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Cronaca

Pollice verso per…LA SOMMINISTRAZIONE SBAGLIATA DEL VACCINO – Il “caso” è successo a Rovereto per 12 operatori sanitari –

Anzichè riceAnzichè ricevere il vaccino anti Covid-19 hanno ricevuto un’iniezione di soluzione fisiologica.
Il “caso” è avvenuto a Rovereto (TN) dove a 12 operatori sanitari sono stati somministrati per errore dosi di acqua e sale al posto del vaccino Pfizer.
L’Azienda provinciale sanitaria pare abbia, però, già provveduto ad individuare i medici ed infermieri che a loro insaputa sono state vittime dello scambio e li hanno richiamati per sottoporli ad una verifica sierologica; essi non riceveranno il richiamo ma dovranno ripetere la prima dose.
L’errata somministrazione non comporta, comunque, alcun rischio per la salute dei malcapitati.

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Il Cammino del Benevento

BENEVENTO RAGGIUNTO AL 93′ (2-2) – Simone Zaza, autore di una doppietta, fà guadagnare un pareggio prezioso al Torino – Il Var annulla un gol per parte – Viola, dopo una lunga assenza, rientra e segna su rigore –

Il Benevento non va oltre il pareggio tra le mura amiche contro il Torino e si mangia le mani per un risultato che avrebbe potuto essere migliore: in vantaggio di due reti, infatti, subisce la pressione del Toro e si fà rimontare grazie soprattutto a due ingenuità, l’ultima delle quali al 93′, oltre che alla reazione rabbiosa degli avversari che disputano, comunque, una buona prova.
Non è il caso di drammatizzare, però, visto e considerato che la classifica dei giallorossi si muove dopo due giornate negative e che la gara di stasera ha regalato agli “stregoni” due buone notizie, e cioè il rientro di Viola, dopo una lunga assenza, ed il ritorno al gol di Lapadula.
Il primo, che ha bagnato, tra l’altro, il suo ritorno in campo con una rete, su rigore, ha dimostrato, specie nel primo tempo, di essere fondamentale al gioco della squadra pur scontando nella ripresa un naturale appannamento per le condizioni non ancora ottimali;  il secondo , finalmente, al consueto impegno generoso ma improduttivo ha unito il suo sigillo personale con una rete da manuale.
Tutto ciò, purtroppo, non è bastato per concludere ancora più felicemente il girone di andata per i ragazzi di Inzaghi.
E veniamo alla cronaca.
La prima azione offensiva importante è del Torino al 5′: su cross di Ansaldi, Zaza colpisce di testa in maniera sbilanciata consentendo alla difesa di liberare.
Il Benevento reagisce bene e già un minuto dopo un cross di Lapadula non viene sfruttato.
Al 9′ i giallorossi vanno in gol con Glik. L’arbitro prima convalida poi, dietro le proteste dei torinesi, consulta il Var ed annulla per un fallo di mano dello stesso marcatore. In realtà, il polacco non si era aiutato con la mano bensì il pallone era rimbalzato sulla sua mano in modo involontario.
Al 26′ uno scambio errato fra Montipò e Barba mette in condizione Zaza libero di calciare a rete, Montipò respinge in angolo, sugli sviluppi del corner Rincon manda fuori da buona posizione.
Al 30′ il Benevento passa in vantaggio. Un passaggio preciso di Viola libera in area Lapadula che cade a terra per l’intervento irregolare di Sirigu. L’arbitro decreta la massima punizione che Viola si incarica di battere dopo un veloce conciliabolo con Lapadula. Il tiro del capitano spiazza il portiere.
Al 39′ un grande lancio in profondità di Viola pesca in area Caprari che viene, però, anticipato da Sirigu.
Le squadre vanno negli spogliatoi con il risultato di 1 a 0 a favore dei padroni di casa.
Parte bene  nel secondo tempo il Benevento che già al 4′ raddoppia: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Hetemaj di testa mette in area, Lapadula, bene appostato, di sinistro in diagonale batte Sirigu.
Sembra fatta per la squadra di casa che, però, non fà neanche in tempo a gioire che si fà sorprendere da una ripartenza veloce del Torino che riduce le distanze: Singo crossa dalla destra per il liberissimo Zaza che di testa batte Montipò, ingannato da una leggera deviazione di Tello.
La squadra del neo allenatore Nicola ci crede e spinge avanti il baricentro della propria azione.
Al 10′ va vicina al gol con un tiro forte di poco a lato di Singo;  tre minuti dopo c’è  una bella azione personale di Belotti con tiro finale di quest’ultimo, forte ma centrale, Montipò respinge in angolo.
Il momento è favorevole al “Toro” che al 17′ va nuovamente in gol con Zaza che sfrutta in mischia l’ennesimo traversone di Ansaldi. Il direttore di gara, dopo aver consultato il Var, annulla per un precedente fallo di mano di Belotti.
Il pericolo corso sveglia il Benevento dal torpore.
Al 25′ Lapadula si libera di due avversari e serve in area Caprari che “cicca” il pallone, poi Improta calcia fuori.
Un minuto dopo una rete di Belotti è annullata giustamente dall’arbitro per evidente posizione di fuori gioco dell’attaccante granata.
Al 28′ è Tuia a spedire alto sulla traversa un pallone servitogli su punizione da Viola.
Lo imita Zaza due minuti dopo su un cross di Ansaldi.
Al 38′ il Benevento manca il gol della sicurezza: una bella azione di forza di Lapadula mette Improta in condizione di crossare per Hetemaj che al volo manda alto sulla traversa.
Gli ultimi minuti sono di marca torinese.
Al 44′ Montipò respinge in angolo una punizione calciata da Verdi, sugli sviluppi del corner Zaza manda fuori di poco.
Al terzo dei 5′ di recupero concessi dall’arbitro il Torino agguanta il pareggio.
Dabo sbaglia un servizio in fase d’attacco, i giocatori del Torino in contropiede con tre passaggi, l’ultimo dei quali è perfetto di Belotti per Zaza, mettono in condizione quest’ultimo di battere sotto rete l’incolpevole Montipò che due minuti dopo para a terra una conclusione pericolosa  di Rincon.
Finisce 2 a 2 dopo una partita rocambolesca ed emozionante.
Il Tabellino
BENEVENTO – TORINO  2-2  (1-0)
FORMAZIONI:
Benevento –
Montipò, Tuia, Barba, Glik, Improta, Hetemaj, Viola, Ionita (dall’84’ Dabo), Tello (dal 67′ Caldirola), Caprari (dal 76′ Di Serio), Lapadula (dall’83’ Iago Falque). All. Inzaghi.
Torino – Sirigu, Izzo (dal 46′ Buongiorno), Lyanco, Rodriguez (dall’82’ Gojak), Singo, Lukic (dal 74′ Verdi), Rincon, Linetty (dal 66′ Baselli), Ansaldi, Belotti, Zaza.  All. Nicola.
Arbitro: Piero Giacomelli da Trieste
Reti: Viola (rigore 31′), Lapadula (49′), Zaza (51′ – 93′)
Note: Ammoniti Glik, Linetty, Zaza, Baselli                                              Benevento-Torino 2-2. L’esultanza di Lapadula
dopo il gol.

 

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Cronaca

Pollice su per…LA GIORNATA DELLA MEMORIA – Per non dimenticare. MAI….. –

L’Italia approvò nel 2000 la Legge n. 211 che istituiva l’organizzazione di convegni, celebrazioni, manifestazioni che, soprattutto nelle scuole, imprimessero nelle future generazioni il ricordo delle vittime della “Shoah” ovvero dell’Olocausto, del genocidio del popolo ebraico da parte dell’odio nazifascista.
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite scelse la data del 27 gennaio per ricordare la liberazione dai campi di sterminio degli ebrei, ancora rimasti in vita, da parte dell’Armata Rossa.
Oltre 6 milioni di ebrei furono barbaramente trucidati davanti agli occhi “bendati” di nazioni complici dell’evento più cupo mai perpetrato dall’Umanità: deportazioni, leggi razziali, ghetti, strumenti di morte partoriti da menti malate ed assetate di odio.
Il Coordinamento Nazionale dei Docenti della disciplina dei Diritti Umani sulla Giornata della Memoria, in una profonda ed accorata riflessione ricorda che “…Il Giorno della Memoria è un riconoscimento collettivo di una vicenda storica drammatica che ha coinvolto l’Europa ed ha visto l’Italia responsabile della più grave violazione dei Diritti Umani…”.

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Il Cammino del Benevento

NICOLA:” CREDO CIECAMENTE IN QUESTI RAGAZZI” – Il neo-tecnico del Torino alla vigilia del confronto con il Benevento è fiducioso nel comportamento dei suoi giocatori – I convocati di Inzaghi -o

Il Torino sta attraversando un periodo molto difficile: penultimo in classifica a pari punti con il Parma (13) nei giorni scorsi ha esonerato l’allenatore Giampaolo assumendo Davide Nicola che esordirà sulla panchina del “Toro” domani sera alle ore 20,45 in trasferta contro il Benevento.
Il neo-tecnico della formazione piemontese, consapevole della sfida speciale cui è chiamato ad affrontare, ha però piena fiducia nei suoi giocatori ed è convinto che con i comportamenti giusti si può uscire dalla brutta situazione in cui si trova la squadra.
Domani sera mi aspetto di vedere già gli obiettivi che ci siamo posti in questi tre giorni.  I giocatori avranno il compito di seguire i princìpi che gli ho chiesto, io credo ciecamente in questi ragazzi…” – ha detto in conferenza stampa.
Il Benevento occupa una posizione in classifica certamente migliore di quella occupata dal Torino, undicesima con 21 punti, ma è reduce da due sconfitte consecutive nelle quali ha incassato ben otto gol e questo la dice lunga sulla voglia di riscatto di mister Inzaghi che in conferenza stampa ha lasciato intuire che non intende  ancora rischiare di schierare dal primo minuto Caldirola e Iago Falque, appena recuperati, mentre Insigne potrebbe lasciare il posto da titolare a Tello od Improta.
E Viola? Sul grande assente del Benevento, da circa nove mesi lontano dai campi di gioco che contano e sul cui impiego da tempo si diffondono notizie contrastanti, l’allenatore del Benevento ha detto:”E’ in crescita e potrà darci sicuramente una grande mano”.
Mister Inzaghi, che dovrà fare a meno di quattro elementi importanti, Sau (squalificato per 2 giornate), Schiattarella (alle prese con il Covid-19), Letizia e Moncini (infortunati), ha diramato la lista dei convocati per la partita di domani, diretta dall’arbitro triestino Piero Giacomelli. Ecco l’elenco:
Portieri: Manfredini, Lucatelli, Gori, Montipò
Difensori: Caldirola, Glik, Tuia, Maggio, Barba, Foulon, Pastina
Centrocampisti: Viola, Dabo, Tello, Hetemaj, Insigne, Basit, Masella, Improta, Ionita
Attaccanti: Iago Falque, Di Serio, Caprari, Lapadula.

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Politica

Pollice su per…IL CENTENARIO DEL PARTITO COMUNISTA ITALIANO – Cent’anni fa nasceva a Livorno il più grande partito comunista dell’Europa Occidentale –

Il 21 gennaio 1921 a Livorno, durante lo svolgimento del XVII Congresso del Partito Socialista Italiano, l’ala di sinistra, in disaccordo con la linea politica, si separa fondando il Partito Comunista d’Italia, poi denominato Partito Comunista Italiano.
Il gruppo scissionista è formato, tra gli altri, da Antonio Gramsci, Umberto Terracini ed Amedeo Bordiga.
Durante il regime fascista, costretto alla clandestinità per l’opposizione allo stesso, promuove ed organizza la Resistenza contribuendo in maniera determinante alla caduta del regime.
Ispirato alle idee marxiste e leniniste, diventa il fulcro politico della sinistra italiana ed europea occidentale sostenendo battaglie per la democrazia ed a favore del movimento operaio e, in generale, delle fasce sociali economicamente più deboli ed emarginate.
Dopo la decisione di De Gasperi di estromettere le sinistre dal governo (1947), il PCI rimane fedele alle direttive politiche dell’Unione Sovietica distaccandosene, però, progressivamente per sviluppare una linea autonoma fino ad arrivare negli anni ottanta, con la segreteria di Enrico Berlinguer, all’affermazione dell’idea di compromesso storico e di terza via al socialismo.
Sotto la guida del leader sardo, molto amato anche al di fuori della militanza partitica, il PCI raggiunge nel 1976 il massimo consenso storico e nel 1984, dopo la morte di Berlinguer, diviene il primo partito italiano.
La scomparsa dello statista segna anche il declino del partito che, con la caduta del muro di Berlino ed il crollo dei partiti comunisti tra il 1989 ed il 1991, si scioglie su iniziativa del segretario Achille Occhetto: la “svolta” modifica il nome in Partito Democratico della Sinistra mentre una parte minoritaria guidata da Armando Cossutta fonda il Partito della Rifondazione Comunista.

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Politica

Pollice verso per… RENZI E SALVINI E LA BALLA SUI BANCHI A ROTELLE – I “due Matteo” fanno una confusione incredibile sui soldi spesi dal governo per la scuola –

I leaders di “Italia Viva” e “Lega”, rispettivamente Matteo Renzi e Matteo Salvini, “danno i numeri” sul denaro speso dal governo per la scuola.
Durante il dibattito al Senato sul voto di fiducia al governo Conte, i “due Matteo” accusano il Presidente del Consiglio di aver sperperato 461 milioni di euro per l’acquisto di 430 mila “banchi a rotelle”, con postazione innovativa, quando in realtà l’importo investito è pari a 119 milioni ed il residuo della somma è stato speso per la dotazione di oltre 2 milioni di banchi tradizionali, richiesti dal mondo della scuola per far fronte alle nuove esigenze manifestate con la pandemia.
Lo scivolone dei “due Matteo” assume i contorni di una polemica stucchevole considerato che è dallo scorso agosto che il ministro Azzolina aveva chiarito i termini reali della questione.

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Cronaca

Pollice verso per…49 ARRESTI IN CALABRIA – Ai domiciliari anche il sindaco di Rosarno –

C’è anche il sindaco di Rosarno (RC) tra i 49 arrestati nel corso dell’operazione denominata “Faust” condotta dai carabinieri e coordinata dalla DDA : Giuseppe Idà, ex UDC, di recente passato a Forza Italia, è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di scambio elettorale politico-mafioso.
L’indagine ha inflitto un duro colpo alla “‘ndrangheta” nella Piana di Gioia Tauro facendo emergere l’operatività della cosca Pisano, conosciuta come “i diavoli di Rosarno”, che attraverso una fiorente attività di traffico di droga, ramificata in Campania, Puglia e Basilicata, controllava l’economia locale e diverse realtà imprenditoriali operanti sul territorio.
I reati contestati sono: associazione di tipo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, traffico di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi, tentato omicidio, usura e procurata inosservanza di pena.

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Cronaca

Pollice verso per…REGGIO EMILIA, ROGO IN UN DEPOSITO DI AUTOBUS – Distrutti dalle fiamme 15 autobus e paura tra gli abitanti –

Quindici autobus sono andati distrutti in un incendio divampato a Reggio Emilia in un deposito della SETA, la società che gestisce il trasporto locale nella città emiliana.
Molto è stato lo spavento tra gli abitanti della zona interessata stante la presenza di mezzi con propulsione a  GPL.
Si indaga sulle cause del rogo. Per fortuna, non ci sono stati feriti.

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Il Cammino del Benevento

UMILIATI DAGLI ULTIMI, IL CROTONE TRAVOLGE IL BENEVENTO (4-1) – Deludente prestazione degli “stregoni” – Espulso Sau dopo la sostituzione – Ritorno in campo di Caldirola e Iago Falque –

Il Crotone si rivela ancora una volta “bestia nera” per il Benevento e rifila un “poker” tanto inaspettato quanto umiliante alla squadra di Inzaghi.
Il merito della vittoria, però, non è  tutto dei calabresi che hanno semplicemente approfittato delle ingenuità degli avversari, apparsi in giornata ‘no’.
A cominciare da Glik che già al 4′ mette di testa alle spalle di Montipò per il più classico degli autogol ed al 29′ allontana debolmente sui piedi di Simy che non ha difficoltà a segnare mettendo a frutto un contropiede veloce avviato da Messias
Tra la prima e la seconda rete del Crotone la reazione del Benevento è buona: al 9′ Tuia cade a terra in area di rigore ma l’arbitro fà cenno di continuare, all’11’ un bel lancio di Dabo raggiunge Lapadula che serve Sau, il tiro di quest’ultimo è deviato in angolo da un difensore, poi sugli sviluppi del corner Glik cerca di farsi perdonare colpendo di testa un pallone che Cordaz para.
Il Benevento riesce soltanto a collezionare calci d’angolo ma nulla di più.
Dopo un tiro di Messias dalla distanza al 34′, toccato in angolo da un difensore, al 38′ Lapadula conquista un ottimo pallone e serve Insigne che si trova a tu per tu con Cordaz che respinge la palla sui piedi dello stesso Lapadula che manda fuori.
La migliore occasione per gli “stregoni” arriva al 46′ con Hetemaj che in acrobazia impegna Cordaz in una bellissima parata.
Nella ripresa al 9′ Simy segna il terzo gol con una zampata sotto rete sugli sviluppi di un’azione di contropiede favorita da una palla persa di Sau a centrocampo, viziata forse da un fallo sull’attaccante sardo del Benevento che l’arbitro non rileva.
I sanniti sono frastornati ed al 20′ subiscono il 4 a 0 ad opera di Vulic, per la prima volta a segno in Italia. La difesa beneventana sembra un colabrodo ma centrocampo ed attacco non fanno certo migliore figura.
Fioccano le sostituzioni da entrambe le parti. Durante quella di Di Serio per Sau, quest’ultimo viene espulso dall’arbitro evidentemente per parole irriguardose rivolte al direttore di gara prima di uscire dal campo.
Il Benevento prova a reagire con generosità ma senza idee e con scarsa incisività.
Al 38′ Iago Falque con un tiro da lontano, deviato leggermente da Djidji, segna il gol della bandiera.
Al 40′ Montipò esce a vuoto su un corner ma il Crotone non ne approfitta.
E’ l’ultima emozione di una partita da dimenticare per il Benevento che ha reso grande una formazione per nulla irresistibile.
Il Tabellino
CROTONE – BENEVENTO  4-1  (2-0)
FORMAZIONI:
Crotone –
Cordaz, Djidji, Golemic, Magallan, Rispoli (dall’80’ Luperto), Zanellato (dall’84’ Rojas), Vulic (dall’80’ Petriccione), Pereira (dall’80’ Mazzotta), Messias, Simy, Riviere (dal 71′ Henrique).  All. Stroppa.
Benevento – Montipò, Improta (dal 75′ Iago Falque), Glik, Tuia (dal 75′ Caldirola), Barba, Hetemaj, Ionita (dal 66′ Tello), Dabo, Insigne (dal 40′ Caprari), Sau (dal 66′ Di Serio), Lapadula.  All. Inzaghi.
Arbitro: Simone Sozza da Seregno
Reti: Glik (autorete 4′), Simy (29′-54′), Vulic (65′), Iago Falque (83′)
Note:
Ammoniti Messias, Ionita, Barba, Dabo. Espulso Sau (66′).                                                   Crotone-Benevento 4-1. Simy dopo il secondo gol.

 

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Cronaca

Pollice verso per…SALVATORE ABBRUZZESE – L’attore del cast di “Gomorra” è stato arrestato per spaccio di stupefacenti –

Dopo Salvatore Russo, Bernardino Terracciano e Giovanni Venosa, un altro attore del cast di “Gomorra“, film tratto dal best-seller di Roberto Saviano, finisce in manette: si tratta di Salvatore Abbruzzese, sorpreso dai Carabinieri a vendere a due clienti delle dosi di stupefacenti nel famoso quartiere di Scampìa a Napoli.
Abbruzzese, quando aveva appena 13 anni (oggi ne ha 26), aveva interpretato nel film di Garrone il ruolo di “Totò”, un ragazzino coinvolto nella faida tra gli scissionisti ed il clan Di Lauro.

Nella foto: Salvatore Abbruzzese sul set del film “Gomorra”