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Letteratura Universale

IL SABATO DEL VILLAGGIO di Giacomo Leopardi: un invito a godere il presente

Ogni vita umana ha il suo “sabato”, ovvero il giorno della felicità e della speranza.
Entrambe, però, felicità e speranza, vivono solo nella nostra immaginazione perchè la prima si dissolve quando, arrivata la domenica, ognuno torna a pensare alle fatiche ed ai problemi del giorno seguente mentre la seconda è appannaggio dei fanciulli la cui età è immune dalla  tristezza e dalle amarezze degli adulti.
La poesia è divisa in tre parti: la prima è di natura descrittiva nella quale emergono alcune figure simbolo quali la donzelletta” , ovvero la giovinezza che avanza, e la vecchierella” che ricorda il proprio passato estraniandosi, ormai, dal presente e dall’atmosfera di gioia che pervade nell’aria.
Nella seconda parte, riflessiva, il Poeta spiega come il giorno più bello della settimana dura poco perchè la gioia del sabato sera scompare subito il giorno dopo, la domenica appunto, dove la mente è già rivolta al futuro.
E’ nell’ultima strofa, di carattere esortativo, che il “mal di vivere” trova la propria àncora di salvezza: solo la speranza di un mondo migliore rende sopportabile la vita.  Ma per coltivare la speranza ognuno deve rimanere fanciullo interiormente e prolungare e godere quanto più possibile quest’età.
E’, simbolicamente, un invito a godere e vivere il presente ed i suoi momenti felici perchè il passato, ormai, è sepolto e vive solo di ricordi mentre il futuro è incerto e fà pensare all’inevitabile trapasso.