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Letteratura Universale

IGNAZIO SILONE, SCRITTORE E INTELLETTUALE ANTIFASCISTA – Nel 1978 la scomparsa dell’Autore di “Fontamara” –

Il 22 agosto 1978 moriva, in una clinica di Ginevra, all’età di 78 anni, lo scrittore Ignazio Silone.
Dopo aver studiato per alcuni anni in seminario, Silone si dedicò all’attività  politica e nel 1921 fu tra i fondatori del Partito Comunista, dal quale fu espulso nel 1930 per la sua dissidenza con la linea stalinista.
A causa dei suoi ideali antifascisti, fu costretto a rifugiarsi all’estero dove si avvicinò alla letteratura e riscosse i primi successi con una serie di opere che affrontavano tematiche sociali all’interno della forma narrativa del romanzo.
Dopo la rottura con il partito comunista fu osteggiato dalla critica italiana nel secondo dopoguerra. Egli continuò il suo impegno politico dapprima nelle fila del Partito Socialdemocratico e poi in quelle del PSI e del PSU ma con poche soddisfazioni.
Solo tardivamente la sua arte venne riconosciuta dalla grande critica italiana, ad eccezione di quella di ispirazione marxista, quando pubblicò il romanzo “Uscita di sicurezza” mentre all’estero da tempo le sue opere avevano goduto di importanti e numerosi apprezzamenti.
Nel 1968 gli venne conferito il Premio “Super Campiello” per il libro “L’avventura di un povero cristiano“.
Il suo capolavoro letterario fu il romanzo “Fontamara“, pubblicato nel 1933 a Zurigo, la storia di umili contadini (“cafoni”) in lotta contro uomini potenti per la deviazione di un corso d’acqua che irrigava le loro campagne. “Fontamara” fu un caso letterario emblematico per la coraggiosa denuncia della condizione di povertà ed ingiustizia in cui vivevano le classi sociali subalterne. Esso ricevette ben 10 candidature al Premio Nobel per la letteratura tra il 1946 ed il 1963 e fu tradotto in innumerevoli lingue.
Ignazio Silone è sicuramente da annoverare tra gli intellettuali italiani più conosciuti e letti nel mondo.