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L’INTER PASSEGGIA COL BENEVENTO (4-0) – Facile vittoria dei nerazzurri aiutati dagli errori dei sanniti – Un’autorete ed un colossale sbaglio di Montipò rendono pesante il risultato finale – Esordio di Depaoli in maglia giallorossa –

Dopo Atalanta e Crotone anche l’Inter rifila il “poker” al Benevento.
Il risultato, è triste dirlo, ci sta tutto perchè il divario tecnico tra le due formazioni è netto ed il Benevento non ha fatto o non ha potuto fare granchè per ridimensionarlo.
Anzi, ci ha messo molto del suo sia per la scarsa mole di gioco e di incisività offensiva sia per due imperdonabili episodi che hanno reso “rotondo” il risultato finale.
Non s’è vista neanche quella grinta e quella voglia di combattere che solitamente la formazione di Inzaghi ci mette in ogni partita, bella o brutta che sia.
Il primo errore a cui ci si riferiva poc’anzi viene commesso nel primo tempo al 7′ da Improta che su punizione di Eriksen depone la palla nella propria rete con un tocco sfortunato e sbilenco.
Gli stregoni reagiscono subito ed all’11’ reclamano il rigore per un atterramento in area di Lapadula da parte di Ranocchia: il fallo sembra evidente ma l’arbitro lascia continuare senza nemmeno consultare il Var. Un copione, questo, già letto e riletto che si ripete spesso ai danni dei giallorossi.
La concessione del penalty avrebbe forse cambiato il volto della gara? Forse no, però non è giusto penalizzare sempre le squadre minori a favore delle grandi.
A parte quest’episodio, per il resto è sempre l’Inter a condurre il gioco ed a creare occasioni da gol.
La migliore capita al 34′ ad Hakimi che a pochi passi da Montipò manda fuori di testa su assist di Eriksen.
Due minuti dopo un contropiede veloce dei nerazzurri mette in condizione Lautaro, servito da Barella, di raddoppiare ma l’attaccante sparacchia altissimo sopra la traversa.
Lautaro, però, si riscatta nel secondo tempo al 12′ segnando il 2 a 0 poi, per dieci minuti, la partita sonnecchia fino a quando al 22′ non la sveglia Montipò, autore di un erroraccio (gli è capitato spesso di farli finora) che regala un pallone facile facile a Lukaku servendoglielo su un vassoio d’argento. Il disimpegno del portiere è davvero imperdonabile ed inguardabile, per Lukaku è un gioco da ragazzi deporre il pallone in rete.
Il 3 a 0, subìto in quel modo pazzesco, spezza letteralmente le gambe ai sanniti che si fanno infilare per la quarta volta grazie ad una difesa che lascia completamente da solo Lukaku che ancora una volta…ringrazia e realizza una doppietta che più facile non si può.
Al 38′ per poco Glik non imita Improta rischiando l’autogol con Montipò fuori dai pali.
Con questa vittoria l’Inter continua a tenere il passo al Milan, per il Benevento nulla è compromesso ai fini della salvezza e può solo guardare avanti dimenticando al più presto questa serataccia.
Il Tabellino
INTER – BENEVENTO  4-0 (1-0)
FORMAZIONI:
Inter –
Handanovic, Skriniar (dal 74′ De Vrij), Ranocchia, Bastoni, Hakimi, Barella (dal 63′ Vidal), Gagliardini (dall’80’ Sensi), Eriksen, Perisic, Lautaro (dal 74′ Sanchez), Lukaku (dall’81’ Pinamonti).  All. Conte (sostituito in panchina da Cristian Stellini perchè squalificato).
Benevento – Montipò, Caldirola (dal 60′ Pastina), Glik, Barba, Depaoli, Ionita (dal 70′ Tello), Viola (dal 60′ Schiattarella), Hetemaj, Improta (dal 70′ Foulon), Lapadula, Caprari (dal 76′ Insigne). All. Inzaghi.
Arbitro: Pasqua di Tivoli
Reti: Improta (autogol 7′), Lautaro Martinez (57′), Lukaku (65′-77′)
Note: Ammoniti Caldirola e DepaoliInter – Benevento 4-0. L’autogol di Improta

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PAREGGIO DI CODA IN EXTREMIS (3-3)

Il Benevento condanna il Padova matematicamente alla retrocessione ma per farlo c’è voluto un gol di Coda al 94′ che evita alla sua squadra una sconfitta che sembrava ormai inevitabile.
Il risultato rocambolesco, come il finale di partita, simboleggia il campionato dei giallorossi, caratterizzato da una condotta altalenante che avrebbe potuto regalare maggiori soddisfazioni  se non avesse peccato di grosse ingenuità e di occasioni fallite per troppa leggerezza.
A questo punto del torneo, con il Benevento rassegnato al quarto posto ed alla disputa dei play-off, si sapeva che il Padova, reduce da un’importante vittoria col Lecce e costretto alla vittoria a tutti i costi per poter ancora sperare in una miracolosa salvezza, era più stimolato a far sua l’intera posta in palio.
Lo si è visto subito, visto che già dopo soli 20 secondi di gioco Pulzetti, bene appostato al centro dell’area, raccoglieva un cross di Baraye e batteva Montipò.
Il vantaggio galvanizzava il Padova che, dopo un tiro di Coda da fuori parato da Minelli, in un solo minuto, al 6′, sfiorava ben due volte il raddoppio, dapprima con Bonazzoli il cui bolide veniva deviato in angolo e poi con Cappelletti che metteva fuori di testa sul susseguente corner.
I pericoli corsi scuotevano il Benevento che andava vicino al pareggio con Crisetig che impegnava il portiere avversario con una girata a volo su cross di Insigne e poi con il solito Coda che concludeva un’azione personale con un tiro che finiva sull’esterno della rete.
Era il preludio al gol che giungeva al 10′: su un traversone proveniente da sinistra, Crisetig faceva da torre per Coda che ancora di testa metteva in rete con la complicità del portiere.
La reazione del Padova  non si faceva attendere, a conferma del suo buon momento. Stavolta era Montipò a creare il brivido grazie ad un suo pericoloso indugio su un disimpegno che metteva in allarme tutta la difesa (11′) ma al 14′ un tiro-cross di Bonazzoli attraversava tutto lo specchio della porta senza che alcuno intervenisse.
Dopo un veemente quarto d’ora, giocato su ritmi altissimi, si doveva  aspettare circa venti minuti per assistere a qualche buona azione.  La formazione di Bucchi premeva finalmente sull’acceleratore e creava una buona opportunità con Crisetig che finalizzava sul portiere una manovra offensiva iniziata da Insigne e continuata con uno spunto pregevolissimo di Armenteros.
Dopo un tiro a giro di Capello, terminato a lato da poco entro l’area, si andava al riposo.
La ripresa iniziava con due occasioni per il Benevento al 47′ ed al 51′ ma sia Crisetig che Improta non concretizzavano. Ci riusciva, invece, il Padova che, dopo una parata miracolosa di Montipò di piede su tiro di Capello, quasi un rigore in movimento, si portava nuovamente in vantaggio con Bonazzoli che riceveva involontariamente un pallone da Coda a centrocampo e batteva l’estremo difensore dei sanniti con un tiro forte ed angolato dopo una lunga corsa.
Il Benevento era di nuovo costretto ad inseguire e lo faceva nel migliore dei modi sfiorando più volte il pareggio al 60′ con Bandinelli che dalla lunga distanza mandava alto sulla traversa, al 62′ con Coda il cui tiro veniva deviato in angolo da un difensore, ed al 64′ con Insigne che, servito in area da Coda, calciava da buonissima posizione ma il tiro, debole e centrale, veniva neutralizzato facilmente da Minelli.
Fatta  eccezione per un’occasione fallita da Mazzocco che in contropiede si faceva parare un tiro da Montipò al 68′, era sempre il Benevento a…menare la danza.
Lo sloveno Vokic, entrato da qualche minuto a sostituire Insigne, mandava alto sulla traversa e poi Longhi sfiorava l’autogol su un cross di Viola in area. Lo stesso Viola batteva dalla bandierina pescando il difensore Caldirola, terza rete in questo campionato, che di testa infilava Minelli.
Il momento era decisamente favorevole al Benevento che con Tello (84′) e Buonaiuto (89′) impensieriva la difesa avversaria ma era il Padova, inaspettatamente, a passare nuovamente in vantaggio nel secondo dei quattro minuti di recupero concessi dall’arbitro: mischia confusa in area del Benevento con palla che s’impennava due volte sul palo prima di essere sospinta in rete da Baraye che si aiutava forse con una spinta ai danni di Caldirola.
Sembrava ormai fatta per il Padova che già pregustava la vittoria e con essa la speranza di una miracolosa salvezza. Ma gli stregoni non ci stavano a perdere e allo scadere dell’ultimo minuto di recupero riuscivano a pareggiare i conti con Coda che al volo raccoglieva un bel cross di Buonaiuto e batteva Minelli. Il bomber giallorosso, con la doppietta di oggi, eguaglia il numero di gol (21) segnato da Ceravolo due stagioni fà col Benevento ma può fare di più, visto e considerato che manca ancora una gara alla fine del torneo oltre ai play-off. Onore al merito al Padova che retrocede in serie C ma a testa alta.
Il Tabellino
Benevento – Padova  3-3  (1-1)
FORMAZIONI: Benevento –
Montipò, Letizia, Volta, Caldirola, Improta, Crisetig (dal 59′ Buonaiuto), Viola, Bandinelli (dal 70′ Tello), Insigne (dal 70′ Vokic), Coda, Armenteros.
All. Bucchi.
Padova –
Minelli, Cappelletti, Andelkovic, Cherubin, Longhi, Lollo (dal 27′ Capello), Serena
(dall’82’ Cocco), Pulzetti (dall’86’ Clemenza), Baraye, Bonazzoli, Mazzocco.  All. Centurioni.
Arbitro:
Lorenzo Maggioni da Lecco
Reti:
Pulzetti (1′), Coda (10′), Bonazzoli (57′), Caldirola (80′), Baraye (92′), Coda (94′)
Note:
Ammoniti Volta, Bonazzoli, Cappelletti.

Benevento-Padova 3-3
La gioia di Massimo Coda dopo il gol del 3 a 3 (Foto Lapresse)

 

 

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IL BENEVENTO PREVALE NELLA RIPRESA SUL COSENZA (4-2)

Dopo il successo sul Verona, il Benevento batte anche un tenace Cosenza al termine di una partita bella e gagliarda giocata da entrambe le formazioni.
La gara non inizia sotto i migliori auspici per il Benevento che perde già dopo 8′ di gioco il capitano Del Pinto, costretto ad uscire per infortunio; al suo posto entra Tello che si farà ben valere in campo sbagliando pochissimo sia in fase di rottura che di impostazione anche se commetterà qualche fallo di troppo.
Il Benevento tiene a lungo il possesso di palla ma è solo al 21′ che si rende veramente pericoloso con un colpo di testa di Caldirola, anche stasera tra i migliori, salvato sulla linea di porta da Sciaudone a portiere battuto.
I giallorossi insistono con Coda che si libera della guardia del suo marcatore ed impegna Perina a terra.
E’ il preludio al gol, che arriva 3′ dopo con Bandinelli che raccoglie un lancio perfetto di Armenteros e fulmina il portiere avversario con un tiro angolato.
Sulle ali dell’entusiasmo i giallorossi continuano a spingere e trovano il raddoppio con Caldirola: è la copia esatta dell’azione di pochi minuti prima ma stavolta non c’è nessun giocatore calabrese a salvare sulla linea.
Sul doppio vantaggio il Benevento, salvo un palo su punizione colpito da Viola al 37′, lascia campo libero al Cosenza che reagisce alla grande: Tutino non approfitta di uno scivolone di Antei al 29′ e si fà rubare il pallone da Montipò, al 33′ ancora quest’ultimo respinge con i pugni una bordata di Bruccini dalla distanza.  Al 38′, però, l’estremo difensore giallorosso è costretto a capitolare dopo aver deviato in angolo un tiraccio di D’Orazio; sul susseguente corner, Embalo colpisce di testa al centro dell’area, la palla finisce sul palo, il più lesto a raccoglierla è Sciaudone che segna da pochi passi.
Il Benevento subisce il colpo e non riesce a riprendersi, ne approfitta il Cosenza che raggiunge il pareggio con Tutino. L’attaccante (ottima la sua prova) si libera in area di Antei e di Caldirola e batte Montipò in uscita.
All’inizio del secondo tempo il Benevento sostituisce uno spento Antei con Volta e fà subito intendere di voler cambiare decisamente marcia rispetto agli ultimi minuti del primo.
Dal 46′ al 54′ ci sono solo gli stregoni in campo che creano diverse occasioni da gol.
Al 46′ un’azione personale di Viola finisce con un tiro di poco a lato, al 49′ è Coda a sfiorare la rete con un tiro dalla lunga distanza, al 53′ Insigne raccoglie un lancio di Tello e costringe il portiere Perina ad una deviazione in angolo; dalla bandierina il pallone giunge in area ed Armenteros con un tocco fortunato col ginocchio lo spinge in rete.
Stavolta la reazione del Cosenza è alquanto blanda, merito anche dei campani che chiudono bene tutti i varchi e gestiscono senza troppi affanni il vantaggio.
Nell’ultima mezzora di gioco sono pochi gli spunti degni di cronaca. Al 62′ Insigne, pescato da Coda, manda di testa alto sulla traversa mentre al 74′ è ancora il solito Tutino ad impegnare Montipò con un tiro dal limite.
Al 78′ l’occasione da gol più ghiotta per il Cosenza sempre con Tutino il cui colpo di testa viene respinto sulla linea di porta da Tello.
Il pericolo corso dal Benevento stimola i padroni di casa che all’81’  realizzano il definitivo 4 a 2: Insigne scatta sulla destra in sospetta posizione di fuori gioco e pennella un pallone per la testa di Coda che non sbaglia. Il centravanti giallorosso sarà protagonista al 90′ di una brillante azione personale con due tiri successivi entrambi respinti da Perina prima di lasciare al 91′ il posto al giovane Vokic tra gli applausi scroscianti del numeroso pubblico presente sugli spalti.
Con questa vittoria il Benevento sale a 56 punti in classifica, ad un punto dal Palermo, e continua a sperare nella promozione diretta.
Il Tabellino
Benevento – Cosenza  4-2  (2-2)
FORMAZIONI: Benevento –
Montipò, Gyamfi, Antei (dal 46′ Volta), Caldirola, Letizia, Del Pinto
(dall’8′ Tello), Insigne, Bandinelli, Coda (dal 91′ Vokic), Viola, Armenteros.  All. Bucchi.
Cosenza –
Perina, Capela, Dermaku, Hristov (dal 54′ Idda), Baez, Bruccini, Palmiero (dal 61′
Garritano), Sciaudone (dal 72′ Mungo), D’Orazio, Tutino, Embalo.  All. Braglia.
Arbitro:
Di Martino da Teramo
Reti: Bandinelli (25′), Caldirola (28′),
Sciaudone (38′), Tutino (44′), Armenteros (53′), Coda (81′)
Note:
Ammoniti Dermaku, Letizia, Coda, Bruccini. Espulso il DS del Benevento, Pasquale Foggia (62′) per proteste.

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“COLPACCIO” DI CODA, POI MONTIPO’ SALVA IL RISULTATO (1-0)

E’ stata una delle partite più brutte del Benevento viste al “Vigorito” ma, sia pur con affanno, è arrivata la vittoria che consente ai giallorossi di rosicchiare due punti importanti al Brescia ed al Palermo che guidano la classifica.
L’ormai collaudato 3-5-2 disposto da mister Bucchi ha trovato il suo punto debole nell’assenza di Insigne e, diciamolo francamente, nell’ottima prova fornita dal Cittadella che ha imbrigliato molto bene a centrocampo Crisetig e compagni, chiudendo tutti gli spazi e mantenendo spesso il possesso della palla.
L’inserimento di Ricci nell’undici titolare al posto dell’indisponibile Insigne ha pesato molto, e negativamente, sull’assetto dello schema di gioco che sembrava più un un 3-5-1-1 piuttosto che un 3-5-2 visto e considerato che Coda si è dannata l’anima per sopperire ad una lacuna in attacco.
Ad onor del vero, Ricci non è stato l’unico tassello mancante nello scacchiere formidabile del Benevento, un pò tutta la squadra ha lasciato a desiderare ad eccezione del “monumentale” Caldirola, unitamente all’intero reparto difensivo ed al sempre “provvidenziale” Montipò che in pieno recupero ha salvato il risultato.
Neanche la stupenda cornice di folla e la meravigliosa e toccante coreografia curata dalla Curva Sud in memoria dell’indimenticabile Carmelo Imbriani è riuscita a svegliare gli stregoni dal torpore nel quale sono caduti oggi.
Il primo tempo è stato “al cloroformio”, senza grosse emozioni; unico lampo, il gol di Coda che di testa, lasciato inspiegabilmente solo, ha approfittato dell’unico errore commesso dalla difesa ospite per segnare la rete decisiva.
Nel secondo tempo si è visto di più il Cittadella che ha spinto molto pur mostrando le sue note deficienze in attacco.
I 5′ di recupero ordinati dall’arbitro sono stati i più emozionanti grazie ad una “svista” di quest’ultimo che non ha assegnato  un penalty al Benevento per un fallo di mano in area e ad una parata eccezionale di Montipò che in tuffo ha respinto un “quasi gol” di un attaccante del Cittadella.
Il Benevento vince anche quando non gioca benissimo: è, questa, una caratteristica delle grandi squadre che lascia ben sperare per il prosieguo del torneo.

Benevento-Cittadella 1-0
L’esultanza dei giocatori del Benevento dopo il gol di Coda.

Onore al merito anche al Cittadella che è uscito a testa alta dal “Ciro Vigorito”.
Il Tabellino
Benevento – Cittadella  1-0  (0-0)
FORMAZIONI: Benevento-
Montipò, Volta (dal 46′ Tuia), Caldirola, Antei, Letizia (dal 62′ Maggio), Buonaiuto, Crisetig, Bandinelli, Coda, Improta, Ricci (dal 70′ Asencio).  All. Bucchi.
Cittadella – Paleari, Ghiringhelli, Frare, Drudi, Benedetti, Branca,  Settembrini (dal 78′ Diaw), Pasa (dal 60′ Maniero), Schenetti, Panico (dal 65′ Siega), Moncini.  All. Venturato.
Arbitro: Di Paolo, di Avezzano
Rete: Coda (40′)
Note:
Ammoniti Antei, Branca, Drudi, Improta, Armenteros (dalla panchina), Settembrini, Maniero, Asencio, Crisetig.

 

 

 

 

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IL BENEVENTO STRAPPA IL PARI A LECCE (1-1)

Lecce-Benevento 1-1
Coda abbracciato dai compagni dopo il gol

Un Benevento sotto tono acciuffa un prezioso pareggio a Lecce e rimane in corsa per la promozione.
Visto l’andamento della partita, sulla divisione della posta in palio avranno qualcosa da recriminare i padroni di casa rispetto ai campani: è stato il Lecce, infatti, ad imporre al gioco una maggiore spinta offensiva anche se questi ultimi hanno comunque avuto buone opportunità senza accusare eccessivi affanni.
Già dalle prime battute si è visto che i ragazzi di mister Liverani avevano più volontà dei sanniti di sbloccare il risultato e c’è voluta tutta la bravura di Montipò per evitare in due occasioni la capitolazione.
Il Benevento ha cercato di sfruttare gli spazi che i salentini lasciavano durante le loro folate offensive e con Bandinelli prima e Coda poi (unico lampo in tutto il primo tempo) hanno sfiorato la rete.
Nella ripresa la musica non cambiava con il Lecce a fare la partita ed il Benevento a ripartire in contropiede.
Al 63′ passava in vantaggio la squadra pugliese grazie ad un erroraccio di Di Chiara che serviva l’ex Falco autore di un ottimo pallone filtrato per Mancosu, altro ex, il quale batteva Montipò in uscita.
La rete, siglata in una fase di grazia dei salentini, sembrava chiudere la partita. Ma non era così perchè sette minuti dopo il bomber Coda, in ombra fino a quel momento, raccoglieva un preciso passaggio di Insigne e con un’azione personale infilava il portiere avversario.
Il finale non riservava grossi brividi ad entrambe le formazioni, evidentemente stanche e paghe del risultato.
Il Tabellino
FORMAZIONI: Lecce –
Vigorito, Fiamozzi, Lucioni, Bovo, Calderoli, Petriccione, Tachtsidis
(dal 75′ Haye), Scavone, Mancosu (dal 90′ Pettinari), Falco, La Mantia (dall’83’ Palombi).
All. Liverani
Benevento – 
Montipò, Volta, Antei, Di Chiara, Letizia, Tello, Del Pinto (dal 67′ Buonaiuto),
Bandinelli, Improta, Insigne (dall’87’ Ricci), Coda (dall’86’ Asencio).  All. Bucchi.
Arbitro:
Serra di Torino
Reti:
Mancosu (63′), Coda (70′)
Note:
Ammoniti Volta, Tello, Del Pinto, Mancosu, Fiamozzi. Espulso nel finale l’allenatore
del Lecce, Liverani, per proteste.

 

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IL BENEVENTO “AFFONDA” IL CROTONE (3-0)

Benevento-Crotone 3-0
Una divertente immagine di Coda dopo il gol del 2 a 0

E’ un Benevento molto diverso da quello visto nelle ultime due gare con Verona e Cosenza: al di là del risultato finale, che non lascia alcun dubbio sulla netta superiorità, colpisce la grinta, la determinazione, la volontà di aggiudicarsi l’intera posta in palio per riscattarsi e non abbandonare la posizione di vertice.
L’avversario, il Crotone, non è stato certamente all’altezza della situazione evidenziando i limiti tecnici e psicologici che attraversa in disarmonia con le prospettive della vigilia che lo segnalavano tra i più forti pretendenti alla scalata nella massima serie.
La vittoria del Benevento è importante per la classifica, per il morale e, perchè no?, per ragioni di riscatto dopo le delusioni rimediate contro una rivale storica che in serie C ha fatto inghiottire bocconi amari ai giallorossi.
Nel primo tempo le squadre si limitano a studiarsi a vicenda senza farsi del male ma alla prima vera azione il Benevento passa: è il 9′, Insigne raccoglie in area un passaggio di testa di Letizia e in diagonale batte Cordaz.
Il Crotone non reagisce subito allo svantaggio ma nel giro di 2′, dal 13′ al 14′, sfiora il pareggio dapprima con Stojan che non sfrutta un cross di un compagno e poi con Budimir che di testa approfitta di una indecisione di Antei e Montipò e calcia fuori da buona posizione.
Dopo i pericoli corsi il Benevento mette il piede sull’acceleratore e crea alcune grosse occasioni per il raddoppio soprattutto con il duo Coda-Insigne: il primo al 18′, servito alla perfezione dalla metà campo del Benevento, si lancia tutto solo verso la porta di Cordaz ma si lascia raggiungere da un difensore crotonese che gli respinge il tiro, il secondo al 22′ non riesce a raccogliere un pallone passatogli da Coda in area e 3′ dopo mette alto sulla traversa la sfera dopo una brillante azione personale di Letizia, anche oggi tra i migliori in campo.
Negli ultimi quindici minuti c’è ancora tempo per qualche altra occasione da gol per il Benevento: è ancora Coda a farsi vedere dalle parti di Cordaz al 34′ ma pecca di egoismo e preferisce tirare direttamente in porta anzichè servire Insigne in area meglio piazzato.  Poco prima l’attivo Firenze per il Crotone aveva mandato due volte oltre la traversa il pallone senza impensierire troppo Montipò.
Prima dello scadere è Improta a sfiorare la rete in due occasioni: nella prima arriva in ritardo su un cross di Letizia e nella seconda di testa manda a lato di pochissimo.
Nel secondo tempo Oddo cerca di correre ai ripari inserendo subito Nalini e Aristoteles.
E’ sempre il Benevento, però, a menare la danza ed al 12′ Insigne viene atterrato in area da Sampirisi. Dal dischetto calcia Coda che, stavolta, non prova il “cucchiaio” ma tira forte e angolato. E’ il 2 a 0.
A questo punto la partita può considerarsi già terminata anche se il Benevento corre un brivido, forse l’unico, al 33′ con il nuovo entrato Simy che su azione da calcio d’angolo anticipa tutti di testa ma manda fuori. In quell’occasione Montipò sbaglia i tempi dell’uscita ma ci può stare.
Al 37′ il gol-capolavoro di Buonaiuto che dal limite, dopo aver dribblato un paio di difensori, manda il pallone nel “sette” alla sinistra di Cordaz. E’ il suo primo sigillo in questo campionato che taglia definitivamente le gambe al Crotone.  Un minuto dopo lo stesso Buonaiuto serve ” di fino ” Improta che mette fuori da buona posizione.
L’ultima azione degna di nota della partita è opera di Nalini che si destreggia molto bene in area ma conclude sulla rete esterna.
Con questa vittoria il Benevento sale al settimo posto in classifica con 25 punti rosicchiando due punti alla capolista Palermo a quota 31 mentre il Crotone affonda sempre di più nei bassifondi, 16° in piena zona-retrocessione.
Benevento- Crotone  3-0 (1-0)
FORMAZIONI: Benevento – 
Montipò, Di Chiara, Antei, Volta, Letizia, Tello, Coda (dal 79′ Asencio), Insigne (dal 73′ Ricci), Del Pinto, Improta, Buonaiuto (dall’86’ Sanogo). All. Bucchi.
Crotone –
Cordaz, Faraoni, Sampirisi, Golemic, Martella, Rohden (dal 45′ Aristoteles poi dal 63′ Simy), Zanellato, Barberis, Stojan (dal 45′ Nalini), Budimir, Firenze.  All. Oddo.
Arbitro:
Giua di Olbia
Reti: Insigne (9′), Coda (rigore 57′), Buonaiuto (82′)
Note:
Ammoniti Zanellato, Stojan, Martella, Golemic, Montipò

 

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OTTIMO PAREGGIO DEL BENEVENTO A PALERMO (0-0)

Palermo-Benevento 0-0
Coda in area palermitana

Grazie ad una gara accorta e concentrata, il Benevento impone il pari alla capolista Palermo.
Ma il risultato, forse, premia eccessivamente i padroni di casa che solo nel finale di partita creano qualche brivido alla difesa giallorossa apparsa finalmente attenta e priva di sbavature.
Ancora alle prese con l’infermeria, Bucchi  schiera un 3-5-2 che nel corso dell’incontro sarà costretto a modificare per motivi oggettivi. Tra le fila del Benevento rientra Maggio, assente da circa un mese per infortunio, coadiuvato sull’altra fascia da Di Chiara mentre Letizia viene posizionato sulla trequarti a seguito degli indisponibili Insigne ed Improta.
Parte bene il Palermo il cui gioco, però, è lento e scontato consentendo agli stregoni di chiudere bene tutte le zone del campo e di ripartire con dei veloci contropiede.
Il primo tempo, insomma, è tutto di marca beneventana ed almeno in due occasioni con Coda il Benevento sfiora di un soffio la rete.
La partita è un pò noiosa perchè entrambe le squadre, timorose l’una dell’altra,  pensano a studiarsi vicendevolmente e sono molti gli errori di gioco da parte dei giocatori ma anche da parte dell’arbitro che spesso lascia correre troppo senza intervenire su falli evidenti: Jajalo, già ammonito, commette una grave violazione e meriterebbe il secondo cartellino ma viene graziato dal direttore di gara.
La ripresa inizia male per il Benevento che dopo soli 6′ perde prima Viola e poi Letizia per infortuni.
Bucchi è costretto a cambiare modulo di gioco inserendo al loro posto Buonaiuto e Ricci che mostrano subito di essere in partita. Il primo è protagonista di un ottimo tiro sul quale l’ex Brignoli compie un vero miracolo oltre a dare un valido supporto in difesa quando occorre, il secondo dà maggiore vivacità al gioco permettendo a Coda ed allo stesso Buonaiuto di impensierire la retroguardia rosanero.
Prima del tempo regolamentare il Palermo va molto vicino al gol grazie ad una leggerezza difensiva di Billong, l’unica in una condotta impeccabile, che permette a Trajkowski di calciare quasi…un rigore in movimento che finisce, però, incredibilmente alle stelle.
Nei 5′ di recupero i siciliani si rendono pericolosi in avanti ma Montipò e compagni reggono bene e portano a casa un prezioso pareggio.
Il Tabellino
Palermo – Benevento 0-0
FORMAZIONI: Palermo – 
Brignoli, Salvi (dall’82’ Rispoli), Bellusci, Rajkovic, Aleesami, Haas, Jajalo, Murawski (dal 65′ Falletti), Trajkowski, Puscas (dall’89’ Moreo), Nestorovski.  All. Stellone.
Benevento – Montipò, Maggio, Di Chiara, Viola (dal 49′ Buonaiuto), Volta, Billong, Bandinelli, Tello, Coda, Letizia (dal 51′ Ricci), Asencio.  All. Bucchi.
Arbitro: Abbattista, di Molfetta (BA)
Note: Ammoniti Rajkovic, Jajalo, Salvi, Billong, Maggio.