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Pollice su per… IL DANTEDI’ – Celebrati i 700 anni del “sommo Poeta” –

Non so se Dante era un uomo libero o un fallito o servo di partito”.
Così parafrasava Antonello Venditti in una sua famosa canzone degli anni settanta, quasi a voler criticare l’insegnamento di Dante Alighieri nelle scuole italiane.
E, forse, non aveva tutti i torti perchè del “sommo Poeta” ci si limitava a leggere ed interpretare la sua immensa opera artistica soffermandosi poco, troppo poco, sul suo orientamento politico.
Su tale ultimo aspetto, rimandiamo ad un podcast dell’esimio professore Alessandro Barbero, noto studioso ed esperto medioevalista.
L’anno scorso il Consiglio dei Ministri ha istituito il 25 marzo come giornata celebrativa dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri ed in occasione del “Dantedì” molte sono state le manifestazioni ed i percorsi culturali e letterari ispirati al “mostro sacro” della letteratura italiana e mondiale.
La data scelta è quella presunta dell’inizio del viaggio ultraterreno di Dante raccontato nella “Divina Commedia”.
Come in tutti gli eventi di cotal natura, però, ci auguriamo che l’occasione venga colta non solo per celebrare una figura importante ed universalmente riconosciuta tale in tutti i tempi ed in tutti i luoghi ma anche per leggere, studiare ed interpretare un personaggio allo scopo di superare quella limitata comunicabilità espressa sui social network.