Non molto tempo dopo la morte della donna, la figlia ha dato alla luce un bambino con un segno bianco dietro il collo che richiamava quello lasciato sul collo della donna.
Quando ha iniziato a parlare, il bambino ha rivendicato il possesso delle cose che erano appartenute a sua nonna come se fossero sempre state sue.
Questo è uno dei tanti casi, riportati dal dottor Jim Tucker dell’Università della Virginia, in cui sembra che le voglie abbiano un legame con la vita precedente.
Il defunto dottor Ian Stevenson, di cui Tucker oggi continua l’opera, ha studiato 210 casi di bambini con voglie o difetti collegati a ricordi delle vite precedenti.
Stevenson è riuscito ad ottenere un referto dell’autopsia in 49 casi. Nel 43 per cento di questi, la ferita e la voglia erano ad un massimo di dieci centimetri quadrati di distanza l’una dall’altra e molte si trovavano quasi nella stessa posizione.
In alcune culture, si usa fare un segno sui defunti con della fuliggine o della pasta per riconoscerli quando rinascono….” ( da “epochtimes.it “).