienza.
Al 26′ è ancora il Perugia a rendersi pericoloso e dopo una mischia in area un pallone calciato in diagonale da un attaccante umbro finisce a lato.
Al 31′ Kouan, molto attivo stasera, serve Lisi che da buona posizione manda fuori.
Nel finale esce finalmente il Benevento: al 39′ Insigne si vede deviato in corner un tiro dal limite su passaggio di Acampora, sugli sviluppi dell’angolo Barba di testa salta più in alto di tutti ma il pallone sorvola la traversa.
Nella ripresa il Benevento sembra più intraprendente e già al 4′ ha una buona occasione con Acampora che di testa manda fuori su punizione di Calò.
Al 5′ i giallorossi vanno in gol grazie ad Insigne che dopo un batti e ribatti in area infila Chichizola ma l’arbitro annulla per fuori-gioco, decisione confermata dopo la consultazione del Var.
Il Benevento costruisce qualche azione da gol ma più per demerito del Perugia che per meriti propri.
Al 18′ il portiere perugino para a terra un tiro debole e “telefonato” di Insigne dalla distanza.
Al 21′ ed al 22′ gli “stregoni” vanno vicini al gol: nella prima occasione Moncini, subentrato ad Insigne, si fà anticipare in angolo dal portiere da distanza molto ravvicinata su cross di Masciangelo, alla seconda Elia colpisce l’esterno della rete su servizio di Moncini.
E’ il Perugia, però, ad avere l’opportunità più grossa per cambiare il risultato quando al 28′ Kouan dal limite colpisce il palo a portiere battuto.
La reazione del Benevento culmina al 33′ con una protesta all’indirizzo del direttore di gara che non ritiene di concedere la massima punizione per un “mani” in area di un difensore del Perugia, considerato evidentemente involontario.
Nel finale di partita il ritmo si fà sempre più lento da entrambe le squadre.
Al 40′ Paleari salva il risultato con una grande parata su tiro di Matos da pochi passi.
Matos si ripete cinque minuti dopo con un colpo di testa che attraversa tutto lo specchio della porta e termina di pochissimo fuori.
E’ l’ultimo brivido di una partita con pochissime emozioni.
Il Tabellino
BENEVENTO – PERUGIA  0-0 (0-0)
FORMAZIONI:
Benevento –
Paleari, Letizia, Foulon ( dal 46′ Masciangelo), Vogliacco, Barba, Calò ( dal 75′ Viviani), Insigne ( dal 63′ Moncini), Acampora ( dall’80’ Tello), Lapadula, Ionita, Elia ( dal 75′ Brignola).  All. Caserta.
Perugia – Chichizola, Rosi ( dal 46′ Curado), Angella, Zanandrea ( dal 74′ Sgarbi), Ferrarini, Segre, Burrai ( dal 65′ Falzerano), Lisi ( dal 65′ Santoro), Kouan, De Luca ( dall’83’ Carretta), Matos.  All. Alvini.
Arbitro: Marinelli di Tivoli
Note: Ammoniti Acampora, Curado, Letizia, Lapadula, Viviani.

Nella foto, in alto: Paleari, il migliore tra i suoi (Foto Taddeo)

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Cronaca

UN AEREO PRIVATO PRECIPITA SOPRA UN EDIFICIO NEL MILANESE, OTTO VITTIME

A San Donato Milanese (MI) un aereo privato precipita su una palazzina.
Tutte morte le otto persone che erano a bordo: il pilota, il co-pilota, cinque adulti ed un bambino.
L’aereo, decollato da Linate, era diretto ad Olbia e, per cause in via di accertamento, è caduto su una palazzina vuota in ristrutturazione.
Secondo le prime informazioni, le vittime erano tutte straniere.
Aperta un’inchiesta da parte dell’Agenzia per la sicurezza del volo.


ANSA/DANIEL DAL ZENNARO
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Cronaca

Pollice verso per … IL VASTO INCENDIO A ROMA OSTIENSE – Devastato il Ponte di Ferro –

Intorno alle 23,30 di ieri circa, un vasto incendio è divampato nella zona sud di Roma devastando alcune parti del Ponte dell’Industria, meglio conosciuto come ” Il Ponte di Ferro“, che collega i quartieri Ostiense e Marconi.
Alcuni pezzi della struttura sono caduti nel Tevere.
Al momento non si segnalano vittime.
Le cause del rogo sono ancora in corso di accertamento ma secondo alcune testimonianze le fiamme sarebbero partite dalle baracche ubicate sotto il ponte dove sono accampate diverse persone.

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Cronaca

Pollice verso per … UN BIMBO MORTO PORTATO IN UN SUPERMERCATO – E’ successo in Umbria, forse è omicidio –

In un supermercato di Pò Bandino, una frazione di Città della Pieve, in Umbria, una donna adagia su un nastro trasportatore della cassa un bambino di circa due anni e mezzo, insanguinato, e chiede aiuto.
Il bimbo, morto, presenta ferite di arma da taglio.
La donna, in evidente stato confusionale, fornisce diverse versioni della vicenda che è tuttora in fase di ricostruzione.

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Cronaca

Pollice verso per … LA CONDANNA DI MIMMO LUCANO – Sdegno ed incredulità per la sentenza nei confronti dell’ex sindaco di Riace –

Il Tribunale di Locri ha condannato l’ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano, alla pena di 13 anni e due mesi di reclusione.
Lucano, da tempo simbolo dell’accoglienza dei migranti, è accusato di favoreggiamento di immigrazione clandestina per aver suggerito ad una donna migrante di sposare un anziano uomo per evitare di rientrare nel Paese da dove era scappata oltre che di clientelismo a fini elettorali, truffa, peculato ed abuso d’ufficio, frutto, evidentemente, di poca conoscenza dei capillari e a volte assurdi vincoli burocratici dettati da una macchina amministrativa inefficace.
A Mimmo Lucano non è stato mai provato di aver intascato denaro pubblico, ha solo avuto il “demerito” di aver accolto decine di migliaia di immigrati, facendoli lavorare dignitosamente grazie a fondi della Prefettura e di volontari e contribuendo a far rinascere un paese fino ad allora in totale abbandono.
La sentenza, che ci si augura venga ribaltata in appello, per moltissimi è lo specchio della crisi della magistratura ed inserisce di fatto, se non di diritto, il “reato d’umanità” nel panorama giuridico del nostro Paese.