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Esoterismo

GLI STRANI POTERI DI GUSTAVO ROL

Gustavo Rol
Gustavo Rol

Un benestante generoso.     Gustavo Adolfo Rol nasce a Torino il 20 giugno 1903.
Benestante (il padre dirige la filiale di Torino della Banca Commerciale Italiana, la madre è figlia del Presidente del Tribunale di Saluzzo), cresce in un ambiente colto e ricco.
Avviato alla carriera bancaria, conduce una vita agiata lavorando presso le sedi di Parigi, Londra, Edimburgo, Casablanca, Genova, Marsiglia.
Durante il soggiorno a Marsiglia (1925-1926) conosce un polacco che gli mostra una serie di giochi con le carte che lo coinvolgono emotivamente nonchè una spiccata forza di volontà capace di fermare l’orologio della Borsa.
Rol attraversa una crisi esistenziale, è scettico sull’esistenza di Dio, poi si converte e, prendendo licenza dalla banca, si ritira in “Villa Santa Croce”, una casa religiosa situata a San Mauro Torinese.
Dopo circa tre mesi, pur lasciando il convento, decide di continuare il suo personalissimo apostolato in abiti civili acquisendo una forte personalità spirituale ed avendo come punto di riferimento l’insegnamento di Gesù Cristo.
La scoperta di una legge tremenda.     E’ in questo periodo che inizia ad elaborare una teoria metafisica sull’associazione tra suoni, colori ed altri elementi.
Come racconterà nel 1951 al giornalista Furio Fasolo di “Epoca”, rimane fortemente impressionato dalla vista di un arcobaleno e, in particolare, dal colore verde che gli sembra costituire il nucleo centrale e custodire un segreto nascosto; da qualche tempo ha sviluppato dentro di se eccezionali sensibilità tra  cui quella di sentire e distinguere, tramite il palmo delle mani, le vibrazioni dei colori.
Si dedica, così, approfonditamente agli studi della fisica, dell’ottica, dell’acustica ed al paranormale e nel giro di due anni scopre una facoltà incredibile: ponendo la sua mano a poca distanza da una carta da gioco è in grado di percepire una sensazione di calore diversa a seconda del colore, rosso o nero, e di indovinare tutte e 52 le carte del mazzo.
E’ il 28 luglio 1927.
Rol scriverà sulla sua agenda di lavoro:” Ho scoperto una tremenda legge che lega il colore verde, la quinta musicale ed il calore.   Ho perduto la gioia di vivere.  La potenza mi fa paura.  Non scriverò più nulla”.
Nel 1930 sposa un’indossatrice norvegese con la quale rimarrà unito per oltre 60 anni senza avere figli.
Nel 1933 consegue a Torino la laurea in Giurisprudenza.
Nel 1934, a poche settimane dalla morte del padre, lascia il posto in banca ed intraprende lunghi viaggi: a Parigi si laurea in Biologia medico-clinica, a Londra consegue la laurea in Economia.
A partire dagli anni Trenta la sua fama si diffonde tra i più importanti circoli aristocratici dove ha la possibilità di conoscere grandi personalità del mondo della politica e della cultura, tra cui De Gaulle, Mussolini, J.F.Kennedy, Saragat, la regina Elisabetta II, re Umberto di Savoia, papa Pio IX, dell’arte, della scienza e dello spettacolo quali Picasso, Dalì, Einstein, Fermi, Fellini, Zeffirelli, ecc.
Durante la seconda guerra mondiale riesce a salvare dalla fucilazione da parte dei nazisti parecchi civili, barattando la loro grazia in cambio della riuscita di esperimenti che faceva per gli ufficiali tedeschi.
La stampa si interessa di lui.     Nel 1949 un articolo sul quotidiano “La Stampa” pubblica un episodio di precognizione di cui si è reso protagonista: il conte Giorgio Cini perde la vita in aereo sulla Costa Azzurra dopo che Rol aveva tentato più volte di dissuaderlo a prendere quel volo.
Nel 1951 il settimanale “Epoca” gli dedica un servizio ed il suo nome inizia a circolare con sempre maggiore frequenza sui rotocalchi per la serie incredibile di “prodigi” che avvengono durante le sedute di esperimenti.
Altri articoli su di lui appaiono su “Il Resto del Carlino” negli anni Sessanta e nel 1965 lo scrittore Dino Buzzati, suo grande estimatore, racconta in un lungo articolo sul “Corriere della Sera” la sua partecipazione agli incontri con Rol ed ai suoi eccezionali eventi razionalmente inspiegabili.
Maestro spirituale o grande illusionista ?     Ma è negli anni Settanta che Rol raggiunge la maggiore notorietà: il settimanale “Gente” pubblica nel 1977 (Rol ha 74 anni) cinque servizi su di lui a firma del noto giornalista Renzo Allegri e sono molti gli studiosi di parapsicologia che lo invitano a sottoporsi ad esperimenti controllati che lui rifiuta a piè pari affermando a chiare lettere di non essere un sensitivo o medium nè, tantomeno, un veggente o taumaturgo e di non appartenere al mondo della parapsicologia.
Non mancano, però, i denigratori della sua opera che lo accusano di essere solo un grande illusionista che fonda i suoi “prodigi” sulle carte, seleziona i suoi spettatori e non si sottopone a controlli scientifici.
Tra questi denigratori, un posto di primo piano è occupato da Piero Angela che dopo aver assistito ad alcuni esperimenti nel 1978 pubblica un libro nel quale mette in dubbio l’autenticità degli stessi paventando l’ipotesi di trucchi di prestidigitazione; sulla stessa scia, lo scienziato torinese Tullio Regge, anche lui esponente autorevole del CICAP.
La testimonianza di Fellini.     Gustavo Rol, pur amareggiato per queste critiche, continua a stupire con i suoi poteri e sono numerose le testimonianze di fenomeni incredibili cui assistono personaggi famosi  ma anche gente comune: telepatia, chiaroveggenza, bilocazione, materializzazione e smaterializzazione di oggetti, ecc.
Interviene anche con poteri terapeutici negli ospedali che frequenta risolvendo casi molto importanti e delicati tra cui l’eliminazione di un tumore al regista Federico Fellini.
Si racconta di guarigioni con la sola imposizione delle mani su parti del corpo malate o, addirittura, a distanza, e di diagnosi di malattie grazie alla percezione dell’aura.
Nonostante la sua popolarità, sempre più crescente, Rol non appare quasi mai in pubblico per la riservatezza del carattere.
Il pensiero.    Alla fine degli anni Ottanta si sforza di chiarire la natura dei suoi poteri ed esprime il proprio pensiero in ordine agli stessi.
Tutte le cose, animate ed inanimate, possiedono uno spirito dalla nascita, che rimane anche dopo la morte.
Quello dell’uomo è uno spirito intelligente perchè dotato di particolari caratteristiche inerenti la sua coscienza.
La sua potenza non è gestibile da chi non è preparato a riceverla ed il suo grado differisce a seconda della capacità di raggiungere una condizione di distacco assoluto che favorisce l’emergere di determinati poteri psichici.
Rol usa il termine “Coscienza sublime” qualificandola come una tappa raggiunta sulla strada della conoscenza dell’anima: ad essa si accede attraverso una vera e propria iniziazione per arrivare ad uno stato di unione con Dio che ricorda il nirvana della tradizione indù.
…Quando si entra nella sfera della coscienza sublime tutto diventa possibile…”. 
In questo modo, secondo Rol, entra in contatto con “spiriti intelligenti” che partecipano ai suoi esperimenti ed agisce “con spontaneità, quasi sotto l’impulso di un ordine ignoto…”.
Rol muore a Torino il 22 settembre 1994.

Federico Fellini: fu un grande amico ed estimatore di Rol
Federico Fellini: fu un grande amico ed estimatore di Rol

 

Gustavo Rol davanti al portone di casa
Gustavo Rol davanti al portone di casa