Non è nostro costume giustificare una sconfitta scaricando le colpe sulla direzione arbitrale ma stasera il sottoscritto ha avuto netta la sensazione che il campionato del Benevento è “la cronaca di una morte annunciata” perchè chi tira le fila del torneo sembra abbia già deciso che i giallorossi non meritino la serie A.
Tale consapevolezza nasce da lontano in quanto troppi episodi nel corso dell’odierno campionato hanno ingenerato nella coscienza di chi scrive la convinzione che le “grandi” devono essere aiutate in danno delle “piccole”, specie se sono delle matricole che non hanno alcun “peso politico” in Lega.
Il grido d’allarme lanciato in svariate occasioni è stato, però, troppo debole e sporadico e non ha inciso sull’orientamento dei “potenti” di turno.
Fà rabbia scrivere queste cose e chi legge spero scuserà la foga, forse eccessiva, del misero autore preso dalla passione per la Strega ma l’arbitraggio visto stasera non è stato certamente all’altezza della situazione, tutt’altro: punizioni a senso unico, così come le ammonizioni e le espulsioni, falli non puniti, gioco interrotto ad arte senza concessione della regola del vantaggio e poi, la classica ciliegina sulla torta, un rigore sacrosanto negato a Cataldi nel secondo tempo che avrebbe sicuramente cambiato il volto della partita, fino ad allora nelle mani del Benevento.
Nel secondo tempo la musica non è cambiata perchè per i primi 20′ di gioco è stato ancora il Benevento ad avere le migliori occasioni per concludere a rete. L’ultima, in ordine di tempo, l’ha avuta Coda che dopo un’azione personale, ben lanciato da Viola, ha calciato alle stelle da buonissima posizione.
Dopo la rete sfiorata da Coda, il direttore d’orchestra ha imposto la propria musica: l’arbitro Pairetto, infatti,ha lasciato correre su un fallo netto di Ranocchia su Cataldi in piena area di rigore: il “penalty” era indiscusso con la conseguenziale, inevitabile espulsione di Ranocchia quale ultimo uomo tra l’altro già ammonito. Per Pairetto, però, non c’era fallo così come non lo era stato nel primo tempo quello commesso da un difensore interista su Sandro.
Il Benevento ha accusato il colpo e, nel giro di tre minuti, così come era accaduto nella trasferta col Torino, è capitolato sotto i colpi dei difensori neroazzurri Skriniar e Ranocchia che hanno rifilato un uno-due incredibile per la colpevole “distrazione” di Puggioni e compagni.
A questo punto per l’Inter è divenuto tutto più facile, specie dopo l’espulsione di Viola per doppia ammonizione da parte di Pairetto, forte con i deboli e debole con i forti.
L’Inter si è aggiudicata l’intera posta in palio, com’era nelle previsioni della vigilia, ma non può andar fiero di una vittoria favorita dall’ “aiutino” dell’arbitro.
Dal canto suo, il Benevento ha collezionato un’altra sconfitta immeritata e condizionata dal suo triste destino.
Il Tabellino
Inter-Benevento 2-0
FORMAZIONI: Inter – Handanovic, Concelo, Ranocchia, Skriniar, D’Ambrosio, Vecino, Gagliardini, Candreva, Rafinha (dal 65′ Karamoh), Perisic (dall’82’ Brozovic), Eder. All. Spalletti.
Benevento – Puggioni, Sagna, Letizia, Djimsiti, Tosca, Sandro (dal 66′ Del Pinto), Viola, Brignola, Djuricic (dal 46′ Cataldi), Guilherme, Coda (dall’85’ Diabatè). All. De Zerbi.
Arbitro: Pairetto di Nichelino
Reti: Skriniar (66′), Ranocchia (69′)
Note: Ammoniti Candreva, Ranocchia, Del Pinto. Espulso Viola (81′) per doppia ammonizione.
Guilherme contrastato da Candreva. (Foto Getty)