Theresa Cheung è una giornalista inglese autrice, tra gli altri, di numerosi libri sul paranormale del quale si occupa da oltre venticinque anni anche perchè cresciuta in una famiglia di sensitivi.
Nel 2015 ha pubblicato il volume:”Parlando con il cielo”, con racconti e testimonianze destinati a sconvolgere il pubblico per le teorie da lei avanzate circa “la vita dei morti”.
Da “Affaritaliani.it”, quotidiano digitale fondato nel 1996, riportiamo quanto segue:
“…La vita dei morti. Si abbandona il proprio corpo fisico e si erra con il corpo spirituale, invisibili al mondo denso, ma chiaramente visibili a coloro che in quel momento si trovino (anch’essi) a far uso del loro corpo spirituale. Ogni corpo vede soltanto ciò che è al proprio livello. Per questo motivo gli occhi del corpo fisico vedono solo gli altri corpi fisici, mentre gli occhi del corpo spirituale vedono solo gli altri corpi spirituali. Quando poi si riprende il proprio cappotto, ovvero si ritorna nel corpo denso, o come si dice comunemente “ci si sveglia”, accade talvolta di riportare sotto forma di sogno qualche ricordo, in genere assai confuso e distorto, di ciò che si è visto mentre si era altrove nel corpo spirituale.
Il sonno potrebbe definirsi una specie di morte temporanea, con la sola differenza che nel sonno non ci si ritrae del tutto dal corpo denso, ed è quindi possibile farvi ritorno al momento del risveglio, mentre alla morte lo si abbandona definitivamente. Da tutto ciò consegue che quando voi dormite vi trovate nelle stesse condizioni in cui sono passati i vostri cari defunti.
Per quanto riguarda la vita dopo la morte sono state formulate molte teorie, basate per la maggior parte su erronee interpretazioni delle Sacre Scritture. Fino all’inizio del XX secolo era universalmente accettato il dogma della punizione eterna, che oggi fortunatamente più nessuno, tranne gli ignorantissimi, accetta. Esso era basato su alcune parole attribuite erroneamente al Cristo, ed i monaci medioevali lo mantennero per secoli, come utile spauracchio per costringere le masse ignoranti a comportarsi bene. Con l’avanzare della civiltà, gli uomini iniziarono a comprendere che una simile credenza era non solo empia, ma anche ridicola, quindi i religiosi moderni l’hanno sostituita con qualche cosa di più ragionevole, ma si mantengono spesso ben lontani dalla semplicità del vero. Una volta ammesso il fatto fondamentale che Dio è Amore e che il Suo universo è governato da leggi eterne e sagge, si comincia a comprendere che tali debbano essere tanto le leggi che reggono il mondo materiale quanto quelle che reggono il mondo immateriale. Ma anche a questo proposito le credenze sono vaghe: mentre si parla di un lontano Paradiso, di un lontano Giorno del Giudizio, ben poco ci si dice di quello che accade al momento della morte. D’altronde coloro che insegnano queste cose non pretendono di avere alcuna esperienza delle condizioni presenti nel dopo morte. Essi dicono soltanto ciò che hanno ascoltato ed imparato da altri, non ciò che sanno direttamente. Come possono quind soddisfarci ?
In verità l’epoca della fede cieca è tramontata. Viviamo nell’era della conoscenza scientifica, e non possiamo più accettare idee non conformi alla ragione ed al buon senso. Pensiamo forse che i metodi scientifici non si possano applicare alla comprensione di problemi lasciati finora completamente alla religione ? La Società Teosofica e la Società per le Ricerche Psichiche li hanno utilizzati proprio in questo senso, ed io intendo appunto esporvi i risultati di tali investigazioni condotte con spirito scientifico.
Noi siamo Spiriti, ma viviamo in un mondo materiale, un mondo che ci è noto solo in parte, poichè ne percepiamo appena quel poco che ci viene trasmesso dai nostri sensi fisici, assai imperfetti. Possiamo vedere i corpi solidi; vediamo generalmente i liquidi, se non sono perfettamente limpidi, ma i gas sono per noi, nella maggior parte dei casi, invisibili.
Le ricerche degli scienziati dimostrano che esistono altri tipi di materia, molto più tenue del gas più rarefatto, che non si possono percepire nè osservare con i sensi ed i mezzi fisici. Tuttavia si può venire in contatto con questi diversi tipi di materia più tenue e anche investigarli, per mezzo del corpo spirituale, il quale ha sensi suoi propri, come li ha il corpo fisico.
Il meraviglioso corpo spirituale. La maggior parte degli uomini non ha ancora imparato a farne uso, ma si tratta di facoltà che è possibile acquisire. Tanto è vero che alcuni le hanno sviluppate e riescono grazie ad esse a vedere molte cose celate alla vista ordinaria. Essi hanno così constatato che questo mondo è assai più meraviglioso di quanto abbiano mai supposto gli uomini, i quali pur avendo vissuto in esso per migliaia di anni, sono rimasti per la maggior parte completamente ignoranti di questa parte più elevata e più bella della vita. Le ricerche fatte in questo campo hanno già dato risultati sorprendenti e dischiudono orizzonti sconfinati e meravigliosi. Qui noi ci occupiamo solo di quella parte che riguarda la vita post-mortem e le condizioni di coloro che vi si trovano. La prima cosa che si impara studiando i mondi super-fisici è che la morte non è la fine della vita, come abbiamo sempre supposto, ma soltanto il passaggio da uno stadio di vita ad un altro. Come abbiamo già detto, la morte non è che il deporre un cappotto; dopo di essa l’uomo si trova nel suo corpo spirituale. Ma benchè, per la sua sottigliezza, S. Paolo lo abbia chiamato spirituale, esso è ancora un corpo, e quindi come tale è materiale. Tuttavia esso è composto da una materia molto più sottile di qualsiasi materia a noi nota, più sottile ( o per meglio dire meno densa) del più fine gas conosciuto in natura.
Il corpo fisico serve all’uomo come mezzo di comunicazione con il mondo fisico; senza questo strumento infatti egli non potrebbe nè ricevere nè trasmettere alcuna impressione in tale mondo. Il corpo spirituale serve precisamente allo stesso scopo nel mondo spirituale; esso è cioè l’intermediario per mezzo del quale lo spirito dell’uomo comunica con il mondo superiore, ovvero con il mondo spirituale. Ma questo mondo spirituale non è qualcosa di nebuloso, di lontano ed irraggiungibile. E’ semplicemente una parte più elevata del mondo che abitiamo ora. Esistono poi altri mondi, assai più alti e ancora più remoti, ma ciò che comunemente si chiama morte non ha nulla a che fare con essi; la morte è soltanto il passaggio da uno stato, o condizione di vita, ad un altro…”.
Mese: Maggio 2016
Dopo aver perso l’imbattibilità dell’anno a Ferrara, il Benevento perde anche l’imbattibilità casalinga ed anche stavolta, come contro la Spal, subisce quattro gol dall’avversaria.
Nella seconda ed ultima partita della Supercoppa, la squadra di mister Auteri (assente in panchina per squalifica) si congeda dalla Lega Pro e si prepara ad affrontare la Serie B dimostrando di aver snobbato il mini torneo anche per dare spazio alla seconda linea. A parziale giustifica dell’innesto delle riserve c’è però da considerare il numero dei titolari assenti per squalifica ed infortuni.
Insomma, una Supercoppa da dimenticare in fretta ma che serve da monito per una riflessione seria sul livello e la qualità che i giallorossi troveranno nell’affrontare la prossima avventura della serie cadetta: Spal e Cittadella, pur con i distinguo cui accennavo poc’anzi, sono sembrate formazioni superiori al Benevento e la sfida di domenica per l’aggiudicazione del trofeo si preannuncia molto interessante e spettacolare.
Tabellino della partita
FORMAZIONI: Benevento – Piscitelli, Mattera (dal 46′ del Pinto), Lucioni, Mucciante, Troiani, (dal 67′ Pezzi), Vitiello, Angiulli, Lopez, Ciciretti, Marotta, Mazzeo (dal 67′ Petrone). A disp. Gori, Crudo, Fusco, Mazzarani. All. Cassia (in sostituzione dello squalificato Auteri).
Cittadella – Alfonso, Salvi, Cappelletti (dal 45′ Pascali), Scaglia (dal 46′ De Leidi), Benedetti, Schenetti, Iori, Zaccagni, Sgrigna (dal 70′ Paolucci), Jallow, Litteri. A disp. Vaccarecci, Lora, Donazzan, Minesso, Chiaretti, Coralli. All. Venturato.
Arbitro: Niccolò Pagliardini di Arezzo. Assistenti: Daniele Stazi di Ciampino e Michele Grossi di Frosinone.
Marcatori: Jallow (1′), Vitiello (10′), Benedetti (18′), Mazzeo (rigore 37′), Zaccagni (57′), Jallow (66′)
Note: Ammoniti Jallow, Alfonso, Mattera, Pezzi. Angolo 7 a 6 per il Benevento.
Prima sconfitta dell’anno per il Benevento che nella partita inaugurale della Supercoppa di Lega Pro cade a Ferrara subendo un poker che non rispecchia sicuramente i valori in campo delle due formazioni.
La vittoria, certamente meritata, premia oltre misura la Spal favorita dalla pesantezza del terreno di gioco, più congeniale alla prestanza fisica dei suoi giocatori, nonchè da episodi che hanno fortemente condizionato il risultato finale.
Dopo un primo tempo equilibrato, terminato 1 a 0 per i padroni di casa, Ciciretti ad inizio ripresa ristabilisce le distanze ed il Benevento sembra ritrovare il passo giusto con una condotta accorta e sapiente.
Ma proprio nel momento di maggior spinta dei giallorossi la Spal si porta in vantaggio con un gol in netto fuori gioco di Cellini che ne l’arbitro ne l’assistente rilevano nonostante le proteste dei beneventani. A farne le spese è l’allenatore Auteri che viene espulso dal campo.
Il terzo gol della Spal scaturisce da uno svarione di Lucioni ( anche un campione come lui può sbagliare) che favorisce l’inserimento di Fiotto che segna da pochi passi.
Nel finale concitato ( De Falco viene espulso per un brutto intervento su un avversario) al 93′ Schiavon pesca il jolly con un eurogol sul quale nulla può il pur bravo Gori.
Tabellino della partita
FORMAZIONI: Spal – Branduani, Gasparetto, Giani, Cottafava, Lazzari, de Vitis (dal 50′ Spighi), Castagnetti, Schiavon, Mora, Zigoni (dal 61′ Fiotto), Cellini. A disp. Thiam, Seghetto, Bellemo, Ceccaroni, Ferri, Gentile, Grassi, Posocco, Silvestri. All. Semplici.
Benevento – Gori, Pezzi, Mattera, Troiani (dal 73′ Angiulli), Lucioni, Lopez, Del Pinto,De Falco, Ciciretti, Marotta, Mazzeo. A disp. Piscitelli, Mucciante, Padella, Vitiello, Fusco, Petrone. All. Auteri.
Arbitro: Proietti di terni
MARCATORI: Giani (33′), Ciciretti (47′), Cellini (63′), Fiotto (76′), Schiavon 93′).
Note: Ammoniti Schiavon e Marotta. Espulsi l’allenatore del Benevento Auteri e De Falco.
Fra circa tre ore il Benevento disputerà a Ferrara contro la Spal la prima partita della “Supercoppa di Lega Pro”, un triangolare al quale partecipano le vincitrici dei tre gironi di Lega Pro: Spal, Cittadella e Benevento.
La manifestazione, giunta quest’anno alla sua 17^ edizione, si articolerà in tre giornate di sola andata ed ogni squadra effettuerà una gara interna ed una esterna.
Leggiamo, dal sito “datasport.it” le modalità di svolgimento del mini torneo.
“…La squadra che riposerà nella prima giornata sarà determinata per sorteggio, quindi con lo stesso metodo sarà definita anche la formazione che disputerà la prima gara in trasferta. Nella seconda giornata riposerà la squadra vincente del match inaugurale o, in caso di pareggio, quella che avrà giocato il primo incontro in trasferta. La terza giornata sarà disputata fra le due squadre che non si sono ancora incontrate. La vincente di questa classifica si aggiudicherà la Supercoppa di Lega 2015-2016. In caso di parità in classifica si applicheranno i seguenti criteri: 1- differenza reti nelle gare di girone; 2- maggior numero di reti segnate nelle gare di girone; 3- maggior numero di reti segnate nella gara esterna di girone; 4- sorteggio. ”
Mister Auteri dovrà fare a meno di Melara, Cissè e Campagnacci oltre allo squalificato Mazzarani.
Con quale spirito affronterà questa manifestazione il Benevento dopo l’inevitabile calo di tensione dovuto all’exploit del campionato ? Conoscendo il carattere dei giocatori e del tecnico, crediamo che i giallorossi non snobberanno il torneo, anche perchè vorranno difendere l’imbattibilità del 2016, un traguardo finora unico in Italia tra le squadre professionistiche.
Auguriamoci la solita partita gagliarda di Lucioni e compagni e, mi raccomando, non facciamo drammi se e quando verranno…incidenti di percorso. Comunque vada, sarà un successo…
Pietro Iemmello, del Foggia, è stato il miglior goleador nella stagione 2015/2016. Con i suoi 24 gol (1 rigore) in 32 partite ha contribuito in maniera determinante al secondo posto della sua squadra in campionato.
Iemmello, nato a Catanzaro il 6 marzo 1992, ha anche segnato 8 reti in cinque partite di Coppa e vanta 10 presenze con cinque reti nella Nazionale Italiana Under 19.
In dettaglio, la classifica finale dei cannonieri:
24 IEMMELLO (Foggia) 1 rigore)
15 Caccavallo (Paganese)
14 Di Piazza (Akragas)
13 De Angelis (Casertana), La Mantìa (Cosenza), Infantino (1r Matera)
12 Baclet (1r Martina Franca)
11 Calil (Catania), Nicastro (Juve Stabia), Croce (Monopoli)
10 Mazzeo (5r Benevento), Alfageme (Casertana), Sarno (Foggia), Moscardelli (Lecce),
Tavares (Messina), Gambino (Monopoli)
9 Negro (Casertana), Razzitti (Catanzaro), Arrighini (Cosenza), Diop (Juve Stabia)
8 Cissè e Marotta (1r Benevento), Gustavo (Messina)
7 Kanoutè (1r Ischia), Masini (Melfi)
6 Strambelli (Andria), Ciciretti (Benevento), Russotto (Catania), Agnelli (1r) e Arcidiacono (Foggia),
Lepore (1r) e Surraco (Lecce), Herrera (1r Melfi)
5 Madonìa (1r) e Zibert (Akragas), Grandolfo (Andria), Mancosu (Casertana), Cavallaro (Cosenza),
Carcione e Cunzi (1r Paganese)
4 Di Grazia (Akragas), Cianci (Andria), Angiulli e Melara (Benevento), Gurma e Morbidelli
(Castelli Romani), Gomes (1r) e Mancino (Ischia), Lisi (Juve Stabia), Caturano, Doumbia,
Curiale e Papini (Lecce), Armellino, Iannini e Letizia (Matera), Canotto (Melfi), Cocuzza (Messina),
Romano (Monopoli)
3 Onescu (Andria), Del Pinto (Benevento), Giannone e Jefferson (Casertana), Mastropietro
(Castelli Romani), Calderini, falcone, Plasmati e Scarsella (Catania), Agnello, Agodirin e
Patti (Catanzaro), Arrigoni e Statella (Cosenza), Chiricò, Floriano e Saint-Maza (Foggia),
Del Sante e Izzillo (Juve Stabia), Cristea (Martina Franca), Rolando (Matera), Giacomarro e
Longo (Melfi), Bacchetti, Di Mariano, Esposito e Pinto (Monopoli), Guerri (Paganese)
2 Leonetti (Akragas), Cortellini, De Vena e Morra (Andria), De Falco (Benevento), Agyei e
Matute (Casertana), Siclari (Castelli Romani), Bombagi e Pelagatti (Catania), Mancuso e
Olivera (Catanzaro), Criaco, Giampà e Tedeschi (Cosenza), Angelo, Gerbo e Vacca (Foggia),
Di Vicino (2r), Florio e Moracci (Ischia), Contessa, Favasuli (2r), Gomez, Migliorini, Obodo e
Polak (Juve Stabia), Berardino, Diakitè e Schetter (Martina Franca), Albadoro, Carretta,
Di Lorenzo, Ingrosso e Tomi (Matera), Cason, Giron, Petta e Soumarè (Melfi), Barisic,
Barraco, Burzigotti, Filip, Fornito e Scardina (Messina), Djuric (Monopoli), Cicerelli, Deli e
Vella (Paganese)
1 Cristaldi, Marino, Salandrìa e Vicente (Akragas), Bangoura, Bisoli, Bollino, Capellini, Fissore,
Kristo, Ionesco, Piccinni e tartaglia (Andria), Campagnacci, Lucioni, Mattera, Pezzi e Troiani
(Benevento), Bonifazi, Capodaglio, Mangiacasale e Marano (Casertana), Colantoni, Crescenzo,
Icardi, Maiorano, Prutsch, Rossetti, Strasser e Volpe (Castelli Romani), Agazzi, Bergamelli,
Musacci e Nunzella (Catania), Ingretolli, Maita, Moi e Ricci (Catanzaro), Blondett, Caccetta,
Ciancio, Corsi, Parisi, Raimondi e Vutov (Cosenza), Gigliotti, Miguel Angel e Riverola (Foggia),
Fall, Orlando, Palma, Pepe, Porcino e Rubino (Ischia), Ripa (Juve Stabia), Alcibiade, Beduschi,
Cosenza, De Feudis, Sowe e Vecsei (Lecce), Ciotola, Cristofari, Curcio, De Lucia, Franchini,
Marchini, Migliaccio e Taurino (Martina Franca), Casoli, De Rose, Gammone, Kurtisi, Meola,
Pagliarini e Piccinni (Matera), Maimone e Masia (Melfi), Martinelli, Mileto e Salvemini (Messina),
Ferrara, Lescano, Rosafio e Viola (Monopoli), Bocchetti, Palmiero, Palomeque e Sirignano (Paganese).
BENEVENTO E ANDRIA MIGLIOR DIFESA, FOGGIA MIGLIOR ATTACCO
Nel corso del campionato, Benevento ed Andria hanno subìto il minor numero di reti (21), il Foggia ha segnato il maggior numero di reti (61).
La formazione dei Castelli Romani ha registrato il peggior attacco (22) e, unitamente all’Ischia, la peggiore difesa (65).
Il Benevento è stata l’unica squadra, in tutta Italia, a non aver perso neanche una partita nel girone di ritorno.
Ecco, in dettaglio, l’elenco delle speciali classifiche delle reti:
RETI SUBITE RETI FATTE
21 BENEVENTO, ANDRIA 61 FOGGIA
28 LECCE, COSENZA 52 CASERTANA
31 FOGGIA 51 BENEVENTO
32 MATERA 46 LECCE
34 CATANIA 45 MATERA, JUVE STABIA
35 CASERTANA 44 COSENZA
39 PAGANESE 43 MONOPOLI
40 CATANZARO, MELFI 41 PAGANESE
41 MESSINA 37 MESSINA, CATANIA
42 MONOPOLI 35 AKRAGAS
45 JUVE STABIA 33 ANDRIA
47 AKRAGAS 32 MELFI
58 MARTINA FRANCA 31 ISCHIA
65 ISCHIA, CASTELLI ROMANI 30 MARTINA FRANCA
27 CATANZARO
22 CASTELLI ROMANI
LA 34^ IN BREVE
Dopo la promozione diretta del Benevento in serie B e la retrocessione della Lupa Castelli Romani, l’ultima giornata del campionato pronuncia gli ultimi verdetti prima dell’appendice di playoff e playout: Foggia e Lecce disputeranno i play-off, il Monopoli, in ragione della classifica avulsa, disputerà i play-out insieme a Melfi, Martina Franca ed Ischia.
In dettaglio, risultati, marcatori e classifica dopo la 34^ :
Partite Ris. Marcatori
AKRAGAS – BENEVENTO 1-1 Zibert (40′), Angiulli (44′)
CASERTANA – PAGANESE 4-2 Alfageme (50′-55′), Carcione (64′), Jefferson (69′),
Giannone (74′), Carcione (86′)
CATANIA – ANDRIA 2-1 Bergamelli (22′), Strambelli (41′), Russotto (50′)
CATANZARO – MELFI 1-0 Razzitti (64′)
COSENZA – ISCHIA 6-1 La Mantìa (8′), Caccetta (31′), La Mantìa (41′),
Arrighini (54′-55′), Cavallaro (57′), Rubino (71′)
JUVE STABIA – FOGGIA 1-3 Iemmello (6′), Chiricò (29′), Iemmello (32′),
Diop (69′)
LECCE – CASTELLI ROMANI 3-1 Caturano (32′), Moscardelli (66′), Doumbia (71′),
Rossetti (83′)
MARTINA FRANCA – MESSINA 2-2 Marchetti (22′), Gustavo (47′), Barisic (80′),
Berardino (90′)
MATERA – MONOPOLI 1-1 Gambino (22′), Infantino (36′)
CLASSIFICA
70 BENEVENTO Promossa in Serie B
65 FOGGIA
63 LECCE – CASERTANA
60 COSENZA
53 MATERA
45 MESSINA
44 ANDRIA
42 PAGANESE – JUVE STABIA
41 CATANZARO
40 AKRAGAS
39 CATANIA – MONOPOLI
30 MELFI
22 MARTINA FRANCA
21 ISCHIA
12 CASTELLI ROMANI
Alla fine della partita, tutti contenti: l’Akragas per la permanenza in Lega Pro ed il Benevento per essere uscito imbattuto dallo stadio “Esseneto” conseguendo il diciassettesimo risultato utile consecutivo alla faccia della scaramanzìa.
La neo-promossa in serie B ha onorato fino alla fine un campionato meraviglioso dimostrando tutta la sua classe nonostante lo schieramento in campo della “seconda linea”: mister Auteri ha fatto bene a dare spazio a giocatori di tutto rispetto che durante il corso del torneo hanno giocato poco ed all’ombra dei titolari.
Il pareggio è stato tutto sommato giusto.
Tabellino della partita
FORMAZIONI:
Akragas – Maurantonio, Grea, Capuano, Muscat, Marino (dal 46′ Caze), Salandrìa, Vicente, Zibert, Di Piazza, Leonetti (dal 58′ Di Grazia), Madonìa (dal 69′ Cristaldi). A disp. Vono, Aloi, Cappello, Fiore, Lo Monaco, Mauri, Roghi. All. Rigoli.
Benevento – Piscitelli, Padella, Mucciante, Mazzarani, Lucioni, Vitiello (dall’80’ Del Pinto), Troiani, De Falco, Marotta, Angiulli, Mazzeo (dall’81’ Melara). A disp. Gori, Campagnacci, Ciciretti, Mattera, Pezzi. All. Auteri.
Arbitro – Matteo Marchetti, da Ostia Lido; Assistenti – Aristide Rabotti, da Roma 2, e Michele Dell’Università, da Aprilia.
Marcatori: Zibert (40′), Angiulli (44′)
Note: Ammonito Mazzarani (68′)
In un clima di festa, con circa tremila tifosi al seguito, il Benevento affronterà ad Agrigento l’ultima gara di campionato. Oltre al lungodegente Raimondi ed allo squalificato Lopez, mancherà Cissè perchè febbricitante. Auteri ha convocato i seguenti diciotto giocatori: Gori e Piscitelli (portieri), Lucioni, Mattera, Mazzarani, Mucciante, Padella, Pezzi e Troiani (difensori), Angiulli, De Falco, Del Pinto, Melara e Vitiello (centrocampisti), Campagnacci, Ciciretti, Marotta e Mazzeo (attaccanti).
A parte l’appendice delle varie gare di play-off e play-out, il prossimo ed ultimo turno vedrà di fronte:
AKRAGAS – BENEVENTO
CASERTANA – PAGANESE
CATANIA – ANDRIA
CATANZARO – MELFI
COSENZA – ISCHIA
JUVE STABIA – FOGGIA
LECCE – CASTELLI ROMANI
MARTINA FRANCA – MESSINA
MATERA – MONOPOLI
Le partite inizieranno tutte alle ore 16,00.
Ecco la classifica dopo la 33^ giornata:
69 BENEVENTO
62 FOGGIA
60 LECCE – CASERTANA
57 COSENZA
52 MATERA
44 ANDRIA – MESSINA
42 PAGANESE – JUVE STABIA
39 AKRAGAS
38 MONOPOLI – CATANZARO
36 CATANIA
30 MELFI
21 ISCHIA – MARTINA FRANCA
12 CASTELLI ROMANI
LA 33^ IN BREVE
Il Benevento festeggia per la prima volta nella sua storia la Serie B – Poker del Foggia che scavalca il Lecce e balza al secondo posto – Pareggiano Casertana e Cosenza – Importanti vittorie di Monopoli e Catanzaro in chiave salvezza – Il Catania non va oltre il pareggio a Pagani e rischia i play-out –
Ecco, in dettaglio, risultati, marcatori e classifica dopo la 33^ giornata.
Partite Ris. Marcatori
ANDRIA – COSENZA 3-3 Onescu (15′), La Mantìa (45′), Statella (46′), La Mantìa (56′)
Capellini (80′), Cianci (93′)
BENEVENTO – LECCE 3-0 Mazzeo (18′), Cissè (26′), Mazzeo (51′)
CASTELLI R. – MATERA 2-2 Maiorano (22′), Mastropietro (45′), Infantino (66′),
Pagliarini (84′)
FOGGIA – MARTINA FRANCA 4-0 Iemmello (22′), Miguel Angel (26′), Vacca (64′),
Iemmello (71′)
ISCHIA – CATANZARO 0-1 Agodirin (16′)
MELFI – AKRAGAS 2-2 Canotto (22′), Maimone (45′), Marino (65′), Di Piazza(70′)
MESSINA – CASERTANA 1-1 Mancosu (4′), Mileto (68′)
MONOPOLI – JUVE STABIA 4-0 Pinto (19′), Di Mariano (34′), Esposito (61′), Viola (64′)
PAGANESE – CATANIA 0-0
CLASSIFICA
69 BENEVENTO (-1) PROMOSSA IN SERIE B
62 FOGGIA
60 CASERTANA – LECCE
57 COSENZA
52 MATERA (-2)
44 ANDRIA (-1) – MESSINA
42 PAGANESE (-1) – JUVE STABIA
39 AKRAGAS (-5)
38 CATANZARO – MONOPOLI
36 CATANIA (-10)
30 MELFI
21 ISCHIA (-4) – MARTINA FRANCA (-2)
12 CASTELLI ROMANI (-1)