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Cronaca

Pollice verso per … LA SOMMINISTRAZIONE AI GIOVANISSIMI DI ASTRAZENECA E JOHNSON & JOHNSON – Secondo alcuni medici sarebbero nocivi per soggetti predisposti alla trombosi –

Un appello lanciato da 28 medici ammonisce le regioni sul rischio dell’utilizzo dei vaccini AstraZeneca e Johnson & Johnson per i giovanissimi: il sospetto è che si vuole ad ogni costo smaltire le dosi rimaste finora inutilizzate con il grave pericolo di ripercussioni sulla salute di ragazzi predisposti alla trombosi venosa trombocitopenica.
La lettera non ha alcun legame con i “No-Vax” perchè i firmatari in passato hanno sostenuto battaglie contro il citato movimento ma intende mettere in guardia contro l’uso di vaccini che presentano un margine di rischio, anche se basso, trascurando la somministrazione di vaccini più sicuri quali Moderna e Pfizer già sperimentati sui giovani tra i 12 e 17 anni.

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Cronaca

Pollice verso per … L’ARBITRARIO FERMO DI DUE RAGAZZI STRANIERI – E’ successo a Torino, denunziati agenti in borghese –

Due giovani fidanzati, lui venezuelano di 31 anni, studente di violino al Conservatorio Verdi di Torino, lei cinese di 23, da cinque anni in Italia, studentessa del corso di pittura all’Accademia Albertina delle Belle Arti, camminano mano nella mano allorquando vengono fermati da due persone che con modi bruschi intimano loro di mostrare i documenti.
Si qualificano agenti in borghese e poi uno di loro afferra l’uomo per un braccio, lo spinge contro un muro e, prendendolo per il collo, esclama:”Voi qui non avete diritti, io vi ammazzerò”.
La ragazza cerca di scappare chiedendo aiuto ai passanti mentre il fidanzato viene immobilizzato con un ginocchio sul collo. C’è qualcuno che filma tutta la scena con il telefonino.
Ad un certo punto arriva sul posto una pattuglia dei carabinieri, in uniforme, forse chiamata dai passanti.
La coppia viene portata negli uffici della Polizia Ferroviaria cui appartengono gli agenti in borghese, insultata e privata dei cellulari, quindi rilasciata.  All’ospedale vengono loro riscontrate escoriazioni e ferite in varie parti del corpo.
I giovani sporgono denunzia. ” Trattati come due delinquenti solo perchè siamo stranieri” affermano in questura.

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Politica

Pollice verso per … LA SCOMPARSA DI GUGLIELMO EPIFANI – Sindacalista e parlamentare, è morto ieri all’età di 71 anni –

E’ morto ieri a Roma, all’età di 71 anni, Guglielmo Epifani.
Una vita dedicata ai problemi del lavoro, Epifani è stato il primo sindacalista non comunista a guidare la CGIL.
Da socialista, successe a Cofferati nel 2002 al vertice della Camera del Lavoro e nel 2013 fu il primo ex sindacalista a ricoprire la carica di segretario nazionale del PD dopo le dimissioni di Bersani.
Fu tra gli organizzatori del movimento a difesa dell‘art. 18.
Nel 2017 si allontanò dal PD perchè contrario alla politica di Renzi e si schierò con il partito “Articolo Uno”.
Tra i tanti commenti dei politici alla notizia della sua morte, dovuta ad un peggioramento improvviso di disturbi cardio-circolatori di cui soffriva da tempo, c’è quello commosso di Bersani: “Sempre al merito del problema senza mai una sfumatura di demagogia”.
In tanti sono accorsi al suo funerale, anche esponenti della destra che hanno ricordato il suo essere “uomo di dialogo e di ideali veri…”.

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Cronaca

Pollice verso per … IL BLOCCO DELLA SEA-EYE 4 – Secondo la Guardia Costiera la Ong non sarebbe sicura –

Dopo aver terminato la sua prima missione nella quale ha portato in salvo 415 migranti, la nave Ong “Sea-Eye 4” è stata già fermata: per la Guardia costiera l’imbarcazione dispone di mezzi di salvataggio sufficienti ad ospitare solo un numero massimo di 27 persone e diverse irregolarità tecniche potrebbero compromettere la sicurezza di equipaggi e di ospiti a bordo.
Un comunicato, quello della Guardia Costiera, che non considera la circostanza che si tratta di migranti e non di passeggeri e che la legislazione internazionale privilegia la tutela della vita umana in via prioritaria.
Tra l’altro, il “Rina”, il prestigioso Registro Navale Italiano, ha attribuito alla predetta nave “la notazione volontaria di classe rescue”, che attesta la titolarità della stessa a soccorrere naufraghi in sicurezza.
C’è qualcuno che continua a dimenticare che  soccorrere persone in pericolo è anche un obbligo di legge oltre che morale.

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Cronaca

Pollice verso per … UN PAESE MALATO DI RAZZISMO – Il suicidio del giovane Visin impone riflessioni serie sull’odio razziale –

Aveva poco più di ventanni Seid Visin, il ragazzo etiope che si è tolto la vita qualche giorno fa.
Adottato da una famiglia di Nocera Inferiore (SA) in una sua lettera nel 2019, resa pubblica dai media e dai social, aveva espresso tutta la sua amarezza sul clima che imperversava nel nostro Paese verso gli immigrati. “… Ovunque vada sento sulle spalle come un macigno il peso degli sguardi scettici, prevenuti, schifati, impauriti..”.
Bello, talentuoso, intelligente e pieno di speranze. Aveva solo voglia di vivere in condizioni normali senza essere additato come il “diavolo” per il colore della sua pelle.
Era stato costretto a lasciare il posto di cameriere perchè i clienti non gradivano di essere serviti da un ragazzo di colore, come se anche il bianco degli italiani non fosse un colore…
Alla fine non ce l’ha fatta a sopportare il pesante fardello che lo accompagnava ad ogni passo del suo cammino verso l’integrazione che la gente rispetta solo quando si è Zapata o Naomi Campbell o Sara Gama.
Perchè tutto questo?
Nel nostro Bel Paese c’è una maggioranza silenziosa che dietro le apparenze tollera i neri o una minoranza che, indisturbata, esprime liberamente il suo odio razziale?
In un caso o nell’altro, è necessario intervenire per frenare un popolo che sembra andare sempre di più alla deriva. Non è lecito aspettare ancora, non è giusto!
Dobbiamo educare ed educarci a tutti i livelli ad una visione più sana della vita, senza pregiudizi e con maggiore spinta alla solidarietà ed all’accoglienza : i “neri” non rubano alcun mestiere agli italiani perchè occupano posti che gli italiani rifiutano, non sono troppi perchè in Italia c’è posto per tutti, non portano la delinquenza perchè di delinquenti italiani, purtroppo, ce n’è in abbondanza, non diffondono il covid perchè i morti finora sono quasi tutti bianchi.
Scuola, istituzioni, politica facciano tutti, secondo il proprio ruolo, il loro dovere ma facciamolo anche noi miseri mortali che dimentichiamo troppo spesso che i giovani “neri” suicidi e insoddisfatti della vita nel nostro Paese possono essere nostri figli, fratelli, amici.
Consideriamo che andando a ritroso nel nostro albero genealogico possiamo trovare, e non è una circostanza infrequente, antenati di pelle diversa dalla nostra.
Cerchiamo la strada dell’amore e dell’uguaglianza ed abiuriamo quella dell’odio. Per il rispetto di tutti.

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Cronaca

Pollice su per … IL CAMMINO DELL’ITALIA VERSO LA NORMALITA’ – Covid, ancora in calo l’RT nazionale –

Buone notizie in arrivo sul piano della pandemia: in tutt’Italia la media dell’RT è inferiore ad uno.
L’incidenza settimanale del virus scende a 36 casi per 100.000 abitanti contro i 51 della settimana 17-23 maggio.
Questa settimana nessuna regione ha superato la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva.
Di conseguenza, meno misure restrittive: da lunedì 7 giugno il coprifuoco scatterà alla mezzanotte e non più alle 23,00 e non ci saranno limiti probabilmente circa i posti a tavola all’aperto.
Promosse in zona bianca Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto.

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Cronaca

Pollice su per … LA SENTENZA DI CONDANNA DEI COMMERCIALISTI DELLA LEGA – Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni condannati con rito abbreviato –

Acquistarono un capannone a Cormano (MI) dalla “Lombardia Film Commission“, una Fondazione che promuove film e quant’altro, partecipata dalla Regione Lombardia e dal Comune di Milano, utilizzando illecitamente 800 mila euro di fondi pubblici: Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni, revisori contabili della Lega in Parlamento, sono stati condannati dal gup di Milano, rispettivamente, a cinque anni e quattro anni e quattro mesi.Alberto Di Rubba ( a sinistra nella foto) con il leader della Lega, Matteo Salvini

I due commercialisti dovranno anche pagare 150mila euro, in solido tra loro, alla suddetta fondazione a titolo di risarcimento danni.
Il gup ha disposto, infine, il sequestro dei due villini acquistati a Desenzano sul Garda dai due condannati con parte dei profitti illeciti derivanti dall’operazione.

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Cronaca

Pollice su per … LA SCARCERAZIONE DI GIOVANNI BRUSCA – Legittima l’indignazione dell’opinione pubblica ma il nostro “Stato di diritto” non poteva fare diversamente –

Due giorni fa, dopo aver scontato 25 anni di detenzione, Giovanni Brusca è uscito dal carcere.
Si, proprio lui, il mafioso pluriomicida che confessò di essere stato mandante ed esecutore materiale di un centinaio di delitti, quello che organizzò la strage di Capaci con la morte di Falcone, la moglie e gli agenti della sua scorta ma, soprattutto, il feroce mandante dell’uccisione del piccolo Giuseppe Di Matteo, rapito quando aveva dodici anni e poi strangolato e sciolto nell’acido nitrico quando ne aveva quindici solo perchè reo di essere figlio di un mafioso che non aveva voluto ritrattare le accuse contro un altro associato.
L’indignazione, legittima e sacrosanta, dell’opinione pubblica è stata fortissima ma lo Stato non poteva fare diversamente: la massima pena prevista dal nostro ordinamento giuridico è l’ergastolo, essendo abolita la pena di morte, ma in genere il carcere a vita, per una serie di leggi succedutesi nel tempo che prevedono una serie di benefici per il condannato che collabora con la giustizia, non viene quasi mai scontato.
Così è successo per Brusca che, collaborando con la giustizia permettendole grandi utilità nella lotta contro “Cosa Nostra”, è stato beneficiato dal nostro “Stato di diritto”.
La legge, insomma, è uguale per tutti; anche per un uomo come Brusca.
Rimane, ovviamente, l’amarezza per l’inerzia del Legislatore che finora non ha predisposto misure atte a fronteggiare situazioni particolari che, nel rispetto della Carta Costituzionale che prevede la rieducazione del condannato, non offrano il fianco a reazioni di grande indignazione.

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Politica

Pollice su per … LA FESTA DELLA REPUBBLICA – Ma niente parata militare causa Covid –

Si celebra oggi, 2 giugno, la Festa della Repubblica Italiana, giornata celebrativa della nascita della repubblica italiana.
La data coincide con il Referendum istituzionale del 1946 con il quale gli italiani vennero chiamati alle urne per decidere la forma di Stato – Repubblica o Monarchia – da dare al Paese.
Anche quest’anno, come l’anno scorso, a causa della pandemia, la festa verrà celebrata in misura ridotta: niente parata militare, niente apertura alla gente dei giardini del Quirinale.
Ci sarà, però, il tradizionale concerto riservato al corpo diplomatico nonchè il volo delle Frecce Tricolori.
E stasera il capo dello Stato, Sergio Mattarella, farà un discorso, l’ultimo del suo settennato alla Presidenza della Repubblica.

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Cronaca

Pollice su per … LA SENTENZA SULL’EX ILLVA DI TARANTO – Un verdetto “storico” che condanna imprenditori e politici –

Dopo undici giorni di camera di consiglio, cinque anni di dibattimento, circa 400 lunghe udienze, decine di imputati e centinaia di testimoni, la Corte di Assise di Taranto ha pronunciato un verdetto che potrebbe essere definito “storico” perchè costituirebbe “… un punto di riferimento per le future controversie legali in materia di inquinamento ambientale in Italia…”.
Sono stati condannati a 22 e 20 anni di reclusione, rispettivamente, i fratelli Fabio e Nicola Riva, ex proprietari e amministratori dello stabilimento ex Illva di Taranto per i reati di concorso in associazione per delinquere finalizzata al disastro ambientale, all’avvelenamento di sostanze alimentari, all’omissione dolosa di cautele sui luoghi di lavoro.
Condanne anche per altri imprenditori coinvolti nell’inchiesta.
Tra i politici, condannato, tra gli altri, anche l’ex Presidente della Regione Puglia Nicky Vendola, accusato di concussione aggravata in concorso.