La vittima è un 39enne di origini marocchine, Youns El Boussetaoui, noto alle forze dell’ordine e con problemi psichiatrici.
Secondo una prima ricostruzione, pare che tra l’assessore e l’uomo ci sia stata una lite prima del “fattaccio”.
L’assessore, soprannominato “sceriffo” per i suoi modi autoritari, pare stesse vigilando per verificare il rispetto di una sua ordinanza anti-movida entrata in vigore proprio quel giorno.
Qualora si accertasse la volontarietà del gesto, ci si chiede:” E’ lecito camminare per strada con una pistola ed impugnarla per difendersi da una minaccia ?”.
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