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Politica Religione

Pollice verso per … LA SCOMPARSA DI DESMOND TUTU – Nobel per la Pace nel 1984, tra le figure più prestigiose della lotta contro l’apartheid –

E’ morto, all’età di 90 anni, l’arcivescovo anglicano Desmond Tutu, la figura più prestigiosa, dopo Nelson Mandela, della lotta contro l’apartheid.
Intelligente, dotato di una forte personalità, gli era stato assegnato nel 1984 il Nobel per la Pace.
Gigante dell’etica Ubuntu, l’incrollabile fede nell’intuizione biblica, sostenitore della non-violenza, una  vita  spesa sempre a fianco dei più deboli ed oppressi, è stato un’icona della difesa dei diritti umani universali.

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Cronaca

Pollice su per … L’ASSEGNAZIONE DEL NOBEL PER LA PACE A DUE GIORNALISTI – Dmitrij Muratov e Maria Ressa destinatari del prestigioso riconoscimento –

Il Presidente del Comitato per il Nobel, Berit Reiss-Anderssen, ha annunciato l’assegnazione del Premio per la Pace ai due giornalisti Maria Ressa, filippina naturalizzata statunitense, e Dmitrij Muratov, russo, caporedattore del quotidiano “Novaja Gazeta”, “… per gli sforzi a tutela della libertà di espressione, requisito fondamentale per la pace e la democrazia…”.
Numerose le reazioni da parte della comunità internazionale.
Tra gli altri, David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo, ha affermato che “…la democrazia e la pace non esisterebbero senza giornalisti coraggiosi che chiedono conto ai potenti: questo premio deve ricordarci il nostro dovere di tutelare la libertà di espressione, sempre e comunque…”.

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Scienza

RITA LEVI MONTALCINI, VANTO DELLA NEUROLOGIA ITALIANA – Nel 2012 la scomparsa del Premio Nobel per la Medicina –

Il 30 dicembre 2012 moriva Rita Levi Montalcini (Torino, 22 aprile 1909 – Roma, 30 dicembre 2012).
Nata da famiglia di origini ebraiche, durante la seconda guerra mondiale fu costretta a spostarsi continuamente in giro per l’Italia e per l’Europa per sfuggire alle leggi razziali.
Dopo anni di ricerche, fece delle scoperte che la resero famosa in tutto il mondo contribuendo alla realizzazione di studi avanzati sul morbo di Parkinson e sull’Alzheimer.
Fu la prima donna ad essere ammessa alla Pontificia Accademia delle Scienze.
Nel 1986 ottenne il Premio Nobel per la Medicina per le sue ricerche sul fattore di accrescimento della fibra nervosa e sul suo meccanismo d’azione.
Nel 2011 fu nominata senatrice a vita “…per aver illustrato la Patria con altissimi meriti in campo scientifico e sociale…”.
Dotata di una grande intelligenza, il suo carattere forte e determinato l’aiutò a superare ogni difficoltà nella sua lunga esistenza.

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Teatro

DARIO FO, “ETERNO GIULLARE” – Nel 2016 la morte del grande artista, Nobel per la Letteratura –

Il 13 ottobre 2016 muore a Milano, all’età di 90 anni, Dario Fo.
“Giullare” della cultura italiana, come amava definirsi, Dario Fo è stato uno degli artisti italiani più poliedrici ed importanti  dei tempi moderni.
Drammaturgo, scrittore, autore, comico, persino pittore, dei 90 anni vissuti 70 li aveva trascorsi in teatro dove si era imposto da re reinventando la satira e la comicità attraverso le oltre cento opere pubblicate tra romanzi, racconti, commedie ed altro.
Famoso il suo “grammelot” ovvero la lingua inventata di “Mistero buffo“, il suo lavoro più importante e famoso, basata su un incrocio originalissimo di dialetti locali, neologismi e lingue straniere.
Debuttò nel 1953 al “Piccolo” di Milano con la farsa “Il dito nell’occhio” e fu subito un successo per un testo che rompeva la convenzioni della rivista.
Con lui recitava anche Franca Rame, sposata nel 1954, con la quale stabilì un legame profondissimo che durò fino alla morte dell’attrice nel 2013.
Il talento di Dario Fo si manifestò negli anni cinquanta con rappresentazioni teatrali fondate su commedie satiriche ispirate alla tradizione dei comici dell’Arte: dovunque andava si registravano incassi incredibili.
Fu così che anche la Rai iniziò ad interessarsi di lui. Insieme alla moglie fu chiamato a presentare nel 1962 “Canzonissima“, famosa e seguitissima trasmissione di varietà, ma  i burocrati dell’emittente pubblica, gestita dalla D.C.,  non videro di buon occhio gli sketch a sfondo sociale, sul malaffare e le morti bianche e chiesero il controllo dei testi prima della messa in onda. La censura non piacque ai coniugi Fo-Rame che dopo sette puntate dello show se ne andarono sbattendo la porta.
La Rai reagì negando l’ospitalità per 15 anni. Nel frattempo la popolarità di Dario Fo crebbe a dismisura anche in campo internazionale con spettacoli applauditissimi in tutto il mondo.
Verso la fine degli anni sessanta fu lanciato il capolavoro “Mistero buffo”, un monologo in grammelot  per il quale si attirò le ire del Vaticano per la rielaborazione in forma fantastica e giullaresca dei Vangeli apocrifi.
Durante il periodo della contestazione e delle stragi eversive produsse opere a sfondo sociale e politico, convinto che il teatro dovesse essere lo specchio di quello che succedeva nel Paese.
Nacquero così “Morte accidentale di un anarchico” (1970) e “Il Fanfani rapito” (1975), solo per citare alcune tra le opere più significative.
Dopo la rottura col PCI si avvicinò all’area extraparlamentare di sinistra producendo testi molto arditi e pungenti per i quali si beccò numerose denunce.
Nel 1973 fu arrestato a Sassari per resistenza a pubblico ufficiale e, successivamente, la moglie Franca Rame fu rapita e stuprata dai fascisti, con la connivenza di organi dello Stato.
Ma gli eventi non furono sufficienti a farlo zittire. Anzi, la sua bravura fu premiata nel 1997 col Nobel per la Letteratura.

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Letteratura Universale

EUGENIO MONTALE, LAICO, ANTIFASCISTA ED ANTIDEOLOGICO – Nel 1981 scompariva il grande poeta genovese –

Il 12 settembre 1981 moriva a Milano, all’età di 85 anni, il poeta Eugenio Montale.
Riconosciuto il più grande poeta italiano ed europeo del Novecento, Montale pubblicò nel 1925 la sua prima raccolta di versi “Ossi di seppia” sulla rivista “La rivoluzione liberale” diretta da Piero Gobetti.
Nello stesso anno prese le distanze dal fascismo, pur non riconoscendosi nei due partiti di massa (DC-PCI), firmando il “Manifesto degli intellettuali antifascisti” di Benedetto Croce.
Tra i numerosi riconoscimenti ufficiali, ebbe il Premio Nobel nel 1975, la carica di senatore a vita e diverse lauree ad honorem.
Nelle sue opere indagò l’uomo e il suo isolamento nel mondo, osservati anche rispetto al fluire di natura e storia.
Morì a causa di una vasculopatia cerebrale.

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Cronaca

MADRE TERESA DI CALCUTTA, UNA VITA PER L’AMORE E LA CARITA’- Nel 1997 la morte della religiosa, Premio Nobel per la Pace –

Il 5 settembre 1997 moriva a Calcutta, all’età di 87 anni, Madre Teresa di Calcutta.
Piccola, esile, ma dotata di una grande energia, la religiosa albanese e naturalizzata indiana, di fede cattolica, predicando il Vangelo, aveva improntato tutta la sua vita in favore dei poveri e delle classi più emarginate.
Dopo aver insegnato per vent’anni aveva ottenuto il permesso di vagare per i quartieri più poveri di Calcutta e diffondere la parola dell’amore per la carità contro le ingiustizie.
Nel 1952 aveva fondato la Congregazione delle Suore Missionarie della Carità che oggi vanta oltre 400 case aperte in oltre 95 Paesi in tutto il mondo.
Figura di primo piano nella Chiesa Cattolica di fine secolo, aveva ricevuto nel 1979 il Premio Nobel per la Pace per il suo impegno in India.

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Letteratura Universale

LA VISIONE COSMICA DI TAGORE – Nel 1941 la morte del poeta bengalese –

Il 7 agosto 1941 muore a Calcutta,  all’età di 80 anni, il poeta Rabindranath Tagore.
Ultimo di 14 fratelli, Tagore apparteneva ad una famiglia aristocratica importante nel campo culturale, artistico, religioso e politico del Bengala.
Giovanissimo, pubblica le sue prime composizioni poetiche e drammatiche su riviste letterarie, tra cui il poema “Il lamento della natura”.
Nel 1902 muore la moglie, da lui sposata quando costei aveva solo 10 anni, nel 1904 la figlia e nel 1907 il figlio più giovane. Sono anni tristissimi per il poeta, che gli ispirano componimenti nei quali descrive il suo stato d’animo.
Nel 1913 gli viene assegnato il Premio Nobel per la Letteratura, il primo Nobel letterario non occidentale nella storia del premio. L’anno precedente il grande poeta irlandese Yeats, entusiasta dell’opera “Gitanjali“, gli aveva scritto la prefazione all’edizione inglese.
Durante la la lotta per l’indipendenza dell’India conosce Gandhi e nel 1915 rifiuta l’onorificenza di cavaliere della corona inglese sdegnato per il massacro operato dalle truppe inglesi su una folla di manifestanti.
La visione cosmica di Tagore oscilla tra il panteismo ed il teismo, nella ricerca di Dio e nell’accettazione della vita in ogni suo aspetto.
Affascinato dallo spettacolo della natura, sia essa benevola o meno, Tagore vede nel Sole l’immagine della potenza cosmica.
Tradotto in tantissime lingue europee, la produzione di Tagore è molto varia spaziando tra liriche, romanzi, opere teatrali e saggi filosofici.
E’ certamente l’Autore bengalese più noto in tutto l’Occidente.

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Teatro

LUIGI PIRANDELLO, UNA VITA PER IL TEATRO – Nel 1867 la nascita del famoso drammaturgo siciliano –

Il 28 giugno 1867 nasceva a Girgenti, oggi Agrigento, Luigi Pirandello, tra i più importanti drammaturghi del XX secolo.
Il suo primo grande successo lo ebbe con la pubblicazione del romanzo “Il fu Mattia Pascal” nel 1904 ma fu quando si dedicò completamente al teatro nel 1922 che riscosse la piena consacrazione.
L’innovazione che portò nell’arte drammatica e teatrale gli valse il Premio Nobel per la Letteratura nel 1934.
In molte opere, tra cui “Il berretto a sonagli“, affrontò il tema della crisi d’identità che l’uomo poteva recuperare solo attraverso la follia vista l’impotenza della sua razionalità di fronte al mistero universale.
Aderì al fascismo anche se fu guardato con sospetto da molti intellettuali del Partito Nazionale Fascista che non vedevano nel contenuto delle sue opere una vera “arte fascista”.
Pirandello amò il teatro, che lui definì “il teatro dello specchio” in quanto vera raffigurazione della realtà, senza ipocrisie e convenzioni sociali.
Morì a Roma il 10 dicembre 1936.