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PERCHE’ IL TEMPO E’ COSI’ MISTERIOSO ? – Da un libro di Michael Hanlon uno spunto interessante di riflessione –

“(…) Quando un uomo siede un’ora in compagnia di una bella ragazza, gli sembra che sia passato un minuto. Ma fatelo sedere su una stufa rovente e un minuto gli sembrera’ piu’ lungo di un’ora. Questa e’ la relativita’”.
“Questa citazione proviene dal riassunto di un articolo che Einstein scrisse per il “Journal  of Exothermic Science and Technology” nel 1938 (in cui racconta nei dettagli le difficolta’ di procurarsi una stufa rovente e una bella ragazza – Vivo nel New Jersey). Molti hanno fatto notare che a volte puo’ sembrare che il tempo passi a velocita’ clamorosamente diverse da quella “normale’. Ad esempio, si sente spesso raccontare che il tempo “rallenta” in maniera spettacolare appena prima di un disastro incombente, come un incidente stradale o una caduta da cavallo.
Il professor David Eagleman, un neurobiologo della University of Texas Medical School, dedica le sue ricerche alla percezione del tempo. Eagleman illustra una anomalia fondamentale con l’esempio del lampo e dello sparo. Alle gare di sprint si da’ inizio con uno sparo, e non con un lampo di luce, perche’ il nostro cervello (o quanto meno le regioni cerebrali inconsce di risposta motoria da cui dipendono i velocisti per uscire dai blocchi) reagiscono piu’ velocemente al suono che alla luce (anche se il suono arriva nelle nostre orecchie soltanto a un milionesimo della velocita’ delle onde luminose).
Nella percezione, le parti coscienti del nostro cervello realizzano un trucco di montaggio parecchio astuto per convincerci che il suono e la luce viaggiano alla medesima velocita’. Se faccio schioccare le dita davanti agli occhi, percepisco tre cose come contemporanee: il rumore dello schiocco, la visione delle dita che schioccano e anche, cosa quanto mai bizzarra, la decisione di farle schioccare in quel preciso momento. In realta’, i tre eventi avvengono in momenti diversi.
Ho “deciso” di far schioccare le dita diverse decine di millisecondi prima che gli impulsi nervosi venissero trasmessi al braccio per consentire l’azione ai muscoli. Il suono dello schiocco e’ arrivato nel mio cervello un istante dopo la luce. Sono quantita’ di tempo minuscole, ma il nostro cervello e’ capace, quando vogliamo che lo faccia, di percepire intervalli di tempo estremamente piccoli, dell’ordine di centesimi e anche di millesimi di secondo…..”.

(dal libro “Dieci domande alle quali la scienza non puo’ (ancora) rispondere” di Michael Hanlon – GJA Edizioni – 2009)
Michael Hanlon  (1964-2016) e stato’ uno dei piu’ apprezzati scrittori inglesi di scienza. Ha collaborato con numerosi quotidiani e partecipato a trasmissioni radiofoniche e televisive. Tra i libri di divulgazione scientifica che portano la sua firma ricordiamo “The Science of the Hitchhiker’s Guide to the Galaxy (MacMillan, 2005) e “The Worlds of Galileo (Constable, 2001).

                                              Michael Hanlon (2010)