Il Vaticano, dunque, vuole delle modifiche e, probabilmente, di questa sortita improvvisa è a conoscenza il Papa che su questi temi “di genere” tanto progressista non è. Basti pensare che quand’era arcivescovo di Buenos Aires nel 2010 definì il provvedimento del governo argentino di legalizzare i matrimoni gay “… un attacco devastante ai piani di Dio…”.
L’attacco della Chiesa cattolica non è frontale, essa cerca il confronto ben sapendo, forse, che sul piano frontale avrebbe la peggio perchè non sarebbe facile mobilitare i suoi fedeli.
E allora si muove sul piano istituzionale per ottenere delle modifiche al testo che, in ogni caso, non comprometterebbero il dialogo con la cultura laica e quell’aura di modernità e di apertura al rinnovamento che circonda Bergoglio.
Il segretario del PD ha già dichiarato la sua disponibilità al confronto.
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