In migliaia sono scesi nelle principali piazze italiane (oltre che nel resto del mondo) sbandierando striscioni con la svastica paragonata al “Green Pass”, stelle di David appuntate sul petto con la scritta “non vaccinati=ebrei” ed al grido di “Libertà, libertà”.
Ma contro la “dittatura sanitaria”, così come viene apostrafata dai “no-vax” che avrebbe limitato le libertà individuali, non manifestano solo le destre (Casapound, Forza Nuova e Lega in particolare) perchè nei cortei sfilano anche esponenti di sinistra e grillini oltre che cittadini senza una marcata coloritura politica od ideologica.
E’ anche vero, però, che, allo stato, sono gli unici strumenti in grado di allontanare lo stato di emergenza ed evitare la prospettiva di una nuova ondata di contagio.
In questo clima, la logica decompressiva dello sfogo di massa, che ha portato alla riapertura, anche se parziale, degli stadi ed alle continue pressioni finalizzate alla riapertura delle discoteche e di quant’altro, può essere un fattore controproducente al raggiungimento dell’immunità di gregge e dannosa, molto dannosa, alla salute pubblica.
Occorre, tuttavia, un confronto serio e ragionato tra le forze democratiche, senza arrivare a scontri con i tutori dell’ordine pubblico così come sta avvenendo in questi giorni.
Il rifiuto di vaccinarsi, salvo nei casi di controindicazione preliminare, è scientificamente ingiustificabile.
A meno che non si preferisca “morire liberi anzichè salvarsi schiavi” come inneggiano diversi cartelli deliranti…
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