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Politica

E’ L’ANNIVERSARIO DELL’UNITA’ D’ITALIA

Oggi, 17 marzo, si festeggia il 159° anniversario dell’Unità d’Italia.
Certo, considerati i tempi tristi della pandemia del coronavirus, non c’è niente da festeggiare, anzi…
C’è da dire, però, che proprio in situazioni come quella che sta vivendo il Nostro Paese ci si ritrova a ricordare l’importanza dei valori universali dell’unità, del sentimento e dell’orgoglio nazionale e, soprattutto, dell’umanità.
Dovunque, al di là delle diverse tendenze politiche, ideologiche, ecc., si manifestano esempi di solidarietà, di amore, di aiuto verso le persone che soffrono e quelle che, sfidando i rischi per la propria vita, lavorano instancabilmente per alleviare le nostre sofferenze.
Mai, forse, come in queste drammatiche settimane il popolo italiano si dimostra unito e Dio solo sa se questa dura lezione che ci viene, nostro malgrado, impartita possa essere scolpita per sempre nelle nostre coscienze quando questo maledetto virus sarà debellato completamente.
Nel giro di poco meno di un mese i cittadini italiani stanno cambiando abitudini che sembravano indelebilmente conservate nei loro comportamenti quotidiani e solo adesso, al cospetto di questi tristissimi avvenimenti, si stanno rendendo conto di quanto siano, nel contempo, importanti e banali.
Ci mancano gli abbracci, i baci, le strette di mano, persino i caffè consumati al bar, il gusto di quelle piccole cose, insomma,  semplici e spontanee, che per la frenesìa della vita moderna ridimensionavamo nella loro importanza.
Per fortuna, però, riconosciamo, forse indirettamente, la banalità della corsa al lusso, alla ricchezza, al successo ad ogni costo e speriamo che ciò sia di monito per il nostro futuro all’indomani della vittoria sul coronavirus.
Era il 17 marzo del 1861 quando Vittorio Emanuele II, assumendosi il titolo di re d’Italia per sè e per i suoi successori, proclamò la nascita del Regno d’italia anche se, ad onor di cronaca, fu solo negli anni seguenti, con l’annessione di Veneto e provincia di Mantova (1866), Lazio (1870), Trentino Alto-Adige e Venezia-Giulia (1918) che avvenne la completa unificazione del territorio nazionale.
Niente festeggiamenti ma…solo opere di bene…

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Politica

L’AGGUATO DI VIA FANI

Il 16 marzo 1978 in via Fani, a Roma, le Brigate Rosse uccisero i componenti della scorta dell’onorevole Aldo Moro e sequestrarono l’autorevole esponente della Democrazia Cristiana.
Dopo 55 giorni il cadavere di Aldo Moro fu trovato all’interno del bagagliaio di una Renault 4 rossa in via Caetani.

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Pagine di Sport

JEAN-PIERRE MONSERE’, CAMPIONE DIMENTICATO

Pochi lo ricordano ma se una tragica morte non l’avesse colto a soli 23 anni Jean-Pierre Monserè oggi avrebbe sicuramente fatto parlare di sè nel mondo sportivo.
Nato a Roeselare, in Belgio, il giovane ciclista era destinato ad una luminosa carriera, una carriera bruscamente e tragicamente interrotta il 15 marzo 1971 quando fu investito da un’automobile pochi giorni prima della Milano-Sanremo.
Il campione belga aveva dato prova del suo talento vincendo l’anno prima una ventina di corse, tra cui la Vuelta a Andalucia e, soprattutto, il Campionato del Mondo a Leicester battendo in volata gente del calibro di Gimondi, Merckx, Motta, Dancelli, Mortensen.
Per uno strano scherzo del destino, quattro anni dopo la sua morte il figlio Giovanni, di appena sette anni, perse la vita investito da un’auto mentre passeggiava in bicicletta.

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Politica

KARL MARX, UN FILOSOFO SEMPRE ATTUALE

Il 14 marzo 1883 moriva a Londra il filosofo tedesco Karl Marx.
Considerato il fondatore del comunismo,  dedicò tutta la vita alla difesa dei diritti dei lavoratori elaborando un sistema economico anticapitalistico.
A causa delle sue idee rivoluzionarie fu vittima di persecuzioni politiche ed ispiratore di tanti pensatori che tuttora si rifanno alle sue concezioni.
Nonostante le manipolazioni ed il discredito di oppositori nel corso del tempo, l’attualità del suo pensiero è ancora vivo ed è costantemente oggetto di approfondite riflessioni.
Tra le sue opere, un grande successo riscuote ancora oggi “Il Capitale”, ritenuto il testo-chiave delle sue elaborazioni teoriche.

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IL BENEVENTO “STRAPAZZA” IL PESCARA (4-0), LAVATA “L’ONTA” DELL’ANDATA – Gara a porte chiuse per il pericolo del coronavirus – La capolista liquida la pratica Pescara nel primo tempo – Esordio del giovane Basit –

In un clima surreale per gli spalti deserti, il Benevento non perde la concentrazione e domina la gara col Pescara con il quale aveva un conto aperto, memore dell’unica sconfitta patita finora in campionato proprio dagli abruzzesi nel lontano 26 ottobre 2019.
I primi 15′ sono equilibrati, il Pescara prevale in possesso di palla ma il Benevento quando affonda fà capire che sono guai seri ed in 4′, dal 17′ al 21′, va in gol due volte.
Ad aprire le marcature è Insigne che conclude con un bel gol in diagonale una manovra corale iniziata da Moncini e perfezionata da Sau all’interno dell’area di rigore.
Il raddoppio nasce da un errore di Bettella che scivola al momento del disimpegno favorendo inavvertitamente Insigne che smista subito in area per Sau il cui tocco è imprendibile per Fiorillo.
Il Pescara è frastornato, il solo Memushaj, ex illustre, sembra avere le idee chiare. Ma non basta.
Schiattarella è dappertutto e distribuisce palloni a destra e a manca senza sbagliare un passaggio, in difesa Tuia è il padrone assoluto dell’area ma è tutta la squadra che gira a meraviglia.
Al 22′ Insigne, ancora una buona prestazione la sua pur peccando di concretezza in qualche azione offensiva, recupera un pallone a centrocampo e si invola incontrastato,  giunto al limite tira ma il portiere para con qualche difficoltà.
Tre minuti dopo è ancora Insigne a rendersi pericoloso grazie ad un bellissimo scambio Schiattarella-Maggio con quest’ultimo che pesca bene in area Insigne il cui tiro-cross è parato a terra da Fiorillo.
Il Pescara prova a reagire e crea due buone occasioni da gol: al 27′ con Bettella che, bene appostato in area, si fà parare il tiro da Montipò che devia in angolo, ed al 29′ con Memushaj che, dopo un’azione personale, si vede respingere il tiro da pochi passi dall’ottimo portiere giallorosso.
Il terzo gol del Benevento giunge al 33′ ed il merito è quasi tutto di Improta che si libera bene sulla fascia e pennella un traversone per la testa di Moncini che anticipa tutti e mette in rete.
Nella ripresa parte bene il Pescara che guadagna una punizione dal limite: il solito Memushaj, che anche nella prima fase di gioco ne aveva calciate ben tre, tutte terminate fuori, si ripete e manda alto sulla traversa.
All’8′ un cross in area di Bettella viene sventato dalla difesa giallorossa con un certo affanno.
A parte un’occasionissima per Borrelli al 19′ che, in sospetta posizione di fuori gioco, a tu per tu con Montipò si vede respingere da quest’ultimo un pallone facilissimo da deporre in rete, sono questi gli unici lampi del Pescara nella ripresa, per il resto c’è solo il Benevento in campo.
Le azioni da gol per gli “stregoni” sono tante e sono letteralmente sprecate, a volte in maniera clamorosa.
Al 9′ una manovra corale con soli tre passaggi mette Sau in condizione di segnare ma l’attaccante sardo mette a lato di pochissimo.
Al 12′ è Insigne a vanificare con un tiro alto sulla traversa un lancio preciso di Schiattarella che solo 4′ dopo pesca in area Sau il cui tiro viene respinto in angolo da Fiorillo.
Il Benevento è irresistibile e continua ad attaccare nonostante il largo risultato a suo favore.
Al 17′ Sau ruba un pallone a centrocampo e corre verso la porta avversaria, entra in area e serve Insigne che ancora una volta “grazia” Fiorillo sparacchiando alto sulla traversa.
Anche Moncini fà buona compagnia ai suoi in fatto di sprechi: al 23′ raccoglie un cross in area di Maggio (quanta freschezza atletica sbalorditiva in questo giocatore non più giovanissimo!) ed in sforbiciata mette fuori da buona posizione.
Al 26′ arriva il quarto gol: altra manovra corale del Benevento ( se ne sono viste tante in questa partita), Insigne porge un pallone impeccabile per Improta che non sbaglia.
Sulla spinta dell’entusiasmo il Benevento insiste a spingere in attacco.
Le occasioni da gol fioccano: al 30′ un tiro di Kragl, entrato due minuti prima al posto di Insigne, è respinto dal portiere, un minuto più tardi Barba penetra in area e serve Moncini il cui tiro da distanza ravvicinata è respinto da un difensore, al 34′ ci prova anche Del Pinto con un bel tiro da fuori che esce a lato, al 38′ un tiro di Improta è deviato in angolo da Fiorillo.
C’è gloria anche per il giovane Basit che fà il suo esordio in serie B sostituendo Del Pinto.
Nel finale ci sono altre due buone occasioni per i padroni di casa: al 40′ Schiattarella smarca benissimo Moncini che, tutto solo, si fà respingere il tiro dal portiere e tre minuti dopo un tiro di Kragl da lontano, debole e centrale, è preda del portiere.
L’ennesima punizione, alta sulla traversa, del solito Memushaj al 91′ e poi il triplice fischio dell’arbitro.
Il risultato finale ci sta tutto e premia una formazione che sta dominando, incontrastata, un campionato sul quale nessuno alla vigilia aveva predetto un simile sviluppo.
Il Tabellino
Benevento – Pescara  4-0  (3-0)
FORMAZIONI: Benevento –
Montipò, Maggio, Barba, Del Pinto (dall’84’ Basit), Tuia, Volta, Insigne (dal 73′ Kragl), Improta, Moncini, Schiattarella, Sau (dal 64′ Hetemaj).  All. Inzaghi.
Pescara – Fiorillo, Bettella, Campagnaro, Marafini (dall’81’ Diambo), Masciangelo, Clemenza, Bruno (dal 58′ Melegoni), Memushaj, Crecco, Galano, Borrelli (dal 68′ Maniero).  All. Legrottaglie.
Arbitro: Rapuano di Rimini
Reti: Insigne (17′), Sau (21′), Moncini (33′), Improta ( 71′)
Note:
Ammoniti Volta e Maggio

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Cronaca

L’ITALIA E’ IL PAESE PIU’ COLPITO DAL CORONAVIRUS MA L’OMS PLAUDE ALLE INIZIATIVE

Coronavirus: Protezione Civile, online la mappa dei contagi
(ANSA) – ROMA, 7 MAR – E’ online da oggi una mappa dei contagi di coronavirus in tutta Italia realizzata dal dalla Protezione Civile. Un’iniziativa, spiega il Dipartimento, “allo scopo di garantire una sempre più efficace e trasparente comunicazione istituzionale”. Sarà possibile consultare una cartina geografica dell’Italia e individuare i casi dei contagi, indicati con un pallino rosso. La visualizzazione del numero dei contagi può essere fatta con un dettaglio che va dal livello regionale alla singola provincia. In alto sono disponibili il totale delle persone attualmente positive, il numero dei guariti, quello dei deceduti (in attesa di conferma da parte dell’Istituto Superiore di Sanità) e il totale dei casi registrati. A destra due grafici mostrano l’andamento nazionale e il dato dei nuovi positivi riferito ai giorni precedenti. Gli utenti possono anche scaricare i dati, forniti dal Ministero della Salute. I dati vengono aggiornati giornalmente alle 18, in contemporanea alla conferenza stampa che viene trasmessa attraverso i canali social del Dipartimento della Protezione Civile. (ANSA).
PD/

“La situazione varia a livello geografico e le misure devono essere proporzionate alla luce della situazione specifica a cui si riferiscono. Al momento l’Italia è il paese più colpito dall’epidemia tra tutti gli stati membri e sta adottando misure specifiche. Queste misure devono essere viste e analizzate alla luce della situazione alla quale si riferiscono che in questo caso è seria”, in “alcune zone dell’Italia”. Così il Commissario europeo alla Gestione della crisi Janez Lenarcic. “Altri paesi dovrebbero guardare all’esperienza italiana e prepararsi, potrebbero esserci situazioni simili in Europa presto“, aggiunge.
“E arriva il plauso alle decisioni del governo italiano dal direttore dell’Oms. “Il governo e i cittadini italiani stanno compiendo passi audaci e coraggiosi per rallentare la diffusione del coronavirus e proteggere il loro paese e il mondo. Stanno facendo autentici sacrifici. L’Oms è solidale con l’Italia ed è qui per continuare a sostenerla”, scrive su Twitter il direttore dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus, ripostando il post del governo con la foto del premier Giuseppe Conte che firma il decreto”.

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Letteratura Universale

PIER PAOLO PASOLINI, INTELLETTUALE DEL POPOLO – 98 anni fa nasceva uno dei più grandi artisti del XX secolo – La morte avvolta nel mistero –

Il 5 marzo 1922 nasceva a Bologna Pier Paolo Pasolini, poeta scrittore, intellettuale, regista ed attore cinematografico, tra i più grandi artisti del XX secolo.
Figura molto discussa oltre che per le sue straordinarie capacità intellettive anche per i suoi giudizi sulla cosiddetta società dei consumi, sul Sessantotto, sulle abitudini borghesi e sulla sinistra, molto critici ed approfonditi.
Amante del dialetto, usato per spezzare l’egemonia culturale della Chiesa sulle masse, scriveva “con la lingua del popolo” trovando oppositori anche all’interno del PCI, partito al quale era iscritto,  che lo accusava di avere troppa attenzione per la cultura borghese e poca per il realismo socialista.
Morirà assassinato a Roma il 2 novembre 1975 ma ancora oggi non è stata accertata con chiarezza la dinamica dell’omic

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Il Cammino del Benevento

BENEVENTO CORSARO A PERUGIA (1-2) – E’ la 5^ vittoria consecutiva dei giallorossi – Insigne ancora in gol – Non basta una buona reazione dei perugini che incappano nella quinta sconfitta consecutiva –

Il Benevento vince anche a Perugia e continua la sua marcia di avvicinamento alla serie A.
I giallorossi soffrono un pò nel finale del secondo tempo ma portano a casa altri tre punti su un campo difficile, soprattutto per la fame di punti  dei ragazzi di mister Cosmi che nelle ultime quattro gare hanno sempre perso senza segnare gol.
La voglia di riscatto dei padroni di casa si avverte fin dall’inizio della partita caratterizzata da un’aggressività ai limiti del regolamento.
Ma è il Benevento a creare subito dei pericoli verso la porta avversaria.
Già al 2′ Coda conclude a lato da ottima posizione in area su punizione di Viola.
Lo stesso Viola, molto attivo nei primi minuti di gioco, al 10′ serve molto bene in area Improta il cui tiro viene deviato in angolo da un difensore.
Poi viene fuori il Perugia con l’ex Iemmello che al 13′  di testa manda alto di poco su traversone di Mazzocchi ed al 21′ calcia di poco a lato dopo una bella azione personale.
La partita è bella ed equilibrata e le emozioni fiocanno da entrambe le parti.
Al 24′ un bel tiro da fuori di Coda è deviato in angolo da Vicario.
Al 32′ Falcinelli, in un contrasto con Volta, rovina a terra e reclama il calcio di rigore ma il difensore non commette fallo, l’arbitro Ghersini è dello stesso avviso.
Al 38′ Coda libera Viola sulla sinistra che crossa al centro, Improta di testa manda alto sulla traversa.
Al 40′ Di Chiara e Iemmello si contrastano a vicenda al momento del tiro su cross di Mazzocchi e l’azione sfuma.
Un minuto dopo Schiattarella si insinua tra due avversari approfittando di una loro disattenzione e poi serve Viola che non concretizza. E’ il preludio al gol, che arriva al 44′. Punizione di Kragl in area, tra un nugolo di giocatori interviene Caldirola che con il fianco devia in rete. Si va negli spogliatoi col Benevento in vantaggio.
Nella ripresa non succede nulla fino al 19′ quando Insigne, subentrato a Kragl tre minuti prima, sfrutta un errore di Sgarbi e cerca di sorprendere il portiere ma il tiro è debole e centrale ed è facile preda di Vicario.
Un minuto dopo Iemmello raccoglie un cross di Mazzocchi e libera di testa Di Chiara il cui tiro-cross attraversa tutto lo specchio della porta e termina fuori.
Al 23′ ancora una buona occasione per Coda che, pescato bene in area da calcio d’angolo, in mezza rovesciata manda fuori di poco.
Prima della mezzora il Perugia ha forse la sua occasione migliore di tutta la partita con Falcinelli che riceve in area da Falzerano e calcia ma il suo tiro è ribattuto con la schiena da Barba.
Passano altri tre minuti e stavolta è Mazzocchi ad impensierire Montipò con un tiro ravvicinato su cross di Di Chiara che l’estremo difensore giallorosso devia in angolo.
Ma proprio nel momento di maggiore impegno del Perugia arriva il raddoppio del Benevento.
Il contropiede dei sanniti è micidiale e parte dal piede di Letizia che serve in area Insigne. E’ quasi un rigore in corsa quello che il trequartista calcia con freddezza nell’angolino in basso alla destra di Vicario.
Il Perugia accusa il colpo e lascia completamente le redini del gioco agli ospiti che sfiorano per ben due volte la terza segnatura. Al 37′ lunga corsa di Improta, tra i migliori in campo, il cui tiro viene deviato in angolo dal portiere.
Al 41′ clamorosa occasione da gol fallita da Moncini, subentrato a Coda al 17′, che, servito da Improta, da solo e a tu per tu con Vicario manda fuori.
Nei 6′ finali di recupero concessi dall’arbitro il Perugia tenta il tutto per tutto ed al 91′ trova la rete con Melchiorri che, complice la difesa del Benevento, batte Montipò da distanza comoda e ravvicinata.
Poi il Benevento contiene senza grossi affanni gli attacchi dei perugini che non riescono ad evitare la quinta sconfitta consecutiva.
Il Tabellino
Perugia – Benevento  1-2  (0-1)
FORMAZIONI: Perugia –
Vicario, Sgarbi, Falasco (dall’84’ Buonaiuto), Rajkovic, Mazzocchi, Konate (dal 70′ Nicolussi Caviglia), Di Chiara, Greco, Falcinelli, Falzerano, Iemmello (dal 65′ Melchiorri).  All. Cosmi.
Benevento – Montipò, Letizia, Barba, Volta, Caldirola, Hetemaj (dal 75′ Tuia), Kragl (dal 61′ Insigne), Schiattarella, Coda (dal 72′ Moncini), Viola, Improta.  All. Insigne.
Arbitro: Ghersini di Genova
Reti: Caldirola (44′), Insigne (78′), Melchiorri (91′)
Note: Ammoniti Greco e Letizia

 

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Musica

TRIBUTO A LUCIO DALLA – Il 1° marzo 2012 moriva il grande artista bolognese – Indimenticabili alcuni suoi brani, tradotti in parecchie lingue –

Il 1* marzo 2012 si spegneva, stroncato da un infarto,  a Montreaux, cittadina svizzera nella quale si era esibito la sera precedente, il cantante Lucio Dalla.
Tra i più apprezzati cantautori italiani, l’attività artistica di Lucio Dalla, durata circa 50 anni (1962-2012), è spaziata tra diversi generi musicali (soul, jazz, beat, pop) e, pertanto, la sua musica è stata sempre oggetto di riflessioni prive di qualsiasi etichettatura e classificazione.
Molto conosciuto all’estero, ha pubblicato 54 album e 22 raccolte. Numerose le onorificenze ed i premi conseguiti.
Aveva 68 anni.