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Letteratura Universale

Il tempo nella poesia – N. 3 PABLO NERUDA

index  Il nuovo sonetto a Elena

Quando tu sarai vecchia, bimba (Ronsard già te lo disse)

     ricorderai quei versi che io recitavo.

     Avrai i seni tristi d’aver cresciuto i figli,

     gli ultimi germogli della tua vita nuova…

     Io sarò così lungi che le tue mani di cera

     areranno il ricordo delle mie rovine nude.

     Comprenderai che può nevicare in Primavera

     e che in Primavera le nevi son più crude.

     Io sarò così lungi che l’amore e la pena

     che prima vuotai nella tua vita come un’anfora piena

     saran condannati a morire tra le mie mani…

   E sarà tardi perchè se n’è andata la mia adolescenza,

tardi perchè i fiori una volta danno essenza

e perchè anche se mi chiamerai io sarò così lungi…

 

Nel tempo che passa si manifesta l’amarezza dell’inappagato.

Unica realtà è il ricordo, che lacera nel profondo dell’animo.