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Pollice verso per… I BOMBARDAMENTI DI BIDEN – Il neo-presidente Usa si presenta nel peggiore dei modi –

No, non siamo al “Cantante mascherato”, il talk-show della Rai conclusosi ieri con la vittoria dell’ex-Pooh Red Canzian.
A gettare la maschera, e con grande sorpresa del popolo mondiale, è Joe Biden, neo presidente Usa, la cui prima missione militare è stata quella di bombardare con un raid aereo le milizie filo-iraniane in Siria, colpevoli, a suo dire, di aver colpito la base americana in Iraq e l’aeroporto di Erbil e nel Kurdistan iracheno. Accuse non avallate da alcuno straccio di prova ma, si sa, gli americani non ne hanno alcun bisogno: loro colpiscono e basta e non devono rendere conto a nessuno delle loro azioni.
Si, proprio lui! Quel “simpaticone” dalla faccia pulita che si era presentato agli occhi europei come il paladino dei diritti umani, quello stesso che si era scagliato contro Russia e Cina ed aveva definito “terroristi interni” i seguaci di Trump che avevano attaccato il Congresso.
Purtroppo, è anche lo stesso uomo che nel 2003 votò per l’attacco di Bush junior all’Iraq e che ha come Capo del Pentagono il generale Austin, noto per lo scandalo che suscitò nel 2015 quando ammise di aver speso 500 milioni di dollari per aver addestrato solo qualche dozzina di soldati siriani, sui 15 mila previsti, per combattere l’Isis e per aver appoggiato la politica di Obama e di Hillary Clinton nel disegno di abbandonare al proprio destino milioni di iracheni dopo la distruzione del paese.
E il prossimo 5 marzo il papa è atteso per una visita in Iraq. “Benvenuto, Sua Santità!” – sembra dire Biden…