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Il Cammino del Benevento

VACCA E DE ZERBI, UNA CADUTA DI STILE

Foggia-Benevento 1-1 Antonio Vacca in conferenza stampa dopo la partita
Foggia-Benevento 1-1
Antonio Vacca in conferenza stampa dopo la partita (calciofoggia.it)

Ai “satanelli” non è proprio andata giù la mancata vittoria contro gli “stregoni”.
E’ normale una reazione di malcontento dopo essere stati raggiunti su calcio di rigore a cinque minuti dalla fine della partita.
Ma le dichiarazioni fatte in conferenza stampa dopo l’incontro, dal tecnico De Zerbi e da un suo giocatore, Vacca, denotano poca sportività e, decisamente, una miserevole …caduta di stile.
A parte le critiche, tra l’altro ingiustificate, alla direzione arbitrale che, comunque, ci possono stare perchè nell’ambiente sportivo, in genere, sono pochi quelli che ammettono le proprie colpe quando le cose non vanno per il verso giusto e cercano di trovare negli errori altrui gli alibi per le loro debolezze, l’atteggiamento dei citati professionisti è stato davvero inqualificabile perchè si è cercato di utilizzare un’ironia poco dignitosa mascherando una rabbia che và oltre i limiti della sana competizione sportiva.
L’allenatore del Foggia si è dapprima rifiutato di parlare con i giornalisti di Benevento e poi si è sfogato con quelli foggiani usando espressioni offensive nei riguardi della squadra beneventana: “…Il Benevento forse era nervoso perchè ha visto poco il pallone…..”.  “…Se ero convinto al 100% prima che possiamo vincere il campionato, oggi sono convinto al 110%…”. In queste poche battute traspaiono acredine e  disprezzo, due parole che non dovrebbero mai far parte del vocabolario di un protagonista dello sport.   Il tecnico termina il suo intervento con una affermazione che, a mio modesto avviso, dovrebbe essere sottoposta all’attenzione degli Organi Federali per la gravità delle accuse lanciate senza dubbi di interpretazione:”Abbiamo fatto una grande partita con una squadra costruita dallo stesso presidente della Casertana.  Gli facciamo i complimenti perchè hanno creato due corazzate. Noi abbiamo difficoltà a crearne una, fortunati loro”.
In quanto a pochezza mentale, le affermazioni del giocatore Vacca non sono da meno.
E’ il caso di rammentare che già prima della gara Antonio Vacca si era lasciato andare a sproloqui spavaldi ed irriguardosi nei confronti della sua ex squadra, rea, a suo dire, di non avergli tributato quegli onori che riteneva di meritare.  Anche in questo caso i toni e le parole pronunziate non sono degne di un operatore sportivo: “Nella conferenza di giovedì l’avevo infiammata (la partita, n.d.a.), così come avvenuto nel sottopassaggio alla fine del primo tempo…”. Da quanto afferma, credo si riferisca ad un atteggiamento provocatorio perpetrato ai danni di qualcuno della società beneventana.
La dichiarazione seguente è il fiore all’occhiello della sua personalità:”Sembrava di fare Foggia-Cerignola, inteso come se giocasse in promozione…”.
Esternazioni di tal fatta si commentano da sole.  Resta il rammarico della constatazione di un riflesso inevitabile sui giovani che praticano lo sport che cresceranno con una visione di modelli e di messaggi ineducativi e devianti.