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Cronaca

Pollice su per… LA CELEBRAZIONE DEL GIORNO DELLA MEMORIA – Importanti iniziative per non dimenticare l’Olocausto –

Dal 2001 viene celebrato “Il Giorno della Memoria“, la ricorrenza internazionale per commemorare le vittime dell’Olocausto.
Quest’anno,a causa del Covid-19, non ci saranno eventi dal vivo ma dovunque sono state organizzate significative manifestazioni per ricordare l’orrore della Shoah.
A Genova stamattina alle 11,30 Giorgio Scaramuzzino, autore e protagonista di “Razza di Italiani“, in scena presso il Teatro Nazionale, dialoga con gli studenti in diretta affrontando, in particolare, il tema della nascita dell’odio razziale contro gli ebrei.
Sui canali online di Palazzo Ducale si terrà invece la lettura integrale del libro “Il ghetto di Varsavia lotta”, di Maerk Edelman.
A Castelnuovo del Garda (VR) sono stati organizzati laboratori ed attività sulla figura del campione di ciclismo Gino Bartali che salvò la vita a centinaia di ebrei procurando loro documenti falsi nascosti nel telaio della sua bicicletta.
Sul quotidiano “Il Manifesto” in un’intervista Simonetta Della Seta, direttrice del MEIS (Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah), si interroga sui limiti del discorso pubblico: “Insegnare la Shoah non previene automaticamente l’antisemitismo. E, in modo paradossale, quando lo si fa in maniera sbagliata si rischia di offrire solo molti spunti. Oggi è il momento di raccontare oltre le atrocità anche la vita, mostrare la forza di chi ha salvato se stesso e gli altri”.
Nella foto, in alto: Gino Bartali

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Ieri e Oggi

OGGI E’ IL GIORNO DELLA MEMORIA, NON SOLO CELEBRAZIONI MA COMPORTAMENTI FATTIVI

Il 27 gennaio di ogni anno si celebra la ricorrenza internazionale del “Giorno della Memoria” per commemorare le vittime dell’Olocausto.
Così designato da una risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite del 1° novembre 2005, si decise di celebrare il 27 gennaio di ogni anno il Giorno della Memoria perchè in quel giorno del 1945 le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.
Al di là della commemorazione, che non dev’essere mai formale, manteniamo sempre vivo nella nostra mente tutti i giorni lo spirito di combattere ogni forma di odio razziale affinchè non abbia mai più a ripetersi l’orrore del genocidio nazista.