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Il Cammino del Benevento

PAREGGIO DI CODA IN EXTREMIS (3-3)

Il Benevento condanna il Padova matematicamente alla retrocessione ma per farlo c’è voluto un gol di Coda al 94′ che evita alla sua squadra una sconfitta che sembrava ormai inevitabile.
Il risultato rocambolesco, come il finale di partita, simboleggia il campionato dei giallorossi, caratterizzato da una condotta altalenante che avrebbe potuto regalare maggiori soddisfazioni  se non avesse peccato di grosse ingenuità e di occasioni fallite per troppa leggerezza.
A questo punto del torneo, con il Benevento rassegnato al quarto posto ed alla disputa dei play-off, si sapeva che il Padova, reduce da un’importante vittoria col Lecce e costretto alla vittoria a tutti i costi per poter ancora sperare in una miracolosa salvezza, era più stimolato a far sua l’intera posta in palio.
Lo si è visto subito, visto che già dopo soli 20 secondi di gioco Pulzetti, bene appostato al centro dell’area, raccoglieva un cross di Baraye e batteva Montipò.
Il vantaggio galvanizzava il Padova che, dopo un tiro di Coda da fuori parato da Minelli, in un solo minuto, al 6′, sfiorava ben due volte il raddoppio, dapprima con Bonazzoli il cui bolide veniva deviato in angolo e poi con Cappelletti che metteva fuori di testa sul susseguente corner.
I pericoli corsi scuotevano il Benevento che andava vicino al pareggio con Crisetig che impegnava il portiere avversario con una girata a volo su cross di Insigne e poi con il solito Coda che concludeva un’azione personale con un tiro che finiva sull’esterno della rete.
Era il preludio al gol che giungeva al 10′: su un traversone proveniente da sinistra, Crisetig faceva da torre per Coda che ancora di testa metteva in rete con la complicità del portiere.
La reazione del Padova  non si faceva attendere, a conferma del suo buon momento. Stavolta era Montipò a creare il brivido grazie ad un suo pericoloso indugio su un disimpegno che metteva in allarme tutta la difesa (11′) ma al 14′ un tiro-cross di Bonazzoli attraversava tutto lo specchio della porta senza che alcuno intervenisse.
Dopo un veemente quarto d’ora, giocato su ritmi altissimi, si doveva  aspettare circa venti minuti per assistere a qualche buona azione.  La formazione di Bucchi premeva finalmente sull’acceleratore e creava una buona opportunità con Crisetig che finalizzava sul portiere una manovra offensiva iniziata da Insigne e continuata con uno spunto pregevolissimo di Armenteros.
Dopo un tiro a giro di Capello, terminato a lato da poco entro l’area, si andava al riposo.
La ripresa iniziava con due occasioni per il Benevento al 47′ ed al 51′ ma sia Crisetig che Improta non concretizzavano. Ci riusciva, invece, il Padova che, dopo una parata miracolosa di Montipò di piede su tiro di Capello, quasi un rigore in movimento, si portava nuovamente in vantaggio con Bonazzoli che riceveva involontariamente un pallone da Coda a centrocampo e batteva l’estremo difensore dei sanniti con un tiro forte ed angolato dopo una lunga corsa.
Il Benevento era di nuovo costretto ad inseguire e lo faceva nel migliore dei modi sfiorando più volte il pareggio al 60′ con Bandinelli che dalla lunga distanza mandava alto sulla traversa, al 62′ con Coda il cui tiro veniva deviato in angolo da un difensore, ed al 64′ con Insigne che, servito in area da Coda, calciava da buonissima posizione ma il tiro, debole e centrale, veniva neutralizzato facilmente da Minelli.
Fatta  eccezione per un’occasione fallita da Mazzocco che in contropiede si faceva parare un tiro da Montipò al 68′, era sempre il Benevento a…menare la danza.
Lo sloveno Vokic, entrato da qualche minuto a sostituire Insigne, mandava alto sulla traversa e poi Longhi sfiorava l’autogol su un cross di Viola in area. Lo stesso Viola batteva dalla bandierina pescando il difensore Caldirola, terza rete in questo campionato, che di testa infilava Minelli.
Il momento era decisamente favorevole al Benevento che con Tello (84′) e Buonaiuto (89′) impensieriva la difesa avversaria ma era il Padova, inaspettatamente, a passare nuovamente in vantaggio nel secondo dei quattro minuti di recupero concessi dall’arbitro: mischia confusa in area del Benevento con palla che s’impennava due volte sul palo prima di essere sospinta in rete da Baraye che si aiutava forse con una spinta ai danni di Caldirola.
Sembrava ormai fatta per il Padova che già pregustava la vittoria e con essa la speranza di una miracolosa salvezza. Ma gli stregoni non ci stavano a perdere e allo scadere dell’ultimo minuto di recupero riuscivano a pareggiare i conti con Coda che al volo raccoglieva un bel cross di Buonaiuto e batteva Minelli. Il bomber giallorosso, con la doppietta di oggi, eguaglia il numero di gol (21) segnato da Ceravolo due stagioni fà col Benevento ma può fare di più, visto e considerato che manca ancora una gara alla fine del torneo oltre ai play-off. Onore al merito al Padova che retrocede in serie C ma a testa alta.
Il Tabellino
Benevento – Padova  3-3  (1-1)
FORMAZIONI: Benevento –
Montipò, Letizia, Volta, Caldirola, Improta, Crisetig (dal 59′ Buonaiuto), Viola, Bandinelli (dal 70′ Tello), Insigne (dal 70′ Vokic), Coda, Armenteros.
All. Bucchi.
Padova –
Minelli, Cappelletti, Andelkovic, Cherubin, Longhi, Lollo (dal 27′ Capello), Serena
(dall’82’ Cocco), Pulzetti (dall’86’ Clemenza), Baraye, Bonazzoli, Mazzocco.  All. Centurioni.
Arbitro:
Lorenzo Maggioni da Lecco
Reti:
Pulzetti (1′), Coda (10′), Bonazzoli (57′), Caldirola (80′), Baraye (92′), Coda (94′)
Note:
Ammoniti Volta, Bonazzoli, Cappelletti.

Benevento-Padova 3-3
La gioia di Massimo Coda dopo il gol del 3 a 3 (Foto Lapresse)

 

 

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IL BENEVENTO “AFFONDA” IL CROTONE (3-0)

Benevento-Crotone 3-0
Una divertente immagine di Coda dopo il gol del 2 a 0

E’ un Benevento molto diverso da quello visto nelle ultime due gare con Verona e Cosenza: al di là del risultato finale, che non lascia alcun dubbio sulla netta superiorità, colpisce la grinta, la determinazione, la volontà di aggiudicarsi l’intera posta in palio per riscattarsi e non abbandonare la posizione di vertice.
L’avversario, il Crotone, non è stato certamente all’altezza della situazione evidenziando i limiti tecnici e psicologici che attraversa in disarmonia con le prospettive della vigilia che lo segnalavano tra i più forti pretendenti alla scalata nella massima serie.
La vittoria del Benevento è importante per la classifica, per il morale e, perchè no?, per ragioni di riscatto dopo le delusioni rimediate contro una rivale storica che in serie C ha fatto inghiottire bocconi amari ai giallorossi.
Nel primo tempo le squadre si limitano a studiarsi a vicenda senza farsi del male ma alla prima vera azione il Benevento passa: è il 9′, Insigne raccoglie in area un passaggio di testa di Letizia e in diagonale batte Cordaz.
Il Crotone non reagisce subito allo svantaggio ma nel giro di 2′, dal 13′ al 14′, sfiora il pareggio dapprima con Stojan che non sfrutta un cross di un compagno e poi con Budimir che di testa approfitta di una indecisione di Antei e Montipò e calcia fuori da buona posizione.
Dopo i pericoli corsi il Benevento mette il piede sull’acceleratore e crea alcune grosse occasioni per il raddoppio soprattutto con il duo Coda-Insigne: il primo al 18′, servito alla perfezione dalla metà campo del Benevento, si lancia tutto solo verso la porta di Cordaz ma si lascia raggiungere da un difensore crotonese che gli respinge il tiro, il secondo al 22′ non riesce a raccogliere un pallone passatogli da Coda in area e 3′ dopo mette alto sulla traversa la sfera dopo una brillante azione personale di Letizia, anche oggi tra i migliori in campo.
Negli ultimi quindici minuti c’è ancora tempo per qualche altra occasione da gol per il Benevento: è ancora Coda a farsi vedere dalle parti di Cordaz al 34′ ma pecca di egoismo e preferisce tirare direttamente in porta anzichè servire Insigne in area meglio piazzato.  Poco prima l’attivo Firenze per il Crotone aveva mandato due volte oltre la traversa il pallone senza impensierire troppo Montipò.
Prima dello scadere è Improta a sfiorare la rete in due occasioni: nella prima arriva in ritardo su un cross di Letizia e nella seconda di testa manda a lato di pochissimo.
Nel secondo tempo Oddo cerca di correre ai ripari inserendo subito Nalini e Aristoteles.
E’ sempre il Benevento, però, a menare la danza ed al 12′ Insigne viene atterrato in area da Sampirisi. Dal dischetto calcia Coda che, stavolta, non prova il “cucchiaio” ma tira forte e angolato. E’ il 2 a 0.
A questo punto la partita può considerarsi già terminata anche se il Benevento corre un brivido, forse l’unico, al 33′ con il nuovo entrato Simy che su azione da calcio d’angolo anticipa tutti di testa ma manda fuori. In quell’occasione Montipò sbaglia i tempi dell’uscita ma ci può stare.
Al 37′ il gol-capolavoro di Buonaiuto che dal limite, dopo aver dribblato un paio di difensori, manda il pallone nel “sette” alla sinistra di Cordaz. E’ il suo primo sigillo in questo campionato che taglia definitivamente le gambe al Crotone.  Un minuto dopo lo stesso Buonaiuto serve ” di fino ” Improta che mette fuori da buona posizione.
L’ultima azione degna di nota della partita è opera di Nalini che si destreggia molto bene in area ma conclude sulla rete esterna.
Con questa vittoria il Benevento sale al settimo posto in classifica con 25 punti rosicchiando due punti alla capolista Palermo a quota 31 mentre il Crotone affonda sempre di più nei bassifondi, 16° in piena zona-retrocessione.
Benevento- Crotone  3-0 (1-0)
FORMAZIONI: Benevento – 
Montipò, Di Chiara, Antei, Volta, Letizia, Tello, Coda (dal 79′ Asencio), Insigne (dal 73′ Ricci), Del Pinto, Improta, Buonaiuto (dall’86’ Sanogo). All. Bucchi.
Crotone –
Cordaz, Faraoni, Sampirisi, Golemic, Martella, Rohden (dal 45′ Aristoteles poi dal 63′ Simy), Zanellato, Barberis, Stojan (dal 45′ Nalini), Budimir, Firenze.  All. Oddo.
Arbitro:
Giua di Olbia
Reti: Insigne (9′), Coda (rigore 57′), Buonaiuto (82′)
Note:
Ammoniti Zanellato, Stojan, Martella, Golemic, Montipò