E’ di ieri la notizia clamorosa del blitz dei Nas in uno stabilimento di Anagni che ha portato alla scoperta di 29 milioni di dosi destinati altrove: la Commissione Europea ha minacciato il blocco dell’export e tra essa ed il Regno Unito la tensione è stata davvero molto alta.
Ma è solo l’ultimo, in ordine di tempo, degli “inciampi” in cui è ancora una volta caduta AstraZeneca e che aumenta, nei Paesi dell’UE soprattutto, il calo di reputazione dell’azienda.
Mancate consegne, diffidenze sugli effetti collaterali del vaccino, errori sui test di efficacia.
In ogni caso, il vero problema è un altro: la salute di tutti i cittadini del mondo è in balìa delle multinazionali che spingono i governi ad anteporre interessi di Big Pharma al diritto alla vita di miliardi di persone.
Occorre sospendere i brevetti, fare ricorso alle licenze obbligatorie, garantire una produzione adeguata dei vaccini. Nessun profitto sulla pandemia!
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