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Cronaca

Pollice verso per … LE MANIFESTAZIONI CONTRO IL GREEN-PASS – In migliaia scendono in piazza ma va scongiurata l’ipotesi di una nuova ondata della pandemia –

Nel giorno in cui si celebra il 78° anniversario della caduta del fascismo, le prime pagine dei quotidiani nazionali riportano in primo piano le manifestazioni di protesta per le misure del governo Draghi in ordine al “green-pass” indispensabile per la partecipazione ad eventi particolari.
In migliaia sono scesi nelle principali piazze italiane (oltre che nel resto del mondo) sbandierando striscioni con la svastica paragonata al “Green Pass”, stelle di David appuntate sul petto con la scritta “non vaccinati=ebrei” ed al grido di “Libertà, libertà”.
Ma contro la “dittatura sanitaria”, così come viene apostrafata dai “no-vax”  che avrebbe limitato le libertà individuali, non manifestano solo le destre (Casapound, Forza Nuova e Lega in particolare) perchè nei cortei sfilano anche esponenti di sinistra e grillini oltre che cittadini senza una marcata coloritura politica od ideologica.
E’ noto che i vaccini non sono stati rigorosamente testati, che hanno effetti collaterali e che fanno la fortuna di Big Pharma e delle multinazionali.
E’ anche vero, però, che, allo stato, sono gli unici strumenti in grado di allontanare lo stato di emergenza ed evitare la prospettiva di una nuova ondata di contagio.
In questo clima, la logica decompressiva dello sfogo di massa, che ha portato alla riapertura, anche se parziale, degli stadi ed alle continue pressioni finalizzate alla riapertura delle discoteche e di quant’altro, può essere un fattore controproducente al raggiungimento dell’immunità di gregge e dannosa, molto dannosa, alla salute pubblica.
Occorre, tuttavia, un confronto serio e ragionato tra le forze democratiche, senza arrivare a scontri con i tutori dell’ordine pubblico così come sta avvenendo in questi giorni.
Il rifiuto di vaccinarsi, salvo nei casi di controindicazione preliminare, è scientificamente ingiustificabile.
A meno che non si preferisca “morire liberi anzichè salvarsi schiavi” come inneggiano diversi cartelli deliranti…

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Politica

Pollice verso per…LA LEGGE CHE VIETA L’ABORTO IN POLONIA – La presenza di gravi patologie non è un buon motivo per interrompere la gravidanza per lo stato polacco –

Da due giorni in Polonia è entrata in vigore la legge che vieta l’aborto.
La Polonia, insieme a Malta, ha la legge più restrittiva d’Europa in materia di interruzione della gravidanza.
La sentenza che dichiara illegale l’aborto è stata emessa il 22 ottobre scorso dal Tribunale costituzionale ed afferma che non è possibile interrompere la gravidanza neanche in presenza di patologie fetali anche gravi ed incompatibili con la vita.
Una formulazione che apre la strada ad ulteriori divieti al ricorso all’aborto anche in caso di stupro od incesto.
Dal 27 gennaio in 51 città polacche la popolazione si sta riversando nelle strade per protestare contro il provvedimento e le donne sono in prima fila nella lotta per l’affermazione della democrazia.
Lo stato di diritto è stato deliberatamente smantellato” – sostengono i manifestanti, che chiedono l’intervento dell’Unione Europea.
Intanto, le manifestazioni pacifiche vengono duramente represse dalla violenza e la brutalità delle forze di polizia.