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Sui giornali di stamane – 20 SETTEMBRE 2022 –


– Libero – NON CI SONO I SOLDI PER SALVARE LE PENSIONI –
Inflazione alle stelle. Per finanziare gli adeguamenti Istat ci vorrebbero 10 miliardi.  Ma con il Pil in frenata il governo non ha risorse per intervenire

– il Manifesto – NELL’ORRORE A CIELO APERTO DI IZYUM –
Guerra in Ucraina, 439 i corpi riesumati finora nella pineta della citta’ riconquistata.

– il Mattino – MELONI: IL REDDITO VA ABOLITO SERVONO MISURE PIU’ EFFICACI –
Intervista alla leader di Fdi: risorse e tutele per i fragili, formazione per chi puo’ lavorare.
Letta a Napoli con De Luca: il Pd non consentira’ lo scippo del 40% del Pnrr al Mezzogiorno.

– ANSA Ultimora – DRAGHI, EVITARE AMBIGUITA’, AUTOCRAZIE SFRUTTANO ESITAZIONI –
(Ore 5,34)

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Pollice verso per … LA MANCATA INTESA TRA GOVERNO E SINDACATI – Il nodo principale è sulle pensioni –

Il Documento Programmatico di Bilancio predisposto dal governo non soddisfa i sindacati CGIL-CISL e UIL.
E’ soprattutto sul tema delle pensioni che la tensione cresce e non sembra trovare margini per una trattativa.

MARIO DRAGHI, LUIGI SBARRA CISL
MAURIZIO LANDINI CGIL
PIERPAOLO BOMBARDIERI UIL

Draghi e Franco insistono sulla legge Fornero mentre per i sindacati occorre una modifica strutturale che superi il decreto SalvaItalia con il quale Monti nel 2011 rivoluzionò il regime previdenziale.
Con i poco più di 600 milioni di euro non è possibile cambiare la legge Fornero, sostengono Landini e compagni che valutano mobilitazioni.
Oggi pomeriggio alle 18 è previsto l’incontro a Palazzo Chigi.

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Pollice verso per … LA TENSIONE NELLA MAGGIORANZA DI GOVERNO – Scontro PD-LEGA sulle pensioni –

Si alza la tensione nella maggioranza di governo tra PD e Lega.
Lo scontro fra i due schieramenti politici è soprattutto sulle pensioni.
Il sistema sulle Quote è fortemente voluto da Salvini che propone quota 102 per 2 anni.
Letta del PD, però, è contrario perchè, a suo avviso, creerebbe uno scalone e lancia l’idea di lavorare ad un meccanismo con età fissa di uscita a 64 anni fino al 2024 e contributi crescenti.
Intanto, per la CGIL quota 102 o 104 sarebbe una misura inutile e non serve rendere più graduale l’uscita da quota 100 ma riformare il sistema.