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ALFRED HITCHCOCK, IL MAESTRO DEL BRIVIDO – 40 anni fa moriva una delle personalità più importanti della storia del cinema –

Il 29 aprile 1980 moriva il regista cinematografico Alfred Hitchcock.
Nato in Inghilterra nel 1899 ma naturalizzato americano, iniziò ad appassionarsi al cinema all’età di 16 anni pur continuando a frequentare il teatro spinto dall’amore inculcatogli dalla famiglia da bambino.
Nel 1920 fu assunto presso una società cinematografica anglo-americana di Londra, la futura Paramount Pictures, col compito di disegnare i titoli e le didascalie dei film muti prodotti dallo Studio.
Nel 1925 conobbe Alma Reville che sposerà l’anno dopo e con la quale manterrà fino alla morte un grande rapporto professionale oltre che sentimentale.
Dopo alcune esperienze come sceneggiatore, scenografo ed aiuto regista Hitchcock nel 1925 diresse il suo primo film come regista, ” Il labirinto delle passioni “.
Dal 1925 al 1929 diresse nove film muti ed acquistò la maggiore popolarità nel 1927 con la regia del film “Il pensionante” , il suo primo film di suspense, che gli valse la sottoscrizione di un contratto molto vantaggioso economicamente con una importante casa di produzione.
Il primo film sonoro Hitchcock lo diresse nel 1929, “Ricatto”; successivamente, dopo aver girato alcuni film a tema suspense e storie di vario genere, seguì un periodo burrascoso con films incompresi dalla critica britannica che procurarono fiaschi commerciali.
Negli anni 1934 e 1935, però, si impose all’attenzione del grande pubblico con due opere di successo, “L’uomo che sapeva troppo”  e “Il club dei 39” cui seguirono altri importanti films che gli assicurarono una fama internazionale e che gli aprirono le porte di famosi produttori americani.
Nel 1940 si trasferì con la famiglia a Los Angeles. Iniziò così il periodo americano fino al 1976 durante il quale diresse trenta film tra i quali i più conosciuti.
Il suo periodo d’oro l’ebbe negli anni cinquanta con la regia di tre importanti successi, “L’altro uomo”, “Il delitto perfetto” (primo film con Grace Kelly, che sarà la sua interprete preferita) e “La finestra sul cortile”.
Dopo una serie di fortunati episodi con la televisione, continuò a girare grandi film di successo negli anni cinquanta e sessanta, tra cui “Il ladro”, “La donna che visse due volte”, “Psyco”, “Gli uccelli”.
L’ultimo suo film fu girato nel 1976, “Complotto di famiglia”, che concluse un periodo difficile iniziato alla fine degli anni sessanta.
Suspense, fine umorismo, effetti visivi speciali, tecniche particolari furono alcune delle componenti innovative che in campo cinematografico furono apprezzate dalla critica che lo considerò una delle maggiori personalità della storia del cinema.