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Letteratura Universale

RITRATTO IN PIEDI – di Gianna Manzini

Pubblicato nel 1971 da Mondadori e vincitore nello stesso anno del Premio Campiello, “Ritratto in piedi” è il titolo di un romanzo autobiografico di Gianna Manzini (Pistoia, 24 marzo 1896 / Roma, 31 agosto 1974) che tratteggia la figura del padre, Giuseppe, anarchico, pronto a sacrificare anche la famiglia per un ideale.
La scrittrice rivive nel libro i suoi ricordi col padre amatissimo, costretto a vivere in esilio per le sue idee,  in ristrettezze economiche e finito a causa di un infarto dopo aver subìto l’ennesima aggressione da parte dei fascisti.
I ricordi che affiorano nella mente della Manzini sono pervasi da rimpianti e turbamenti interiori, pentita com’è dal suo atteggiamento sentimentale altalenante nei confronti del genitore.
“Rimpianto e rimprovero stuzzicano il rimorso. Tento forse di blandirlo, battendomi il petto? Non esistono nascondigli di sorta o possibili astuzie per sviarlo. E dell’atto di contrizione se ne infischia, il rimorso. C’era tempo per tutto…ma non c’era posto per te, mio vero, unico orgoglio, mia lezione vivente, mia grazia vivente…”.
Tra i libri più belli letti dal sottoscritto, che consiglio vivamente soprattutto ai sognatori ed ai lettori più sensibili, disposti a sacrificare tutto in ragione dei loro ideali.                                                              Gianna Manzini