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Letteratura Universale

ALBERTO MORAVIA, SCRITTORE ESISTENZIALISTA – Trent’anni fa la morte dello scrittore –

Il 26 settembre 1990 moriva a Roma, all’età di 83 anni, lo scrittore Alberto Moravia.
Giovanissimo, nel 1929, a soli 22 anni, dopo aver collaborato ad una rivista scrivendo racconti,  salì alla ribalta con la pubblicazione del romanzo “Gli indifferenti” che riscosse un grande successo di critica e di pubblico.
Ne seguirono altri, circa una trentina, che gli valsero a consacrarlo tra i migliori romanzieri italiani del Novecento.
Durante il regime fascista la sua attività letteraria, osteggiata per le sue idee contrarie, produsse “La Ciociara” dove descrisse la disperata e confusa realtà del periodo di guerra. Il romanzo fu iniziato nel 1944 e portato a termine 13 anni dopo.
Al termine del conflitto avviò un’importante attività giornalistica collaborando con alcune testate famose tra cui “Il Corriere della Sera” per il quale viaggiò all’estero realizzando reportages e lavori critici attraverso i suoi racconti.
La sua fortuna letteraria crebbe a dismisura grazie ai suoi romanzi di successo, alcuni dei quali furono rivisitati su set cinematografici da registi famosi.
Nel 1952 gli fu assegnato il Premio Strega per il romanzo “I Racconti”, nel 1960 il Premio Viareggio per il romanzo “La noia”.
Dal 1949 al 1966 ricevette ben 15 candidature al Premio Nobel per la Letteratura senza mai aggiudicarselo.
Nel 1984 fu eletto europarlamentare come indipendente nelle liste del PCI.
Si sposò due volte: nel 1941 con la scrittrice Elsa Morante dalla quale si separò nel 1962, e nel 1986 con Carmen Llera, un matrimonio che suscitò scalpore perchè la sua compagna aveva 45 anni meno di lui. Dopo la separazione da Elsa Morante aveva avuto un lungo legame con la scrittrice Dacia Maraini, di trent’anni più giovane.
Lo stile letterario di Moravia era semplice ed austero nello stesso tempo con temi esistenzialisti nei quali descriveva l’ipocrisia della vita contemporanea e l’incapacità umana di raggiungere la felicità.