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CHICO XAVIER, MEDIUM PSICOGRAFO – Nel 2002 la scomparsa del grande spiritista brasiliano –

Il 30 giugno 2002 moriva Chico Xavier, il più grande medium del movimento spiritista brasiliano.
Nato a Pedro Leopoldo, nello stato brasiliano di Minas Gerais, il 2 aprile 1910, trascorse un’infanzia difficile in una famiglia povera di nove figli.
Orfano di madre all’età di cinque anni, fu affidato alla madrina che lo picchiava sistematicamente tre volte al giorno e sempre alla stessa ora ma di questo comportamento Chico non venne mai sorpreso a lamentarsi sopportando, altresì, per tutta la durata della sua esistenza, una notevole sequela di prove con la pazienza e la rassegnazione tipiche delle anime più pure.
Giovanissimo, gli apparve in visione lo spirito della madre e da allora prese coscienza delle sue facoltà di medium.
Nel maggio del 1927 partecipò al suo primo convegno spiritista e, due mesi dopo, cominciò ad esercitare pubblicamente la sua “professione” di medium.
Nel 1931 gli apparve per la prima volta Emmanuel, lo Spirito-Guida che lo accompagnerà fino alla morte: Emmanuel gli rivelò che al tempo degli antichi romani era stato il senatore Publio Lentulo, poi si era reincarnato in Spagna con il nome di Padre Damiano e successivamente in Portogallo come Manuel da Nobrega, fondatore della città di San Paolo.
Emmanuel gli chiese se fosse disposto a sacrificarsi per l’umanità tra mille sforzi, studi ed opere di bene seguendo con disciplina gli insegnamenti di Gesù e di Allan Kardec.
Chico Xavier accettò il pesante fardello e già l’anno dopo pubblicò il suo primo libro, ” Parnaso dopo la Morte“; Chico aveva studiato solo fino alle elementari ma la sua era una scrittura psicografata ovvero dettata da uno spirito che intende lasciare un messaggio scritto all’umanità servendosi di un medium.
Il medium brasiliano scriverà allo stesso modo circa quattrocento libri, molti dei quali verranno tradotti in inglese, francese, greco e giapponese, con devoluzione in beneficenza dei proventi delle vendite.
Dopo la sua morte, avvenuta ad Uberaba il 30 giugno 2002, gli scritti di Xavier verranno considerati dai seguaci dello spiritismo brasiliano e mondiale quasi dei testi sacri fondamentali per la conoscenza, soprattutto dal punto di vista pratico, della dottrina spiritista, distante dall’ortodossia cristiana e vicina alla filosofia di Allan Kardec.
Il suo sogno – amava ripetere al suo amato popolo brasiliano – era quello di morire in un momento di felicità per eliminare la tristezza derivante dalla sua perdita: in questo verrà accontentato perchè scmparirà due ore dopo che il Brasile vincerà il suo quinto campionato mondiale di calcio.
Nel 2012 la Televisione Brasiliana “SBT” lo elesse “Il più grande Brasiliano di tutti i tempi”.