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Pollice su per … L’INGRESSO IN FINALE DELLA PELLEGRINI – A Tokyo la nuotatrice italiana ci fa sperare in un podio –

Dopo l’opaca prestazione in batteria (in semifinale per il rotto della cuffia, 15^ su 16) la “divina” Federica Pellegrini si riscatta in semifinale conseguento il settimo tempo e meritandosi l’ingresso nella  finale dei 200 metri stile libero alle Olimpiadi di Tokyo.

E’ la quinta finale olimpica nella stessa prova: finora nessuna nuotatrice aveva mai fatto altrettanto.
Era il mio vero obiettivo per questa Olimpiade” – ha detto tra le lacrime ai microfoni Rai.
Ma sono molti gli italiani che sperano in una medaglia.

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Pollice su per … IL GRANDE RIFIUTO DI NOURINE ALLE OLIMPIADI – Il judoka algerino si ritira dai giochi olimpici per non combattere con un israeliano –

Dopodomani avrebbe dovuto affrontare nei 32esimi il sudanese Mohamed Abdalrasool e, in caso di vittoria, come probabilissimo stante la sua potenza, si sarebbe trovato di fronte l’israeliano Tohar Butbul. Tale eventualità l’ha indotto a dare forfait e così il judoka algerino Fethi Nourine ha annunciato il suo ritiro dai giochi olimpici di Tokyo.
“Abbiamo lavorato duro per qualificarci ai Giochi – ha detto Nourine – ma la causa palestinese è più grande di questo…”.
Pierre de Coubertin si starà rivoltando nella tomba pensando al principio “Lo sport affratella tutti” da lui coniato al momento della fondazione delle moderne Olimpiadi.
Ma grandi palcoscenici servono anche a veicolare messaggi di grande umanità e solidarietà, non solo a distrarre i popoli dai mali che li affliggono.

Nella foto sopra: il judoka algerino Fehti Nourine

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Cronaca

IL MASSACRO DI MONACO DI BAVIERA – Nel 1972 l’attacco terroristico durante le Olimpiadi –

Il 6 settembre 1972 durante le Olimpiadi estive di Monaco di Baviera, un gruppo terroristico palestinese denominato “Settembre Nero” irrompe nel villaggio olimpico uccidendo subito due atleti israeliani e prendendone in ostaggio altri nove.
Dopo una fase di negoziazione, in uno scontro a fuoco tra la polizia tedesca ed il commando terroristico, rimangono uccisi tutti gli ostaggi, cinque fedayin ed un poliziotto.
L’evento non fermerà la manifestazione.                                                        L’immagine-simbolo del massacro:
                                                       un sequestratore con passamontagna
                                                       si affaccia dal balcone della palazzina
                                                       dove alloggiano gli atleti israeliani.