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Letteratura Universale

Pollice verso per … LA MORTE DI ANTONIO PENNACCHI – Lo scrittore aveva vinto nel 2010 il Premio Strega –

E’ morto ieri nella sua abitazione di Latina lo scrittore Antonio Pennacchi, colto da infarto mentre parlava a telefono con la moglie. Aveva 71 anni.
Ex operaio, da giovanissimo aveva aderito al MSI per poi avvicinarsi al marxismo e partecipare al Movimento del ’68 dopo l’espulsione dal partito.
Dopo una militanza nel PSI e nel PCI e l’attività sindacale nella UIL e nella CGIL, viene espulso da quest’ultima organizzazione e lascia la politica nel 1983 per dedicarsi all’attività di scrittore.
Tra le sue opere più famose ricordiamo: “Mammut” , “Palude”. “Il fasciocomunismo”, autobiografico, “Canale Mussolini”, vincitore del Premio Strega nel 2010.
Nel 2007 si era iscritto al Partito Democratico.

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ALBERTO MORAVIA, SCRITTORE ESISTENZIALISTA – Trent’anni fa la morte dello scrittore –

Il 26 settembre 1990 moriva a Roma, all’età di 83 anni, lo scrittore Alberto Moravia.
Giovanissimo, nel 1929, a soli 22 anni, dopo aver collaborato ad una rivista scrivendo racconti,  salì alla ribalta con la pubblicazione del romanzo “Gli indifferenti” che riscosse un grande successo di critica e di pubblico.
Ne seguirono altri, circa una trentina, che gli valsero a consacrarlo tra i migliori romanzieri italiani del Novecento.
Durante il regime fascista la sua attività letteraria, osteggiata per le sue idee contrarie, produsse “La Ciociara” dove descrisse la disperata e confusa realtà del periodo di guerra. Il romanzo fu iniziato nel 1944 e portato a termine 13 anni dopo.
Al termine del conflitto avviò un’importante attività giornalistica collaborando con alcune testate famose tra cui “Il Corriere della Sera” per il quale viaggiò all’estero realizzando reportages e lavori critici attraverso i suoi racconti.
La sua fortuna letteraria crebbe a dismisura grazie ai suoi romanzi di successo, alcuni dei quali furono rivisitati su set cinematografici da registi famosi.
Nel 1952 gli fu assegnato il Premio Strega per il romanzo “I Racconti”, nel 1960 il Premio Viareggio per il romanzo “La noia”.
Dal 1949 al 1966 ricevette ben 15 candidature al Premio Nobel per la Letteratura senza mai aggiudicarselo.
Nel 1984 fu eletto europarlamentare come indipendente nelle liste del PCI.
Si sposò due volte: nel 1941 con la scrittrice Elsa Morante dalla quale si separò nel 1962, e nel 1986 con Carmen Llera, un matrimonio che suscitò scalpore perchè la sua compagna aveva 45 anni meno di lui. Dopo la separazione da Elsa Morante aveva avuto un lungo legame con la scrittrice Dacia Maraini, di trent’anni più giovane.
Lo stile letterario di Moravia era semplice ed austero nello stesso tempo con temi esistenzialisti nei quali descriveva l’ipocrisia della vita contemporanea e l’incapacità umana di raggiungere la felicità.

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PAOLO VOLPONI, SCRITTORE UMANISTA E MODERNO – Nel 1994 la morte del letterato di Urbino –

Il 23 agosto moriva ad Ancona, all’età di 70 anni, lo scrittore e poeta Paolo Volponi.
Dopo una breve esperienza partigiana sugli Appennini, Paolo Volponi intraprese l’attività letteraria nel 1948 con la pubblicazione della raccolta di poesie “Il ramarro“.
A seguito dell’incontro con Adriano Olivetti, nel 1956 divenne direttore dei servizi sociali della Olivetti di Ivrea curando successivamente, dal 1966 al 1971, l’intero settore delle relazioni aziendali.
Nel 1960 vinse il Premio Viareggio per la poesia con l’opera “Le porte dell’appennino“.
Nel 1962 diede alla stampa il volume “Il Memoriale” con il quale iniziò la sua produzione narrativa, seguito dal romanzo “La macchina mondiale” col quale si aggiudicò nel 1965 il Premio Strega.
Per la sua adesione al Partito Comunista Italiano, non gradita ai vertici della Fiat, fu costretto a dimettersi dalla presidenza della Fondazione Agnelli (1975).
Nel 1983 fu eletto senatore della Repubblica come indipendente nelle liste del PCI dal quale si dissociò entrando nel 1991 nel partito di Rifondazione Comunista, con il quale fu eletto deputato nel 1992,  per la sua contrarietà alla dissoluzione del Partito Comunista ed alla nascita del Partito Democratico della Sinistra.
Oltre a quelli già indicati sopra, Volponi ebbe altri Premi letterari importanti: il Premio Viareggio per la narrativa (1975), il Premio Mondello (autore italiano) nel 1986 ed il Premio Strega nel 1991 per la seconda volta.
Nelle sue opere Volponi si caratterizzò sia per la scelta umanistica che per la particolare attenzione alle forme della modernità: sotto quest’ultimo aspetto, convinto della possibilità dell’evoluzione della società industriale in modo democratico,  entrò spesso in polemica con Pasolini per il giudizio positivo espresso nei confronti del “boom economico” degli anni cinquanta e sessanta in Italia contro il parere opposto del poeta friulano.
Nel marzo 1994 gli fu assegnata la Medaglia d’Oro come benemerito della cultura e dell’arte.

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LALLA ROMANO, POETESSA E SCRITTRICE – 19 anni fa la sua scomparsa –

Il 26 giugno 2001 moriva a Milano, all’età di 95 anni, la poetessa e scrittrice Lalla Romano.
Appassionata di pittura, attività che riprenderà negli ultimi anni prima della morte, Lalla Romano, legata politicamente al movimento “Giustizia e Libertà”,  prese parte attiva nella Resistenza impegnandosi nei “Gruppi di difesa della donna”.
La sua prima pubblicazione di poesie avvenne nel 1941 con l’opera “Fiore” che, rifiutata da Einaudi, fu stampata da Frassinelli.
Dieci anni dopo pubblicò una raccolta di brevi testi in prosa, “Le metamorfosi”, successivamente, nel 1953 e nel 1957 i suoi primi romanzi nei quali, accennando ad episodi autobiografici, descrisse aspri rapporti familiari.
L’opera che la rese popolare al grande pubblico fu “Le parole tra noi leggere“, un romanzo che nel prendere lo spunto dal suo rapporto con il figlio descrisse i caratteri della rivolta giovanile, un tema molto attuale e sentito in quegli anni. Con questo libro, nel 1969 vinse il “Premio Strega“.
Donna dal carattere chiuso fu molto attiva in campo giornalistico collaborando con testate prestigiose (Giorno, Corriere della Sera, Giornale Nuovo) ed in campo politico ( nel 1976 fu eletta consigliere comunale a Milano come indipendente nelle liste del Partito Comunista Italiano dimettendosi poco tempo dopo perchè delusa ed annoiata).
La sua attività di poetessa e scrittrice fu instancabile e si protrasse fino ad un anno prima della sua scomparsa: il suo “Diario ultimo”, rimasto incompleto per i suoi gravi problemi di salute e per la cecità quasi totale che l’affliggeva da anni, fu pubblicato postumo nel 2006, centenario della sua nascita, grazie all’interessamento del suo compagno, il fotografo Antonio Ria, conosciuto dopo la morte del marito nel 1986.