Il 29 ottobre 1981 moriva a Saint-Gely-du-Fesc (Francia), all’età di 60 anni, il cantautore Georges Brassens.
Grande appassionato di musica fin da adolescente, iniziò a scrivere poesie e testi di canzoni già al terzo liceo.
Nel 1942 pubblicò a proprie spese la sua prima raccolta di poesie.
Dal 1946 cominciò a scrivere testi di canzoni con contenuti sociali ed anticonformisti prendendo posizione in favore di emarginati e, in particolare, contro le figure del giudice e del poliziotto.
Un suo brano famoso “Le gorille” del 1947 fu ripreso vent’anni dopo in versione italiana da Fabrizio de Andrè, suo grande estimatore.
Fu nel 1952 ad avere successo quando si esibì in un locale parigino e si lasciò convincere dalla 
proprietaria a cantare lui stesso le canzoni da lui scritte.
La sua celebrità divenne inarrestabile.
Nel 1967 ricevette il Premio di Poesia dell’Accademia Francese, ne seguirono altri in campo musicale.
Nel 1969, su iniziativa della rivista Rock et Folk e della Radio RTL, partecipò ad un’intervista insieme a Leo Ferrè e Jacques Brel, altri due grandi maestri della canzone d’autore francese, che divenne un evento storico.
Morì a causa di un cancro intestinale.
