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Letteratura Universale

Pollice su per…AUDRE LORDE, POETESSA ED ATTIVISTA – 87 anni fa nasceva l’antesignana del femminismo –

Il 18 febbraio 1934 nasceva a New York Audre Lorde.
Donna simbolo della lotta per la condizione femminile ed il popolo nero, attraverso la poesia esprimeva la sua forte indignazione contro le discriminazioni e le ingiustizie razziali.
Prima studentessa nera alla Hunter High School, dopo la laurea nel 1959 aveva lavorato come bibliotecaria ed insegnante appassionandosi ben presto alla poesia ed alla scrittura.
Sempre in prima linea per la conquista dei diritti civili in tempi dominati dal razzismo era divenuta una figura chiave di movimenti culturali e femministi anche fuori dagli Stati Uniti.
Morì di cancro il 17 novembre 1992.

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PIERO CHIARA, NARRATORE SOBRIO TRA D’ANNUNZIO E CASANOVA – Nel 1986 la morte dello scrittore lombardo –

Il 31 dicembre 1986 moriva Piero Chiara (Luino (VA), 23 marzo 1913 – Varese, 31 dicembre 1986).
Esordì come poeta con la raccolta “Incantavi” (1945) ma si impose come scrittore esprimendosi con un linguaggio sobrio ed arguto, sensuale ma elegante e raffinato, senza mai scendere nella leggerezza o nella volgarità.
Una vita affascinante, la sua, con bocciature scolastiche, amori controversi e la passione per il biliardo.
I suoi racconti, brevi e spesso ambientati sul lago, con personaggi quotidiani tratti dalla piccola borghesia nei quali decantava la loro mediocrità, spiccavano per lo stile malinconicamente ironico.
Tra le sue opere, famose verso la fine degli anni settanta quelle sulla vita di Gabriele D’Annunzio e su Giacomo Casanova, come a dire estetica e sensualità attraverso due interpreti fondamentali nelle rispettive tematiche che il narratore dimostrò sempre di prediligere nei suoi scritti.

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LA RELIGIOSITA’ DI RAINER MARIA RILKE – Nel 1926 la morte del poeta boemo –

Il 29 dicembre 1926 moriva Rainer Maria Rilke (Praga, 4 dicembre 1875 – Les Planches (Svizzera), 29 dicembre 1926).
Appartenente ad una famiglia borghese cattolica di Praga, ebbe un’infanzia ed un’adolescenza difficili: i suoi genitori, infatti, si separarono quando lui aveva solo nove anni.
La filosofia di Nietzsche influenzò molto la produzione artistica di Rilke la cui religiosità, presente nelle sue opere, fu anche condizionata dall’ambiente cattolico della sua famiglia ma si modificò grazie ai viaggi in Russia dove conobbe l’anziano Tolstoj. Di questo periodo (1899-1903) furono le opere ” Storie del buon Dio” e “Libro delle ore” nelle quali tratteggiò la figura di un Dio panteistico, presente in tutte le cose.
Rainer Maria Rilke è considerato uno dei più importanti poeti di lingua tedesca del XX secolo.
Tra le opere più famose ricordiamo “Elegie duinesi” e “Sonetti a Orfeo”.

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LOUIS ARAGON, INTELLETTUALE IMPEGNATO – Nel 1982 la morte dello scrittore francese –

Il 24 dicembre 1982 moriva Louis Aragon (Parigi, 3 ottobre 1897 – Parigi, 24 dicembre 1982).
Poeta e scrittore, iniziò a scrivere a vent’anni per riviste d’avanguardia d’impronta socialista.
Con Brèton e Soupault aderì al Movimento Dada e fu uno dei fondatori del Movimento Surrealista.
Nel 1927 si iscrisse al Partito Comunista Francese cui rimase fedele fino alla morte e, nel corso degli anni a venire, assunse posizioni politiche antistaliniste condannando le pratiche autoritarie del comunismo sovietico.
La sua poetica fu ampiamente ispirata all’amore per la moglie, i suoi romanzi risentirono dell’influenza surrealista e realista.
Durante la seconda guerra mondiale si schierò risolutamente a favore della resistenza contro il nazismo tedesco.
Nel 1956 fu insignito del Premio Lenin per la Pace.

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TRILUSSA, POETA DIALETTALE – Settant’anni fa la morte del letterato romano –

Il 21 dicembre 1950 moriva Trilussa (il suo vero nome era Carlo Alberto Camillo Mariano Salustri – Roma, 26 ottobre 1871 – Roma, 21 dicermbre 1950).
Dopo aver interrotto gli studi a 15 anni per il suo scarso impegno, iniziò a scrivere poesie in dialetto romanesco conseguendo una notevole popolarità con la pubblicazione del volume “Stelle de Roma“, poesie dedicate alle donne romane, che gli procurò anche critiche feroci per i temi trattati e per l’uso del dialetto.
Nel 1891 iniziò a scrivere “Il Don Chisciotte di Roma”  ed alcune favole.
Con l’ascesa di Mussolini decise di non iscriversi al Partito Fascista e pubblicò le sue raccolte su “Epoca” entrando successivamente a far parte dell’Arcadia.
Qualche settimana prima della sua morte fu nominato senatore a vita dal Presidente Luigi Einaudi.
Nelle sue poesie Trilussa raccontò cinquant’anni di cronaca: dalla corruzione politica al fanatismo dei gerarchi fascisti per finire agli affarismi di potere.

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OSCAR WILDE, GENIALE E STRAVAGANTE – Nel 1900 la morte del letterato irlandese –

Il 30 novembre 1900 moriva Oscar  Wilde (Dublino, 16 ottobre 1854 – Parigi, 30 novembre 1900).
Figlio di un rinomato chirurgo e di una poetessa, frequentò prestigiose scuole a Dublino dove ebbe modo di farsi conoscere per i suoi modi stravaganti e la sua lingua sferzante.
Nel 1879 soggiornò a Londra pubblicando poemi e scritti giornalistici e suscitando l’attenzione di circoli letterari londinesi sia per la sua intelligenza e versatilità che per il suo originale stile di vita e la stravaganza del suo modo di vestire.
Negli Stati Uniti approfondì la sua teoria estetica ruotante intorno al concetto “di arte per l’arte” e crebbe la sua fama.
Tornato a Londra, soffrì per la forte morale vittoriana che imperava a quei tempi intorno alla condizione di omosessuale qual’era.
Nel 1891 pubblicò il suo capolavoro, il romanzo “Il ritratto di Dorian Grey”, che scatenò l’ira dei critici che ravvedevano nella prosa dello scrittore i caratteri della decadenza e della disgregazione morale.
Seguirono altre opere di successo nelle quali, con il sarcasmo di cui era maestro, colpì l’ipocrisia della società vittoriana la quale non sopportò la sua vena umoristica e pungente.
Nel 1895 Oscar Wilde fu processato e condannato a due anni di lavori forzati per il reato di sodomia a seguito della sua relazione omosessuale con lord Alfred Douglas. Furono anni difficili: i suoi beni furono venduti all’asta per bancarotta,  morì la madre, il compagno Douglas, detto “Bosie” lo abbandonò.
Durante i due anni di detenzione scrisse il “De Profundis “, un’opera toccante dedicata all’indimenticato Bosie.
Dopo l’uscita dal carcere (l’unica persona ad attenderlo all’uscita fu il suo vecchio amico Ross), soggiornò a Napoli dove pubblicò “Ballata del carcere di Reading”.
Nel frattempo si era riavvicinato a Bosie che rimase con lui fino alla morte, avvenuta per meningite.
Oscar Wilde, oltre che scrittore e poeta, fu anche un grande drammaturgo ed aforista.

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PIER PAOLO PASOLINI, UNA MORTE ORRENDA E MISTERIOSA – Nel 1975 il ritrovamento del cadavere del grande intellettuale –

Il 2 novembre 1975 sull’idroscalo di Ostia viene ritrovato da una passante il corpo senza vita di Pier Paolo Pasolini.
Viene arrestato il giovane Pino Pelosi che confessa di essersi appartato con lui durante la notte e di averlo massacrato di botte con l’aiuto di altri amici prima di passare più volte suo suo corpo con l’autovettura.
Pelosi resterà in galera a lungo ma la sua versione appare alquanto distorta e controversa e le indagini, le testimonianze fino ad oggi realizzate non hanno ancora svelato i mandanti di quell’orrendo ed assurdo omicidio. L’esecutore materiale di quel barbaro assassinio morirà nel 2017 dopo aver confessato e ritrattato più volte il movente del gesto crudele.
Poeta, scrittore, filosofo, attore e regista cinematografico, Pasolini è stato uno dei maggiori artisti ed intellettuali del XX secolo ma anche un personaggio scomodo e criticato per i suoi giudizi severi e sinceri sulle abitudini borghesi e sulla nascente società dei consumi.

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ALDA MERINI, LA POETESSA DEGLI ESCLUSI – Nel 2009 la scomparsa della grande poetessa –

Il 1° novembre 2009 moriva a Milano, all’età di 78 anni, la poetessa e scrittrice Alda Merini.
Appena quindicenne pubblicò la sua prima raccolta “La presenza di Orfeo”.
La sua grande capacità artistica convisse a lungo con la sua malattia mentale dalla quale guarì.

Dopo un periodo difficile,caratterizzato da frequenti ricoveri, negli anni settanta tornò a scrivere raccontando in poesia e prosa la sua esperienza in “Terra Santa“.
Nel ventennio precedente alla morte ebbe a comporre le sue opere migliori.
Famosa anche per i suoi aforismi, nel 2007 Lucio Dalla tenne un concerto ad Assisi ispirato ai versi di Alda Merini che ne fu orgogliosa.
Cantò nelle sue poesie il dolore degli esclusi e visse – per scelta – in condizioni di indigenza.
Più volte fu avanzata la sua candidatura al Nobel per la Letteratura.
Tra le onorificenze più prestigiose, ricevette nel 2002 il “Sigillo longobardo” dal Consiglio regionale della Lombardia.

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JACK KEROUAC, IL PADRE DELLA “BEAT GENERATION” – Nel 1969 la scomparsa dello scrittore americano –

Il 21 ottobre 1969 moriva a S.Petersburg, in Florida (USA), all’età di 47 anni, lo scrittore e poeta  americano Jack Kerouac.
Nato da una famiglia franco-canadese a Lowell, nel Massachusetts, nel 1922, trascorse i primi anni della maturità nell’Est dove frequentò il Columbia College di New York.
Nei panni di marinaio visitò vari porti atlantici e mediterranei vagabondando per gran parte degli Stati Uniti.
Nel 1950 pubblicò il suo primo libro, “The Town and the City” dopodichè fece molti mestieri diversi prima di pubblicare nel 1957 il volume “On the Road” che gli procurò fama e successo.
Negli ultimi anni viaggiò in Francia ed in Italia conducendo una vita disordinata per il suo stato di alcoolizzato che lo portò alla morte per cirrosi epatica.
Kerouac è considerato il padre del “Movimento beat” per le idee di liberazione e di approfondimento della propria coscienza contenute nei suoi scritti.

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” L’INQUIETANTE ” ARTHUR RIMBAUD – Nel 1854 la nascita del poeta francese –

Il 20 ottobre 1854 nasce a Charleville, in Francia, il poeta Arthur Rimbaud, uno dei più inquietanti autori dell’Ottocento francese.
Dopo la separazione dei genitori (1860), entra nel Collegio di Charleville (1864) dove, oltre ai successi scolastici, manifesta le sue tendenze all’isolamento, frutto, probabilmente dei contrasti con la madre. Qui conosce il professore di retorica Georges Izambard, di soli 5 anni più grande di lui,acceso repubblicano, il quale diventa  il suo confidente spronandolo a letture decisive per la formazione del poeta.
Nel 1870 nasce la sua passione per la poesia che lo spinge ad inviare tre suoi componimenti alla redazione di un giornale che, però, non le pubblica.
L’anno successivo stringe amicizia con Paul Verlaine col quale intesse una relazione omosessuale che induce la moglie di Verlaine a lasciare il marito.
In questo periodo Rimbaud scrive una famosa lettera ad Izambard nella quale esprime il suo pensiero sulla poesia affermando che il poeta deve farsi veggente attraverso una lunga sregolatezza di tutti i sensi.
La relazione con Verlaine è travagliata, tanto da culminare nel 1873 in un litigio furibondo: Verlaine spara due colpi di rivoltella a Rimbaud ferendolo al polso.
Intanto, inizia la stesura del libro “Saison en infer” che sarà pubblicato grazie all’aiuto economico della madre.
Viaggia molto nel mentre si mantiene con lavori saltuari fino a quando in Africa riesce a fare affari prosperi in concomitanza con la crescita in Francia della sua fama di poeta.
Nel 1891 gli viene amputata una gamba per una gangrena al ginocchio che lo porta alla morte il 10 novembre, all’età di 37 anni.