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Il Cammino del Benevento

IL BENEVENTO, GRAZIE ANCHE ALL’ARBITRO, TOCCA IL FONDO (0-4). POKER DEL CATANIA AL “VIGORITO” – Arbitraggio scandaloso con due espulsioni, un dubbio rigore concesso ai siciliani e tanti errori di direzione della gara – Partita “falsata” e giocatori beneventani sonoramente fischiati a fine gara – Esordio di Rillo e Viscardi –

Il panettone della “Strega” risultera’ indigesto all’ambiente calcistico beneventano: mister Andreoletti e compagni si accomiatano dal “Vigorito” quest’anno nel peggiore dei modi con una sconfitta disonorevole, un morale a pezzi ed un complicato …ritorno alla normalita’.
Al grido di:” Ci avete rotto il c….”; “Toglietevi la maglia”; “Via tutti da Benevento”, i giocatori del Benevento abbandonano il campo a testa bassa, consapevoli (ce lo auguriamo) dell’ennesima figuraccia patita, oltretutto, davanti al loro pubblico che li fischia sonoramente.
Il Catania fa’, suo malgrado, un figurone e nel finale ostenta addirittura una disinvolta cavalleria limitandosi a tenere il possesso della palla senza infierire sulla malcapitata formazione.
Evidentemente anche i catanesi si sono accorti che sarebbe stato pretendere troppo dall’aiuto del signor Cavaliere di Paola che, contrariamente al nome che porta, si e’ rivelato davvero parziale e, a prescindere dagli evidenti demeriti degli “stregoni” , anche determinante nel risultato finale.
Il Benevento parte come un razzo e gia’ al 2′ un tiro di Ferrante in piena area da’ l’illusione del gol colpendo l’esterno della rete.
I giallorossi, stasera in divisa nero-celeste, sembrano determinati a chiudere subito la partita: al 6′ si accende una mischia furiosa in area catanese, il pallone tra il batti e ribatti sotto porta viene poi liberato con affanno dalla difesa; al 16′ Karic, da buona posizione, calcia altissimo sulla traversa.
Il Catania esce dal letargo solo al 20′ quando Castellini, servito bene in area da Chirico’, con un potente tiro impegna Paleari in una difficile deviazione in angolo.
E’ solo un lampo perche’ il Benevento torna ad avere in mano le redini del gioco.
Al 23′ Ferrante cade a terra in area in un contrasto con Lorenzini ed invoca il rigore, l’arbitro lascia continuare.
Inizia a questo punto lo “show” del direttore di gara che al 25′, per motivi ancora non chiari, espelle un dirigente del Benevento ed al 35′ ammonisce con eccessiva severita’ Karic il quale un minuto dopo commette una ingenuita’ colossale e stupida falciando un avversario con l’arbitro a pochi passi da lui. Il signor Cavaliere non esita un secondo ad estrarre il cartellino rosso.
Passano solo due minuti ed il signor Cavaliere per un’uscita di Paleari sui piedi di Rocca, favorito da un passaggio corto di El Kouakibi, ravvisa nell’intervento del portiere gli estremi della massima punizione che Chirico’ (ottima la sua prestazione) trasforma dal dischetto.
Il Benevento accusa il colpo ed al 44′ Castellini si vede respingere da Paleari un tiro da distanza molto ravvicinata.
Nella ripresa arriva subito il raddoppio del Catania con Zammarini che smarcato molto bene da Chirico’ fulmina il portiere beneventano.
Lo 0-2, a pochi secondi dall’inizio del secondo tempo ed in inferiorita’ numerica, e’ un’autentica doccia fredda per i padroni di casa.
Al 4′ viene ammonito Talia, anche stavolta in maniera troppo precipitosa da parte dell’arbitro.
Un minuto dopo, sugli sviluppi di una punizione, Paleari respinge un pericoloso colpo di testa di Curado.
Al 16′ altro “colpo di genio” dell’arbitro che vede in una rovinosa caduta a terra in area di Talia una simulazione del giocatore il quale viene anche lui espulso dal campo per doppia ammonizione.
Ridotto in nove uomini il Benevento e’ ormai allo sbando mentre il signor Cavaliere continua ad arricchire il suo “carnet” di errori.
Tutto diventa piu’ facile per il Catania che segna altri due gol, con Chirico’ al 69′ e con Deli dieci minuti dopo.
Gli ultimi dieci minuti vengono giocati al piccolo troppo da entrambe le formazioni anche se con motivazioni diverse, il Catania perche’ pago del risultato, il Benevento perche’ del tutto demotivato ed incapace di reagire.
Nel secondo dei due minuti di recupero l’arbitro …chiude in bellezza: un difensore del Catania in piena area di rigore, da terra abbraccia il pallone per poi respingerlo. Il fallo di mani e’ evidentissimo ma l’arbitro a due passi dalla scena fa’ cenno di continuare.
Al triplice fischio finale, l’uscita dal campo dei giocatori sanniti nel modo descritto ad inizio di articolo.
IL TABELLINO
BENEVENTO – CATANIA 0-4 (0-1)
FORMAZIONI:
Benevento:
Paleari, El Kouakibi, Masciangelo, Capellini, Rillo (dal 57′ Viscardi), Karic, Improta (dal 68′ Bolsius), Talia, Marotta (dal 62′ Alfieri), Pinato (dal 62′ Agazzi), Ferrante (dal 57′ Sorrentino).
All. Matteo Andreoletti.
Catania: Bethers, Curado, Quaini (dal 77′ Maffei), Lorenzini, Castellini, Zanellato, Zammarini, Chiarella (dal 70′ Rapisarda), Rocca (dal 62′ Deli), Chirico’ (dal 77′ De Luca), Dubickas.
All. Lucarelli.
Arbitro: Cavaliere di Paola
Reti: Chirico’ (39′ rigore), Zammarini (46′), Chirico’ ( 69′), Deli (79′)
Note: Ammoniti Karic (35′), Talia (49′), Improta (66′). Espulsi per doppia ammonizione Karic (36′) e
Talia (61′)
Recupero: 0′ nel p.t. e 2′ nel s.t.

Benevento-Catania 0-4. L’espulsione di Karic al 36′ del primo tempo. (Foto Taddeo)

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PAREGGIO A RETI INVIOLATE TRA LATINA E BENEVENTO (0-0) – Gli “stregoni” marcano una netta supremazia territoriale ma non vanno oltre lo 0 a 0 – Diverse occasioni sprecate dagli avanti sanniti –

Il riscatto dei giallorossi beneventani (oggi in completa tenuta bianca) dopo le ultime deludenti prestazioni (tre sconfitte nelle recenti quattro gare), si verifica solo in parte: il Benevento, infatti, mostra a Latina un evidente segnale di ripresa marcando una netta supremazia territoriale per tutto l’arco dell’incontro ma, nel contempo, palesa ancora i propri limiti in attacco sciupando diverse occasioni da gol per l’imprecisione dei suoi giocatori.
Ai tifosi sanniti residenti a Benevento e provincia viene bloccato il rilascio del biglietto on-line (sic!) ed il pubblico presente allo stadio e’ tutto di marca laziale; un risvolto che, comunque, non influisce sull’andamento della partita che sin dal fischio iniziale dell’arbitro Delrio pende favorevolmente dalla parte degli ospiti che gia’ al 5′ si affacciano alla porta di Cardinali con Marotta il cui tiro, da buona posizione, termina a lato.
Di li’ a poco ci prova Karic impegnando a terra il portiere.
Al 13′ una punizione di Karic pesca in area Marotta il cui tiro in mezza rovesciata finisce fuori bersaglio.
Il primo pericolo per la rete di Paleari arriva al 14′ con un traversone in area neutralizzato da El Kaouakibi; nell’occasione i giocatori del Latina protestano per un presunto fallo di mani del difensore, l’arbitro fa’ cenno di continuare.
Al 27′ Karic raccoglie una corta respinta della difesa e calcia direttamente a rete, il pallone rimbalza sul corpo di un difensore e finisce in corner, sugli sviluppi dell’angolo, Ferrante colpisce di testa costringendo Cardinali ad un difficile intervento.
Il Benevento insiste all’attacco, i rari contropiedi del Latina non impensieriscono la retroguardia sannita piu’ di tanto.
Il finale del primo tempo vede ancora due tentativi degli “stregoni” : al 34′ un cross di Improta non viene sfruttato appieno da El Kaouakibi che di testa manda alto, al 47′ uno scambio Karic-Improta porta quest’ultimo al tiro da buona posizione in area, Cardinali devia ancora in corner.
Nel secondo tempo il motivo della gara non muta, con il Benevento che prova la via della rete ed il Latina che si difende con affanno.
Gli attacchi degli ospiti, tuttavia, sono sterili e non approdano a nulla di concreto per l’imprecisione dei giocatori in fase conclusiva.
Al 5′ Masciangelo non concretizza uno scambio con Marotta tirando addosso al portiere da ottima posizione.
Un minuto dopo Ferrante si incunea in area ma il suo tiro trova sulla sua traiettoria il corpo di un difensore che devia in angolo.
Ancora Ferrante al 18′ non riesce a trovare la via del gol mettendo fuori un pallone lanciatogli da Karic.
Solo al 22′ si fa’ vedere il Latina con un colpo di testa di Marino parato da Paleari.
Al 28′ il Benevento va’ nuovamente vicino al gol: Improta raccoglie la palla sugli sviluppi di un angolo e di testa fa’ da sponda per El Kaouakibi che da pochi passi spreca tutto spedendo fuori la sfera.
Al 32′ la migliore occasione per i sanniti: il nuovo entrato Pinato si fa’ respingere dal portiere in angolo un tiro scagliato da distanza molto ravvicinata.
Gli “stregoni” continuano a spingere ed al 37′ solo un intervento provvidenziale del difensore Ercolano impedisce la capitolazione.
Lo stesso Ercolano si rende poco dopo protagonista di un’azione offensiva in area beneventana impegnando a terra Paleari con un tiro forte ma centrale.
Nell’ultimo dei 4′ di recupero concessi dal direttore di gara, Marotta spreca una ghiotta opportunita’ spedendo, sotto porta,  alto sulla traversa un traversone di El Kaouakibi.
Finisce 0 a 0. Un pareggio esterno e’ sempre prezioso ma il Benevento ha molto da recriminare per una vittoria buttata al vento.
IL TABELLINO
LATINA – BENEVENTO  0-0
FORMAZIONI:
Latina:
Cardinali, Di Livio, Cittadino (dal 73′ Del Sole), Mastroianni (dal 46′ Jallow), Riccardi, Marino, Serbouti (dal 77′ Ercolano), Fabrizi (dal 63′ Fella), Rocchi, Cortinovis, Paganini (dal 77′ Crecco).   All. Daniele Di Donato.
Benevento: Paleari, El Kaouakibi, Masciangelo (dal 60′ Benedetti), Capellini, Berra, Improta, Karic, Talia, Marotta, Agazzi (dal 60′ Pinato), Ferrante (dal 79′ Sorrentino).  All. Matteo Andreoletti.
Arbitro: Michele Delrio di Reggio Calabria.
Note: Ammoniti Berra (9′), Serbouti (25′), Rocchi (45′), Jallow (56′), Cortinovis (59′), l’allenatore Di Donato (64′), Marino (85′). Recupero: 2′ nel p.t., 4′ nel s.t.

Latina-Benevento 0-0. Marotta tenta invano la via della rete. (Foto Benevento Calcio)

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BENEVENTO IN CADUTA LIBERA, DERBY ALL’AVELLINO (0-1) – Tre sconfitte nelle ultime quattro partite – Inutile nasconderlo: e’ crisi, di risultato ma anche di gioco – Gli irpini raggiungono il massimo risultato con il minimo sforzo – Infortunio a Pinato, costretto a lasciare il campo gia’ al 19′ – Berra colpisce un palo nella ripresa –

Una sola azione basta all’Avellino per battere un Benevento generoso ma privo di idee.
E’ mancata certamente un po’ di fortuna ai padroni di casa ma invocare la dea bendata non e’ lecito per giustificare una gara condotta in modo disordinato e con schemi approssimativi fondati piu’ sulle sortite di spunti individuali che su manovre corali.
Le avversarie di turno degli “stregoni”, pur denunciando un’inferiorita’ tecnica appaiono sempre dotati di una marcia in piu’ : merito, forse, di maggiori stimoli, di una migliore freschezza atletica, di una piu’ naturale predisposizione al ruolo imposto dalla categoria, basato piu’ sull’agonismo che sui tocchi raffinati.
Tutto questo influisce sicuramente sui risultati finali ma c’e’ un elemento ulteriore che contribuisce, se non addirittura determina, l’involuzione di una formazione che ancora oggi, dopo ben 17 giornate, stenta a collocarsi in classifica nella posizione che merita, per la qualita’ indiscutibile dei suoi uomini e per il prestigio di cui gode grazie ai fasti dell’era Vigorito, messa in ombra, purtroppo, nelle ultime tre stagioni calcistiche dopo anni ed anni di grande splendore.
Quest’elemento e’ la mancanza di una guida autorevole che sappia parlare con i giocatori, capirli, rimproverarli e tirare fuori il meglio di loro stessi impiegandoli nei ruoli e negli schemi pertinenti.
Il progetto sbandierato dalla dirigenza alla vigilia, fondato su un campionato di  transizione per un obiettivo a breve termine di un  riscatto delle deludenti precedenti prestazioni, facendo leva su un allenatore ed un direttore tecnico giovani ed il necessario allontanamento di giocatori disaffezionati alla maglia, e’ di per se’ giusto e legittimo.
Ma evidentemente difetta degli uomini giusti per tracciare tale percorso; a partire dall’allenatore che non riesce a dare un volto alla squadra, priva di un gioco lineare, brillante, ordinato, per finire col direttore tecnico che ha suggerito giocatori non all’altezza del compito prefisso.
Anche la partita di stasera ha evidenziato i limiti grossolani della compagine giallorossa: assenza di bel gioco, scarso affiatamento tra i reparti, lentezza delle manovre, poco coraggio offensivo.
Prima di commettere ulteriori errori e forti delle esperienze di un passato recente, occorre una svolta radicale; lo diciamo senza infingimenti di sorta: allenatore e direttore tecnico vanno sollevati al piu’ presto dall’incarico per ridare nuovo slancio alla squadra ed alla tifoseria e, di conseguenza, c’e’ bisogno di pensare gia’ da stasera al potenziamento della Societa’ con il prossimo mercato invernale.
A questo punto del campionato, dopo la terza sconfitta (tra l’altro contro gli “odiati” cugini avellinesi) nelle ultime quattro partite, non si puo’ attendere ancora: mister Andreoletti ed il dottore Carli, ormai, da tempo non godono piu’ della fiducia dei sostenitori, qualcuno deve prenderne atto e regolarsi per l’effetto.
E’ vero che  l’Avellino ha beffato il Benevento guadagnando il massimo profitto con il minimo sforzo perche’, grazie anche ad una leggerezza di Karic (stasera il peggiore in campo) ha realizzato la rete decisiva con Patierno al 41′ nell’unica azione d’attacco degna di nota, e’ vero che nella ripresa si e’ giocato ad una sola porta, quella degli irpini, e’ vero che Berra ha colpito un palo a portiere battuto a venti minuti dalla fine ma e’ anche vero che il gioco espresso dai beneventani non e’ stato spettacolare, che gli attaccanti hanno sciupato parecchie occasioni, che l’allenatore ha sbagliato i cambi avvicendando Agazzi e Ferrante nel momento migliore della squadra per fare posto ad elementi che non hanno per niente inciso sull’andamento della gara.
La delusione per l’epilogo finale e’ stata davvero tanta e la Curva Sud l’ha manifestata apertamente fischiando sonoramente i giocatori che al triplice fischio finale dell’arbitro (a proposito, a dir poco fallimentare la sua direzione di gara!), s’erano avviati verso il settore speranzosi (chissa’ perche’ e per come…) di ricevere applausi.
La scena teste’ descritta faceva da cocente contraltare a quella dei giocatori irpini che si recavano presso il settore degli ospiti che gli tributavano entusiastici sventolii di bandiere; anche qui e’ necessario rilevare una nota dolente: i tifosi avellinesi, accorsi in massa al “Vigorito”, con i loro cori e la loro vigoria spesso hanno sopraffatto e coperto gli incitamenti dei loro tradizionali rivali, pur meritando biasimi per il loro comportamento antisportivo per il lancio di petardi in campo, una circostanza, quest’ultima, alquanto incredibile che mette in cattiva luce le capacita’ di vigilanza delle forze dell’ordine le quali, per la verita’, non si sono risparmiate per l’ispezione di zaini, borse e quant’altro dei tifosi beneventani…
Non proseguiamo oltre, questa e’ stata una serata sportiva da dimenticare al piu’ presto con l’augurio di una profonda e seria riflessione da chi di dovere.
IL TABELLINO
BENEVENTO – AVELLINO  0-1  (0-1)
FORMAZIONI:
Benevento:
Paleari, El Kouakibi, Terranova (dal 75′ Ciano), Berra, Improta, Masciangelo, Karic (dal 61′ Talia), Pinato (dal 19′ Tello), Marotta, Agazzi (dal 75′ Bolsius), Ferrante (dal 75′ Sorrentino).
All. Andreoletti.
Avellino: Ghidotti, Cancellotti, Rigione, Cionek, Ricciardi (dal 74′ Benedetti), D’Angelo (dal 74′ Casarini), Palmiero (dal 78′ Pezzella), Armellino, Tito (dal 64′ Falbo), Patierno, Gori (dal 74′ Sgarbi).
All. Pazienza.
Arbitro: Arena di Torre del Greco
Rete: Patierno (41′)
Note: Infortunio a Pinato al 19′ p.t. Ammoniti Cionek, Improta, Tello, Ghidotti, Patierno. Recupero: 5′ nel p.t. e 5′ nel s.t.
    Benevento – Avellino 0-1. La gioia di Patierno dopo il gol.

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SCONFITTA AMARA DEL BENEVENTO (1-0) – Gli “stregoni”, generosi ma sfortunati, non riescono a recuperare lo svantaggio del primo tempo – La Juve Stabia colpisce due volte il legno – Ottime occasioni da gol fallite nella ripresa dai sanniti –

Tredicesimo del primo tempo: su uno spiovente in area beneventana, derivante da una punizione, Buglio svetta su tutti e di testa fa’ da sponda a Bellich che, sempre di testa, in mezzo ad una selva di maglie, batte Paleari.
E’ la rete decisiva che assicura alla Juve Stabia una preziosa vittoria ed il conseguenziale consolidamento in vetta alla classifica.
Il gol arriva a coronamento di una supremazia territoriale delle “vespe” stabiesi che fino a quel momento si erano rese pericolose solo con la creazione di mischie in area sannita.
La rete galvanizza i padroni di casa che al 18′ ci provano ancora con un tiro dalla distanza di Romeo che finisce a lato.
Il Benevento non trova la forza di reagire anche per l’ottimo posizionamento in campo degli avversari che mostrano maggiore grinta e velocita’ di gioco.
Al 20′ un lunghissimo lancio dalle retrovie di El Kaouakibi pesca bene in area Karic che da pochi passi spara sul portiere.
Tre minuti dopo la migliore occasione da gol per il Benevento: Ferrante su punizione dal limite scaglia un tiro fortissimo ed angolato sul quale il lungo Thiam ci arriva deviando in angolo.
L’inizio del secondo tempo e’ favorevole alla Juve Stabia che al 12′ sfiora il raddoppio con Andreoni il cui fendente da fuori area impegna Paleari in una difficile deviazione in corner.
Al 14′ Improta, servito bene in area, si trova a tu per tu con Thiam che gli si para davanti e respinge in angolo.
Un minuto dopo e’ il Benevento a rischiare la capitolazione: un errato disimpegno di Karic favorisce Romeo che colpisce da buona posizione l’incrocio esterno.
La Juve Stabia cresce progressivamente ed in poco piu’ di tre minuti insidia pericolosamente la porta di Paleari: al 17′ un provvidenziale intervento di Pinato impedisce la correzione in rete di Romeo, al 19′ un colpo di testa in area di Buglio, su punizione di Romeo, e’ respinto da Paleari, al 20′ ancora Romeo si rende protagonista con una splendida girata a volo, la sfera balza sulla traversa e ribatte sulla linea, poi la difesa libera.
Dopo i pericoli corsi il Benevento esce finalmente dal letargo e di qui alla fine della partita si lancia continuamente all’attacco sfiorando piu’ volte il pareggio.
L’inserimento di Marotta e poi di Ciano rendono piu’ vivo il gioco offensivo del Benevento che trova, pero’, nel portiere Thiam un ostacolo insormontabile.
L’estremo difensore stabiese al 30′ si oppone alla grande ad un tentativo di Karic e tre minuti piu’ tardi vola nell’angolino per respingere un tiro dal limite di Bolsius.
Nell’ultimo dei quattro minuti di recupero concessi dall’arbitro, la piu’ ghiotta e facile occasione dei giallorossi e’ miseramente fallita da Pinato che, solo davanti a Thiam, calcia alto sulla traversa.
La formazione sannita ha molto da recriminare sulle opportunita’ non sfruttate ma ha giocato poco piu’ di venti minuti e cio’ non e’ bastato contro una squadra solida e ben organizzata come la Juve Stabia…
IL TABELLINO
JUVE STABIA – BENEVENTO  1-0 (1-0)
FORMAZIONI:
Juve Stabia:
Thiam, Miglianelli, Bellich, Bachini, Andreoni, Buglio (dal 71′ Baldi), Leone, Meli (dall’80’ Gerbo), Romeo, Candellone, Piscopo (dal 90′ Folino).   All. Guido Pagliuca.
Benevento: Paleari, El Kaouakibi (dal 76′ Ciano),  Benedetti (dal 76′ Masciangelo), Capellini, Berra, Talia (dal 54′ Pinato), Improta, Karic, Bolsius, Agazzi (dal 68′ Marotta),  Ferrante.  All. Matteo Andreoletti.
Arbitro: Stefano Nicolini di Brescia
Rete: Bellich (13′)
Note: Ammoniti Buglio (22′), Karic (24′), Bachini (44′), Piscopo (73′), Ferrante (84′), Bellich (90′)
Recupero: 1′ nel p.t., 4′ nel s.t.
Juve Stabia – Benevento 1-0. L’esultanza di Bellich dopo il gol. (Foto Napoli Today)