Per tutta risposta, i responsabili del carcere diedero inizio ad una serie di atteggiamenti selvaggi ed incivili ai danni del reclusi, denudati, picchiati, colpiti sui genitali : non fu una “perquisizione” come si giustificarono gli agenti. Fotografie e video furono manomessi, medici dell’Asl rilasciarono certificati falsi per coprirli, non attivarono le infermerie. Il mese successivo uno dei detenuti si tolse la vita, forse a causa dell’effetto psicologico delle torture subìte.
I racconti dei carcerati furono agghiaccianti. Fu una vera e propria “mattanza“.
Ieri il Gip ha emesso 52 misure cautelari (8 arresti in carcere, 18 ai domiciliari, 3 obblighi di dimora, 23 interdizioni dai pubblici uffici) su richiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere.
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