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Il Cammino del Benevento

ANCHE LA MALASORTE CONDANNA IL BENEVENTO, SCONFITTO A FROSINONE (1-0) – Un dubbio rigore regala il successo ai ciociari – Buono l’esordio in maglia giallorossa del neo-acquisto Pettinari – Evidenziato nel Benevento il “male d’attacco” – “Stregoni” sempre piu’ giu’ in classifica –

Ancora una sconfitta per il Benevento. Ancora una beffa della sfortuna che condanna i giallorossi grazie ad un rigore concesso dal direttore di gara con una..larghezza di maniche al termine di una gara povera di emozioni e giocata al piccolo trotto da entrambe le formazioni.
Dal capolista ci si aspettava di piu’ in ragione del fattore campo e, soprattutto, del divario di forma che attraversano le compagini. Invece, la squadra di mister Grosso, ad eccezione dei primi minuti di gioco, ha stentato a trovare varchi nella difesa avversaria evidenziando, vieppiu’, limiti a centrocampo dove Schiattarella ed Acampora, in particolare, hanno retto bene il confronto offrendo sprazzi di bel gioco e di servizi per gli avanti che, di contro, anche oggi non si sono mostrati all’altezza della situazione.
Il neo-acquisto Pettinari ha fatto quel che ha potuto ma, vista la pochezza di Simy, lontano anni luce dalla sua fama di goleador e di trascinatore, non ha trovato una idonea collaborazione.
Il “male d’attacco” del Benevento, che si trascina, ormai, dall’inizio del campionato, e’ il difetto peggiore dei sanniti e puntualmente li punisce anche quando, in questa come in altre occasioni, non lo merita: del resto, nel calcio vince la squadra che segna piu’ gol e, purtroppo, da questo punto di vista, non c’e’ alcun dubbio che la formazione di mister Cannavaro non sa segnare e, di conseguenza, non puo’ pretendere di vincere e risalire la classifica fino a quando gli uomini che ha a disposizione si chiamano Simy, Ciano, La Gumina che la porta proprio …non la vedono.
Certo, il Frosinone non ha fatto molto per meritare il successo ma il Benevento non puo’ sperare di migliorare la classifica affidandosi alla fortuna: chi di dovere ha avuto tutto il tempo per rimediare agli errori commessi nel mercato estivo ma, a tutt’oggi, salvo “miracoli” dei prossimi due giorni che mancano alla chiusura del mercato invernale, si e’ fatto poco, molto poco, per il potenziamento dei quadri.
Venendo alla cronaca della partita, il nostro taccuino ha segnato solo pochi appunti al riguardo.
Nel primo tempo, una partenza “sprint” del Frosinone con una pressione costante nei primi cinque minuti ha fatto presagire un andamento molto promettente per i padroni di casa che, specie dalla fascia sinistra con Frabotta, mettevano in apprensione la difesa beneventana. In questa fase, Caso e Moro insidiavano la rete di Paleari con tiri da ottima posizione che, comunque, non centravano lo specchio della porta.
L’occasione migliore, pero’, capitava al Benevento al 28′ con il terzino El Kaouakibi che approfittava di un errore a centrocampo dei frusinati e si presentava tutto solo davanti a Turati ma, a porta sguarnita, mandava fuori incredibilmente.
Il secondo tempo era ancora piu’ scarno di emozioni.
Il punteggio, anche per la scarsa vena dei giocatori, sembrava destinato ad inchiodarsi sullo 0 a 0.
Da registrare solo un tiro di Pettinari alto sulla traversa al 5′ ed un altro di Lulic al 12′ che raccoglieva una corta respinta della difesa e dal limite calciava fuori.
A dieci minuti dalla fine l’episodio che decideva l’incontro: il pallone rimbalzava in area e finiva sul braccio di Foulon che poi respingeva, il fallo era chiaramente involontario ma l’arbitro decretava la massima punizione. Dal dischetto Borrelli insaccava.
Il finale del Benevento era generoso ma sterile,  ma al 95′ gli “stregoni” hanno sfiorato il pareggio:
su punizione dalla sinistra, il portiere Paleari, spintosi anche lui in attacco con la forza della disperazione, provava ad imitare il collega Brignoli (quello del rocambolesco pareggio col Milan) e colpiva al volo ma trovava pronto alla parata l’estremo difensore avversario.
Era l’ultimo brivido di una partita costata cara, troppo cara, ad un Benevento che, nonostante tutto, non meritava di perdere.
IL TABELLINO
FROSINONE – BENEVENTO 1-0  (0-0)
FORMAZIONI:
Frosinone –
Turati, Monterisi (dall’84’ Sampirisi),  Frabotta, Ravanelli, Lucioni, Rohden (dal 57′ Garritano), Caso (dal 57′ Baez), Mazzitelli, Moro (dall’84’ Bocic), Insigne (dal 76′ Borrelli), Lulic.
All. Fabio Grosso.
Benevento – Paleari, El Kaouakibi, Veselj, Acampora (dall’88’ Koutsoupias), Capellini, Pastina (dall’82’ Ciano), Foulon, Tello (dall’89’ Improta), Pettinari, Schiattarella (dal 67′ Viviani)), Simy (dal 67′ La Gumina).  All. Fabio Cannavaro.
Arbitro: Niccolo’ Baroni di Firenze
Rete: Borrelli (81′ rigore)
Note: Ammoniti Pastina (17′), Veselj (45′), Mazzitelli (48′), Ravanelli (50′), El Koaukibi (53′), Lucioni (59′), Bocic (93′)Frosinone-Benevento 1-0. L’esultanza di Borrelli dopo il gol su rigore.

 

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DUE EX CONDANNANO IL BENEVENTO AD UNA IMMERITATA SCONFITTA (1-2) – “Stregoni” sfortunati, beffati al 94′ da Puscas dopo il momentaneo pareggio di Tello alla rete di Coda – I tifosi della Curva Sud entrano allo stadio solo nel secondo tempo in segno di protesta – Palo colpito da Gudmundsson nel primo tempo –

Una vera beffa per il Benevento che, a pochi secondi dalla fine, dopo aver messo continuamente alle strette il Genoa nella ripresa, subisce la rete decisiva grazie ad un errore di Improta e di una difesa sguarnita.
Una partita dai due volti con un primo tempo di marca genoana ed una ripresa gagliarda del Benevento a cui e’ mancato, come al solito, il finalizzatore delle numerose azioni da gol create.
I minuti iniziali della gara vedono i giallorossi costantemente proiettati verso la difesa avversaria ma e’ il Genoa, comunque, a passare al 12′ con l’ex Coda che riceve un passaggio da Gudmundsson al centro dell’area e fulmina Paleari con un tiro angolato.
Il Benevento reagisce al 18′ con il terzino El Kaouakibi che conclude una bella azione personale con un tiro a lato da buona posizione.
E’ solo un lampo perche’ i liguri continuano ad avere padronanza territoriale e gestiscono indisturbati il vantaggio.
Per dieci minuti, dal 20′ al 30′, il Genoa sfiora per tre volte il raddoppio.
Al 20′ Coda si libera bene in area e calcia, il pallone finisce di poco fuori.
Due minuti dopo un forte tiro di Dragusin e’ intercettato in area da Aramu il cui tiro lambisce il palo.
Al 30′ la migliore occasione da gol per il Genoa per chiudere la partita: ancora Coda protagonista con un passaggio per Gudmundsson che da ottima posizione tira a colpo sicuro, la palla colpisce il palo interno a portiere battuto, poi la difesa allontana.
Al 37′ Schiattarella “pesca” El Kaouakibi che dal limite sparacchia il pallone altissimo sulla traversa.
Al 41′ Acampora s’impossessa della sfera dal limite della propria area di rigore, semina un paio di avversari e poi serve in area Karic che tira addosso ad un difensore e l’azione sfuma.
Un minuto dopo un veloce contropiede del Genoa mette Coda in condizione di indirizzare la palla verso lo specchio della porta da ottima posizione, Paleari con le dita tocca quel tanto che basta per deviare in corner, l’arbitro non si accorge del tocco del portiere e non concede l’angolo.
Sul finire del primo tempo, su cross dalla sinistra, Aramu colpisce di testa sotto porta, la difesa giallorossa si salva in angolo.
Nel secondo tempo la musica cambia totalmente: il Benevento cambia volto ed al 13′ coglie il frutto del suo “forcing” pervenendo al pareggio: il nuovo entrato Tello raccoglie dal limite una respinta della difesa, stop della sfera, controllo e fiondata vincente.
La rete di Tello galvanizza i padroni di casa che lottano su tutti i palloni e si spingono costantemente in attacco alla ricerca del gol-vittoria, stimolati anche dai tifosi della Curva Sud che, dopo l’assenza sugli spalti nel primo tempo in segno di protesta per le deludenti prestazioni della loro squadra, dall’inizio della ripresa fanno sentire la loro voce.
Importanti azioni da gol non se ne vedono tante perche’ al Benevento manca l’attaccante puro in grado di finalizzare le occasioni migliori ma la spinta propulsiva dei giallorossi e’ generosa e rabbiosa nello stesso tempo.
Il gol per il Benevento sembra nell’aria ma al 4′ di recupero arriva invece, inaspettato e crudele, quello del Genoa: un,ingenuita’ di Improta favorisce Sabelli che crossa al centro per la testa di Puscas che insacca senza alcun ostacolo davanti a lui.
Una vera e propria beffa per il Benevento che scivola ulteriormente in fondo alla classifica. Per il Genoa tre punti preziosi per la scalata alla serie A.
Benevento – Genoa 1-2 – Puscas esulta dopo il gol

IL TABELLINO
BENEVENTO – GENOA 1-2 (0-1)
FORMAZIONI:
Benevento –
Paleari, El Kouakibi, Veselj, Pastina, Capellini, Acampora, Karic (dal 46′ Tello), Ciano ( dal 46′ Simy), Forte (dal 78′ La Gumina), Schiattarella ( dal 69′ Viviani), Improta.  All. Cannavaro.
Genoa – Martinez, Sabelli, Criscito, Dragusin, Vogliacco ( dal 79′ Matturro), Ilsanker, Gudmundsson (dal 64′ Sturaro), Aramu (dal 79′ Yalcin), Coda (dal 70′ Puscas), Badelj (dal 64′ Strootman), Frendrup.
All. Gilardino.
Arbitro: Marco Serra di Torino
Reti: Coda (12′), Tello (58′), Puscas (94′)
Note: Ammoniti Ilsanker, Forte, Tello, Sabelli, Improta, Schiattarella, Sturaro

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BENEVENTO RAGGIUNTO ALL’89’ (1-1) – Vaisanen in mischia beffa gli “stregoni” – Non basta un grande Schiattarella – Ciano, su rigore, segna il suo primo gol in maglia giallorossa –

Pur non disputando una grande partita, il Benevento sfiora il colpaccio a Cosenza e viene raggiunto sul pari ad un minuto dalla fine.
Alla vigilia dell’incontro il pareggio sarebbe stato sicuramente ben accetto ma, visto l’evolversi della gara, gli “stregoni” hanno molto da recriminare per una vittoria meritata e mancata nel finale per una disattenzione della difesa.
Peccato, perche’ fino al momento della segnatura del difensore Vaisanen gli uomini di mister Cannavaro tengono bene il campo e non rischiano nulla, anzi mancano il raddoppio un minuto prima con Farias che, servito alla perfezione da Schiattarella (maiuscola la sua prova!), si fa’ rimpallare il pallone da un avversario in area da ottima posizione.
La contesa tra le due squadre non e’ tra quelle belle a vedersi, specie nel primo tempo, davvero scarso di emozioni.
La prima azione degna di nota arriva al 16′ per merito di Voca che in area, da posizione angolata, impegna Paleari in una parata non difficile.
Il Benevento risponde al 22′ con La Gumina che conclude un veloce contropiede con un tiro debole e centrale da poco entro l’area che Micai, neo acquisto, neutralizza facilmente.
Al 31′ il Benevento passa: su cross di Ciano dalla destra, Martino respinge con un braccio in piena area di rigore. L’arbitro decreta il “penalty” che lo stesso Ciano trasforma con un tiro centrale che Micai sfiora con un piede senza possibilita’ di parata.
Cinque minuti dopo un tiro dal limite di Koutsoupias e’ deviato in corner dal portiere.
Tutto qui il primo tempo. Le squadre vanno negli spogliatoi con il Benevento in vantaggio senza troppi sforzi.
All’8′ un cross di Martino senza grosse pretese effettua una strana parabola che scavalca Paleari e colpisce la traversa.
Al 15′ il Benevento ha una buona occasione per raddoppiare: Glik su punizione lancia in profondita’ La Gumina che entra in area e da ottima posizione calcia in diagonale, il pallone accarezza il palo e finisce a lato.
Dopo un tiro di Karic dalla distanza al 29′ che Micai para, un minuto dopo, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Schiattarella raccoglie dal limite ed in acrobazia sfiora la traversa.
E’ ancora la squadra sannita ad impensierire la retroguardia cosentina al 31′ con un tiro di Ciano, servito da Simy, entrato pochi minuti prima a sostituire La Gumina, che Micai para senza difficolta’.
Al 43′ gli “stregoni” vanno ancora vicini al gol: Schiattarella “pesca” bene in area Farias che da ottima posizione “spara” su un difensore e l’azione sfuma. Gol mancato, gol per l’avversario. Una regola non scritta che funziona spesso.
Sul rovesciamento di fronte,infatti,  il Cosenza guadagna un calcio d’angolo, la palla spiove in area e finisce sui piedi dell’avanzatissimo terzino finlandese Vaisanen che, in mischia, tutto solo, la spinge facilmente in rete.
Una vera beffa per Schiattarella e compagni che nei 4′ di recupero concessi da Camplone, poi divenuti cinque, provano a cogliere il successo pieno, senz’altro meritato. L’ultimo brivido lo crea il nuovo entrato Forte il cui tiro da distanza ravvicinata e’ parato da Micai.
Finisce 1 a 1, un pareggio che forse non serve a nessuna delle due squadre per allontanarsi dalla difficile posizione di classifica.
IL TABELLINO
COSENZA – BENEVENTO 1-1 (0-1)
FORMAZIONI:
Cosenza –
Micai, Rispoli (dal 72′ Cortinovis), Vaisanen, Meroni, Martino (dal 56′ La Verdera), Kornvig (dal 70′ D’Urso), Brescianini (dal 56′ Merola), Voca, Florenzi, Nasti, Larrivej (dal 77′ Zilli). All. Viali.
Benevento – Paleari, El Kaouakibi, Foulon, Veselj, Glik, Koutsoupias (dall’81’ Kubica), Karic (dal 92′ Forte), Ciano (dall’81’ Farias), La Gumina (dal 70′ Simy), Schiattarella, Improta.  All. Cannavaro
Arbitro: Giacomo Camplone di Pescara
Reti: Ciano (rigore 31′), Vaisanen (89′)
Note: Osservato un minuto di raccoglimento prima della partita per onorare la memoria di Gianluca Vialli, recentemente scomparso. Ammoniti Foulon (18′), Nasti (24′), Meroni (73′), Voca (81′), La Verdera (92′). Recupero: 2′ nel primo tempo, 5′ nel secondo tempo.
Cosenza – Benevento 1-1. Il rigore trasformato da Ciano.