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Politica

Pollice verso per … LA TENSIONE NEL GOVERNO – Lega e Regioni sul piede di guerra –

Non c’è tregua all’interno del governo Draghi: il pomo della discordia è sempre la gestione della pandemia.
Dopo il rifiuto di Salvini di votare il decreto nella parte riguardante il posticipo dell’orario di chiusura dei ristoranti, la tensione è cresciuta per la presa di posizione delle Regioni, rappresentate da Fedriga, governatore leghista del Friuli e presidente della Conferenza Stato-Regioni, ll quale ha convocato una riunione straordinaria per chiedere a Draghi un incontro volto a dilazionare l’entrata in vigore del decreto.
L’obiettivo di Fedriga e Regioni è quello di arrivare ad un “liberi tutti” per consentire l’operatività di ristoranti, palestre, parchi oltre al posticipo del coprifuoco.
Per Draghi le riaperture devono essere graduali e finora la sua linea tiene duro. Ma fino a quando?

Nella foto: Massimiliano Fedriga

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Pagine di Sport

Pollice verso per … LE GARE TRUCCATE IN SICILIA – La Procura di Enna ha aperto un’inchiesta per alcune partite della serie D –

La Procura della Repubblica di Enna ha aperto un fascicolo in ordine a diverse partite di calcio disputate la scorsa stagione e quella precedente per presunti illeciti sportivi.
Secondo le risultanze delle indagini riguardanti il Girone I della serie D, quello siciliano, alcune gare sarebbero state “truccate” per favorire gli interessi di scommettitori.
La vicenda coinvolgerebbe personaggi noti nell’ambiente sportivo: calciatori, dirigenti, allenatori.

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Il Cammino del Benevento

PAREGGIO TRA GENOA E BENEVENTO (2-2) – Le reti, tutte nel primo tempo – Gli “stregoni”, due volte in vantaggio, si fanno raggiungere dai “grifoni” complice la difesa – Al 34′ del primo tempo si infortuna Tuia – Nel finale della partita “staffetta” tra Viola e Schiattarella –

E’ un punto prezioso quello conquistato dal Benevento col Genoa in trasferta anche se la classifica si fà sempre più pesante per la formazione di Inzaghi in virtù dell’andamento delle rivali che rosicchiano ancora punti lungo il percorso salvezza.
Molto più vivo ed interessante il primo tempo rispetto alla seconda fase della gara.
Le due squadre si limitano a contenere le manovre avversarie senza affondare ma quando lo fanno vanno in gol.
Al 3′ passa in vantaggio il Benevento: Gaich serve Lapadula che in un contrasto con Radovanovic cade a terra. Il rigore è sacrosanto, dal dischetto Viola non sbaglia.
La reazione del Genoa non si fà attendere ed è facilitata da uno sbandamento della difesa giallorossa, oggi in completa divisa bianca. Su un cross da sinistra, Barba allontana sui piedi del liberissimo Pandev che a pochi passi…ringrazia e batte Montipò. E’ l’11’.

Genoa-Benevento 2-2. La rete di Lapadula (Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

Passano solo 4′ ed il Benevento raddoppia: Viola lancia in profondità Lapadula che entra in area e di sinistro fulmina Perin destreggiandosi tra due avversari.
Forte del vantaggio il Benevento si galvanizza, al 20′ una bellissima azione personale di Gaich è fermata all’ultimo momento da Criscito.
Un minuto dopo il Genoa pareggia, ancora con Pandev ed ancora grazie ad uno svarione della retroguardia beneventana. Stavolta è Depaoli a farsi superare dall’attaccante macedone perdendo ingenuamente un contrasto.
Al 30′ occasionissima per il Genoa con Destro lanciato a rete ma fermato da un provvidenziale intervento in uscita di Montipò.
L’ultima azione degna di nota arriva al 33′ con Improta che prova dalla distanza, il tiro termina fuori.
Al 34′ Tuia è costretto ad uscire per infortunio, al suo posto entra Caldirola.
Il secondo tempo è meno vivace, il Genoa tiene a lungo il possesso di palla senza, però, creare grosse opportunità mentre il Benevento subisce la pressione stentando ad orchestrare il gioco a centrocampo.
Poche volte le squadre riescono a costruire azioni pericolose.
Al 10′ Badelj raccoglie una respinta della difesa e fionda un tiraccio che viene respinto da Montipò.
I liguri alzano il baricentro della propria manovra e tengono in affanno i sanniti guadagnando, però, solo corner e mischie in area risolte stavolta dagli ospiti con la dovuta concentrazione.
La migliore occasione è per il Benevento al 22′ con Gaich che di testa manda di poco a lato su cross di Depaoli.
Finisce in parità, un risultato che sta più bene al Genoa che al Benevento che sente sempre di più il fiato addosso delle squadre impegnate nella lotta per non retrocedere.
Il Tabellino
GENOA – BENEVENTO  2-2  (2-2)
FORMAZIONI:
Genoa –
Perin, Masiello, Radovanovic, Criscito, Biraschi (dal 78′ Goldaniga), Zajc, Badelj, Strootman (dal 78′ Behrami), Zappacosta, Destro (dal 71′ Pjaca), Pandev (dal 71′ Shamurodov). All. Ballardini.
Benevento – Montipò, Tuia (dal 34′ Caldirola), Glik, Barba, Depaoli, Ionita (dal 77′ Dabo), Viola (dall’86’ Schiattarella), Gaich (dal 77′ Insigne), Hetemaj, Improta, Lapadula (dall’86’ Di Serio).  All. Inzaghi.
Arbitro: Luca Pairetto di Torino
Reti: Viola (3′ rigore), Pandev (11′), Lapadula (15′), Pandev (21′)
Note: Ammoniti Radovanovic e Strootman

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Cronaca

Pollice su per … IL VERDETTO A CARICO DI DEREK CHAUVIN – L’ex agente che uccise l’afroamericano George Floyd è stato condannato per omicidio –

Era il 25 maggio 2020, le immagini dell’ex agente Derek Chauvin che teneva premuto il suo ginocchio sul collo del ragazzo afroamericano George Floyd per circa 9 minuti e mezzo, provocandone la morte, fecero il giro del mondo sul web.
Accadde a Minneapolis, in Minnesota, dove seguirono manifestazioni di protesta e scontri con le forze dell’ordine.
Per favore, non respiro”, erano state le ultime parole di George Floyd, steso a terra a faccia in giù e con le mani bloccate dietro la schiena con le manette. Non stava facendo del male a nessuno.
Il processo gli ha reso giustizia, Derek Chauvin è stato ritenuto colpevole di omicidio preterintenzionale. Tra due mesi sarà resa nota l’entità della pena.

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Il Cammino del Benevento

BALLARDINI: “SARA’ UNA GARA MOLTO EQUILIBRATA” – Così si esprime il tecnico del Genoa alla vigilia della sfida col Benevento – I convocati di Inzaghi –

Domani alle 20,45 il Benevento affronterà in trasferta il Genoa in una sfida che si preannuncia quasi decisiva per l’obiettivo salvezza.
La formazione di Pippo Inzaghi, infatti, sta disputando un brutto girone di ritorno e naviga in acque non tranquille in virtù della parabola ascendente di alcune tra le sue rivali nella lotta per non retrocedere.
Neanche il Genoa, a dire il vero, può dormire sonni tranquilli: ha solo due punti in più del Benevento ma domani giocherà in casa ed il fattore campo potrebbe essere determinante.
“Sarà una partita equilibrata” – ha detto Davide Ballardini, allenatore del Genoa, in conferenza stampa. “Mi aspetto un Benevento forte, che ha un’idea chiara” – ha continuato – “E’ una partita molto importante ma non si decide nulla”.
Il Genoa recupera Czyborra e Criscito, quest’ultimo al rientro dalla squalifica, mentre è in forse la presenza fin dal primo minuto di Zappacosta.
Nel Benevento saranno assenti per infortunio Sau, Foulon e Moncini.
Tuia, invece, rientra dal turno di squalifica.
Ecco la lista dei convocati del Benevento:
Portieri:
Montipò, Manfredini, Gori, Lucatelli
Difensori: Letizia, Depaoli, Tuia, Barba, Caldirola, Glik, Pastina
Centrocampisti: Schiattarella, Dabo, Viola, Hetemaj, Tello, Ionita, Improta, Insigne
Attaccanti: Iago Falque, Di Serio, Gaich, Caprari, Lapadula.                 L’allenatore del Genoa, Davide Ballardini

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Pagine di Sport

Pollice verso per… LA NASCITA DELLA SUPERLEGA DI CALCIO – Un progetto ideato dai clubs più ricchi d’Europa –

Rivoluzione – aberrazione -nel mondo del calcio: 12 società tra le più ricche del vecchio continente fondano la “Super League”, una competizione che mira alla demolizione della Champions League, alla quale potranno aderire altre tre (sempre le stesse, sic!) unitamente ad altre cinque selezionate in base ai risultati dell’anno precedente.
Primo Presidente della Superlega è Florentino Perez, presidente del Real Madrid.
Al di là dei chiari obiettivi di interesse economico (pay-tv, ecc.) che sono alla base del progetto, l’idea cozzerebbe violentemente contro i tradizionali valori europei di diversità ed inclusione che hanno finora contraddistinto la validità e l’importanza della più importante manfestazione europea calcistica tra clubs.
Le società fondatrici della Super League sono: Inter, Milan, Juventus, Arsenal, Chelsea, Liverpool, Manchester City, Manchester United, Tottenham, Real Madrid, Barcellona, Atletico Madrid.
Tra le grandi, non hanno finora aderito Bayern Monaco e Paris Saint-Germain.
Niente più meritocrazia, quindi, niente più stimoli per squadre meno ricche ed accreditate, secondo i propositi dei “paperoni” del calcio ma solo ed esclusivamente accumulo di denaro.
Ieri si è tenuta una riunione straordinaria della Lega di Serie A che insieme all’Uefa, alla Figc ed alle Federazioni inglese e spagnola ha sancito la sua contrarietà al progetto.
La Uefa e le federazioni italiana, inglese e spagnola minacciano l’esclusione dei club aderenti alla Superlega dalle competizioni nazionali e dalla Champion League nonchè dei giocatori dei club interessati dalla partecipazione nelle proprie nazionali.
                                               Florentino Perez, presidente del Real
Madrid e primo presidente della Superleague

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Politica

Pollice verso per … LA PREMINENZA DELL’ECONOMIA SULLA SALUTE – Come la pandemia favorisce i poteri forti –

Le ultime dichiarazioni di Boris Johnson la dicono lunga su come i poteri forti del mondo intendono la pandemia un’occasione ghiotta per incrementare i loro profitti in dispregio di un bene essenziale e primario come la salute: “La vittoria sul Covid – ha detto il capo del governo britannico – ottenuta col vaccino, la si deve a capitalismo e avidità”.
Che importa se migliaia e migliaia di vite umane sono state sacrificate quando si è lasciato correre all’impazzata il virus pur di non intaccare gli interessi affaristici ?
Boris Johnson, purtroppo, non è il solo paladino del concetto “prima l’avidità” tipico degli attuali dirigenti governativi: la Big Pharma riserva dosi ai migliori offerenti venendo meno agli impegni contrattuali, i Paesi economicamente più forti (Stati Uniti e Gran Bretagna in testa) hanno vaccinato circa il 60% della loro popolazione a fronte dello 0% dello Zambia trascurando la circostanza che se il covid non viene debellato in tutto il mondo le sue varianti si diffonderanno sempre di più.
Secondo uno studio dell’Agenzia Oxfam, i 540 miliardi di euro accumulati dai dieci super ricchi del mondo nell’anno della pandemia basterebbero a garantire un accesso universale al vaccino.
In Italia il governo Draghi, con buona pace di Salvini e delle destre, ha annunciato il ritorno delle zone gialle dal 26 aprile perchè l’economia non può continuare a restare ferma. Di questo passo, di ulteriori ondate pagheremo probabilmente le conseguenze. Mi auguro di sbagliarmi.                                                   Il premier britannico Boris Johnson

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Il Cammino del Benevento

NON BASTA UN BRILLANTE SECONDO TEMPO, IL BENEVENTO CEDE ALLA LAZIO (5-3) – Partita dai due volti – Protagonista il Var – Montipò para un rigore di Immobile – Due autogol degli “stregoni” – Finale arrembante del Benevento –

Un Benevento mai domo cede il passo alla Lazio ma lascia il campo a testa alta.
La partita è di quelle che mettono i brividi, specie nella ripresa con molti colpi di scena e continuo interpello del Var.
Il primo tempo è tutto di marca laziale. I biancocelesti, dopo un colpo di testa alto sulla traversa di Ionita, su cross di Letizia al 1′, prendono in mano la partita ed al 4′ colpiscono un palo con Immobile, sulla respinta lo stesso Immobile manda a lato di poco.
E’ il preludio al gol, che arriva al 10′. Immobile, lanciato in area, tocca in scivolata, il pallone rocambola sui piedi di Depaoli e termina la sua corsa alle spalle di Montipò. L’arbitro dapprima annulla per un presunto off-side di Immobile poi consulta il Var ed assegna la rete. Autogol di Depaoli.
Dieci minuti più tardi, ancora il centravanti della Lazio protagonista: raccoglie un assist dal limite, si libera in area e fulmina il portiere del Benevento. Immobile non segnava da due mesi.
I sanniti, al doppio svantaggio si disorientano ancora di più. La loro reazione si limita ad un contropiede di Improta che in corsa calcia fuori.
Al 37′ la Lazio va ancora in gol: Correa, lanciato a rete, viene fermato da Montipò e cade a terra. Per l’arbitro è rigore anche se il portiere del Benevento rovina sull’avversario dopo l’intervento. Lo stesso Correa trasforma dal dischetto.
Allo scadere del tempo il Benevento accorcia le distanze con una bellissima rete di Sau che, servito in area da Insigne, batte Reina con un tiro in diagonale.
Nel secondo tempo la gara si fà davvero entusiasmante grazie alla reazione generosa e tenace degli ospiti che, però, vengono colpiti al 2′ ancora da una sfortunata autorete, stavolta del portiere Montipò che devia di tacco nella propria rete un passaggio di Correa da distanza ravvicinata destinato ad Immobile. Il 4 a 1 galvanizza ancora di più la Lazio che al 10′ ottiene un altro penalty dopo la consultazione del Var che ravvisa un fallo in area di Gaich su Milinkovic-Savic. Il rigore, battuto da Immobile, viene parato da Montipò che devia in angolo il tiro successivo sulla sua respinta.
Un minuto dopo Pippo Inzaghi cambia modulo di gioco e fà entrare contemporaneamente Viola, Caldirola e Lapadula.
Il volto della partita cambia improvvisamente, Viola è il padrone assoluto del gioco, il Benevento sembra completamente trasformato rispetto al primo tempo.
Al 15′, sugli sviluppi di un calcio d’angolo cade a terra Ionita, l’arbitro dapprima lascia correre poi consulta il Var e concede il rigore al Benevento. Viola trasforma spiazzando Reina.
Tre minuti dopo il Benevento va ancora in gol. Su corner di Viola, Lapadula di testa segna. I laziali protestano, Ghersini consulta ancora il Var ed annulla la rete per una precedente spinta in area di Caldirola ai danni di Immobile.
Gli “stregoni”, comunque, continuano a macinare gioco e ad alzare ritmo e baricentro della propria azione.
Al 26′ una punizione di Viola viene raccolta da Glik che sotto porta calcia a lato, tre minuti dopo è Caldirola a mettere fuori in mischia in area.
Al 33′ Pippo Inzaghi tenta il tutto per tutto inserendo Iago Falque al posto di Ionita.
Con lo spagnolo la manovra dei giallorossi è ancora più fluida ed offensiva.
Al 36′ Caldirola crossa dalla sinistra per la testa di Lapadula che appoggia per Insigne il cui tiro, da ottima posizione, finisce alto sulla traversa.
Il Benevento insiste ed al 40′ segna la rete del 4 a 3: un tiro di Depaoli è deviato in corner da Reina. Dalla bandierina Viola pesca Glik che di testa batte l’estremo difensore laziale.
La Lazio è alle corde, il Benevento ci crede e spinge l’offensiva ma si presta ai contropiedi degli avversari. Al 49′ la prima ripartenza non sortisce effetto per un errore di Lazzari che non riesce a servire Immobile solo in area. Al secondo contropiede veloce, però, i romani mettono la parola fine alla gara con la rete di Immobile del definitivo 5 a 3.
Il Benevento esce a testa alta dall’Olimpico di Roma. Peccato per quel primo tempo disastroso.
Il Tabellino
LAZIO – BENEVENTO  5-3  (3-1)
FORMAZIONI:
Lazio –
Reina, Marusic, Acerbi, Radu, Lazzari, Milinkovic-Savic, Leiva (dal 57′ Parolo), Luis Alberto (dal 70′ Akpa-Akpro, dall’88’ Hoedt), Fares (dal 57′ Lulic), Correa (dal 70′ Muriqi), Immobile.  All. Farris, in sostituzione dell’indisponibile Simone Inzaghi).
Benevento – Montipò, Depaoli, Letizia (dal 57′ Caldirola), Barba, Glik, Insigne, Schiattarella ( dal 57′ Viola), Gaich (dal 57′ Lapadula), Ionita (dal 78′ Iago Falque), Sau (dal 46′ Dabo), Improta.  All. Filippo (Pippo) Inzaghi.
Arbitro: Davide Ghersini di Genova
Reti: Depaoli (autorete 10′), Immobile (20′), Correa (rigore 37′), Sau (45′), Montipò (autorete 47′), Viola (rigore 63′), Glik (85′), Immobile (96′)
Note: Al 55′ Montipò ha parato un rigore ad Immobile. Ammoniti Akpa-Akpro, Montipò, Schiattarella, Glik, Parolo.

Nella foto in alto: Lazio-Benevento 5-3. L’esultanza di Viola dopo la rete su rigore.

 

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Pollice verso per… LA RESTITUZIONE DEL VITALIZIO A FORMIGONI – La Commissione contenziosa del Senato ha annullato la delibera Grasso-Boldrini –

Nel 2015 i due rami del Parlamento approvarono la delibera Grasso-Boldrini che prevedeva la sospensione della pensione ai parlamentari condannati in via definitiva per reati di particolare gravità.
Quattro giorni fa la Commissione contenziosa del Senato, presieduta dal parlamentare di Forza Italia, Giacomo Caliendo, ha annullato quella delibera permettendo a Roberto Formigoni di continuare a ricevere 7mila euro al mese come vitalizio.
L’ex presidente della regione Lombardia fu condannato in via definitiva dalla Cassazione nel febbraio 2019, per corruzione, a 5 anni e dieci mesi di reclusione; dal luglio 2019 è agli arresti domiciliari ed è uscito dal carcere dopo cinque mesi.
Come non bastasse, nel settembre 2019 la Corte dei Conti lombarda lo condannò, unitamente ad altri correi, ad un risarcimento di oltre 47 milioni di euro in favore della regione Lombardia per reati legati al “caso Maugeri“.
Da due anni Formigoni si proclama “indigente” chiedendo la restituzione del vitalizio.
La delibera in questione, però, non ammette alcuna deroga per difficoltà economiche.
Così come non l’ammette per casi di malattia, come preteso da Ottaviano Del Turco che, a  seguito

ROBERTO FORMIGONI

della decisione della commissione predetta, beneficierà anche lui del provvedimento.
Del Turco, ex sindacalista, condannato per lo “scandalo sanitopoli in Abruzzo, si dichiara malato, percepirà oltre 5mila euro al mese di vitalizio, ha un conto in banca di oltre 65mila euro, attualmente riceve la pensione come ex senatore ed ex sindacalista, possiede un patrimonio immobiliare di oltre 250mila euro ed un reddito dichiarato di 92mila euro.
Ma tutto questo, evidentemente, non basta per l’eliminazione dei privilegi…

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Il Cammino del Benevento

FARRIS: “SAPPIAMO CHE TIPO DI PARTITA DOBBIAMO FARE” – Il vice-allenatore della Lazio sembra avere le idee chiare sulla sfida di domani contro il Benevento – Le dichiarazioni di Pippo Inzaghi ed i convocati –

Domani, domenica, alle ore 15,00 in programma all’Olimpico di Roma la gara Lazio-Benevento, valida per la 12^ giornata di campionato.
Simone Inzaghi, allenatore dei biancocelesti e fratello di Pippo, allenatore dei giallorossi, non sarà, però, in panchina perchè risultato positivo al Covid-19 e sarà sostituito, quindi, dal vice Massimiliano Farris.
Farris è intervenuto in conferenza stampa: “Squadra pericolosa (il Benevento, n.d.a.), lo dicono i numeri. Pippo sta facendo un lavoro straordinario – ha detto – ha vinto allo Stadium, sappiamo che tipo di partita dobbiamo fare. Se vogliamo rincorrere il sogno Champions, dobbiamo pedalare forte”.
Dal suo canto, Pippo Inzaghi si augura che la sua squadra faccia una grande partita “…perchè ci vuole un ottimo Benevento contro la Lazio…”.
Nella Lazio rientrano dalla squalifica Correa e Lazzari ma sarà indisponibile Luiz Felipe.
Nel Benevento gli assenti sono Tuia, Moncini e Foulon.
Ecco la lista dei convocati di Pippo Inzaghi:
Portieri: Montipò, Manfredini, Gori, Lucatelli
Difensori: Letizia, Depaoli, Barba, Glik, Caldirola, Pastina
Centrocampisti: Dabo, Schiattarella, Viola, Hetemaj, Improta, Insigne, Tello, Ionita
Attaccanti: Iago Falque, Di Serio, Gaich, Caprari, Lapadula, Sau.
Dirigerà l’incontro l’arbitro Davide Ghersini della sezione di Genova.Il vice-allenatore della Lazio, Massimiliano Farris