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RIFLESSIONI SUL CERVELLO UMANO: FREUD E JUNG, OPINIONI A CONFRONTO

Il cervello umano contiene centinaia di miliardi di neuroni connessi tra loro da impulsi elettrici.
Esiste certamente un legame tra i processi mentali ed i processi neurofisiologici. Ma di che natura è questo legame ? Ovvero, la mente ha uno stato metafisico, estraneo a sistemi meccanicistici naturali e/o artificiali, ivi compresi cervello e computer oppure è il risultato di attività integrate del sistema nervoso ?
Senza addentrarci in campi che sfuggono alla nostra portata, ci limitiamo ad accennare alle opinioni di due grossi studiosi che agli inizi del Novecento hanno dato un contributo importante alla comprensione dei meccanismi della psiche: Sigmund Freud e Carl Gustav Jung.
Precedentemente, alcuni filosofi dell’Ottocento, da Leibniz a Kant, da Schelling a Shopenhauer, avevano considerato l’inconscio come “un qualcosa che si nasconde e imprime alle azioni libere la sua identità”.
Freud, invece, aveva fatto dell’inconscio il cardine del pensiero psicoanalitico cercando di scoprire l’essenza ed i meccanismi di quel processo misterioso.
Il suo più illustre discepolo, Jung, ben presto si distaccò da alcune sue teorie contestando la concezione dell’inconscio come un contenitore vuoto destinato a riempirsi durante la vita ed affermando, al contrario, che già alla nascita esso contiene informazioni innate trasmesse per ereditarietà in virtù dell’appartenenza ad un gruppo al quale fa capo l’inconscio collettivo costituito da informazioni universali, gli archetipi.
Oggi, sulla scia di quei grandi pensatori sono svariate le teorie che varrebbe la pena di approfondire:
– lo psicologismo (= “Il pensiero è un prodotto del cervello, così come la bile lo è del fegato”);
– l’eleminativismo (= “La coscienza è un’illusione, non esiste ma è una suggestione prodotta dal cervello”);
– il funzionalismo (= “Ci sono analogie tra processi mentali ed il software di un calcolatore”);
– l’idealismo (= “Esiste solo la coscienza che è alla base della materia”);
– il panpsichismo (= “Ogni cosa ha una forma di coscienza”).
(il presente link si fonda sulla lettura di un lavoro tratto da “GruppoMizar” dal titolo.”Le neuroscienze e gli stati alterati di coscienza” di Mariangela Ferrara e Claudio Contorni del 2007).

Sigmund Freud
Carl Gustav Jung