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LE ESPERIENZE DI PRE-MORTE

index (50)Cos’è la “pre-morte” ?     Le esperienze di “pre-morte”, note anche con la sigla “N.D.E.”, acronimo dell’espressione inglese “Near Death Experience”, riguardano quei fenomeni in cui pazienti dichiarati clinicamente morti guariscono e raccontano ciò che è loro successo durante il tempo in cui il loro corpo ha cessato, temporaneamente, di funzionare.
In genere, i soggetti presi in considerazione nei loro studi da ricercatori di tutto il mondo sono, nella maggior parte dei casi, coloro che hanno subìto un arresto cardio-circolatorio a causa di gravi malattie o gravi incidenti.
Le testimonianze.     Nei migliaia di casi esaminati e sperimentati da medici, psicologi e studiosi di parapsicologia, si sono rivelati dei tratti comuni che ormai sono unanimemente riconosciuti.
Durante il tempo precedente alla ripresa delle funzioni vitali, i protagonisti di questi fenomeni abbandonano il proprio corpo, pur osservando dall’esterno ciò che succede intorno a loro, attraversano
una galleria buia in fondo alla quale intravedono una luce meravigliosa, incontrano parenti, amici, familiari morti che li accolgono amorevolmente, rivedono come in un flash gli episodi più salienti della loro vita e terminano il loro percorso consapevoli che devono ritornare alla vita terrena perchè non è
ancora giunto il momento di passare ad un’altra dimensione.
E’ da precisare che le testimonianze raccolte riguardano persone appartenenti ad ambienti culturali, images (31)religiosi e sociali della più varia natura, di età e sesso diversi, credenti ed atei o agnostici e che è circa il 10% dei pazienti rianimati che ricorda l’esperienza di pre-morte.
Le teorie contrastanti.     Al loro ritorno in vita questi soggetti si sentono trasformati: non hanno più timore della morte anzi rimpiangono di essere stati rianimati, sono pervasi da un amore profondo per tutti gli esseri, riacquistano valori morali perduti o dimenticati.
Come spiegare questi fenomeni ?
Sono due, fondamentalmente, le teorie critiche e si basano l’una su un piano scientifico e l’altra su quello spirituale.
Dal punto di vista scientifico, si sostiene che in condizioni particolari (uso di farmaci, sostanze anestetiche, ecc.) il corpo umano subisce temporanee alterazioni chimiche, biologiche e neurologiche che influenzano la psiche generando quel tipo di visioni.
I sostenitori della teoria spirituale, al contrario, affermano che si è in presenza di una vera e propria presa di contatto anticipata con l’aldilà a causa della temporanea separazione dell’anima dal corpo.
E’ superfluo sottolineare che i protagonisti di questi fenomeni, appositamente interpellati, ritengono di aver vissuto realmente queste esperienze e di non essere stati condizionati da fattori endogeni od esogeni.
Ma per la scienza comune i loro giudizi non sono attendibili.
“La vita oltre la vita” di Moody.     In passato numerosi personaggi illustri hanno raccontato di aver fatto esperienze del genere, tra cui ricordiamo, a titolo esemplificativo, Jung, Platone, Hemingway, Tolstoy, Hugo.
Anche nel “Libro Tibetano dei Morti” e nella Bibbia si trovano episodi analoghi.
E’ negli ultimi 40 anni circa, però, che la pre-morte è stata fatta oggetto di uno studio approfondito e sistematico.
Il più autorevole studioso della questione è oggi considerato il medico e psicologo americano Raymond
Moody (1944).

Raymond Moody
Raymond Moody Il suo libro “La vita oltre la vita”, pubblicato nel 1975, balzò subito in vetta alla classifica dei bestsellers suscitando ovunque un’eco senza precedenti grazie, evidentemente, anche al merito di aver sconfitto o perlomeno attenuato il tabù della morte attraverso i racconti di centinaia di “reduci” da NDE.

Nonostante sia credente, però, Moody precisò di non aver mai voluto dimostrare l’esistenza della vita dopo la morte in virtù dei limiti che incontra attualmente la conoscenza scientifica.
Kùbler-Ross e la psicotanatologia.     Prefatrice di quest’opera di Moody è Elisabeth Kùbler-Ross (1926-2004) che nella presentazione del libro di “quel giovane studioso” sottolinea come il suo lavoro “coincide con le (sue) personali ricerche”.
La Kùbler-Ross, considerata la fondatrice della psicotanatologia ovvero il sostegno psicologico davanti alla morte per pazienti terminali e per i loro parenti, è un’altra attenta studiosa della materia ed è famosa per l’elaborazione delle cinque fasi di reazione alla prognosi mortale: diniego, rabbia, negoziazione,depressione, accettazione.
Fin dall’inizio della sua carriera ha sempre sostenuto che la morte non esiste ma è solo un passaggio ad una dimora più bella e l’immagine che lei dà di essa è davvero molto suggestiva: la morte
di un essere umano viene paragonata alla fuoriuscita di una farfalla dal bozzolo.
“…Il bozzolo può essere paragonato al corpo umano, che rappresenta solamente una dimora in cui si vive per un pò di tempo, e non è quindi il nostro vero Io.   Morire è il primo stadio e rappresenta solo il trasferirsi
da una dimora ormai logora (il corpo), ad un’altra più bella.   Non appena il bozzolo è in condizioni disperate, esso, per così dire, lascia libera la farfalla, cioè l’anima, che prosegue il suo percorso, entrando nel successivo stadio, il secondo, dove non si dispone più del corpo fisico, ma solo di energia psichica…”.

 

 

Elisabeth Kùbler-Ross
Elisabeth Kùbler-Ross

L’opinione di Pim van Lommel e del CICAP.     Il tentativo di dare una spiegazione del fenomeno in base al proprio sistema di credenze religiose suscita un vespaio di polemiche in ambito scientifico: un cardiologo olandese, Pim van Lommel, pubblica nel 2001 nella prestigiosa rivista medica “The Lancet”

Pim von Lommel
Pim von Lommel

i risultati di uno studio condotto su oltre 300 pazienti insieme ad alcuni suoi colleghi concludendo che le esperienze di pre-morte sono frutto dell’attività cerebrale.
In epoca precedente (2000) anche il CICAP era intervenuto nel dibattito attraverso una nota di Armando de Vincentiis per il quale le esperienze di pre-morte sono inquadrabili nell’ambito dei naturali processi psicofisiologici.
…La visione del tunnel – afferma De Vincentiis – per esempio, è prodotta da un naturale meccanismo neuropatologico in cui viene a trovarsi il cervello dopo un minore apporto di ossigeno, come può accadere in un trauma cranico, che inibisce l’attività delle cellule nervose; ne consegue quindi un restringimento del campo visivo dando così la sensazione di vedere attraverso un tunnel…”.
Sam Parnia, il medico “che fa rivivere i morti”.     Ultimo, in ordine di tempo, il contributo di Sam Parnia, primario del reparto di rianimazione all’ospedale universitario “Stony Brook” di New York.

Sam Parnia
Sam Parnia

Dal 2008, in collaborazione con il dott. Peter Fenwick ed i professori Stephen Holgate e Robert Peveler dell’Università inglese di Southampton, conduce un progetto denominato “AWARE” (AWAreness during Resuscitation ovvero “Consapevolezza durante la rianimazione”) finalizzato alla ricerca sulle NDE che risulta essere la più estesa mai prevista perchè coinvolge 25 cliniche sparse tra Usa, Europa Centrale, India, Regno Unito e Brasile.
In un’intervista rilasciata al sito online Wired nel 2014 afferma: “Finora abbiamo avuto la prova che la coscienza umana non viene annullata con la morte.   Essa continua per alcune ore dopo il decesso, nonostante sia in uno stato ibernato che noi non riusciamo a distinguere  dall’esterno…”.
Grazie all’uso di tecniche sofisticate, come la rianimazione cardiopolmonare (CPR), Sam Parnia riesce ad allungare quel confine misterioso tra vita e morte.
Cancellare la morte.    Nel suo libro “Cancellare la morte – la scienza che riscrive i confini della vita” sostiene che mentre  fino a 50 anni fa la scienza medica era solita far coincidere il momento della morte di un individuo con il momento in cui il cuore cessava di battere e si spegneva il cervello, oggi c’è ancora la possibilità di intervenire dopo quel momento purchè lo si faccia tempestivamente e prima che le cellule si danneggino.
“…Se i medici imparano a manipolare  il processo cellulare e a rallentare la velocità con la quale le cellule muoiono, noi possiamo tenerle in sospeso, risolvere il problema che ha provocato la morte della persona, far ripartire il cuore e quindi riportare in vita il paziente…”.
Dichiarazioni sconvolgenti ma rassicuranti quelle del “medico che fa rivivere i morti”, che ha deciso di studiare quei pazienti che dicono di aver vissuto strane esperienze mentre si trovavano in arresto cardiaco; pazienti che, secondo la convinzione del team di Parnia, conservano comunque ricordi e memorie.

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ALLA RICERCA DEL BIS

Dopo la convincente vittoria sul Foggia il Benevento tenta il bis contro il Messina, ancora allo stadio “Vigorito”.
Mister Auteri, che non siederà in panchina per scontare 1 turno di squalifica deciso dalla Federazione “…per comportamento gravemente scorretto verso tesserati della squadra avversaria al termine della gara..”,

L'allenatore del Benevento, Gaetano Auteri
L’allenatore del Benevento, Gaetano Auteri

ha preannunciato un corposo turn-over per consentire un idoneo riposo a qualcuno che ha giocato domenica.
Probabilmente, in campo dall’inizio o comunque nel corso della partita, ci saranno Di Molfetta, che ha scontato due giornate di squalifica, Padella, Troiani, Vitiello e Marano.   Assenti ancora gli infortunati Marotta e Mucciante nonchè lo squalificato Gori mentre sono in forse Campagnacci e Melara.
Ecco, comunque, la lista dei convocati: Calvaruso e Piscitelli (portieri); Bianco, Bonifazi, Lucioni, Padella, Pezzi, Porcaro, Som, Troiani (difensori); Ciciretti, Cruciani, De Falco, Del Pinto, Melara, Marano, Mazzarani, Vitiello (centrocampisti); Campagnacci, Cissè, Di Molfetta, Mazzeo (attaccanti).

L'allenatore del Messina, Arturo Di Napoli
L’allenatore del Messina, Arturo Di Napoli

 

Sul fronte opposto, il Messina,a differenza dei proclami  spavaldi della vigilia sbandierati dal Foggia, affronterà il Benevento con maggiore cautela:”…Vogliamo dare una continuità a quanto di buono fatto a Monopoli ma è chiaro che le difficoltà aumenteranno perchè affrontiamo una squadra costruita per vincere il campionato, una formazione di assoluto valore…”.
I “peloritani” non potranno contare sugli squalificati Parisi, Zanini e Burzigotti e sugli infortunati Gustavo e Baccolo mentre è incerta la presenza di Palumbo.    Sarà della partita, invece, Carmine Giorgione, classe ’91, centrocampista e capitano del Messina che è stato tra i migliori in campo a Monopoli, colpendo anche una traversa.    Giorgione è un sannita doc, nato a Benevento e sicuramente la sua sarà una gara vissuta con un’emozione particolare.
A dirigere l’incontro, con inizio alle ore 18,00, sarà Vito Mastrodonato, della sezione di Molfetta, coadiuvato dagli assistenti Antonello Mancino e Riccardo Fabbro, di Roma.
In programma, sempre domani, l’altro recupero Monopoli-Catania.

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GLI EXTRATERRESTRI TORNERANNO

 

La copertina del libro dello scrittore svizzero Erich von Daniken
La copertina del libro dello scrittore svizzero Erich von Daniken

“Nel nostro passato, nei milioni di anni che hanno visto svolgersi la storia della Terra, è sepolto qualcosa d’incomprensibile.   Nell’età della pietra, dài sconosciuti sono scesi a visitarci con le loro perfezionatissime astronavi.   Armi segrete, superarmi, conoscenze tecniche ancora oggi inconcepibili si annidano nell’alba dei tempi…      Abbiamo trovato batterie elettriche che risalgono a migliaia di anni fa; strani esseri in tute spaziali; numerazioni complicate: un vero arsenale di fatti enigmatici.   E’ possibile che i nostri antichi progenitori abbiano creato qualcosa che non erano in grado di creare ?   L’uomo, oggi, si sente spinto ad esplorare il futuro; ma forse la vera chiave per comprendere i misteri del nostro pianeta è sepolta nel passato, e non ce ne rendiamo conto.   Forse calpestiamo, perchè non sappiamo riconoscerle, le vestigia di una storia che è ancora tutta da scrivere.”
(dall’introduzione del libro: “Gli extraterrestri torneranno” di Erich von Daniken)

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IL BENEVENTO C’E’ !

Il capitano Lucioni alza le braccia al cielo: ha appena segnato il gol decisivo contro il Foggia
Il capitano Lucioni alza le braccia al cielo: ha appena segnato il gol decisivo contro il Foggia

La terza giornata ha registrato alcune certezze in ordine ai reali valori delle squadre accreditate per la promozione finale: tra queste il Benevento c’è.   Nel big-match contro il Foggia l’ha dimostrato con una prova di carattere e di autorevolezza pur disponendo di una formazione rimaneggiata per le numerose assenze da infortuni.   La rete “a freddo” di Lucioni ha, forse, sconvolto i piani dei “satanelli” venuti al “Vigorito” con la chiara intenzione di fare risultato ma ciò nulla toglie ai meriti della compagine sannita che oltre ad esprimere un bel gioco ha tenuto bene il campo rintuzzando gli attacchi del Foggia e mancando spesso la seconda realizzazione.
Due sono state le vittorie esterne: quella “scaccia-crisi” della Juve Stabia a Catanzaro (1-2) e del Catania su uno spento Matera (0-1).   Gli stabiesi hanno vinto e convinto palesando una ripresa di vitalità dopo due sconfitte consecutive, gli etnei al loro debutto hanno rivelato doti di solidità e cinismo, tipiche delle grandi formazioni, anche se l’handicap iniziale di 9 punti di penalizzazione costituirà un’impresa per le loro ambizioni di classifica.
Il Lecce, altra squadra favorita alla vigilia, non và oltre il pari casalingo con la sorprendente Casertana che mantiene, comunque,il primato in classifica insieme alla Paganese che ha piegato l’Andria grazie ad una doppietta di Caccavallo.

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GOL-LAMPO DI LUCIONI

L'esultanza di Lucioni dopo il gol
L’esultanza di Lucioni dopo il gol

Nonostante le assenze, il Benevento batte il Foggia grazie ad un gol di testa del difensore Lucioni dopo poco più di un minuto dall’inizio della partita.
Vittoria meritata e di carattere che conferma le capacità della squadra sannita e mette nei guai il Foggia che in tre partite ha rimediato solo un pareggio.
Ecco il tabellino della gara :
BENEVENTO: Piscitelli, Mattera, Lucioni, Pezzi, Melara (dal 74′ Bonifazi), Del Pinto, De Falco (dall’86’ Vitiello), Mazzarani, Mazzeo, Cissè, Cruciani (dal  67′ Troiani).  A disp. Calvaruso, Som, Bianco, Porcaro, Ciciretti, Campagnacci, Marano, Padella.   All. Gaetano Auteri.
FOGGIA: Narciso, De Almeda, Agostinone, Agnelli (dall’83’ Bollino), Coletti, Gigliotti, Riverola (dal 46’Loiacono), Gerbo, Iemmello, Sarno, Saint-Maza (dal 46′ Viola).   A disp. Micale, Bencivenga, De Giosa, D’Allocco, Di Chiara, Floriano, Sicurella, Lodesani.   All. Roberto De Zerbi.
MARCATORE: al 2′ Lucioni
Arbitro: Antonio Di Martino, di Teramo, coadiuvato dagli assistenti Claudio Pellegrino di Roma e Daniele Stazi di Ciampino.
AMMONITI: Mattera, De Falco, Cissè e Mazzarani del Benevento, Agnelli, De Almeda e Gigliotti del Foggia.
ANGOLI: 8 a 1 per il Foggia

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Risultati, Marcatori e Classifica

ISCHIA               – MARTINA FRANCA       2-0             Kanoutè (28′), Mancino (73′)
LECCE                – CASERTANA                  1-1             Freddi (autogol 31′), Surraco (40′)
MATERA            – CATANIA                        0-1             Scarsella (14′)
MONOPOLI      – MESSINA                       1-1             Croce (83′), Tavares (92′)
COSENZA          – AKRAGAS                       0-0
CATANZARO      – JUVE STABIA                 1-2             Razzitti (45′), Ripa (52′), Gomez (85′)
BENEVENTO      – FOGGIA                        1-0             Lucioni (2′)
MELFI                 – CASTELLI ROMANI       1-1             Giacomarro (40′), Petta (76′)
PAGANESE          – ANDRIA                         2-1            Caccavallo (22′-84′), Fissore (94′)

CLASSIFICA

N.                   SQUADRA                                     P.G.    V.    N.    P.    RETI    PUNTI
F. S.
1.            PAGANESE                                              3      2      1     0      5-3          7
2.            CASERTANA                                            3       2      1     0     3-1           7
3.             ANDRIA                                                  3       2      0     1     7-3           6
4.            ISCHIA                                                     2       2      0      0     3-0          6
5.            MELFI                                                      3       1      1      1     3-2          4
6.            BENEVENTO                                          2        1      1      0     2-1          4
7.            COSENZA                                                2        1      1      0     1-0          4
8.            LECCE                                                      3        1      1      1     3-4          4
9.            JUVE STABIA                                            3        1      0      2     2-4          3
10.         CASTELLI ROMANI                                   3        0      2      1     2-3          2
11.         MATERA                                                    3        1      0      2     1-4          1
12.         MESSINA                                                   1        0      1      0     1-1          1
13.         MONOPOLI                                              1        0      1      0      1-1         1
14.         FOGGIA                                                     3        0      1      2      2-4         1
15.         CATANZARO                                             3         0      1     2       2-4         1
16.         MARTINA FRANCA                                    3        0       1     2      1-4          1
17.         AKRAGAS                                                   2        0       1     1       0-1         1
18.         CATANIA                                                    1        1       0     0       1-0          -6

*  Catania: 9 punti di penalizzazione
*  Matera: 2 punti di penalizzazione
* Ischia, Benevento, Cosenza e Akragas: 1 partita in meno
* Messina, Monopoli e Catania: 2 partite in meno

 

 

 

 

 

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Il Cammino del Benevento

ULTIME DAI CAMPI

Karamoko Cissè: probabile il suo debutto contro il Foggia
Karamoko Cissè: probabile il suo debutto contro il Foggia

Benevento.    Ecco la lista dei 22 giocatori convocati da Gaetano Auteri per la gara contro il Foggia: PORTIERI: Calvaruso, Piscitelli;   DIFENSORI: Bianco, Bonifazi, Lucioni, Mattera, Padella, Pezzi, Porcaro, Som, Troiani;   CENTROCAMPISTI: Ciciretti, Cruciani, De Falco, Del Pinto, Melara, Marano, Mazzarani, Vitiello;   ATTACCANTI: Campagnacci, Cissè, Mazzeo.
Nella lista figurano anche Campagnacci, Padella e Marano, dati in forse fino a ieri.
Quasi certo, invece, l’ingresso in campo fin dall’inizio del guineiano Cissè, al suo esordio in campionato.
Nel Foggia l’allenatore De Zerbi non ha ancora preannunciato chi sostituirà l’infortunato Marcello Quinto.    In attacco verrà schierato il “tridente” quasi a voler marcare le intenzioni dei “satanelli”.   Del resto, lo stesso Viola, ex giallorosso, che sarà in campo fin dal primo momento, sulla scia dei colleghi Agnelli e Sarno, non nasconde le ambizioni della sua squadra:”Vogliamo vincere – ha dichiarato –  Se giochiamo da Foggia non ce n’è per nessuno”. E poi continua con uno sfogo personale:” A Benevento ho vissuto una delle esperienze più brutte della mia carriera.  Sono stato lì sei mesi ma non mi sono mai integrato…”.
Ischia.   Nell’Ischia rientrano il portiere Mirarco ed il difensore Mercadante, reduci da un infortunio. Nel Martina Franca rientra il difensore brasiliano Felipe Curcio Castaldo.  Saranno una cinquantina i tifosi pugliesi al seguito della squadra.
Lecce.   Allo stadio “Via del Mare”  l’allenatore leccese Antonino Asta non nasconde la tensione per l’arrivo della capolista Casertana, a punteggio pieno e con zero reti al passivo. “Volare basso e correre più degli avversari” è l’indicazione data ai suoi ragazzi.  Il Lecce dovrà fare a meno dei difensori Liviero, squalificato, e Cosenza, infortunato, oltre che dell’attaccante Curiale, del quale abbiamo già riferito in questo blog.  Intanto gli attaccanti De Feudis e Diop hanno recuperato ma è incerto il loro inserimento in formazione.
Nella Casertana sono in forse i difensori Negro e Diakite mentre per il centrocampista Mancosu il tecnico casertano scioglierà la riserva solo poco prima dell’incontro.
Matera.   

Gianvito Plasmati
Gianvito Plasmati

In conferenza stampa il tecnico del Matera, Dionigi, dopo lo scivolone di Andria (0-3) ha dichiarato che la sua squadra è al 60% e che bisogna diminuire le disattenzioni. Qualcuno ha fatto notare che forse all’organico serve soprattutto una punta in grado di finalizzare il gioco.
Il Catania, dopo i difensori Bergamelli e Garufo (ex Novara) ha formalizzato l’acquisto dell’attaccante Gianvito Plasmati, classe ’83: è un ritorno gradito al pubblico etneo.   Per i siciliani, così come per il Monopoli ed il Messina, è la prima partita in questo campionato.
Monopoli.  Si affrontano due formazioni al loro debutto in questo torneo.  La squadra di casa, reduce dalla vittoria in Coppa Italia, ha acquistato i portieri Pisseri e Pellegrino, il difensore Pasquale Esposito ( un ritorno il suo), il centrocampista Matteo Maresca (ex Pisa) e gli attaccanti Rosafio, Garufo e Canalini (ex Casertana).
Il Messina ha acquistato i portieri Addario e Di Stasio, il difensore Genny Russo, dall’Agropoli (serie D), il centrocampista Daniele Biondo e l’attaccante Daniele Frabotta (ex Lupa Roma).
Cosenza.   Per l’allenatore cosentino Giorgio Roselli la gara con l’Akragas rappresenta un’incognita:”E’ una squadra solida e non meritava di perdere a Matera” – ha dichiarato.    A guidare l’attacco ci sarà Arrighini mentre Corsi e Raimondi sono in forse.  Non saranno della partita gli infortunati Puterio e Di Somma.

I giocatori e lo staff dell'Akragas si improvvisano imbianchini
I giocatori e lo staff dell’Akragas si improvvisano imbianchini

L’allenatore dell’Akragas, Nicola Legrottaglie, ha annunciato molte novità in formazione.   Dopo il recupero del capitano Capuano, ha confermato il portiere Maurantonio nonostante l’errore fatale della scorsa partita.  Mancheranno, invece, Madonia e Aveni.  Ma l’ex giocatore della Juventus e della Nazionale ha fatto parlare di sè in questi giorni per l’iniziativa di far dipingere di bianco ai suoi giocatori la curva sud dello stadio Esseneto.
Voglio chiarire il perchè della mia idea: non è un’azione fatta per offendere nessuno o per accendere polemiche ma con molta sincerità voglio praticare un principio che reputo un momento di vita che la Bibbia mi ha insegnato da quando ho iniziato a leggerla, e cioè”c’è più gioia nel dare che nel ricevere”. In più credo che  questo mondo abbia bisogno di conoscere modelli di vita che siano trainanti per un cambiamento generazionale soprattutto per i giovani.  Quindi – ha concluso Legrottaglie – partendo da questo esempio con un solo obiettivo di lavoro, tutti uniti, si possono cambiare famiglie, paesi, città e nazioni”.
Catanzaro.    “Ora voglio la cattiveria agonistica” – ha dichiarato D’Urso, allenatore del Catanzaro.  Il sodalizio calabro ha acquistato di recente Davide Moi (classe ’85) ex difensore dell’Albinoleffe.
La Juve Stabia, tra le favorite alla vigilia, non ha punti in classifica avendo perso entrambe le partite iniziali. Non è un momento favorevole, il suo, visto che tra l’altro scenderà in campo con una formazione di emergenza per l’assenza dei centrocampisti Nicastro, Maiorano, De Risio e Bombagi.   In attacco, Ripa sarà probabilmente affiancato da Vella.
Melfi.   Dopo la brutta prestazione a Caserta, il Melfi cerca il riscatto contro la Castelli Romani. Tra le novità, il prestito dal Catania del centrocampista-ala Emiliano Tortolano, 25 anni, romano; l’anno scorso ha disputato col Cosenza 25 partite segnando 4 reti.
La Castelli Romani ha dimostrato finora di ben figurare e attraverso le parole del suo capitano, tra l’altro ex Melfi, Francesco Colantoni, fà sapere che a Melfi la squadra andrà con lo spirito vincente.
Pagani.   Brutta “tegola” per la Paganese che sarà priva di Deli, infortunatosi in allenamento. Siederà, invece, in panchina il neo acquisto Berardino mentre allo squalificato Rosania subentrerà forse Sorbo.
In casa Andria , salteranno l’incontro Kristo e Morra, infortunati.

 

 

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IL MONDIALE DI NOVELLA CALLIGARIS

Belgrado, 9 ottobre 1973. Novella Calligaris vince il mondiale di nuoto
Belgrado, 9 ottobre 1973. Novella Calligaris vince il mondiale di nuoto

Il 9 ottobre 1973 Novella Calligaris si laurea a Belgrado campionessa mondiale negli 800 metri stile libero  stabilendo, con il tempo di 8’52″97, il nuovo record del mondo.
La vittoria dell’ex “bambina prodigio” acquista un sapore particolare per svariati motivi.
Innanzitutto, perchè la patavina si impone in una disciplina da sempre avara di risultati per i nostri colori, poi perchè il suo successo giunge in modo forse inaspettato, ad un’età, 19 anni, considerata “avanzata” per il nuoto ed, infine, perchè (e non è cosa da poco!) si tratta pur sempre di un titolo mondiale e con un record mondiale.
Il trionfo di Belgrado rappresenta il fiore all’occhiello di una splendida carriera, iniziata nel 1969 e costellata di successi sempre più importanti e prestigiosi ed ha il grosso merito di avvicinare un maggior numero di giovani a questo sport.

COL RECORD DEL MONDO DI BELGRADO CONCLUSA
LA CARRIERA DELLA  ” BAMBINA PRODIGIO ? ”
L’ULTIMA NOVELLA
dal “ROMA” del 10 ottobre 1973
Articolo di Domenico Carratelli

Novella Calligaris
Novella Calligaris

  Cinquanta chili, un metro e sessantacinque.   Novella Calligaris, campione del mondo, è “tutta qui”.   Se si escludono gli acrobati cinesi del ping-pong e le graziose ginnaste giapponesi, Novella è il più leggero e minuto campione del mondo che sia mai esistito.   Piombata tra i colossi del nuoto mondiale sembrava soltanto la loro “mascotte”.   Salita sul podio più alto a Belgrado, le rivali della pedana più bassa hanno continuato a sovrastarla.   Quando cominciò a segnare tempi di rilievo a Monaco, Novella fece dire a Shane Gould che “quella ragazzina italiana avrebbe fatto tanta strada”: Shane si sentiva un pò vecchia coi suoi quindici anni, ma accreditava tredici alla Calligaris.   Nessuno disse all’americana che Novella di anni ne aveva diciotto, tre in più di Shane.   Oggi Novella ha diciannove anni.   Per il nuoto, nonostante le apparenze, non è più una giovanissima.   Kornelia Ender, la nuova “stella” mondiale, ha quattordici anni.   Keena Rothammer ne ha sedici.   La bambina del nuoto mondiale è proprio la meno bambina di tutte.   Belgrado, la tappa più bella, è stata forse l’ultima tappa.   Al suo rientro in Italia, dalla Jugoslavia, Novella ieri non ha detto nulla sul suo futuro agonistico.   Montreal e Giochi olimpici del 1976 sono troppo lontani.   Gli “europei” dell’anno prossimo ?  Ma quali prospettive potrebbero offrire dopo il record del mondo di Belgrado ?   Anche Buby Dennerlein, l’allenatore, è stato molto vago.   Ha detto solo di non voler influenzare le decisioni che Novella dovrà prendere da sola.   E’ parso di capire che Dennerlein difficilmente riavrà la sua “pupilla” nella formazione azzurra.   Propositi di rinuncia già ce n’erano stati a

La Calligaris in piena azione
La Calligaris in piena azione

 

 Monaco.  Le medaglie olimpiche come ultimo traguardo.   Poi i risultati (una medaglia d’argento e due di bronzo) non avevano completamente soddisfatto la Calligaris.   Sentiva di poter fare di più.   Ma le gare di Monaco capitarono in un periodo delicato per il suo corpo di donna.   Fu la rabbia segreta di Novella che la rese più scontrosa del solito.   L’organizzazione dei primi campionati del mondo di nuoto le aprì la prospettiva di raggiungere, un anno dopo, il traguardo massimo che era mancato a Monaco: il record del mondo nel mezzofondo.   Lei, la più piccola, in difficoltà nella virata (ce ne sono da fare quindici negli ottocento metri), aveva questo traguardo mostruoso, quello della gara più massacrante, sotto i nove minuti.   A Monaco, Keena Rothammer, acquattata a lungo in

Un primo piano di Novella Calligaris
Un primo piano di Novella Calligaris

terza posizione, aveva finito col “macinare” tutto, uscendo alla distanza, travolgendo persino Shane Gould.   Novella fu terza, dopo avere condotto per metà gara.   Fu una serata frastornante nella piscina  elettronica di Monaco.   Novella neanche sembrava contenta, eravamo più contenti noi sul bordo della piscina con Buby Dennerlein.   C’era qualcosa di incompiuto nell’aria.   Ed era, incompiuta, quella gara alla quale Novella voleva chiedere di più, forse per smetterla col nuoto, con gli allenamenti massacranti, i sacrifici, il personaggio, i record, le interviste.   E invece, Monaco rinviava tutto di un anno.   Senza record, Novella non avrebbe mai smesso.   Figurarsi; una che aveva cominciato a fare del nuoto agonistico  per scommessa, un tipo così non avrebbe mollato senza aver vinto la scommessa più grossa, quella con se stessa, col limite mondiale.   Ancora un anno di piscina, cinque o sei chilometri al giorno di nuoto, ilcronometro, Buby sul bordo a controllare, i giornali, la federazione.   Nata per nuotare, scrivevano i giornali.   Ma forse la “prigione d’acqua” cominciava a “pesare” sulla ragazzina di Padova i cui orizzonti non sono mai stati racchiusi nei cinquanta metri d’acqua al cloro di una piscina, anche se il personaggio intravisto attraverso i

Novella Calligaris, "bambina-prodigio"
Novella Calligaris, “bambina-prodigio”

colloqui “a singhiozzo” coi giornalisti faceva proprio pensare  ad una ragazzina che vivesse solo di nuoto.   La verità è che poco, pochissimo si riusciva a tirar fuori dalla sua vita privata.   Ma il “mostro” è meno mostro di quanto possa sembrare, e ad aggraziarlo, comunque, è sempre quel suo fisico di Cenerentola, quel suo sembrare, più che una campionessa del mondo, la “mascotte” della campionessa del mondo.   Alcune indiscrezioni frivole non hanno mai “scoperto” abbastanza questo “pesciolino” mondiale che è Novella Calligaris.   Una ragazza misteriosa nonostante il suo visetto semplice ?   Piuttosto, una lumachina ben racchiusa nel suo guscio salvo ad uscirne di prepotenza allo sparo di uno starter.   Forse, la “vera” Novella Calligaris la conosceremo quando avrà proprio “chiuso” col nuoto e chissà poi se potremo proprio soddisfare questa nostra curiosità, diciamo di tifosi, che Novella ha così ben stuzzicato certamente senza volerlo, senza metterci alcuna malizia, col suo comportamento più naturale, solo un pò a dispetto.   Se ne vorrebbe conoscere di più di questa ex ragazzina prodigio, oggi campione del mondo, anche per vederci chiaro in un “fenomeno”, in questo fenomeno che si chiama Novella Calligaris, primatista del mondo, un traguardo che il nuoto italiano non aveva mai toccato, nè ai tempi del romano Paolo Pucci, nè mai, e che ha toccato col personaggio più a sorpresa, fuori da ogni “regola”, anche se è molto buffo da noi parlare di “regole” in certi sport dove improvvisiamo soltanto e, ben che ci vada, un Carlo Pedersoli diventa Bud Spencer.   Novella – miracolo Novella “costruita” ?   Rimarrà un mistero agonistico e, certo, il suo carattere un pò “tedesco”, la sua tenacia, i suoi sacrifici “a lunga durata” non rappresentano la “ricetta sicura” di come si diventa campioni del mondo.   Sarebbe troppo facile anche in un Paese come il nostro, così poco tenace e disposto al sacrificio.   Ha fatto tutto la natura o il caso ?   Novella era solo una bimba gracilina, perciò fu mandata in piscina “ad irrobustirsi”.   Guarda un pò: la natura ci entrerebbe proprio “di traverso”.  E’ stato proprio per “correggere la natura” che si è scoperto il

Novella Calligaris sul podio ai Giochi Olimpici di Monaco di Baviera del 1972
Novella Calligaris sul podio ai Giochi Olimpici di Monaco di Baviera del 1972

fenomeno.   Indubbiamente, Novella non è uscita da alcuna catena di montaggio, nè dalla prodigiosa catena di montaggio australiana, nè da quella di Santa Clara in California, la catena di montaggio della Babashoff, della Rothammer, della Harshberger, le cavallone del mare.   Resta perciò un fenomeno, forse irripetibile in un paese così avaro di autentici campioni, ma certamente un fenomeno che contribuirà ad esaltare un maggior numero di giovani in quegli sport dove la popolarità e il successo non sono facili e perciò questo fenomeno Calligaris favorirà almeno una più fortunata selezione (ma le piscine?).   Il fatto, ora, è che siamo campioni del mondo con una “bambina” di Padova e una “mammina” milanese, con la Calligaris degli 8’52″”07 di Belgrado e con la Pigni del 4’29″5 sul miglio.   E anche questo è tutto da spiegare, e non si spiega certo col movimento femminista.   Siamo, alla fine, un paese sportivamente “irregolare”, con fenomeni isolati per mancanza di una “base” seria.   E l’uomo ?   Questo (sportivamente) sconosciuto, direbbe un famoso scrittore.   Seduti in poltrona, siamo lì a sgolarci davanti al “video” per la Novella in calottina bianca che fa ottocento  metri di bracciate e “straccia” le tedescone e le balene americane.   A commento delle telecamere da Belgrado, un giornale ha scritto:”Abbiamo nuotato con Novella ottocento interminabili metri”.   pare vero !   A quest’ora, questo popolo di sportivi starebbe tutto dal dottore…

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Il Cammino del Benevento

FOGGIA SPAVALDO AL VIGORITO

Vincenzo Sarno
Vincenzo Sarno

Dopo le recenti dichiarazioni di Cristian Agnelli, un altro autorevole esponente del Foggia, il centrocampista Vincenzo Sarno, esterna pubblicamente la convinzione di una brillante affermazione della sua squadra domani a Benevento:”…non abbiamo timore e andremo al Ciro Vigorito a giocarci le nostre carte.  L’unica cosa che ci manca sono i tre punti, speriamo di ottenerli…”. (Ottopagine.it).
Intanto, in casa giallorossa, dopo lo sfogo dell’allenatore Auteri per un calendario che prevede tre partite in soli sei giorni, il big-match è atteso con fiducia ma senza spavalderia.
L’entusiasmo, ovviamente, non manca.  Basti pensare che il numero degli abbonamenti è salito a quota 1.618 e c’è chi giura su un superamento del record dello scorso anno (1.770).
Sul fronte tattico, ci si aspetta una gara a viso aperto visto che entrambe le formazioni non amano soluzioni difensivistiche.
Nel Benevento è probabile il debutto del guineiano Karamoko Cissè in sostituzione dell’infortunato Marotta ma la formazione sarà ancora rimaneggiata: oltre agli squalificati Gori e Di Molfetta, mancheranno ancora Mucciante e Campagnacci e sono in forse Padella e Marano, vittime di un leggero infortunio in allenamento.

Emanuele Padella
Emanuele Padella

Nel Foggia mancherà Quinto per infortunio ed è prevista la presenza di Viola nello schieramento iniziale.
Sarà sicuramente della partita il pericoloso Iemmello, vice-cannoniere l’anno scorso con 16 reti, che già è andato a segno in questo campionato.
Da segnalare, infine, una notizia dell’ultim’ora che non farà certo piacere ai tifosi beneventani: la società giallorossa è stata deferita per non aver presentato la fideiussione entro i termini previsti.  Rischia un punto di penalizzazione in classifica.   Il ricorso avverso la probabile decisione si baserà sicuramente sulla circostanza che il Benevento ha comunque depositato la somma di 400.000 euro in assegni circolari pur in mancanza della fideiussione.

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Esoterismo

Viaggio tra i medium – ROBERTO SETTI E IL CERCHIO FIRENZE 77

Roberto Setti
Roberto Setti

 

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Un circolo, una storia.   Il “Cerchio Firenze 77” è un gruppo di amici, parenti e conoscenti che per circa quarant’anni tiene sedute spiritiche comunicando con l’aldilà e fornendo prove impressionanti della presenza di entità con le quali entrano in contatto attraverso un medium di eccezionali capacità medianiche.
L’origine del nome.    Il nome del circolo non ha niente a che vedere con una data, come si potrebbe pensare ad un primo esame.
Luciana Campani Setti, sorella di Roberto, ne chiarisce l’origine nel libro:”Oltre il silenzio”:
Per una serie di motivi decidemmo di chiamare il nostro Gruppo “Cerchio Firenze 77”.   Il sette è il numero fondamentale del modulo
images (28)del nostro cosmo – così ci avevano detto le Guide -; Roberto, Luciana, Carchio, Firenze sono parole di sette lettere, il nostro cognome è Setti, noi cinque della famiglia siamo nati in giorni col numero sette: Roberto il 7 novembre, Ruggero il 27 settembre, la mamma il 17 gennaio, il babbo il 17 luglio.   Inaspettatamente, poi, il nostro primo libro – edito dalle Edizioni Mediterranee – è uscito nel novembre del 1977.   La medianità di Roberto è durata 37 anni e nove mesi…”.
Roberto Setti, l’anima del Gruppo.    Il fulcro attorno a cui ruota tutto il Gruppo è Roberto Setti che scopre di essere medium non ancora sedicenne: l’occasione è data da una seduta fortemente voluta dalla madre che non si rassegna alla morte prematura del figlio Ruggero avvenuta il mese prima e, incoraggiata da una parente che ha già avuto esperienze del genere, spera di entrare in contatto con la sua anima.
Dopo pochi minuti il tavolo si alza e batte dei colpi inducendo i presenti a smettere.
Qualche pomeriggio seguente, gli stessi partecipanti decidono di ripetere l’esperimento senza la presenza di Roberto ma non succede nulla.
Allora, su sua insistenza, decidono di coinvolgere nuovamente il ragazzino nella catena qualche giorno dopo ed è a questo punto che accade qualcosa di straordinario: il tavolo si solleva come la prima volta e l’entità presente indica chiaramente Roberto come medium rivelandosi l’anima di Ruggero con dettagli inequivocabili.
Nel 1947 Roberto ha la sua prima trance ad incorporazione e con gli occhi chiusi inizia a parlare con voci diverse dalla sua.
Da allora l’attività medianica non presenta interruzioni ed il Gruppo è costretto

Uno dei libri pubblicati dal Cerchio Firenze 77
Uno dei libri pubblicati dal Cerchio Firenze 77

col passare del tempo a selezionare le tantissime richieste di partecipazione alle sedute  provenienti da tutt’Italia.
I fenomeni sono sempre più sconcertanti: apporti, levitazioni, profumi, messaggi telepatici e, soprattutto, una decina di Spiriti-Guida, ognuno con propria personalità e propria voce attraverso la bocca del medium: Dali, Kempis, Claudio, Teresa, Fratello Orientale, Veneziano, Lilli, Michel, Alan.
Il contenuto dei messaggi.    Parecchie persone sono disposte a pagare pur di partecipare alle sedute ma Roberto Setti si rifiuta sempre di ricavare il minimo beneficio dai suoi prodigiosi poteri.
Nel corso del tempo il Circolo decide di registrare con un magnetofono le conversazioni che si hanno durante le sedute e di pubblicare libri contenenti i messaggi e gli insegnamenti che le Guide desiderano comunicare tramite Roberto.
Questi ultimi esprimono terorie di grande spessore esoterico che vanno dal senso della morte e dell’aldilà alla libertà, dal destino ai concetti del bene e del male e sono ancora oggi oggetto di studio e di approfondimento.
La malattia, Broussais, la morte.    Sul finire degli anni Settanta Roberto inizia ad avvertire malesseri e problemi fisici che lo inducono a limitare gli appuntamenti medianici.
In uno di questi, comunque, la Guida Michel invita il Gruppo a scattare delle foto sul volto di Roberto: la Polaroid, anche senza flash, immortala Francois Broussais, un medico dell’Armata di Napoleone che sarà sempre presente in tutte le sedute.
Il 29 febbraio 1984 una fatale sclerosi amiotrofica pone fine all’esistenza terrena di Roberto Setti, considerato negli ambienti del paranormale uno dei medium più potenti di tutti tempi.

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Il Cammino del Benevento

ANTICIPI E POSTICIPI

images (26) La Lega Pro ha apportato alcune modifiche agli orari di alcune gare in programma per la terza giornata:

Catanzaro – Juve Stabia    si giocherà alle ore 17,00 anzichè alle 17,30
Cosenza – Akragas            si giocherà alle ore 16,00 anzichè alle 14,00
Ischia – Martina Franca    si giocherà alle 14,30 anzichè alle ore 15,00

Preannunciato anche il programma relativo alla quarta giornata di campionato: tra le altre, la gara Fidelis Andria – Benevento si giocherà sabato 26 settembre alle ore 15,00.