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IL BENEVENTO NON PUNGE, IL PESCARA LO PUNISCE (2-1)

Dopo la dèbacle col Foggia ci si aspettava un Benevento diverso e reattivo. Ma non è stato così! Ancora una prova incolore ed alla fine i giallorossi di Bucchi sono incappati nella seconda sconfitta consecutiva e anche stavolta senza attenuanti.
Vero che non bisogna fare drammi perchè il campionato è ancora lungo; d’altronde, anche l’altra favorita del torneo, il Verona, ha subìto la stessa sorte ma la sconfitta odierna degli stregoni ha bruciato ancora di più perchè è mancato il carattere, la grinta, l’orgoglio, qualità che sono sempre state gli elementi caratterizzanti dei sanniti.
Il rientro, dopo una lunga assenza, di Antei non è stato certamente dei migliori ma, ad onor del vero, nessuno dei giocatori in campo ha raggiunto la sufficienza.
Il Pescara ha incassato i tre punti nel primo tempo dove ha fatto vedere le cose migliori mettendo più volte in difficoltà la difesa avversaria apparsa disattenta e disorientata, forse anche per il mancato filtro a centrocampo di Viola e compagni.
A parte una sforbiciata altissima sulla traversa di Asencio, la prima fase della partita è stata tutta appannaggio degli abruzzesi che hanno colpito anche un palo prima di passare in vantaggio con Mancuso al 37′ che ha corretto di testa in rete una palla proveniente da calcio d’angolo sorprendendo tre difensori immobili oltre al portiere.
Nel secondo tempo la partita è stata quasi soporifera: il Pescara ha tirato i remi in barca limitandosi a ripartire in contropiede ed offrendo più spazio al Benevento che perveniva al pareggio solo grazie ad una punizione magistrale di Viola che ha fatto sognare i circa 1.700 supporters beneventani presenti sugli spalti. La loro gioia è durata però troppo poco perchè solo tre minuti più tardi Machin, oggi inarrestabile, servito in area, approfittava ancora una volta dell’immobilità della difesa e batteva nuovamente Puggioni.
A questo punto, Bucchi ha provato a mischiare le carte inserendo, nel giro di sette minuti, tre attaccanti, Coda, Insigne e Buonaiuto, rivoluzionando gli schemi originari. Ma non è servito a nulla perchè la timida reazione del Benevento si infrangeva prima dell’area di rigore avversaria contro l’attenta retroguardia abruzzese e di tiri in porta nemmeno l’ombra, Asencio e Buonaiuto scomparivano letteralmente dalla circolazione mentre Tello e Nocerino risentivano del vuoto a centrocampo.
Era così il Pescara a sfiorare nel finale la rete con Brugman che a tu per tu con Puggioni sparacchiava clamorosamente alle stelle un pallone che sarebbe stato più facile correggere in rete che non alzare sopra la traversa.
Neanche gli oltre cinque minuti di recupero servivano a rimediare alla brutta prestazione del Benevento  che farà sicuramente discutere molto in settimana.
Il Tabellino
Pescara-Benevento 2-1 (1-0)
FORMAZIONI: Pescara – 
Fiorillo, Balzano, Gravillon, Campagnaro, Del Grosso, Memushaj, Brugman. Machin, Marras (dall’81’ Kanoutè), Monachello (dal 72′ Perrotta), Mancuso (dal 91ì Cocco).  All. Pillon.
Benevento – Puggioni, Maggio, Di Chiara, Volta, Antei, Viola (dal 68′ Coda), Ricci (dal 61′ Insigne), Tello, Asencio, Nocerino, Improta (dal 63′ Buonaiuto). All. Bucchi.
Arbitro: Niccolò Baroni di Firenze
Reti: Mancuso (37′), Viola (50′), Machin (53′)
Note: Di Chiara, Nocerino, Memushaj, Fiorillo

Pescara-Benevento 2-1
Nicholas Viola: la sua bellissima rete su punizione non è servita ad evitare la sconfitta del Benevento